The Linux SCSI HOWTO
Drew Eckhardt,<
[email protected]> (trasformato in formato
linuxdoc-sgml da Dieter Faulbaum), <
[email protected]>
v2.30, 30 Agosto 1996
1. Introduzione
This documentation is free documentation; you can redistribute it
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published by the Free Software Foundation; either version 2 of the
License, or (at your option) any later version.
This documentation is distributed in the hope that it will be useful,
but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of
MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU
General Public License for more details.
You should have received a copy of the GNU General Public License
along with this documentation; if not, write to the Free Software
Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA.
That said, I'd appreciate it if people would ask me
<
[email protected]> if there's a newer version available before they
publish it. When people publish outdated versions, I get questions
from users that are answered in newer versions, and it reflects poorly
on the publisher. I'd also prefer that all references to free
distribution sites, and possibly competing distributions/products be
left intact.
L'unica licenza valida � quella originale in lingua inglese.
Di seguito ne trovate una traduzione abbastanza fedele che
per� non ha alcun valore.
Questo documento � free; potete redistribuirlo e/o modificarlo nei
termini stabiliti dalla GNU General Public License versione 2, o (a
vostra scelta) qualsiasi versione successiva, pubblicata dalla Free
Software Foundation.
Questo documento viene distribuito nella speranza che sia di qualche
utilit�, ma SENZA ALCUNA GARANZIA; senza nemmeno la garanzia implicita
di COMMERCIABILIT� o di IDONEIT� AD UN PARTICOLARE COMPITO. Per
ulteriori dettagli consultate la GNU General Public License.
Dovreste aver ricevuto una copia della GNU General Public License con
questo documento; se non � cos�, scrivete a: Free Software Foundation,
Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA.
Detto questo, apprezzerei se mi fosse chiesto <
[email protected]> se
esiste un'ultima edizione prima di pubblicarla. Quando vengono
pubblicate delle versioni obsolete ricevo domande le cui risposte sono
presenti nelle versioni aggiornate; inoltre preferirei che tutti i
riferimenti a siti di distribuzione free e a distribuzioni o prodotti
anche concorrenti fossero lasciati inalterati.
IMPORTANTE:
SEGNALAZIONI DI DIFETTI O ALTRE RICHIESTE DI AIUTO CHE NON SEGUANO LE
PROCEDURE EVIDENZIATE NELLA SEZIONE ``SEGNALAZIONE DI BUG'' SARANNO
IGNORATE.
Questo HOWTO tratta il sottosistema Linux SCSI, come � implementato
nella revisione 1.2.10 del kernel Linux e nel pi� recente codice
alpha. Revisioni meno recenti del codice SCSI _non sono supportate_,
e possono differire in maniera significativa in termini di driver
implementati, prestazioni e opzioni disponibili.
Per ulteriori informazioni, potete abbonarvi alla mailing list linux-
scsi inviando un messaggio a
[email protected] con la riga
subscribe linux-scsi
nel testo. Potete anche ritirarvi dalla mailing list inviando una mail
allo stesso indirizzo con
unsubscribe linux-scsi
nel testo.
Una volta che avete aderito, potete inviare posta alla lista
all'indirizzo:
[email protected]
Sono conscio che questo documento non � il pi� user-friendly
possibile, e che ci potrebbero essere inesattezze o sviste. Se avete
dei consigli costruttivi su come migliorare la situazione siete liberi
di inviarmi dei messaggi in proposito.
2. Problemi comuni
Questa sezione fornisce un elenco dei problemi in cui la gente incorre
comunemente. Se non c'� nulla qui che risponda alle vostre domande,
dovreste consultare anche le sezioni che riguardano la vostra scheda
di interfaccia SCSI ed i dispositivi che vi stanno procurando dei
problemi.
2.1. Malfunzionamento generale
Se vi capitano errori casuali, le cause pi� probabili sono problemi di
cavi e terminazioni.
Alcuni prodotti, come quelli basati sui pi� recenti chip NCR, sono
caratterizzati da filtraggio digitale e negazione attiva del segnale,
e non sono molto sensibili ai problemi di cablaggio.
Altri, come Adaptec 154xC, 154xCF, e 274x sono _estremamente_
sensibili ai problemi di cablaggio e di terminazione e possono dare
problemi anche con cavi che funzionano con altri sistemi.
Insisto: alcuni adattatori host sono _estremamente_ sensibili ai
problemi di cablaggio e di terminazione, quindi cavi e terminatori
devono essere le due cose da controllare per prime nel caso in cui
insorgano problemi.
Per minimizzare i vostri problemi, dovreste usare cavi che:
1. Siano conformi a SCSI-II.
2. Abbiano una impedenza caratteristica di 132 ohm.
3. Provengano tutti dallo stesso produttore, in modo da evitare errati
accoppiamenti di impedenza.
4. Provengano da un produttore fidato come Amphenol.
La tensione di terminazione dovrebbe essere fornita da tutti i
dispositivi sul bus SCSI, tramite un diodo, in modo tale da prevenire
cali di corrente, cosicch� ci sia sempre potenza sufficiente nella
parte terminale dei cavi, laddove � necessaria. Per prevenire danni
nel caso in cui il bus vada in corto, TERMPWR dovrebbe essere fatto
passare tramite un fusibile o altri dispositivi di limitazione di
corrente.
Se vengono utilizzati dispositivi multipli, cavi esterni, o FAST SCSI
2, dovrebbe essere utilizzata su entrambe le estremit� del bus SCSI
una perfetta terminazione attiva o forzata.
Per ulteriori infomazioni a riguardo della terminazione attiva
consultate le FAQ di Comp.Periphs.Scsi (disponibili presso tsx-11 in
pub/linux/ALPHA/scsi).
2.2. La linea di comandi kernel
Altre parti del documento si riferiscono ad una ``linea di comandi
kernel''.
La linea di comandi kernel � un insieme di opzioni che potete
specificare o dal prompt di LILO dopo il nome di un'immagine, o nel
campo append nel vostro file di configurazione LILO (in LILO .14 e pi�
recenti, usate /etc/lilo.conf, per versioni pi� vecchie, usate
/etc/lilo/config).
Eseguite un boot del vostro sistema con LILO, e schiacciate uno dei
tasti alt, control, o shift quando appare il prompt. LILO dovrebbe
rispondere con
:
A questo prompt potete selezionare un'immagine kernel di cui eseguire
il boot, od averne un elenco con ?. Ad esempio
:?
ramdisk floppy harddisk
Per eseguire il boot di quel kernel con le opzioni della linea di
comando che avete selezionato, semplicemente inserite il nome seguito
da una lista di opzioni separate fra loro da spazi bianchi, terminando
con invio.
Le opzioni assumono la forma di:
variabile=lista_di_valori
Dove lista_di_valori pu� essere un singolo valore o una lista di
valori separati da virgole senza nessuno spazio bianco. Con
l'eccezione del dispositivo di root, valori individuali sono numeri, e
possono essere specificati sia in decimale che in esadecimale.
Ad esempio, per eseguire un boot di Linux con un clone Adaptec 1520
non riconosciuto al bootup, potete digitare
:floppy aha152x=0x340,11,7,1
Se non volete digitare tutto questo nel momento del boot, � anche
possibile utilizzare l'opzione ``append'' del file di configurazione
LILO con LILO .13 e versioni pi� recenti.
Ad esempio
append="aha152x=0x340,11,7,1"
2.3. Un dispositivo SCSI appare a tutti i possibili ID
Se questo � il caso, avete impostato il dispositivo allo stesso
indirizzo del controller (solitamente 7, anche se alcune schede usano
altri indirizzi: il 6 viene usato da alcune schede di Future Domain.
Cambiate l'impostazione dei jumper.
2.4. Un dispositivo SCSI appare a tutti i possibili LUN
Il dispositivo ha un firmware difettoso.
Come soluzione temporanea dovreste provare a usare l'opzione della
riga di comando kernel:
max_scsi_luns=1
Se funziona c'� una lista di dispositivi difettosi nel sorgente del
kernel, in drivers/scsi/scsi.c nella variabile blacklist (``lista
nera''). Aggiungete il vostro dispositivo alla lista e inviate un
messaggio a Linus Torvalds <
[email protected]>.
2.5. Vi capitano errori di ``sense'' (non viene riconosciuta la pre�
senza dei dispositivi) ma sapete che i dispositivi non hanno problemi
Alcune volte questo � causato da cavi scadenti o da terminazioni
improprie. Vedete la sezione ``Malfunzionamento Generale''.
2.6. Un kernel configurato con il supporto di rete non funziona
Le routine di autorilevamento per molti driver di rete non sono
passive, e la loro esecuzione interferisce con alcuni dei driver SCSI.
2.7. Dispositivo individuato, ma non accessibile
Un dispositivo SCSI viene individuato dal kernel, ma non siete in
grado di accedervi, ad esempio mkfs /dev/sdc, tar xvf /dev/rst2, ecc.
non funzionano.
Non avete un file speciale in /dev per il dispositivo.
I dispositivi Unix sono identificati come dispositivi a blocchi
(block) o a caratteri (character) (i dispositivi a blocchi passano
attraverso un buffer, i dispositivi a carattere no), con un ``numero
primario'' (major number) (che identifica il driver che viene
utilizzato - block major 8 corrisponde ai dischi SCSI) ed un ``numero
secondario'' (minor number) (che corrisponde all'unit� resa
accessibile tramite un dato driver - ad esempio character major 4,
minor 0 � la prima console virtuale, minor 1 la successiva, eccetera).
Comunque, l'accedere a questi dispositivi tramite questi nomi sarebbe
contrario alla metafora di unix/Linux secondo cui ``tutto � un file'',
perci� vengono creati sotto /dev file speciali di dispositivo a
blocchi e a caratteri. Questo vi permette di accedere al terzo disco
SCSI (nell'insieme, non ad una partizione) con /dev/sdc, alla prima
porta seriale come /dev/ttyS0, ecc.
Il metodo preferibile per creare un file � quello di usare MAKEDEV -
andate sulla directory /dev (cd /dev)
ed eseguite MAKEDEV (come root) per i dispositivi che volete creare;
ad esempio:
./MAKEDEV sdc
anche i caratteri jolly ``dovrebbero'' funzionare, ad esempio:
./MAKEDEV sd\*
``dovrebbe'' creare tutti i dispositivi di dischi SCSI (facendo questo
dovrebbero essere creati i dispositivi da /dev/sda a /dev/sdp, con
quindici partizioni ciascuno).
./MAKEDEV sdc\*
``dovrebbe'' creare /dev/sdc e tutte e quindici le partizioni permesse
su /dev/sdc, ecc.
