Red Hat Linux 7.1: Release Notes
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In questo documento vengono descritte le nuove caratteristiche di Red
Hat Linux 7.1, non disponibili al momento della stampa della documentazione.
Per informazioni pi� aggiornate, consultate il file delle RELEASE-NOTES
sul CD #1 di Red Hat Linux.
Modifiche dell'ultimo minuto
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o Il programma di installazione Oracle (versioni 8.1.7, 8.1.6 e
forse altre) non funziona correttamente con glibc 2.2 e
versioni superiori, poich� i file oggetto compilati sono basati
su una versione diversa di glibc (la compatibilit� binaria � assicurata
solo per gli eseguibili e le librerie condivise tramite la conversione
dei simboli). Potete evitare questo problema installando i pacchetti di
compatibilit� di Red Hat Linux 6.2 (compact-egcs, compat-glibc e
compat-libs) ed eseguendo i seguenti comandi prima di avviare il
programma di installazione Oracle:
export LD_ASSUME_KERNEL=2.2.5
. /usr/i386-glibc21-linux/bin/i386-glibc21-linux-env.sh
La seconda riga esporta le variabili d'ambiente, il cui scopo � cercare
i file header e le librerie di compatibilit� per glibc 2.1.3.
o Consigli relativi alle installazioni NFS, FTP, o HTTP: poich�
il programma d'installazione di Red Hat Linux 7.1 � in grado di
installare Red Hat Linux da CD-ROM multipli, se intendete supportare
le installazioni NFS, FTP o HTTP, non � pi� possibile montare un solo
CD-ROM Red Hat Linux da cui eseguire l'installazione.
� invece necessario copiare la directory Red Hat da ogni CD-ROM
contenente Red Hat Linux 7.1 in un'unit� disco:
- Inserite il CD 1
mount /dev/cdrom /mnt/cdrom
cp -var /mnt/cdrom/RedHat /location/of/disk/space
umount /mnt/cdrom
- Inserite il CD 2
mount /dev/cdrom /mnt/cdrom
cp -var /mnt/cdrom/RedHat /location/of/disk/space
umount /mnt/cdrom
Occorre poi rendere accessibile al programma di installazione la
directory /location/of/disk/space (per esempio, esportandolo per le
installazioni NFS):
- Export /location/of/disk/space
Miglioramenti e modifiche del programma di installazione
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Il programma di installazione di Red Hat Linux 7.1 contiene una serie di
nuove caratteristiche. Per maggiori informazioni, consultate la Official Red
Hat Linux Installation Guide.
o Spazio swap: il kernel 2.4 utilizza lo spazio swap in modo pi�
"invasivo" rispetto al kernel 2.2. Comunque, come per le versioni
precedenti, la dimensione ottimale per lo spazio swap dipende dai
punti seguenti:
- quantit� di RAM installata
- quantit� di spazio su disco disponibile per lo swap
- applicazioni in esecuzione
- tipi di applicazione eseguiti simultaneamente
Non esistono regole empiriche che prendano in considerazione tutti
questi dati. Comunque per lo spazio di swap consigliamo le
dimensioni seguenti:
- 256 MB per i sistemi a utente singolo con meno di 128 MB di RAM
fisica.
- Il doppio della dimensione di RAM per i sistemi a utente singolo e
server low-end con pi� di 128 MB di RAM fisica.
- Dimensione variabile in funzione dell'ambiente per i server dedicati
con pi� di 512 MB di RAM fisica.
Sebbene sia possibile che sistemi con configurazioni e carichi
applicativi specifici riescano a funzionare con meno (o addirittura
senza) spazio swap, queste indicazioni dovrebbero impedire che il
vostro sistema esaurisca lo swap. C'� un vecchio detto che si applica
perfettamente allo spazio swap:
"Meglio possederne e non averne bisogno, che averne bisogno e non
possederne"
o Spazio swap - aggiornamento: se eseguite un'installazione standard di
Red Hat Linux 7.1, � relativamente semplice determinare la dimensione
della partizione swap. Invece, se possedete una versione precedente
di Red Hat Linux e desiderate effettuare un aggiornamento alla versione
7.1, ricordatevi che la partizione di swap creata in precedenza pu�
rivelarsi insufficiente.
