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Oltre le statistiche: la mia storia di lotta contro le gravidanze in adolescenza [1]
['Mi Historia']
Date: 2025-07-25 13:51:09+02:00
Articolo di Yuri, membro del progetto giornalistico Mi Historia [es].
Camminavo lungo le strade più usurate e deserte di Villavicencio, la capitale di Meta, un dipartimento nel centro della Colombia dove gli ecosistemi di Andean, Orinoco e quello amazzonico convergono. Aveva piovuto tutto il mattino, e le fitte nuvole impedivano alla luce del sole di filtrare.
Tornata a casa da scuola, il mio umore diventava sempre più cupo ad ogni parola che mia nonna proferiva. La chiamo mamma, perché mi ha cresciuta da che ho memoria. E’ sempre stata gentile e mi ha sempre supportata, ma non capiva che ogni sua parola mi colpiva come un pugnale.
“Perché ci vuoi andare? E’ tua mamma, lo so, ma tutto ciò che imparerai lì non sono altro che cattive abitudini,” mi disse arrabbiata, mentre io mi facevo piccola dinanzi alla forza della sua voce. Piangevo ma lei non se n'era accorta, così aveva proseguito.
“Vuoi andare lì per imparare a fumare, a bere, o, come lei, a rimanere incinta a 15 anni senza finire la scuola? Se decidi di andare, faresti meglio a scordarti di me” disse la nonna, poi se ne andò, lasciandomi da sola nel soggiorno.
So che nel Paese ci sono centinaia di ragazze minorenni che rimangono incinte e si ritirano da scuola, ma solo perché mia madre fu una di queste ragazze, non significa che io farò lo stesso, mi sono detta. Volevo solo andarla a trovare e trascorrere un paio di giorni con lei e le mie sorelle minori. Vivevano in una città vicina chiamata San Carlos de Guaroa.
Nonostante il mio corpo abbia ceduto al morbido letto in cui ogni notte mi é piacuto dormire, stavolta non riuscivo a smettere di pensare a quanto mia nonna aveva detto. Decisi di fare ricerche sulla questione, che non si verifica solo in Colombia ma dappertutto nel mondo, e rimasi perplessa dalle informazioni che trovai.
L'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e L’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) ha rivelato che, fino al 28 febbraio 2018, L'America Latina e i Caraibi avevano ancora il secondo tasso più alto di gravidanze in adolescenza al mondo, stimato di 66.5 nascite [es] per ogni 1,000 ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Potrebbe non sembrare come molti, ma é comunque un numero che desta preoccupazione. Quasi sei su ogni dieci ragazze rimane incinta prima di festeggiare il loro ventesimo compleanno. Volevo dimostrare a mia nonna che si sbagliava; volevo dimostrarle che avrei potuto compiere 15 anni senza rimanere incinta e che sarei stata in grado di completare gli studi. All'epoca, avevo solo 13 anni.
“Questo non é un sogno; é un obiettivo che devo raggiungere, ” mi ripetevo centinaia di volte fino a che non mi addormentavo.
La mattina seguente, mia nonna mi svegliò facendomi trovare la colazione pronta sul tavolo. “Svegliati tesoro, la colazione é pronta,” disse con un tono di voce appena udibile, ma abbastanza forte da svegliarmi.
“Grazie mamma, arrivo” Dissi alzandomi lentamente dal letto.
Mi sentivo diversa, era come se qualcosa di ineffabile, qualcosa di magico attraversasse il mio corpo.
Dopo aver fatto colazione, mi resi conto che la mia vita aveva preso una svolta di 180 gradi, e questo sarebbe stato un bene per me. Me ne accorsi quando, uscita da scuola, non ero persa nei miei pensieri ma ero più che altro focalizzata su ciò di cui avessi bisogno per raggiungere il mio obiettivo e rendere ogni giorno migliore.
Un pomeriggio, sentii mia nonna parlare al telefono con uno dei miei zii, che viveva in una comunità, o piuttosto, com'era meglio conosciuta, in un collegio, chiamato Benposta [es]. “Lei vuole andare, ma c'è qualche stanza?” chiese lei speranzosa .