Dico ``dovrebbe'' perch� questo � il comportamento standard di unix -
lo script MAKEDEV nella vostra installazione potrebbe non essere
conforme a questo comportamento, o il numero di dispositivi che andr�
a creare potrebbe essere minore.
Se MAKEDEV non far� la magia giusta per voi, dovrete creare i file di
dispositivo a mano con il comando mknod.
La tipologia blocco/carattere, numeri primari e secondari sono
indicati in maniera specifica per i vari dispositivi SCSI nella
sezione ``File di dispositivo''.
Prendete quei numeri e usate (come root):
mknod /dev/device b|c major minor
ad esempio:
mknod /dev/sdc b 8 32
mknod /dev/rst0 c 9 0
2.8. Blocco del sistema SCSI
I motivi possono essere molti. Consultate anche la sezione specifica
per il vostro adattatore host per ulteriori possibili soluzioni.
Ci sono casi in cui sembra che il blocco avvenga quando pi�
dispositivi sono in funzione contemporaneamente. In questi casi,
potete provare a mettervi in contatto con il produttore dei
dispositivi in modo da vedere se ci sono disponibili degli
aggiornamenti del firmware in grado di risolvere il problema. Se vi �
possibile provate un cavo SCSI diverso, oppure provate su un altro
sistema. Pu� dipendere anche da blocchi difettosi sui dischi, o da un
cattivo utilizzo del DMA da parte della scheda madre (per adattatori
host che fanno DMA). Ci sono probabilmente molte altre possibili cause
che possono portare a problemi del genere.
Qualche volta questi problemi insorgono quando sul bus sono in
funzione pi� dispositivi contemporaneamente. In questo caso, se il
vostro driver dell'adattatore host supporta la presenza contemporanea
sul bus di pi� comandi, provate a ridurne il numero a 1 e vedete se
ci� porta a dei miglioramenti. Se avete sul bus dispositivi a nastro o
lettori CD lenti, quella appena esposta potrebbe non essere una
soluzione praticabile.
2.9. Configurazione e compilazione del kernel
Driver SCSI inutilizzati occupano memoria, aggravando il problema
della mancanza di memoria in sistemi piccoli, dato che la memoria
kernel � ``non paginabile''.
La cosa migliore � quindi costruire un kernel ``personalizzato'' per
il vostro sistema, con installati solo i driver di cui c'� effettiva
necessit�.
andate sulla directory /usr/src/linux
Se state utilizzando un dispositivo root diverso da quello corrente, o
uno schermo diverso da VGA 80x25, e state scrivendo un floppy per il
boot, dovreste editare il makefile, e accertarvi che le righe
ROOT_DEV =
e
SVGA_MODE =
siano come le desiderate.
Se avete installato delle patch, potreste voler essere certi che tutti
i file siano ricompilati. In questo caso, dovreste digitare
make mrproper
Sia che abbiate eseguito make mrproper sia che non l'abbiate fatto,
digitate
make config
e rispondete alle domande di configurazione. Poi eseguite
make depend
e infine
make
Una volta che la compilazione � completata, potrete aggiornare la
configurazione di lilo, o scrivere un floppy di boot. Un disco di boot
pu� essere fatto eseguendo
make zdisk
2.10. LUN diversi da 0 non funzionano
Molti dispositivi SCSI sono terribilmente difettosi, bloccano il bus
SCSI, e causano altri problemi quando tentate di parlar loro a una
unit� logica il cui numero sia diverso da zero.
Quindi normalmente le versioni recenti del kernel di Linux non
individueranno lun diversi da zero. Per modificare questo
comportamento, dovete usare l'opzione della riga di comando
max_scsi_luns, o ricompilare il kernel con l'opzione
CONFIG_SCSI_MULTI_LUN. Solitamente inserirete sulla vostra riga dei
comandi LILO:
max_scsi_luns=8
Se dopo aver seguito questo suggerimento i vostri dispositivi multi-
LUN non sono ancora individuati correttamente (come pu� essere il caso
di molte vecchie bridge board SCSI->MFM, RLL, ESDI, SMD, e simili), il
problema deriva da questa parte di codice:
/* Some scsi-1 peripherals do not handle lun != 0.
I am assuming that scsi-2 peripherals do better */
if((scsi_result[2] & 0x07) == 1 &&
(scsi_result[3] & 0x0f) == 0) break;
che si trova in scan_scsis() in drivers/scsi/scsi.c. Cancellate questo
codice e tutto dovrebbe funzionare a dovere.
3. Segnalazione di Bug
A causa di problemi di spazio non sempre gli sviluppatori del Linux
SCSI conservano vecchie revisioni del codice. Perci� se non state
usando l'ultimo versione del kernel di Linux rilasciata al pubblico
(notate che molte delle distribuzioni Linux, come MCC, SLS, Yggdrasil,
ecc. restano a volte indietro anche di una ventina di patch) ci sono
molte probabilit� che non saremo in grado di risolvere il vostro
problema. Perci� prima di segnalare un problema, controllate per
favore che si presenti anche con la versione pi� recente del kernel.
Se dopo l'aggiornamento del kernel e la lettura approfondita di questo
documento siete ancora convinti di aver trovato un errore, inviatene
una descrizione al canale SCSI della mailing list, dove molte delle
persone che hanno contribuito ai driver Linux SCSI la potranno vedere.
Nel segnalare il bug, fornite pi� informazioni che potete a proposito
della vostra configurazione hardware, il testo esatto di tutti i
messaggi che Linux stampa quando esegue il boot e quando l'errore si
verifica, e in che punto del codice sorgente si trova l'errore.
Utilizzate le procedure elencate in ``Catturare i messaggi'' e
``Determinare la provenienza di una ``panic()''''.
Se non fornite la maggior quantit� possibile di informazioni pu�
risultare difficile diagnosticare correttamente il vostro problema, e
gli sviluppatori potrebbero decidere che ci sono problemi pi�
interessanti da risolvere.
Insomma, se non siamo in grado di riprodurre il vostro difetto, e voi
non siete in grado di indicarci cos'� che non funziona, il problema
non verr� risolto.
3.1. Catturare i messaggi
Se non state usando un sistema di registrazione ("log") dei messaggi
del kernel, assicuratevi che il filesystem /proc sia montato.
grep proc /etc/mtab
Se il filesystem /proc non � montato, montatelo
mkdir /proc
chmod 755 /proc
mount -t proc /proc /proc
Copiate il numero di revisione e i messaggi del kernel in un file di
log
cat /proc/version > /tmp/log
cat /proc/kmsg >> /tmp/log
Premete CONTROL-C dopo un paio di secondi.
Se state eseguendo un qualche logger, dovrete ``sbirciare'' tra i
logfile giusti (/etc/syslog.conf dovrebbe essere utile per
localizzarli), o usare dmesg.
Se Linux non ha ancora eseguito il bootstrap, formattate un dischetto
floppy sotto DOS. Notate che se avete una distribuzione che monta il
dischetto di root da floppy piuttosto che dal RAM drive, dovrete
formattare un dischetto leggibile nel drive non usato per montare la
root o usare la loro opzione boot da ramdisk.
Eseguite il boot di Linux dal vostro floppy di distribuzione di boot,
preferibilmente in modalit� utente singolo usando un RAM disk come
root.
mkdir /tmp/dos
Inserite il dischetto in un drive non usato per montare la root, e
montatelo. Ad esempio
mount -t msdos /dev/fd0 /tmp/dos
o
mount -t msdos /dev/fd1 /tmp/dos
Copiateci il vostro log
cp /tmp/log /tmp/dos/log
Smontate il floppy DOS
umount /tmp/dos
e chiudete Linux
shutdown
Eseguite nuovamente un boot in DOS, e usando il vostro software di
comunicazione preferito scrivete un messaggio e-mail includendo in
esso il file di log.
3.2. Determinare la provenienza di una ``panic()''
Come altri unix, quando si imbatte in un errore fatale, Linux chiama
la funzione kernel panic(). A differenza di altri unix, Linux,
piuttosto che salvare il core sul dispositivo di swap o di dump ed
eseguire il reboot, stampa per l'utente un utile elenco di
informazioni riguardanti lo stato del sistema che deve essere copiato
a mano. Ad esempio:
Unable to handle kernel NULL pointer dereference at virtual address c0000004
current->tss,cr3 = 00101000, %cr3 = 00101000
*pde = 00102027
*pte = 00000027
Oops: 0000
EIP: 0010:0019c905
EFLAGS: 00010002
eax: 0000000a ebx: 001cd0e8 ecx: 00000006 edx: 000003d5
esi: 001cd0a8 edi: 00000000 ebp: 00000000 esp: 001a18c0
ds: 0018 es: 0018 fs: 002b gs: 002b ss: 0018
Process swapper (pid: 0, process nr: 0, stackpage=001a09c8)
Stack: 0019c5c6 00000000 0019c5b2 00000000 0019c5a5 001cd0a8 00000002
00000000
001cd0e8 001cd0a8 00000000 001cdb38 001cdb00 00000000 001ce284
0019d001
001cd004 0000e800 fbfff000 0019d051 001cd0a8 00000000 001a29f4
00800000
Call Trace: 0019c5c6 0019c5b2 0018c5a5 0019d001 0019d051 00111508 00111502
0011e800 0011154d 00110f63 0010e2b3 0010ef55 0010ddb7
Code: 8b 57 04 52 68 d2 c5 19 00 e8 cd a0 f7 ff 83 c4 20 8b 4f 04
Aiee, killing interrupt handler
kfree of non-kmalloced memory: 001a29c0, next= 00000000, order=0
task[0] (swapper) killed: unable to recover
Kernel panic: Trying to free up swapper memory space
In swapper task - not syncing
Prendete il numero esadecimale sulla riga EIP:, in questo caso 19c905,
e cercate in /usr/src/linux/zSystem.map il numero pi� alto non pi�
grande di quell'indirizzo. Ad esempio:
0019a000 T _fix_pointers
0019c700 t _intr_scsi
0019d000 t _NCR53c7x0_intr
Questo vi dice in quale funzione �. Ricompilate il file sorgente che
definisce quel file di funzione con la funzione di debugging attivata,
o tutto il kernel se preferite e aggiungete un ``-g'' alla definizione
CFLAGS in /usr/src/linux/Makefile.
