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Cerchiamo di capire il tira e molla culturale tra Thailandia e Cambogia [1]
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Date: 2025-07-28 14:18:10+02:00
Questo articolo di Sasitorn Aksornwilai e Sicha Rungrojtanakul è stato originariamente pubblicato da Prachatai, un sito indipendente di divulgazione di notizie in Thailandia. La versione modificata viene ripubblicata da Global Voices sulla base di un accordo di condivisione di contenuti.
Tra i paesi confinanti del Sudest Asiatico, pochi hanno vissuto un conflitto culturale tanto prolungato e sentito come quello tra la Thailandia e la Cambogia. I legami culturali e storici che condividono sono sovente divenuti motivi di tensione. Dalla disputa del tempio di Preah Vihear [en, come tutti i link seguenti] ad ampi dibattiti online in merito alle origini dell'eredità culturale condivisa, questo tira e molla prosegue da decenni.
Sebbene i rapporti ufficiali tra i due paesi appaiano amichevoli e cordiali, i rapporti tra i cittadini raccontano una storia diversa, soprattutto perchè ambedue le parti insistono a rivendicare al proprio Paese l'origine di alcuni aspetti culturali, che spaziano dalle arti marziali alle danze ed ai costumi tradizionali.
Uno di questi conflitti è scoppiato durante i SEA Games tenuti nel 2023 in Cambogia, quando il paese ospitante ha cancellato il Muay Thai sostituendolo come sport ufficiale con la propria versione, il Kun Khmer, e così causando proteste da parte della Thailandia.
La rivalità culturale tra le due nazioni è solamente la punta dell'iceberg. Si è sovente dato per scontato che la storia fosse la forza trainante del fenomeno, ma quanto, veramente, forma la percezione delle due parti? Ci sono altre cause nascoste dietro? E come le percepiscono thailandesi e cambogiani?
Quali sono i conflitti culturali?
I thailandesi hanno soprannominato questo fenomeno di disputa culturale tra i due paesi “Claimbodia” [NdT: gioco di parole tra “claim” = rivendicare e “Cambodia” = nome proprio del Paese] ed utilizzano il termine per attaccare i cambogiani, che secondo loro tentano di rivendicare la cultura thailandese come parte dell'eredità culturale cambogiana. Dall'altro lato alcuni netizen cambogiani asseriscono che la Thailandia stia rubando l'eredità culturale cambogiana.
Una studentessa 24enne che studia la lingua Khmer ha fatto presente come ambedue le parti abbiano un sentimento di “ipernazionalismo”, alimentato dalla facilità di accesso alle storie nazionaliste, notando come le interazioni tra i thailandesi ed i cambogiani siano, normalmente, molto limitate. Di conseguenza le dinamiche culturali tra i due paesi non sono ovvie per i thailandesi, che le comparano a quelle tra Thailandia e Laos, paese la cui lingua è simile e che è stato esposto alla cultura pop thailandese.
La barriera linguistica, ritiene, fa sentire thailandesi e cambogiani distanti gli uni dagli altri.
Dal lato cambogiano Chandara, un giovane ricercatore indipendente cambogiano, riporta che le discussioni su questioni culturali e territoriali sono intense, soprattutto sui social network come Facebook, dove i giovani di ambedue i paesi sono fortemente presenti ed attivi. Ritiene però che molte di queste discussioni non si basino su ricerche storiche; molte mancano di prove o sono fomentate da propaganda non basata su fonti certe.
Le radici delle guerre culturali
Thibodi Buakamsri, un professore di storia della Chulalongkorn University di Bangkok, spiega che le eredità culturali di Thailandia e Cambogia sono state a lungo caratterizzate da un misto di influenze culturali e scambi risalenti ad un periodo precedente alla demarcazione territoriale.
La formazione degli stati-nazione cambogiano e thailandese ha segnato un punto di svolta che ha portato a chiare differenze tra i due paesi. Una volta definiti i confini sono iniziate le rivendicazioni transfrontaliere.
Secondo Thibodi, altri due fattori hanno contribuito agli conflitti in corso sui social media tra i due paesi: narrazioni storiche ed esperienze e percezioni attuali.
In questi periodi, specialmente con la crescita dei social media, thailandesi e cambogiani si incontrano più facilmente, sia grazie alle piattaforme social che per i thailandesi in viaggio in Cambogia o i sempre più frequenti cambogiani che lavorano in Thailandia; tutto questo crea la base per una nuova comprensione dei vicini, mentre talvolta si ricordano ancora le narrazioni storiche.