Il programma di installazione di Red Hat Linux 7.1 esamina lo spazio
swap disponibile. Se risulta insufficiente, il programma configura lo
spazio aggiuntivo sotto forma di un file swap. Il programma esegue
questa operazione chiedendovi di selezionare una partizione in cui
creare un file swap. Inoltre vi viene richiesta la dimensione desiderata
per il nuovo file.
NOTA: comunque, il programma di installazione di Red Hat Linux 7.1 non
crea una partizione swap o un file superiore a 2 GB. Qualora i vostri
requisiti di swap eccedano questa dimensione, tali requisiti devono
essere impostati a installazione ultimata.
o XFree86 4.0.3: il programma di installazione di Red Hat Linux 7.1
comprende schermate in modalit� testo con rilevazione della memoria
video che semplificano l'installazione.
o Configurazione del firewall: per una maggiore sicurezza � ora possibile
configurare un firewall come parte integrante dell'installazione del
sistema. Potete scegliere tra due livelli di sicurezza e determinare
quali servizi abilitare o disabilitare per default.
Ricordate che le impostazioni di sicurezza "media" o "alta" bloccano
tutti i servizi basati su RPC (come NIS o NFS).
o Installazione delle unit� disco: ora sono necessarie le immagini ISO
per l'installazione di unit� disco e quindi non � pi� obbligatorio
copiare e installare l'insieme delle directory. � sufficiente
inserire le immagini ISO richieste in una directory. Durante
l'installazione dell'unit� disco, indicate al programma di installazione
tale directory. Inoltre, poich� Red Hat pubblica le checksum MD5 per
tutte le immagini ISO, � ora possibile garantire l'uso di un software
ufficiale eseguendo il programma md5sum, che analizza le vostre immagini
ISO e paragona le checksum con quelle pubblicate da Red Hat.
o Selezione della lingua: questa opzione � stata completamente
rivoluzionata. Infatti ora potete effettuare l'installazione in una
lingua, ma specificarne un'altra da utilizzare a installazione
avvenuta.
o Installazione di classe Laptop: � disponibile una nuova classe di
installazione per "Laptop", che abilita per default il supporto PCMCIA.
Se il vostro computer possiede un controller PCMCIA supportato, questo
viene rilevato automaticamente.
o Supporto LBA32: � ora disponibile il supporto per l'opzione LBA32 in
LILO. Ci� rende possibile l'avvio dalle partizioni in modo parziale
completo da un cilindrosuperiore al 1024 (che costituiva una limitazione
storica). Ricordate per� che non tutte le schede madri supportano
questa opzione, anche quando � disponibile il supporto del BIOS. Perci�
l'opzione � disabilitata per default. Questa opzione � disponibile
SOLO se una partizione � stata creata con fdisk e se tale partizione
� /boot oppure / (root). La limitazione di fdisk � necessaria poich�
con Disk Druid non � possibile creare una partizione avviabile da un
cilindro superiore al 1024.
o Perfezionamento di Disk Druid: ora Disk Druid pu� rilevare le
inconsistenze nella tabella delle partizioni, per esempio partizioni
che non terminano ai limiti di un cilindro. Questo avviene se
la geometria del disco rigido viene rilevata in modo differente
rispetto a quando l'unit� � stata partizionata. In questi casi
consigliamo di usare il programma fdisk per analizzare in modo pi�
approfondito tali inconsistenze oppure saltare interamente l'unit�
disco.
o Configurazione grafica kickstart: Red Hat Linux 7.1 ora fornisce
un'interfaccia grafica per la configurazione del metodo di
installazione kickstart, agevolando cos� le installazioni personalizzate.
o Modalit� Rescue ottimizzata: la modalit� Rescue cerca di montare i
filesystem elencati in /etc/fstab (presumendo di trovare il filesystem
root). I filesystem vengono montati in /mnt/sysimage. Questo elimina
una fase davvero confusa per gli utenti che utilizzano la modalit�
Rescue per la prima volta.
o Nuova opzione per la configurazione dell'autenticazione: la
configurazione dell'autenticazione comprende ora la possibilit� di
utilizzare il TLS (Transport Layer Security - Sicurezza del
livello di trasporto) durante l'esecuzione dei lookup. Il TLS consente
ai client LDAP di usare una connessione cifrata durante l'autenticazione.
o Miglioramenti di vario genere relativi al programma di installazione:
il programma di installazione esegue ora numerose verifiche aggiuntive
per individuare problemi potenziali che in passato causavano crash
del programma. Questo dovrebbe ridurre il numero di esperienze poco
gratificanti per i nuovi utenti.