#
# standard CFLAGS
#
Ad esempio,
CFLAGS = -Wall -Wstrict-prototypes -O2 -fomit-frame-pointer -pipe
diventa
CFLAGS = -g -Wall -Wstrict-prototypes -O2 -fomit-frame-pointer -pipe
Ricompilate il kernel, in maniera incrementale o facendo un
make clean
make
Modificate il vostro /etc/lilo.conf in modo da poter eseguire il boot
del kernel
image = /usr/src/linux/zImage
label = experimental
ed eseguite nuovamente LILO come root, o create un floppy per il boot
make zImage
Riavviate il sistema e registrate il nuovo EIP per l'errore.
Se avete script installato, potreste voler eseguirlo, perch� tiene un
log della vostra sessione di debugging nel file typescript.
Adesso eseguite
gdb /usr/src/linux/tools/zSystem
e inserite
info line *<il vostro EIP>
ad esempio,
info line *0x19c905
A cui GDB risponder� qualcosa del tipo
(gdb) info line *0x19c905
Line 2855 of "53c7,8xx.c" starts at address 0x19c905 <intr_scsi+641&>
and ends at 0x19c913 <intr_scsi+655>.
Scrivetevi queste informazioni, poi inserite
list <numero di linea>
Ad esempio:
(gdb) list 2855
2850 /* printk("scsi%d : target %d lun %d unexpected disconnect\n
2851 host->host_no, cmd->cmd->target, cmd->cmd->lun); */
2852 printk("host : 0x%x\n", (unsigned) host);
2853 printk("host->host_no : %d\n", host->host_no);
2854 printk("cmd : 0x%x\n", (unsigned) cmd);
2855 printk("cmd->cmd : 0x%x\n", (unsigned) cmd->cmd);
2856 printk("cmd->cmd->target : %d\n", cmd->cmd->target);
2857 if (cmd) {;
2858 abnormal_finished(cmd, DID_ERROR << 16);
2859 }
2860 hostdata->dsp = hostdata->script + hostdata->E_schedule /
2861 sizeof(long);
2862 hostdata->dsp_changed = 1;
2863 /* SCSI PARITY error */
2864 }
2865
2866 if (sstat0_sist0 & SSTAT0_PAR) {
2867 fatal = 1;
2868 if (cmd && cmd->cmd) {
2869 printk("scsi%d : target %d lun %d parity error.\n",
Ovviamente, ``quit'' vi porter� fuori da GDB.
Segnatevi anche queste informazioni, poich� fornisce un contesto nel
caso in cui i kernel degli sviluppatori differiscano dal vostro.
4. Moduli
Questa sezione fornisce indicazioni specifiche riguardo al supporto
dei moduli caricabili del kernel e al suo utilizzo con la SCSI.
4.1. Informazioni generali
I moduli caricabili sono un mezzo tramite il quale l'utente o
l'amministratore del sistema pu� caricare file nella memoria del
kernel in modo tale da espandere le capacit� del kernel stesso. I
moduli sono usati comunemente per i driver per supportare l'hardware,
o per caricare filesystem.
I moduli per SCSI presentano svariati vantaggi. Uno consiste nel fatto
che un amministratore di sistema che cerchi di mantenere un alto
numero di macchine pu� usare una sola immagine kernel per tutte le
macchine, e poi caricare moduli di kernel per supportare hardware che
� presente solo su alcune.
� inoltre possibile per coloro che vogliono costruire una
distribuzione usare uno script sul floppy di boot per chiedere
all'utente quali moduli debbano essere caricati. Questo consente di
risparmiare della memoria che altrimenti sarebbe sprecata per dei
driver inutilizzati, e diminuisce inoltre la possibilit� che la
ricerca di una scheda inesistente crei problemi ad una qualche altra
scheda nel sistema.
I moduli funzionano bene anche sui laptop, che hanno generalmente meno
memoria delle macchine desktop, e la gente tende a tenere pi� piccola
possibile l'immagine kernel e a caricare i moduli quando sono
effettivamente necessari. Inoltre i moduli rendono pi� semplice il
supporto delle schede PCMCIA SCSI sui laptop, visto che si pu�
caricare e scaricare il driver quando la scheda viene inserita e
rimossa. [nota: attualmente i driver qlogic e 152x supportano PCMCIA].
Infine, c'� il vantaggio che gli sviluppatori del kernel riescono pi�
facilmente a correggere e a testare i loro driver, poich� testare un
nuovo driver non richiede che si compia un reboot della macchina
(sempre che, ovviamente, la macchina non sia andata in crash a causa
di un qualche bug presente nel driver).
Nonostante il fatto che i moduli siano molto belli, c'� una
limitazione. Se la partizione di root � su un dispositivo SCSI, non
potrete utilizzare versioni modularizzate del codice SCSI necessario
per accedere al disco. Questo � dovuto al fatto che il sistema deve
montare la partizione di root prima di poter caricare dei moduli dal
disco. Ci sono persone che pensano ai modi per modificare il loader e
il kernel in modo che il kernel sia in grado di caricare da s� i
moduli prima di tentare di caricare il filesystem root, cos� che un
giorno anche questa limitazione sar� superata.
4.2. Il supporto dei moduli nel kernel 1.2.N
Nella serie 1.2.N del kernel, c'� un supporto parziale per moduli
kernel SCSI. Mentre nessuno tra i driver di alto livello (come dischi,
nastri, ecc.) pu� essere utilizzato come modulo, molti dei driver di
basso livello (ad esempio 1542, 1522) possono essere caricati e
scaricati all'occorrenza. Ogni volta che caricate un driver di basso
livello, il driver per prima cosa cerca delle schede che � in grado di
controllare. Poi viene effettuata una scansione del bus per ogni
scheda trovata, e poi vengono costruite le strutture dati interne in
modo tale da rendere possibile l'uso effettivo dei dispositivi
collegati alle schede che il driver sta controllando.
Quando avete terminato con un driver di basso livello lo potete
scaricare. Dovete tenere a mente che i contatori d'uso sono mantenuti
basandosi su filesystem caricati, file aperti, ecc, cos� se state
ancora utilizzando un dispositivo controllato dal driver, l'utility
rmmod vi dir� che il dispositivo � occupato, e si rifiuter� di
scaricare il driver. Quando il driver � scaricato, tutte le strutture
di dati associate risultano anch'esse libere, cos� che lo stato del
sistema dovrebbe tornare a ci� che era prima che il modulo venisse
caricato. Questo significa che il driver pu� essere nuovamente
montato in un momento successivo, se necessario.
4.3. Il supporto dei moduli nel kernel 1.3.N
Nella serie 1.3 dei kernel, il codice SCSI � completamente
modularizzato. Questo significa che potete iniziare con un kernel che
non possiede alcun supporto SCSI, cominciare a caricare i moduli e
finire per avere un supporto completo.
Se lo desiderate potete compilare alcune parti del codice SCSI nel
kernel e poi caricare altre parti successivamente: quanto viene
caricato durante l'esecuzione e quanto � interno al kernel dipende
solo da voi.
Se state incominciando con un kernel che non ha alcun tipo di supporto
SCSI, allora la prima cosa da fare � di caricare il core SCSI nel
kernel - questo � in un modulo chiamato ``scsi_mod''). Non sarete in
grado di caricare nessun altro modulo SCSI finch� non lo avrete
caricato nella memoria kernel. Poich� non contiene alcun driver di
basso livello, l'atto di caricare questo modulo non provocher� una
ricerca tra i bus, n� attiver� alcun driver per dischi SCSI, nastri
ecc. Se avete risposto 'Y' alla domanda CONFIG_SCSI quando avete
compilato il kernel, non avrete bisogno di caricare questo modulo.
A questo punto potete aggiungere moduli pi� o meno in qualsiasi ordine
per ottenere le funzionalit� desiderate. Vengono usati contatori di
uso per prevenire lo scaricamento di qualsiasi componente che potrebbe
ancora essere in funzione, e riceverete un messaggio da rmmod se un
modulo � ancora occupato.
I driver di alto livello si trovano in moduli di nome ``sd_mod'',
``sr_mod'', ``st'' e ``sg'' per il supporto rispettivamente di dischi,
cdrom, nastri e dispositivi SCSI generici. Quando caricate un driver
di alto livello viene esaminata la lista dei dispositivi collegati per
trovare quelli che il driver pu� controllare, e questi ultimi vengono
automaticamente attivati.
L'uso dei moduli con i driver di basso livello � stato descritto nella
sezione ``Il supporto dei moduli nel kernel 1.2.N''. Quando viene
caricato un driver di basso livello viene eseguita una scansione del
bus e ogni dispositivo viene esaminato da ciascuno dei driver di alto
livello per vedere se si tratta di qualcosa che possono controllare:
ogni cosa che viene riconosciuta viene automaticamente collegata ed
attivata.
5. Host
Questa sezione fornisce informazioni specifiche a proposito dei
diversi adattatori host che sono in qualche modo supportati sotto
linux.
5.1. Hardware supportato e non supportato
Driver nella distribuzione del kernel:
Adaptec 152x, Adaptec 154x (schede DTC 329x solitamente funzionano, ma
non sono supportate), Adaptec 174x, Adaptec 274x/284x (il supporto per
294x richiede un versione pi� recente del driver), BusLogic
MultiMaster Host Adapters, schede che rispettano gli standard EATA-DMA
e EATA-PIO (DPT PM2001, PM2011, PM2012A, PM2012B, PM2021, PM2022,
PM2024, PM2122, PM2124, PM2322, PM2041, PM2042, PM2044, PM2142,
PM2144, PM2322, PM3021, PM3122, PM3222, PM3224, PM3334, alcune schede
NEC, AT&T, SNI, AST, Olivetti, e Alphatronix), Future Domain 850, 885,
950, e altre schede di questa serie (ma non le 840, 841, 880, e 881 a
meno di non aggiungere la patch appropriata), Future Domain 16x0 con
chip TMC-1800, TMC-18C30, o TMC-18C50, NCR53c8xx, le porte SCSI della
PAS16 SCSI, Seagate ST0x, schede Trantor T128/T130/T228, Ultrastor
14F, 24F, e 34F, e Western Digital 7000.
MCA:
Le schede MCA compatibili con una scheda supportata (ad esempio
Adaptec 1640 and BusLogic 640) funzionano.
Driver alpha:
Molti driver ALPHA sono disponibili presso
ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi
Driver che funzioneranno con delle modifiche
NCR53c8x0/7x0:
E' stato sviluppato un driver NCR53c8xx, ma attualmente non funziona
con chip NCR53c700, NCR53c700-66, NCR53c710, e NCR53c720. Segue un
elenco di modifiche necessarie per far funzionare ciascuno di questi
chip, ognuna accompagnata della complessit�.