Benposta è un'organizzazione di beneficenza che crea delle comunità per giovani e bambini con progetti e azioni che promuovono il loro riconoscimento come soggetti sociali e soggetti aventi dei diritti. In Colombia, ci sono tre branche di queste organizzazioni e molti progetti in diverse regioni del Paese.
Non so cos'abbia detto, ma il viso di mia nonna era raggiante di felicità. Ho sentito molto parlare di questo collegio ma non potei andarci fino a che non fui grande abbastanza. Adesso che avevo l'età giusta, speravo di poterci andare. Tuttavia, Benposta si trova a Bogotà, sarebbe stato molto lontano perché io potessi vedere la mia famiglia ma, sapevo che avrei realizzato cose per cui ne valessero la pena un paio di visite che avrei potuto fare.
Eravamo sedute al tavolo di un panificio quando la nonna confermò ciò che io stavo pensando. Mi riempì di gioia il fatto che, ciò che avevo desiderato per così tanto tempo si fosse avverato. Felicissima, l'abbracciai e la baciai.
Andai a fare il colloquio e mi accettarono. Arrivai a Benposta un paio di giorni dopo. Era un pomeriggio soleggiato del marzo 2018. Avevo appena compiuto 13 anni e l'unico mio pensiero era quello di sistemarmi. Strinsi alcune amicizie e, poco a poco, mi ambientai. Consideravo già Benposta come la mia seconda casa.
In questo posto, il tempo volava. Amavo leggere e scrivere, e ben presto la gente se ne accorse. Me lo facevano notare, anche quanto fossi organizzata e sensibile.
Mentre ero a Benposta, ricevetti un'educazione sessuale e imparai a proteggermi. Appresi i diritti sessuali e riproduttivi che tutti abbiamo. E’ stato di grande aiuto non essere ignorante circa il fatto di fare attenzione durante i rapporti per evitare una gravidanza.
Il tempo passò, e stavo per compiere 15 anni. L'entusiasmo percorreva tutto il mio corpo, ma non per la festa che avrei dato (la mia quinceañera [it]). Ero entusiasta perché avevo raggiunto il mio primo scopo.
Un report della Divisione statistica delle Nazioni Unite (DANE in spagnolo) dimostra che in Colombia, due su ogni 1000 ragazze adolescenti sono diventate madri nel 2020. Inoltre, 54 su ogni 1000 ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni hanno avuto una gravidanza in quello stesso anno. Io invece no.
Le gravidanze indesiderate aumentano anche in casi di violenza sessuale, e molte ragazze tacciono per paura. Dato che non conoscono le loro possibili opzioni, queste gravidanze progrediscono, lasciando a queste ragazze non solo il trauma della violenza ma anche un figlio come conseguenza. In questi casi, le ragazze non hanno nessun controllo sulle loro gravidanze, dato che non ne hanno mai dato il consenso. Per questa ragione, se i nostri giovani conoscessero la sessualità, potrebbero trovare la forza per parlarne e cercare giustizia, conoscendo i loro diritti.
Queste questioni sono molto importanti per i giovani, e abbiamo bisogno di superare il tabù di parlarne con i nostri pari. Molti credono che parlare di questi argomenti “possa incoraggiare” gli altri ad adottare comportamenti rischiosi, ma non é così. Prenderci cura della nostra salute è importante.
Oggi, frequento l'undicesima classe e tra pochi mesi mi laureo, realizzando l'altro mio obiettivo. Ho capito di aver fatto ciò non solo per la mia famiglia ma per dimostrare a me stessa che sono in grado di raggiungere gli obiettivi che mi pongo. Ho concluso questo capitolo della mia vita incontrando la mia madre biologica un paio di mesi fa.
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[1] Url:
https://it.globalvoices.org/2025/07/oltre-le-statistiche-la-mia-storia-di-lotta-contro-le-gravidanze-in-adolescenza/
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