Miglioramenti e modifiche del sistema
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Red Hat Linux 7.1 presenta numerose modifiche o nuove caratteristiche
che non riguardano esclusivamente il processo di installazione. Alcune
riguardano nuovi programmi orientati ai server, mentre altre sono relative
a nuove applicazioni o modifiche dell'ambiente desktop. Questo elenco
fornisce maggiori informazioni su tutte le nuove potenzialit� del sistema
operativo Red Hat Linux 7.1.
o Aggiornamento dei componenti base del sistema: in Red Hat Linux 7.1
sono stati aggiornati i componenti base del sistema di seguito elencati:
- kernel 2.4.x (con ulteriori aggiornamenti)
- glibc 2.2.2
- KDE 2.1.1
- XFree86 4.0.3 con l'estensione Xft anti-distorsione
- GCC 2.96-RH con numerose novit� dalla versione 7.0
o Miglior supporto USB: il kernel 2.4 contenuto in Red Hat Linux 7.1
offre un supporto USB migliore rispetto alle versioni precedenti.
Include un numero superiore di driver e un supporto per i dispositivi
di memoria come i CD-ROM, i dispositivi "hot-pluggable" e rimovibili.
Se un dispositivo supportato viene inserito dopo l'avvio, i driver
necessari vengono caricati automaticamente.
o Unit� di supporto rimovibili aggiunte in modo automatico al file
/etc/fstab: Red Hat Linux 7.1 offre ora agli utenti la possibilit� di
montare e smontare le unit� di supporto rimovibili, tramite l'uso del
programma updfstab (contenuto in kudzu, il configuratore
hardware del processo di avvio). Il programma aggiunge e rimuove le voci
necessarie da /etc/fstab. Ricordate che ogni inserimento gestito da
updfstab contiene la nuova opzione "kudzu" che funziona come un gettone
e indica che l'inserimento pu� essere rimosso successivamente.
Se desiderate aggiungerlo a fstab in modo permanente, eliminate
l'opzione "kudzu".
I dispositivi "hot-pluggable" vengono gestiti da cardmgr, hotplug,
updfstab e pam_console_apply. Quando il kernel notifica a hotplug o
cardmgr l'inserimento di un nuovo dispositivo di memoria nel sistema,
updfstab viene eseguito per aggiungere le nuove voci a fstab.
Successivamente updfstab esegue pam_console_apply, che utilizza le
regole indicate in /etc/security/con-sole.perms per consentire
all'utente di accedere al dispositivo dalla console in uso.
Gli utenti di GNOME che eseguono magicdev vedono comparire in modo
automatico sul desktop le icone dei dispositivi. Il programma magicdev
controlla regolarmente i time-stamp di /etc/fstab e indica a gmc di
riesaminare i dispositivi a ogni modifica di fstab. Se invece non
eseguite magicdev, potete utilizzare l'opzione "Rescan Devices"
del menu di gmc (compare quando fate clic con il tasto destro del mouse
sul desktop), che ha una funzione analoga.
Gli utenti di KDE potranno avere funzionalit� simili.
o Driver nuovi e aggiornati: grazie al nuovo kernel 2.4 di Red Hat Linux
7.1 contiene molti driver nuovi o aggiornati. Le novit� comprendono:
- Driver SCSI Adaptec AIC7XXX aggiornati
- Sottosistema IEEE1394 (FireWire(tm))
- Ethernet Adaptec starfire quad
- Ethernet Aironet 802.11 WiFI
- Ethernet National Semiconductor DP83810
- Sottosistema ATM e vari driver ATM
- Sottosistema DECnet
- Cyclom 2X, DEFEA e DEFPA FDDI
- Supporto IPv6
- NFS versione 3
- iptables, un livello di firewall superiore
- Maestro3 sound
- Controller Broadcom BCM5700 PCI-X 10/100/1000BASE-T
- Supporto controller IDE UltraDMA/66 e UltraDMA/100
o Acceleratori 3D con XFree86 4.0.3: � stata aggiunta un'ampia gamma di
schede 3DFX all'elenco di schede che supportano immagini 3D accelerate.