NCR53c720 (triviale) - modifiche al codice di rilevamento, modifiche
all'inizializzazione, cambio del codice di correzione per
rimappare i registri del '810 sul '7xx.
NCR53c710 (triviale) - modifiche al codice di rilevamento, modifiche
all'inizializzazione, cambio del codice di correzione per
rimappare i registri del '810 sul '7xx, modifiche ai gestori di
interrupt per trattare interrupt IID dall'istruzione INTFLY per
emularlo.
NCR53c700, NCR53c700-66 (molto complicato) - modifiche al codice di
rilevamento, modifiche all'inizializzazione, cambio del codice NCR
per non usare DSA, modifica del codice Linux per gestire i cambi
di contesto.
Host SCSI che non funzionano :
Tutti gli adattatori parallelo->SCSI, schede SCSI Rancho e schede
Grass Roots SCSI. Schede BusLogic FlashPoint, come ad esempio
BT-930/932/950 non sono attualmente supportate.
Host SCSI che non funzioneranno MAI :
Schede non compatibili Adaptec, schede non NCR53c8xx DTC (incluse le
3270 e 3280).
Schede CMD SCSI.
L'acquisire informazioni a proposito della programmazione richiede un
patto di non divulgazione (Non-Disclosure Agreement) con DTC/CMD.
Quindi sarebbe impossibile distribuire un driver Linux se ne fosse
scritto uno, poich� seguire il NDA significherebbe non distribuire
sorgente, in violazione della GPL, e seguire la GPL significherebbe
distribuire sorgente, in violazione del NDA.
Se volete eseguire Linux con qualche altro componente hardware non
supportato, le vostre opzioni sono o di scrivervi da soli un driver
(Eric Youngdale ed io siamo disposti a rispondere a domande a
proposito di driver Linux SCSI), oppure commissionarlo a terzi (le
normali tariffe di consulenza indicano che questa non � un opzione
praticabile per l'uso personale).
5.1.1. Adattatori per host multipli
Alcuni adattatori (``Guida all'acquisto: confronto delle
caratteristiche''), permettono l'uso di pi� adattatori dello stesso
tipo nello stesso sistema. Con pi� adattatori dello stesso tipo nello
stesso sistema, solitamente quello all'indirizzo pi� basso sar� scsi0,
quello all'indirizzo seguente sar� scsi1, ecc.
In tutti i casi, � possibile usare pi� adattatori di tipo diverso
purch� i loro indirizzi non siano in conflitto. La scansione dei
controller SCSI avviene nell'ordine specificato nel vettore
builtin_scsi_hosts[] in drivers/scsi/hosts.c, che � generalmente:
BusLogic, Ultrastor 14/34F, Ultrastor 14F,, Adaptec
151x/152x, Adaptec 154x, Adaptec 174x, AIC7XXX, AM53C974,
Future Domain 16x0, Always IN2000, Generic NCR5380, QLOGIC,
PAS16, Seagate, Trantor T128/T130, NCR53c8xx, EATA-DMA,
WD7000, debugging driver.
Nella maggior parte dei casi (ad esempio, non state provando ad usare
driver sia il driver BusLogic che Adaptec), questo pu� essere
modificato secondo le vostre esigenze (ad esempio, mantenere gli
stessi dispositivi quando vengono aggiunti al sistema su un nuovo
controller nuovi dispositivi SCSI) spostando le varie voci.
5.2. Problemi comuni
5.2.1. Timeout SCSI
Accertatevi che gli interrupt siano attivati nella maniera corretta, e
che non ci siano conflitti di IRQ, DMA, o di indirizzi con altre
schede.
5.2.2. dipendono da BIOS per l'autorilevamento Fallimento delle rou�
tine di autorilevamento su schede che
Se il vostro adattatore � uno dei seguenti:
Adaptec 152x, Adaptec 151x, Adaptec AIC-6260, Adaptec
AIC-6360, Future Domain 1680, Future Domain TMC-950, Future
Domain TMC-8xx, Trantor T128, Trantor T128F, Trantor T228F,
Seagate ST01, Seagate ST02, o Western Digital 7000
e non � individuato all'avvio del sistema, ad esempio vi appare
scsi : 0 hosts
o un messaggio
scsi%d : tipo
non � stampato per ogni adattatore SCSI supportato installato nel
sistema, potreste avere un problema con la routine di autorilevamento
che non riconosce la vostra scheda.
L'autorilevamento fallir� ugualmente per driver che usano il BIOS per
l'autorilevamento se il BIOS � disattivato. Controllate due volte che
il vostro BIOS sia attivato, e non sia in conflitto con i BIOS di
altre periferiche.
L'autorilevamento fallir� anche nel caso in cui la ``signature''
(``firma'': una stringa che identifica una particolare scheda) della
scheda e/o l'indirizzo BIOS non combacino con indirizzi e signature
conosciuti.
Se il BIOS � installato usate DOS e DEBUG per trovare una signature
che permetter� di individuare la scheda.
Ad esempio, se la vostra scheda si trova all'indirizzo 0xc8000, sotto
DOS eseguite
debug
d c800:0
q
e inviate un messaggio alla mailing list SCSI contenente il messaggio
ASCII, la lunghezza e l'offset dall'indirizzo base (ad esempio,
0xc8000). Notate che � richiesto il testo ESATTO, e dovreste inviare
sia le porzioni hesadecimali che ASCII del testo.
Se il BIOS non � installato, e state usando un driver Adaptec 152x,
Trantor T128, o Seagate, potete usare la linea di comando oppure
intervenire a tempo di compilazione per forzare il riconoscimento.
Consultate anche il sottoparagrafo appropriato per la vostra scheda
SCSI e anche la sezione ``Malfunzionamento generale''.
5.2.3. Schede che utilizzano I/O memory mapped non funzionano
(Questo comprende le schede Trantor T128 e Seagate, ma non i driver
Adaptec, generiche NCR5380, PAS16, e Ultrastor).
Questo mancato funzionamento si ha spesso quando il caching delle
porte di I/O memory mapped � eseguito in maniera non corretta.
Dovreste avere lo spazio dell'indirizzo delle schede marcato come non
cachable nei settaggi XCMOS.
Se questo non � possibile, dovreste disattivare interamente la cache.
Se avete specificato manualmente l'indirizzo della scheda, ricordatevi
che Linux ha bisogno dell'indirizzo reale della scheda, e non del
segmento di 16 byte a cui la documentazione pu� riferirsi.
Ad esempio, 0xc8000 sarebbe corretto, 0xc800 non funzionerebbe e
potrebbe causare problemi di corruzione della memoria.
5.2.4. Eseguendo il boot da un floppy con un driver ALPHA si ottiene.
"kernel panic : cannot mount root device"
Avrete bisogno di modificare l'immagine binaria del kernel (prima o
dopo averla scritta sul disco), e di modificare alcuni campi a due
byte (in formato little endian, cio� i bit meno significativi vengono
per primi) per garantire che funzioner� sul vostro sistema:
1. il dispositivo di swap predefinito, a offset 502, dovrebbe essere
impostato a 0x00 0x00
2. la dimensione del ram disk, a offset 504, dovrebbe essere impostata
all'ampiezza del floppy di boot in K - ad esempio, 5.25" = 1200,
3.5" = 1440.
Questo significa che i byte sono
3.5" : 0xA0 0x05
5.25" : 0xB0 0x04
3. dispositivo di root, a offset 508, dovrebbe essere impostato a 0x00
0x00, cio� al dispositivo da cui si esegue il boot.
Scrivete il file su disco usando dd o rawrite. Inserite il disco nel
primo drive floppy, aspettate finch� non appare il prompt che vi dice
di inserire il disco root, e poi inserite il floppy di root della
vostra distribuzione.
5.2.5. Installare un driver di dispositivo non incluso nella dis�
tribuzione del kernel
Avete bisogno di incominciare con la versione del kernel usata
dall'autore del driver. Probabilmente si parla di questa revisione
nella documentazione del driver.
Potete trovare parecchie revisioni recenti del kernel presso:
nic.funet.fi:/pub/OS/Linux/PEOPLE/Linus
con il nome linux-version.tar.gz
Si trovano anche presso tsx-11.mit.edu e vari altri siti
andate (cd) nella directory /usr/src.
Rimuovete i vostri vecchi sorgenti Linux; se volete tenere una loro
copia di backup:
mv linux linux-old
scompattate il file
gunzip < linux-0.99.12.tar.gz | tar xvfp -
Applicate le patch. Le patch saranno relative a qualche directory nel
filesystem. Esaminando le righe di file di output nel file di patch
(con il comando ``grep ^---''), siete in grado di stabilire dove si
trova il file; ad esempio patch con queste linee:
--- ./kernel/blk_drv/scsi/Makefile
--- ./config.in Wed Sep 1 16:19:33 1993
avranno i file relativi a /usr/src/linux.
Scompattate i sorgenti del driver in un luogo appropriato - potete
digitare:
tar tfv patches.tar
per ottenere un elenco, e muovere i file nella maniera necessaria (i
file del driver SCSI dovrebbero stare in
/usr/src/linux/kernel/drivers/scsi).
Oppure spostatevi nelle directory a cui sono relativi e digitate:
patch -p0 < patch_file
per applicare le patch. Ad esempio, se i file iniziassero con:
--- linux-new/kernel/blk_drv/scsi/Makefile
e voi voleste applicare le patch mentre si trovano in /usr/src/linux,
potreste entrare nella directory /usr/src/linux e digitare:
patch -p1 < patches
per trascurare la componente "linux-new".
Dopo aver applicato le patch, controllate che non ci sia alcun errore
di applicazione delle patch stesse, che si manifester� con il nome del
file seguito da un suffisso #.
find /usr/src/linux/ -name "*#" -print
Se qualcuno di questi esiste, osservateli attentamente. In alcuni
casi, le differenze consisteranno negli identificatori RCS e saranno
innocue, altre volte dovrete applicare manualmente delle parti
importanti. Documentare i file diff e patch va oltre gli scopi di
questo documento.
Consultate anche ``Configurazione e compilazione del kernel''.
5.2.6. Installazione di un driver che non ha patch
In alcuni casi un autore di driver pu� non offrire patch con i file .c
e .h che contengono il suo driver, o le patch possono essere per una
versione pi� vecchia del kernel e quindi non installarsi in maniera
``pulita''.