Cambiamenti storici
Secondo il professore di storia, la Cambogia ha una letteratura ben nota, “Pantan Ta Mas” (“le raccomandazioni di nonno Mas”), molto diffusa nei primi anni del ventesimo secolo, durante l'era coloniale, con il supporto dei francesi. Il testo racconta le prospettive e le esperienze di un anziano vissuto durante la guerra Annam-Siam Yuth, o la grande guerra Siam-Vietnam del XIX secolo, quando il Siam (oggi Thailandia) ed il Vietnam utilizzarono la Cambogia come campo di battaglia, causando gravi distruzioni e privazioni per i cambogiani.
In questo libro il Siam viene dipinto come un potere opportunista che cerca di sfruttare la Cambogia. L'intervento francese viene narrato come punto di svolta che ha fermato le invasioni siamesi ed ha riportato pace e prosperità alla Cambogia. Questa narrazione, fortemente enfatizzata e diffusa dai francesi, ha giocato un ruolo significativo nella formazione della percezione cambogiana della Thailandia.
Parimenti, nella storia thailandese, la Cambogia è sovente stata vista come malvagia, ma con uno status inferiore a Burma. Se Burma viene visto come avversario paritario nella guerra, con vittorie e sconfitte da parte di tutti e due, la Cambogia viene sovente dipinta come opportunista – un nemico che ha attaccato Ayutthaya o Bangkok nei periodi di debolezza o mentre lo stato era impegnato a guerreggiare con Burma.
La percezione dei cittadini sulla disputa culturale
Saouch, operatore cambogiano di una ONG, ha raccontato come la causa profonda di questa sensibilità stia nel fatto che “molti cambogiani sono fortemente turbati dalla rappresentazione storica distorta e dalla mancanza di riconoscimento delle loro controparti thailandesi in merito agli elementi Khmer integrati nella cultura thailandese. Molti temono anche le la loro cultura e l'identità khmer possano andare perdute. Tutto ciò causa accesi dibattiti sui social media.”
I have made friends with several Thai people, and they have all been very kind and friendly. We often discuss the so-called ‘cultural war’ between our countries and agree that it’s quite ridiculous. Instead, we focus on the mutual connections and respect we share, rooted in our intertwined histories. I find the ongoing cultural disputes between Thailand and Cambodia to be quite unnecessary. To fully understand this issue, we must consider the historical ties between the two nations, which are deeply intertwined and incredibly complex.
Ho fatto amicizia con molti thailandesi, tutti estremamente gentili ed amichevoli. Discutiamo sovente della cosiddetta “guerra culturale” tra i nostri paesi e concordiamo sul fatto che sia piuttosto ridicola. Invece, ci focalizziamo sulle connessioni comune ed il rispetto che condividiamo, fondati sulle nostre storie intrecciate. Io penso che la continua disputa culturale tra Thailandia e Cambogia sia assolutamente inutile. Per comprendere la questione bisogna considerare i legami storici tra le due nazioni, fortemente intrecciati ed incredibilmente complessi.
Uno studente 26enne di un master thailandese interessato al Sud-est asiatico ha osservato che il sistema educativo in Thailandia è in gran parte incapace di insegnare ai thailandesi ad accogliere la diversità o anche solo a conoscere i paesi vicini.
Nonostante queste sfide, Thibodi ribadisce che Thailandia e Cambogia hanno interessi condivisi che possono favorire la collaborazione. Economicamente, i due paesi si sostengono reciprocamente. La Thailandia esporta in Cambogia molto più di quanto importa, ed è estremamente dipendente dalla manodopera cambogiana. Perciò, in un modo o nell'altro, le due parti devono fidarsi ed interagire.
Lo studente 26enne del master thailandese ha asserito che, come vicini, i thailandesi non possono negare il rapporto che i due paesi hanno avuto e continueranno ad avere, a prescindere da quanto alcuni cittadini thailandesi possano non essere d'accordo. “I cambogiani conoscono ed hanno esperienza con i thailandesi più di quanto i thailandesi conoscano loro, ed apprezzano i thailandesi. I thailandesi sono quelli che dovrebbero maggiormente cercare di approfondire la conoscenza”.
Saouch afferma che thailandesi e cambogiani dovrebbero sostenersi a vicenda.
We must accept that both countries share overlapping and interconnected cultural traditions. Like siblings, Cambodia and Thailand should love and support one another. I believe that our shared cultural heritage can be a unifying thread that strengthens the bond between our two nations.
[END]
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[1] Url:
https://it.globalvoices.org/2025/07/cerchiamo-di-capire-il-tira-e-molla-culturale-tra-thailandia-e-cambogia/
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