Anche le schede basate su Intel i810, Matrox G200, G400, G450 (NOTA:
sulla G450 non � supportata l'operazione a doppio monitor) e ATI Rage
128 supportano immagini 3D accelerate. Ricordate che XFree86 4.0.3 non
supporta ancora l'accelerazione 3D sulle schede ATI Radeon.
o Nuovo tool di configurazione di Apache - apacheconf:
- semplifica la gestione degli host virtuali in modo intelligente
- configurato tramite la libreria dati alchemist
o Nuovo tool di configurazione di BIND - bindconf:
- agevola la configurazione del DNS
- configurato tramite la libreria dati alchemist
o Nuovo tool di configurazione della stampante - printconf:
- filtri basati sul magicfilter di David Parson, sul sistema foomatic
e sul database di stampa di Linux (
http://linuxprinting.org).
- aggiorna i vecchi sistemi configurati con printtool
- configurato tramite la libreria dati alchemist
o Miglioramenti alla Red Hat Network - annunciato il servizio Software
Manager: Red Hat Network e il suo programma client Update Agent sono
stati ampliati per questa versione di Red Hat Linux. Inoltre � stato
annunciato un nuovo servizio: il Software Manager. Questa tecnologia �
stata aggiornata rispetto alla versione precedente:
- L'Update Agent ora supporta le operazioni a linea di comando.
- � inclusa l'utility di configurazione in modalit� testo.
- La modalit� grafica pu� essere disabilitata specificando l'opzione
--nox della linea di comando.
- Risoluzione pi� intelligente delle catene complesse di
interdipendenze dei pacchetti.
- Le opzioni della linea di comando --whatprovides e --solvedeps
consentono di interrogare il database di Red Hat Network per
visualizzare le dipendenze dei pacchetti.
- L'opzione della linea di comando --packagedir consente di specificare
un elenco di directory in cui vengono poi cercati i pacchetti per
risolvere le dipendenze.
- Gli aggiornamenti del kernel ora possono essere eseguiti
dall'Update Agent.
o Le directory site-start.d di Emacs/Xemacs: Emacs e XEmacs supportano
entrambi la directory site-start.d. I pacchetti possono ora
posizionare i file di avvio emacs.el nella directory corretta. Questi
file vengono caricati all'avvio dell'editor. Si elimina cos� la
necessit� di modificare direttamente il file site-start.el. Le
directory sono:
/usr/share/emacs/site-lisp/site-start.d
/usr/lib/xemacs/xemacs-packages/lisp/site-start.d
o Nuovo tool di configurazione dell'ADSL/ISDN - internet-config: � il
tool che sostituisce adsl-config e isdn-config. Guida i nuovi utenti
nella configurazione dei metodi di connessione pi� diffusi.
o Aggiornamento di PostgreSQL: se effettuate l'aggiornamento dalla
versione 6.2 o precedente, i database esistenti devono essere
sottoposti a un ciclo di svuotamento e ripristino. Il modo migliore
per farlo � mediante pg_dumpall(1) PRIMA di effettuare
l'aggiornamento a Red Hat Linux 7.1. Ad aggiornamento eseguito,
consultate il file README.rpm contenuto in /usr/share/doc/postgresql*/.
Ricordate che l'aggiornamento conserva i vecchi file binari (insieme a
uno script di help), ma si consiglia ugualmente di eseguire lo
svuotamento e il ripristino (dopo aver rimosso il vecchio database).
o Aggiornamento di OpenLDAP: � stato modificato il formato di
memorizzazione su disco usato da slapd, il binario indipendente del
server OpenLDAP. Gli utenti che aggiornano i server LDAP da versioni
precedenti di Red Hat Linux devono svuotare le proprie directory per
il file LDIF utilizzando ldbmcat -n e reimportarle nel nuovo formato
usando slapadd.
o Modifiche del server IMAP: il server IMAP usa per default il
supporto integrato SSL invece del supporto "tunnel" di stunnel.