1. Copiate i file .c e .h in /usr/src/linux/drivers/scsi
2. Aggiungete l'opzione di configurazione
Modificate /usr/src/linux/config.in, aggiungendo una riga nella
sezione:
*
* SCSI low-level drivers
*
aggiungete una variabile booleana di configurazione per il vostro
driver. Ad esempio:
bool 'Always IN2000 SCSI support' CONFIG_SCSI_IN2000 y
3. Aggiungete le righe occorrenti al makefile
Modificate /usr/src/linux/drivers/scsi/Makefile, aggiungendo
qualcosa come:
ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
SCSI_OBS := $(SCSI_OBJS) in2000.o
SCSI_SRCS := $(SCSI_SRCS) in2000.c
endif
prima della riga:
scsi.a: $(SCSI_OBJS)
nel makefile, dove il file .c � il file .c che voi avete copiato, e il
file .o � il nome base del file .c con un suffisso .o.
4. Aggiungete i punti di entrata
Modificate /usr/src/linux/drivers/scsi/hosts.c, aggiungendo un
#include per l'header file, condizionato dal fatto che la macro di
preprocessing CONFIG_SCSI (che avete aggiunto al file di
configurazione) sia o meno definita. Ad esempio, dopo
#ifdef CONFIG_SCSI_GENERIC_NCR5380
#include "g_NCR5380.h"
#endif
potreste aggiungere
#ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
#include "in2000.h"
#endif
Dovrete anche aggiungere Scsi_Host_Template al vettore scsi_hosts[].
Date un'occhiata nel file .h, e dovreste trovare un #define che
assomiglia a:
#define IN2000 {"Always IN2000", in2000_detect, \
in2000_info, in2000_command, \
in2000_queuecommand, \
in2000_abort, \
in2000_reset, \
NULL, \
in2000_biosparam, \
1, 7, IN2000_SG, 1, 0, 0}
Prendete il nome della definizione di preprocessore, e aggiungetela al
vettore scsi_hosts[], condizionato dalla definizione o meno del sim�
bolo di preprocessing che avete usato nel file di configurazione.
Ad esempio, dopo:
#ifdef CONFIG_SCSI_GENERIC_NCR5380
GENERIC_NCR5380,
#endif
potreste aggiungere
#ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
IN2000,
#endif
Vedete anche ``Configurazione e compilazione del kernel''.
5.2.7. Una scheda PCI non funziona in un sistema Compaq
Un certo numero di sistemi Compaq mappa le estensioni BIOS a 32 bit
usate per cercare i dispositivi PCI, in una parte di memoria
inaccessibile al kernel Linux a causa del layout della memoria. Se
Linux non � in grado di individuare una scheda PCI SCSI supportata, e
vi dice qualcosa come:
pcibios_init: entry in high memory, unable to access
Prendete:
ftp://ftp.compaq.com/pub/softpaq/Software-Solutions/sp0921.zip
che � un archivio autoscompattante contenente un programma che
rilocher� il codice BIOS32.
5.2.8. Un sistema con schede PCI rimane bloccato dopo il messaggio %d
Host
Alcuni sistemi PCI hanno BIOS malfunzionanti che disattivano gli
interrupt e non sono in grado di riattivarli prima di restituire il
controllo al programma chiamante. La seguente patch risolve questo
problema:
--- bios32.c.orig Mon Nov 13 22:35:31 1995
+++ bios32.c Thu Jan 18 00:15:09 1996
@@ -56,6 +56,7 @@
#include <linux/pci.h>
#include <asm/segment.h>
+#include <asm/system.h>
#define PCIBIOS_PCI_FUNCTION_ID 0xb1XX
#define PCIBIOS_PCI_BIOS_PRESENT 0xb101
@@ -125,7 +126,9 @@
unsigned long address; /* %ebx */
unsigned long length; /* %ecx */
unsigned long entry; /* %edx */
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%edi)"
: "=a" (return_code),
"=b" (address),
@@ -134,6 +137,7 @@
: "0" (service),
"1" (0),
"D" (&bios32_indirect));
+ restore_flags(flags);
switch (return_code) {
case 0:
@@ -161,11 +165,13 @@
unsigned char present_status;
unsigned char major_revision;
unsigned char minor_revision;
+ unsigned long flags;
int pack;
if ((pcibios_entry = bios32_service(PCI_SERVICE))) {
pci_indirect.address = pcibios_entry;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%edi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -176,6 +182,7 @@
: "1" (PCIBIOS_PCI_BIOS_PRESENT),
"D" (&pci_indirect)
: "bx", "cx");
+ restore_flags(flags);
present_status = (pack >> 16) & 0xff;
major_revision = (pack >> 8) & 0xff;
@@ -210,7 +217,9 @@
{
unsigned long bx;
unsigned long ret;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__ ("lcall (%%edi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -221,6 +230,7 @@
"c" (class_code),
"S" ((int) index),
"D" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
*bus = (bx >> 8) & 0xff;
*device_fn = bx & 0xff;
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
@@ -232,7 +242,9 @@
{
unsigned short bx;
unsigned short ret;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%edi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -244,6 +256,7 @@
"d" (vendor),
"S" ((int) index),
"D" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
*bus = (bx >> 8) & 0xff;
*device_fn = bx & 0xff;
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
@@ -254,7 +267,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags (flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -273,7 +288,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -292,7 +309,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -303,6 +322,7 @@
"b" (bx),
"D" ((long) where),
"S" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
}
@@ -311,7 +331,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -322,6 +344,7 @@
"b" (bx),
"D" ((long) where),
"S" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
}
@@ -330,7 +353,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -341,6 +366,7 @@
"b" (bx),
"D" ((long) where),
"S" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
}
@@ -349,7 +375,9 @@
{
unsigned long ret;
unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
+ unsigned long flags;
+ save_flags(flags);
__asm__("lcall (%%esi)\n\t"
"jc 1f\n\t"
"xor %%ah, %%ah\n"
@@ -360,6 +388,7 @@
"b" (bx),
"D" ((long) where),
"S" (&pci_indirect));
+ restore_flags(flags);
return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
}
5.3. Adaptec 152x, 151x, 1505, 282x, Sound Blaster 16 SCSI, SCSI Pro,
Gigabyte e altri prodotti basati su AIC 6260/6360 (Standard)
Configurazioni supportate
indirizzi BIOS : 0xd8000, 0xdc000, 0xd0000, 0xd4000, 0xc8000, 0xcc000,
0xe0000, 0xe4000.
Porte : 0x140, 0x340
IRQ : 9, 10, 11, 12
DMA : non usato
IO : port mapped
Autorilevamento:
Funziona con molte schede con un BIOS installato. Tutte le altre schede,
inclusa la Adaptec 1510, e la Sound Blaster16 SCSI devono usare una riga
di comandi kernel o impostazioni a tempo di compilazione.
Impostazioni manuali:
Al momento della compilazione:
Definite in modo appropriato PORTBASE, IRQ, SCSI_ID, RECONNECT,
PARITY, vedete ``Definizioni''.
Linea di comando kernel:
aha152x=<PORTBASE>[,<IRQ>[,<SCSI-ID>[,<RECONNECT>[,<PARITY>]]]]
SCSI-ID � lo SCSI ID dell'adattatore HOST, non degli eventuali
dispositivi ad esso connessi. Solitamente dovrebbe essere 7.
Per forzare il riconoscimento di una scheda a 0x340, IRQ 11, SCSI-ID
7, con disconnessione/riconnessione permesse, dovreste usare la
seguente opzione di riga di comandi:
aha152x=0x340,11,7,1
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando :
1. Il driver non funziona con le schede VLB. C'era un problema di
temporizzazione in kernel pi� vecchi della revisione 1.0.5
Definizioni:
AUTOCONF : usa la configurazione riportata dal controller (solo 152x)
IRQ : imposta il canale di interrupt (9,10,11 o 12) (predefinito
11)
SCSI_ID : imposta lo SCSI ID dell' AIC-6260 (0-7) (predefinito 7)
RECONNECT : imposta disconnessione/riconnessione (ponetelo diverso da
zero per permetterle e a zero per disattivarle)
DONT_SNARF : Non registrare le porte (pl12 e sotto)
SKIP_BIOSTEST : Non testare per una signature BIOS (AHA-1510 o BIOS
disattivato)
PORTBASE : Forza l'indirizzo base. Non effettuare la ricerca automatica.
5.4. Adaptec 154x, AMI FastDisk VLB, DTC 329x (Standard)
Configurazioni supportate
Porte : 0x330 e 0x334
IRQ : 9, 10, 11, 12, 14, 15
canali DMA : 5, 6, 7
IO : port mapped, bus master
Autorilevamento:
trover� schede solo a 0x330 e 0x334.
Impostazioni manuali:
aha1542=<PORTBASE>[,<BUSON>,<BUSOFF>[,<DMASPEED>]]
Note:
1. BusLogic costruisce una serie di schede che sono compatibili a
livello di software con Adaptec 1542, e ce ne sono per i bus ISA,
VLB, EISA, e PCI.
2. Schede il cui nome non ha suffisso, e vecchie schede con il
suffisso ``A'' non supportano scatter/gather, e quindi non
funzionano. Comunque si riesce a farle funzionare in qualche modo
se AHA1542_SCATTER � modificato in 0 in drivers/scsi/aha1542.h.
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:
1. Revisioni del kernel precedenti alla .99.10 non supportano la
revisione 'C'.
2. Revisioni del kernel precedenti alla .99.14k non supportano le
opzioni di revisione 'C' per:
� supporto BIOS per il mapping esteso per dischi > 1G;
� supporto BIOS per pi� di 2 drive;
� supporto BIOS per autoscanning del bus SCSI.
3. Le revisioni precedenti alla .99.15e del kernel non supportano il
mapping esteso per dischi > 1G non attivo.
4. Revisioni precedenti alla .99.14u del kernel non supportano le
revisioni 'CF' delle schede.
5. Le versioni precedenti alla 1.0.5 del kernel hanno un problema di
corsa critica quando devono accedere a pi� dispositivi
contemporaneamente.
Problemi comuni :
1. Ci sono errori inattesi con schede 154xC o 154xCF,
Gli esemplari pi� vecchi delle schede 154xC hanno un alto grado di
deviazione su uno dei segnali SCSI, che causa la riflessione del
segnale quando vengono usati cavi di impedenza sbagliata.
Le schede pi� recenti non sono molto migliori, ed hanno anche una
estrema sensibilit� al tipo dei cavi e dei terminatori.
Vedi anche Problemi Comuni ``#2'' e ``#3'' e ``Problemi comuni'',
``Malfunzionamento generale''.
2. Ci sono errori inattesi con schede 154xC o 154x, con collegati
dispositivi sia interni che esterni.
Si tratta probabilmente di un problema di terminazione. Per poter
disattivare via software la terminazione dell'adattatore host,
dovete spegnere lo switch 1.