Allo stesso modo il nome del file di certificato usato da
imapd � stato cambiato da stunnel.pem in imapd.pem. Gli utenti che
effettuano l'aggiornamento da versioni precedenti di Red Hat Linux
devono rinominare, copiare o creare un link simbolico al certificato
esistente.
o Sendmail: per default Sendmail accetta connessioni di rete solo dal
computer locale. Se desiderate configurare Sendmail come server per
altri client, modificate /etc/mail/sendmail.mc e cambiate le
DAEMON_OPTIONS affinch� rimangano in ascolto altri dispositivi di
rete oppure commentate tutte le opzioni. Rigenerate /etc/sendmail.cf
eseguendo:
m4 /etc/mail/sendmail.mc > /etc/sendmail.cf
Ricordate che il pacchetto sendmail-cf deve essere installato.
o Altri pacchetti rilevanti:
- Codificatore/decodificatore audio Ogg Vorbis
- Browser Web Mozilla
- Pacchetti SGML e XML conformi a LSB
- KDE 2.1 e KOffice
- BIND 9.x con supporto DNSsec e controllo nomi remoto
- Supporto SSL in links, slrn, OpenLDAP e pine
- Pine 4.33
- Editor HTML Quanta (su PowerTools)
- Postfix ed exim (su PowerTools) comprende il supporto SSL/TLS
- WINE (su PowerTools) pu� eseguire direttamente da Linux i binari .exe
di Windows
o Pacchetti obsoleti: i pacchetti elencati qui di seguito sono superati
e potrebbero sparire dalla prossima versione:
- AfterStep
- Netscape 4.x
- Qt 1.x
- Librerie di compatibilit� / ambiente di sviluppo KDE v1
- elm
- linuxconf
- ncpfs
- mars_nwe
Note:
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o Il supporto PCMCIA � stato modificato notevolmente dalla versione 7.0.
Se siete abituati al supporto PCMCIA delle versioni precedenti di
Red Hat Linux, vi consigliamo di controllarne le specifiche.
o Alcune JVM di Java (sia di Sun che di IBM) non funzionano con la
nuova caratteristica "stack" mobile della versione i686 di glibc.
Le failure sono dovute a procedure nella programmazione
delle JVM che ora non sono valide. I distributori dei JVM stanno
cercando attualmente di approntare le correzioni necessarie. Finch�
non sono disponibili pacchetti JVM corretti, potete "costringere"
glibc a usare il modello "stack" obsoleto impostando la seguente
variabile d'ambiente:
LD_ASSUME_KERNEL=2.2.5
Miglioramenti e modifiche della documentazione
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o Documentazione aggiuntiva relativa al file /etc/sysconfig/vncservers:
per via del tempo limitato le informazioni seguenti non erano
disponibili al momento della stampa della Red Hat Linux Reference Guide.
Il file /etc/sysconfig/vncservers configura l'avvio del server VNC
(Virtual Network Computing). Il VNC � un sistema remoto che consente di
visualizzare un ambiente desktop non solo sulle macchine dov'� in
esecuzione, ma attraverso reti differenti (da una LAN a Internet) e
usando un'ampia gamma di architetture.
Il file pu� contenere:
VNCSERVERS=<value> e il <value> � impostato come 1:fred per indicare che
un server VNC deve essere avviato dall'utente fred sullo schermo :1.
L'utente fred deve impostare una password VNC tramite vncpasswd prima di
tentare la connessione con un server VNC remoto.
Ricordate che quando utilizzate un server VNC, le comunicazioni tra il
vostro computer e il server non sono cifrate e quindi l'utilizzo di
VNC � sconsigliato su reti non fidate. Per informazioni pi� specifiche
inerenti l'uso della SSH che rende sicure le comunicazioni con il VNC,
leggete la documentazione riportata all'indirizzo
http://www.uk.research.att.com/vnc/sshvnc.html. Per maggiori dettagli
relative alla SSH, consultate la Red Hat Linux Reference Guide e la
Customization Guide.
i386 7.1