Vedi anche Problemi Comuni ``#1'' e ``#3'' e ``Problemi comuni'',
``Malfunzionamento generale''.
3. Il sottosistema SCSI si blocca completamente.
Ci sono casi in cui i bloccaggi sembrano avvenire quando pi�
dispositivi sono in funzione contemporaneamente. In questo caso,
potete tentare di mettervi in contatto con il produttore dei
dispositivi e vedere se sono disponibili aggiornamenti firmware in
grado di correggere il problema. Come ultima risorsa, potete
modificare, in aha1542.h, AHA1542_MAILBOX in 1. Questa operazione
vi limiter� effettivamente a un solo comando sul bus SCSI alla
volta, e ci� potrebbe migliorare la situazione. Se avete sul bus
lettori a nastro o cdrom lenti, potrebbe essere una soluzione non
pratica.
Vedi anche Problemi Comuni ``#1'' e ``#2'' e ``Problemi comuni'',
``Problemi comuni : Blocco del sistema SCSI''.
4. Un messaggio "Interrupt received, but no mail" viene stampato al
bootup e i vostri dispositivi SCSI non vengono rilevati.
Disattivate le opzioni BIOS per supportare la mappatura estesa per
dischi > 1G per pi� di 2 drive, e per l'autoscanning del bus.
Oppure, aggiornatevi a Linux .99.14k o a una versione pi� recente.
5. Se capitano, sulla schede di revisione 'C', un infinit� di errori
di timeout, potreste dovere entrare nel programma di setup Adaptec
e attivare ``synchronous negotiation'' (negoziazione sincrona).
6. Linux 1.2.x d� il messaggio
Unable to determine Adaptec DMA priority. Disabling board.
Questo � dovuto a un conflitto su alcuni sistemi con il driver
BusLogic obsoleto. O ricompilate il vostro kernel senza, oppure
date al driver BusLogic un opzione di linea di comando che dice di
guardare da qualche altra parte rispetto a dove � configurato il
vostro controller. Ad esempio, se avete una scheda Adaptec alla
porta 0x334, e nulla alla 0x330, usate un'opzione di linea di
comando come:
buslogic=0x330
7. Il sistema si blocca con un accesso simultaneo a pi� dispositivi su
un 1542C o 1540C e con sconnessione attiva.
Alcune revisioni del firmware Adaptec hanno dei bug.
L'aggiornamento al BIOS v2.11 risolve significativamente questi
problemi.
5.5. Adaptec 174x
Configurazioni supportate
Slot : 1-8
Porte : non applicabile: � una scheda EISA
IRQ : 9, 10, 11, 12, 14, 15
Canali DMA : non applicabile: � una scheda EISA
IO : port mapped, bus master
Autorilevamento:
funziona con tutte le configurazioni supportate.
Impostazioni manuali:
nessuna.
Note:
1. La produzione di questa scheda � stata interrotta da Adaptec.
Problemi comuni :
1. Se il driver Adaptec 1740 stampa il messaggio "aha1740: Board
detected, but EBCNTRL = %x, so disabled it."
la vostra scheda � stata disattivata perch� non stava funzionando
in modalit� enhanced. Schede che funzionano in una modalit�
standard 1542 non sono supportate.
5.6. Adaptec 274x, 284x (Standard) 294x (ALPHA)
Una versione pi� recente che supporta anch'essa le schede Adaptec 294x
� disponibile presso:
ftp://ftp.ims.com/pub/Linux/aic7xxx
Configurazioni supportate :
274x 284x 294x
Slot EISA : 1-12 N/A N/A
Porte : N/A TUTTE TUTTE
IRQ : TUTTI TUTTI TUTTI
Canali DMA : N/A TUTTI N/A
IO : port mapped, bus master
Impostazioni manuali:
linea di comando kernel:
aha274x=extended
(per forzare il mapping esteso)
Note:
1. Il BIOS DEVE essere attivato.
2. Il canale B su schede 2742AT � ignorato.
3. CONFIG_PCI deve essere settato se state usando una scheda PCI
5.7. Always IN2000 (Standard)
Configurazioni supportate :
Porte : 0x100, 0x110, 0x200, 0x220
IRQ : 10, 11, 14, 15
DMA : non usato
IO : port mapped
Autorilevamento :
BIOS non richiesto.
Impostazioni manuali:
nessuna.
Problemi comuni :
1. Ci sono problemi noti in sistemi con drive IDE e con lo swapping.
5.8. Adattatori Host BusLogic MultiMaster
(questa sezione Copyright 1995 di Leonard N. Zubkoff
<
[email protected]>) (vedete README.BusLogic per ulteriori e pi�
complete informazioni sui driver BusLogic)
Driver SCSI BusLogic MultiMaster per Linux
Versione 1.2.2 per Linux 1.2.13
Versione 1.3.2 per Linux 1.3.88
ftp://ftp.dandelion.com/BusLogic-1.2.2.tar.gz
ftp://ftp.dandelion.com/BusLogic-1.3.2.tar.gz
16 Aprile 1996
Leonard N. Zubkoff
Dandelion Digital
[email protected]
BusLogic, Inc. progetta e produce una serie di adattatori host SCSI ad
alte prestazioni che condividono una interfaccia di programmazione comune
su varie architetture di bus grazie alla loro tecnologia MultiMaster
ASIC. Questo driver supporta tutti gli adattatori host BusLogic
MultiMaster attuali, e dovrebbe supportare ogni tipo di progetto
MultiMaster futuro con piccole modifiche. Gli adattatori basati sulla
nuova architettura FlashPoint non sono supportati da questo driver;
consultate il file README.FlashPoint per informazioni a proposito di un
programma di aggiornamento per gli utenti di Linux dal FlashPoint LT,
non supportato, al BT-948, supportato.
I miei principali obiettivi nello scrivere questo driver BusLogic
completamente nuovo sono quelli di sfruttare la piena potenzialit� di
cui sono capaci gli adattatori host BusLogic SCSI e le moderne
periferiche SCSI, e di fornire un driver altamente robusto su cui si pu�
contare per applicazioni critiche con alte prestazioni. Tutte le
caratteristiche principali di performance e di correzione degli errori
possono essere configurate dalla linea dei comandi kernel di Linux,
permettendo cos� installazioni personalizzate per regolare le prestazioni
e il recupero degli errori sulle proprie necessit�.
BusLogic � stata una eccellente compagnia con cui lavorare e consiglio
caldamente i loro prodotti alla comunit� Linux. Nel novembre del 1995 mi
� stata offerta l'opportunit� di divenire un beta tester per il loro
ultimo prodotto MultiMaster, l'adattatore host SCSI BT-948 PCI Ultra, e
poi nuovamente per l'adattatore SCSI BT-958 PCI Wide Ultra nel gennaio
1996. Tutto ci� si rivel� benefico per entrambi, poich� BusLogic
raggiunse un grado e una tipologia di testing che il loro stesso gruppo
di testing non pu� raggiungere facilmente, e la comunit� Linux ha a
disposizione adattatori host di alta qualit� che sono stati ben testati
con Linux prima ancora di essere immessi sul mercato. Questo rapporto ha
inoltre dato a me la possibilit� di interagire direttamente con il loro
staff tecnico, di comprendere di pi� a proposito della lavorazione
interna sui loro prodotti, e in cambio di insegnare loro le necessit� e le
potenzialit� della comunit� Linux. Il loro interesse e supporto �
apprezzato enormemente.
A differenza di altri venditori, se vi mettete in contatto con il
Supporto Tecnico BusLogic per un problema, e state eseguendo Linux, non vi
diranno che il vostro uso del prodotto non � supportato. La loro
ultimissima produzione di marketing afferma infatti: "gli adattatori host
BusLogic SCSI sono compatibili con tutti i maggiori sistemi operativi
compresi: ... Linux ...".
BusLogic, Inc. si trova a 4151 Burton Drive, Santa Clara, California,
95054, USA e pu� essere raggiunta telefonicamente al 408/492-9090 o
tramite FAX al 408/492-1542. BusLogic possiede un sito World Wide Web
http://www.buslogic.com, un sito FTP a: ftp.buslogic.com, e una BBS a
408/492-1984. Il Supporto Tecnico BusLogic Technical pu� essere contattato via
posta elettronica all'indirizzo
[email protected], per telefono al
408/654-0760, o via FAX al 408/492-1542. Informazioni per
contattare uffici in Europa e Giappone sono disponibili presso il sito web.
ADATTATORI DI HOST SUPPORTATI
L'elenco che segue comprende gli adattatori host BusLogic SCSI supportati
alla data di questo documento. � consigliabile, per chiunque sia
intenzionato a comprare un adattatore BusLogic SCSI non compreso in
questo elenco, mettersi in contatto con l'autore prima dell'acquisto in
modo da verificare se sar� o meno supportato.
Serie "W":
BT-948 PCI Ultra Fast Single-ended SCSI-2
BT-958 PCI Ultra Wide Single-ended SCSI-2
BT-958D PCI Ultra Wide Differential SCSI-2
Serie "C":
BT-946C PCI Fast Single-ended SCSI-2
BT-956C PCI Fast Wide Single-ended SCSI-2
BT-956CD PCI Fast Wide Differential SCSI-2
BT-445C VLB Fast Single-ended SCSI-2
BT-747C EISA Fast Single-ended SCSI-2
BT-757C EISA Fast Wide Single-ended SCSI-2
BT-757CD EISA Fast Wide Differential SCSI-2
BT-545C ISA Fast Single-ended SCSI-2
BT-540CF ISA Fast Single-ended SCSI-2
Serie "S":
BT-445S VLB Fast Single-ended SCSI-2
BT-747S EISA Fast Single-ended SCSI-2
BT-747D EISA Fast Differential SCSI-2
BT-757S EISA Fast Wide Single-ended SCSI-2
BT-757D EISA Fast Wide Differential SCSI-2
BT-545S ISA Fast Single-ended SCSI-2
BT-542D ISA Fast Differential SCSI-2
BT-742A EISA Single-ended SCSI-2 (742A revisione H)
BT-542B ISA Single-ended SCSI-2 (542B revisione H)
Serie "A":
BT-742A EISA Single-ended SCSI-2 (742A revisioni A - G)
BT-542B ISA Single-ended SCSI-2 (542B revisioni A - G)
Gli adattatori di host AMI FastDisk che sono cloni BusLogic sono supportati
da questo driver.
BT-948/958/958D NOTE DI INSTALLAZIONE
Gli Adattatori di Host BT-948/958/958D PCI Ultra SCSI, possiedono delle
caratteristiche tali per cui potrebbero richiedere particolare
attenzione durante l'installazione di Linux.
o Assegnamento di una porta di I/O PCI
Con la configurazione predefinita in fabbrica, il BT-948/958/958D
riconoscer� solo le assegnazioni della porta I/O PCI fatte dal BIOS PCI
della scheda madre. Il BT-948/958/958D non risponder� ad alcuna delle
porte I/O ISA a cui precedentemente rispondevano gli adattatori host
BusLogic SCSI. Questo driver supporta l'assegnamento della porta I/O
PCI, perci� questa � la configurazione preferita. Comunque, se per
qualche ragione si deve usare il driver obsoleto BusLogic, come ad
esempio per una distribuzione Linux che non usa ancora questo driver
nell'esecuzione del boot del kernel, BusLogic ha fornito una opzione di
configurazione AutoSCSI per attivare una porta I/O legacy ISA compatibile.
Per attivare questa opzione di compatibilit� all'indietro, invocate
l'utility AutoSCSI tramite Ctrl-B all'accensione (startup) del sistema
e selezionate "Adapter Configuration", "View/Modify Configuration", e
poi cambiate l'impostazione di "ISA Compatible Port" da "Disable" a
"Primary" o "Alternate". Una volta che questo driver sia stato
installato, l'opzione "ISA Compatible Port" dovrebbe essere rimessa a
"Disable", in modo tale da evitare possibili conflitti futuri di porta I/O.
Anche i pi� vecchi BT-946C/956C/956CD possiedono questa opzione di
configurazione, ma il l'impostazione predefinita in fabbrica � "Primary".
o Ordine di scansione degli slot PCI
In sistemi con pi� adattatori host BusLogic PCI, l'ordine secondo
cui gli slots PCI sono scanditi potrebbe apparire rovesciato con
BT-948/958/958D se comparato con il BT-946C/956C/956CD. Perch� il boot
da un disco SCSI funzioni correttamente, � necessario che il BIOS
dell'adattatore host BIOS e il kernel siano d'accordo su quale disco sia il
dispositivo di boot, il che richiede che siano in grado di riconoscere
nello stesso ordine gli adattatori host PCI. La scheda madre PCI BIOS
fornisce un metodo standard per enumerare gli adattatori host PCI,
che � usato dal kernel di Linux. Alcune implementazioni PCI BIOS
enumerano gli slot PCI secondo il numero crescente del bus e del
dispositivo, mentre altri lo fanno nella direzione opposta.
Sfortunatamente Microsoft ha deciso che Windows 95 debba enumerare gli
slot PCI in ordine crescente rispetto ai numeri del bus e dei
dispositivi senza tener conto della enumerazione del PCI BIOS, e che il
loro schema debba essere supportato dall'adattatore di host BIOS per
ricevere la certificazione di Windows 95. Quindi i settaggi della
factory default del BT-948/958/958D enumerano gli adattatori di host
secondo i numeri crescenti dei bus e dei dispositivi. Per disattivare
questa funzione, invocate la utility AutoSCSI, tramite via Ctrl-B
all'accensione del sistema e selezionate "Adapter Configuration",
"View/Modify Configuration", schiacciate Ctrl-F10 e poi disattivate
l'opzione "Use Bus And Device # For PCI Scanning Seq."
Questo driver interrogher� il settaggio dell'opzione PCI Scanning
Sequence in modo da riconoscere gli adattatori di host nello stesso
ordine in cui sono enumerati dal BIOS dell'adattatore host.
MAILING LIST DI ANNUNCI BUSLOGIC
La mailing list di annunci della BusLogic costituisce un forum per
informare gli utenti Linux di uscite sul mercato di nuovi driver e di
altri annunci a proposito dei supporti Linux per gli adattatori di host
BusLogic SCSI. Per iscriversi alla lista, inviate un messaggio a
"
[email protected]" con la riga "subscribe" nel testo.
5.9. Adattatori Host BusLogic FlashPoint
(questa sezione Copyright 1995 by Leonard N. Zubkoff
<
[email protected]>)
Non ci sono driver Linux disponibili per le FlashPoint LT/DL/LW
(BT-930/932/950) e non � chiaro quando e se mai ce ne saranno. Le schede
FlashPoint hanno un'architettura differente rispetto alle schede
MultiMaster e non hanno nessuna CPU, solo un motore sequenziale
SCSI. Sono commercializzati come un prodotto per workstation desktop, e non
sono particolarmente adatti per un sistema operativo multitasking di alte
prestazioni come Linux.
Le MultiMaster BT-948/958 hanno una CPU, e l'interfaccia di
programmazione a ``cassetta della posta'' permette parallelismi e
pipeline tra il sistema operativo e l'adattatore host, laddove le schede
FlashPoint richiedono frequenti interventi della CPU dell'adattatore.
Anche quando la latenza degli interrupt cresce in un sistema multitasking
sotto forte carico, la BT-948/958 dovrebbe mantenere delle eccellenti
performance, mentre la performance della FlashPoint tende a calare
piuttosto rapidamente. Inoltre, il firmware sulla BT-948/958 ha la
capacit� di interagire propriamente a basso livello con il bus SCSI,
mentre con un motore sequenziale � il driver Linux a doversi far carico
di queste interazioni, e spesso impiega un sacco di tempo per riuscire a
portare a termine il proprio lavoro. Data la differenza di prezzo
piuttosto bassa fra questi prodotti, le BT-948 o BT-958 sono certamente
la scelta migliore per Linux.
(Inizio Citazione)
ANNUNCIO
Programma di upgrade BusLogic FlashPoint/BT-948
1 Febbraio 1996
Sin dalla sua introduzione l'ottobre scorso, l'uso della BusLogic FlashPoint
LT ha causato problemi ai membri della comunit� Linux, poich� nessun
driver Linux � stato disponibile per questo nuovo prodotto Ultra
SCSI. Nonostante sia ufficialmente considerato un prodotto per desktop
workstation, e pur non essendo particolarmente adatto per un sistema
operativo multitasking ad alte prestazioni come Linux, la FlashPoint LT �
stata consigliata dai rivenditori di sistemi per computer come l'ultima
novit�, ed � stata venduta perfino in molti dei loro sistemi high end, al
posto dei meno recenti prodotti MultiMaster. Questo ha causato problemi a
molte persone che hanno inavvertitamente comprato un sistema
aspettandosi che tutti gli Adattatori host BusLogic SCSI fossero
supportati da Linux, per poi scoprire che FlashPoint non � supportato e
non lo sarebbe stato per un certo periodo, se non per sempre.
Dopo che questo problema � stato individuato, BusLogic ha contattato i
propri principali clienti OEM per assicurarsi che le schede BT-946C/956C
MultiMaster fossero comunque ancora rese disponibili, e che gli utenti di
Linux che avessero per errore ordinato dei sistemi con le FlashPoint
potessero essere messi in condizione di aggiornarle alle BT-946C. Questo
ha aiutato molti acquirenti di nuovi sistemi, ma � stata solo una
soluzione parziale al problema generale del supporto per le FlashPoint per
gli utenti di Linux. Non � servito, infatti, ad aiutare le persone
che inizialmente avevano acquistato una FlashPoint per un sistema
operativo supportato, e che poi avevano deciso di usare Linux, o per
coloro i quali avevano comperato una FlashPoint LT, convinti che fosse
supportata, e non sono stati in grado di restituirla.
A met� dicembre, ho chiesto di incontrare il senior management di
BusLogic per discutere a proposito di Linux e del supporto software
free per le FlashPoint. Voci a proposito di una scarsa cura nei confronti
della comunit� Linux da parte di BusLogic erano di pubblico dominio, e
pensavo che la cosa migliore fosse parlare direttamente di questi
argomenti. Inviai una email una sera dopo le 23 e l'incontro ebbe
luogo il pomeriggio seguente. Sfortunatamente gli ingranaggi delle
macchine corporative si muovono lentamente, specialmente quando una
compagnia sta per essere acquisita, e quindi c'� voluto fino a ora perch�
tutti i dettagli venissero determinati e venisse fatto un documento pubblico.
BusLogic non � pronta per ora a rilasciare le informazioni necessarie
perch� terzi possano scrivere driver per le FlashPoint. Gli unici
driver per FlashPoint esistenti sono stati scritti direttamente da
BusLogic Engineering, e non c'� una documentazione FlashPoint
sufficientemente dettagliata per consentire a sviluppatori esterni di
scrivere un driver senza assistenza. Mentre qualcuno alla BusLogic
preferirebbe non divulgare affatto dettagli sull'architettura delle
FlashPoint, la discussione non ha portato in nessuna direzione. In ogni
caso, anche se fosse disponibile oggi della documentazione ci vorrebbe
un po' di tempo prima che un driver utilizzabile venisse scritto,
specialmente considerando il fatto che non sono convinto che lo sforzo
richiesto valga la pena di essere compiuto.
Comunque, BusLogic mantiene l'impegno di fornire soluzioni SCSI ad alte
prestazioni per la comunit� Linux, e non vuole che qualcuno non sia in grado
di eseguire Linux perch� possieda una Flashpoint LT. Perci� BusLogic ha
messo in atto un programma diretto di aggiornamento per consentire a
qualsiasi utente Linux in tutto il mondo di permutare la loro FlashPoint
LT con una nuovo BT-948 MultiMaster PCI Ultra SCSI Host Adapter. Il
BT-948 � il successore Ultra SCSI del BT-946C e ha tutte le migliori
caratteristiche sia del BT-946C che della FlashPoint LT, compresa la
terminazione intelligente e una flash PROM per facili aggiornamenti del
firmware, ed � ovviamente compatibile con l'attuale driver Linux. Il
prezzo per questo aggiornamento � stato fissato in 45 dollari americani, e
il programma di aggiornamento verr� amministrato dal Supporto
Tecnico BusLogic, che pu� essere raggiunto in email all'indirizzo
[email protected], e telefonicamente al +1 408 654-0760, oppure via
fax al +1 408 492-1542.
Ero un beta tester per la BT-948 e le versioni 1.2.1 e 1.3.1 del mio
driver BusLogic includono gi� il supporto per la BT-948. Un migliore
supporto per le schede Ultra SCSI MultiMaster verr� aggiunto in una
versione successiva. Come risultato di questo processo cooperativo di
test, sono stati individuati e corretti numerosi errori nel firmware
(accertatevi di avere la versione 5.05R o pi� recente del firmware).
Il mio sistema di test Linux, pesantemente caricato, ha fornito un
ambiente ideale per testare i processi di recupero dagli errori che sono
molto pi� raramente esercitati nei sistemi produttivi, ma che sono
cruciali per l'equilibrio complessivo del sistema. � stato
particolarmente utile essere in grado di lavorare direttamente
con il loro ingegnere firmware per mostrare i problemi sotto il
controllo dell'ambiente di debug del firmware; ne � passato di tempo
dall'ultima volta in cui ho lavorato sul firmware per un sistema
embedded. Attualmente sto lavorando ad alcuni test di prestazioni e mi
aspetto di avere dei dati da riportare fra non molto.
BusLogic mi ha chiesto di fare questo annuncio poich� un larga parte
delle domande che riguardano il supporto per la FlashPoint � stata
inviata o a me per email o � apparsa nei newsgroup di Linux di cui
faccio parte. Per sintetizzare, BusLogic sta offrendo agli utenti di
Linux un aggiornamento dalla FlashPoint LT (BT-930), non supportata, alla
BT-948, supportata, per 45$. Contattate il Supporto Tecnico BusLogic presso:
[email protected] o +1 408 654-0760 per approfittare della loro offerta.
Leonard N. Zubkoff
[email protected]
(Fine citazione)
5.10. EATA: DPT SmartCache, SmartCache Plus, SmartCache III, Smart-
Cache IV e SmartRAID (Standard)
Schede supportate: tutte quelle che supportano il protocollo EATA-DMA.
Tra di esse ci sono:
la famiglia DPT Smartcache (Plus):
PM2011 ISA Fast Single-ended SCSI-2
PM2012B EISA Fast Single-ended SCSI-2
la famiglia DPT Smartcache III:
PM2021 ISA Fast Single-ended SCSI-2
PM2021W ISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2022 EISA Fast Single-ended SCSI-2
PM2022W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2024 PCI Fast Single-ended SCSI-2
PM2024W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM2122 EISA Fast Single-ended SCSI-2
PM2122W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2124 PCI Fast Single-ended SCSI-2
PM2124W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM2322 EISA Fast Single-ended SCSI-2
PM2322W EISA Wide Single-ended SCSI-2
la famiglia DPT Smartcache VI:
PM2041W ISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2041UW ISA Ultra Wide Single-ended SCSI-2
PM2042W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2042UW EISA Ultra Wide Single-ended SCSI-2
PM2044W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM2044UW PCI Ultra Wide Single-ended SCSI-2
PM2142W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2142UW EISA Ultra Wide Single-ended SCSI-2
PM2144W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM2144UW PCI Ultra Wide Single-ended SCSI-2
PM2322W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM2322UW EISA Ultra Wide Single-ended SCSI-2
la famiglia DPT SmartRAID:
PM3021 ISA Fast Single-ended SCSI-2
PM3021W ISA Wide Single-ended SCSI-2
PM3122 EISA Fast Single-ended SCSI-2
PM3122W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM3222 EISA Fast Single-ended SCSI-2
PM3222W EISA Wide Single-ended SCSI-2
PM3224 PCI Fast Single-ended SCSI-2
PM3224W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM3334W PCI Wide Single-ended SCSI-2
PM3334UW PCI Ultra Wide Single-ended SCSI-2
anche versioni differenti dei controller sopraindicati.
E alcuni controller da:
NEC, AT&T, SNI, AST, Olivetti, Alphatronix.
Configurazioni supportate
Slot : TUTTI
Porte : TUTTE
IRQ : TUTTI (level e edge triggered)
Canali DMA : ISA: TUTTI, EISA/PCI: non applicabile
IO : port mapped, bus master
Canali SCSI : TUTTI
Autorilevamento :
Funziona con tutte le configurazioni supportate
L'ultima versione del driver EATA-DMA � disponibile su:
ftp.i-Connect.Net:/pub/Local/EATA/
Mailing list:
La Mailing List EATA fornisce un forum agli utenti Linux del driver
EATA-DMA e EATA-PIO per discussioni e annunci di nuove uscite sul
mercato e altro. Per abbonarvi alla mailing list, inviate un
messaggio a "
[email protected]" con la scritta
"subscribe" nel corpo del messaggio.
Supporto /proc/scsi:
Per ottenere statistiche sui comandi, eseguite le seguenti procedure:
echo "eata_dma latency" >/proc/scsi/eata_dma/<num_driver> e per
disattivarlo: echo "eata_dma nolatency"
>/proc/scsi/eata_dma/<num_driver>
Problemi comuni
1. Slackware non riesce a trovare il controller.
Soluzione: usate uno dei dischi boot ascsi*.
2. Nei vecchi kernel (<v1.3) il driver IDE pu� rilevare l'interfaccia
ST-506 delle schede EATA.
a. Ci sar� qualcosa di simile a uno dei seguenti due esempi:
hd.c: ST-506 interface disk with more than 16 heads detected,
probably due to non-standard sector translation. Giving up.
(disk %d: cyl=%d, sect=63, head=64)
hdc: probing with STATUS instead of ALTSTATUS
hdc: MP0242 A, 0MB w/128KB Cache, CHS=0/0/0
hdc: cannot handle disk with 0 physical heads
hdd: probing with STATUS instead of ALTSTATUS
hdd: MP0242 A, 0MB w/128KB Cache, CHS=0/0/0
hdd: cannot handle disk with 0 physical heads
Se il driver IDE si trova in difficolt� a causa di ci�, ad esempio
non riuscite ad accedere al vostro (vero) hardware IDE, cambiate la
porta IO e/o l'IRQ della scheda EATA.
b. Se il vostro driver trova hardware che pu� controllare, ad
esempio dischi fissi con una capacit� <=504MB, allocher� la
porta IO e l'IRQ in modo che il driver eata non possa
utilizzarli. In questo caso cambiate anche la porta IO e l'IRQ
(diverso da 14,15).
3. Alcune vecchie schede SK2011 hanno un firmware malfunzionante.
Contattate l'ufficio di assistenza della DPT per un aggiornamento.
Nota:
1. CONFIG_PCI deve essere settata se state usando una scheda PCI.
5.11. Future Domain 16x0 con chip TMC-1800, TMC-18C30, TMC-18C50, o
TMC-36C70
Configurazioni supportate:
BIOS : 2.0, 3.0, 3.2, 3.4, 3.5
Indirizzi BIOS : 0xc8000, 0xca000, 0xce000, 0xde000
Porte : 0x140, 0x150, 0x160, 0x170
IRQ : 3, 5, 10, 11, 12, 14, 15
DMA : non usato
IO : port mapped
Autorilevamento:
Funziona con tutte le configurazioni supportate, richiede
l'installazione di un BIOS.
Impostazioni manuali:
nessuna.
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:
1. Le versioni pi� vecchie non supportano il chip TMC-18C50, e non
funzioneranno con schede nuove.
2. Le versioni pi� vecchie non conoscono le signature (firme) dei BIOS
pi� recenti necessarie per l'autorilevamento.
3. Le versioni precedenti a quella inclusa nel Linux 1.0.9 e 1.1.6 non
supportano il nuovo chip SCSI o il BIOS 3.4
Note:
1. il BIOS Future Domain spesso cerca dispositivi SCSI partendo
dall'ID pi� alto fino a 0, nell'ordine inverso rispetto agli altri
BIOS SCSI. sda sar� l'ultima "lettera di drive" (ad esempio D:
piuttosto che C:). Potreste anche dover ``scavalcare'' il disktab
per LILO.
5.12. NCR5380 / T130B generico (Standard)
Configurazioni supportate e non supportate
Porte : tutte
IRQ : tutti
Canali DMA : DMA non usato
IO : port mapped
Autorilevamento:
non disponibile.
Impostazioni manuali:
A tempo di compilazione: Definite GENERIC_NCR5380_OVERRIDE come un
vettore con porta, irq, dma, tipo di scheda - ad esempio
#define GENERIC_NCR5380_OVERRIDE {{0x330, 5, DMA_NONE, BOARD_NCR5380}}
per una scheda NCR5380 alla porta 330, IRQ 5.
#define GENERIC_NCR5380_OVERRIDE {{0x350, 5, DMA_NONE, BOARD_NCR53C400}}
per una T130B alla porta 0x350.
Con versioni pi� vecchie del codice eliminate BOARD_*.
Possono essere usati anche gli IRQ simbolici IRQ_NONE e IRQ_AUTO (nessun
IRQ e IRQ rilevato automaticamente).
linea di comandi kernel:
ncr5380=porta,irq
ncr5380=porta,irq,dma
ncr53c400=porta,irq
255 pu� essere usato per nessun irq, 254 per l'autorilevamento dell'irq.
Problemi comuni
1. Usando la scheda T130B con il vecchio (anteriore alla public
release 6) driver generico NCR5380 che non supporta l'opzione della
riga di comando ncr53c400.
I registri NCR5380 si trovano ad un offset di 8 dall'indirizzo di
base. Quindi, se ad esempio il vostro indirizzo � 0x350, usate:
ncr5380=0x358,254
sulla riga dei comandi kernel.
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:
1. Il kernel si blocca durante l'accesso al disco con schede T130B o
altre NCR53c400.
Le versioni anteriori alla public release 6 del driver Generic
NCR5380 non supportano gli interrupt su queste schede. Aggiornate.
Note:
1. il driver generico non supporta ancora DMA, e pseudo-DMA non �
supportato nel driver generico.
5.13. NCR53c8xx (Standard)
Configurazioni supportate e non supportate :
Indirizzi di base : TUTTI
IRQ : TUTTI
canali DMA : non applicabile alle schede PCI
IO : port mapped, busmastering
Autorilevamento :
richiede il BIOS PCI, usa routine del BIOS PCI per cercare dispositivi e
leggere lo spazio di configurazione
Il driver usa per l'inizializzazione i valori pre programmati in
alcuni registri, perci� deve essere installato un BIOS.
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:
1. Versioni pi� vecchie di Linux avevano un problema con lo swapping,
vedete ``Dischi: il sistema si blocca durante lo swapping''
2. Le versioni pi� vecchie di Linux non riconoscevano schede '815 e
'825.
3. I kernel delle distribuzioni includono le versioni 4 o 5 del
driver, che non supportano cose utili come ad esempio
disconnessione/riconnessione (l'effetto pi� significativo di ci� �
rappresentato dal bloccaggio di tutti i dispositivi SCSI successivo
al tentativo di tendere/riavvolgere/spaziare i file su un nastro),
adattatori per host multipli, e operazioni senza BIOS.
Il driver pi� recente � disponibile presso:
ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi/ncr53c810
Si tratta di una patch per kernel 1.2.10 e pi� recenti, anche se la
prossima versione sar� esclusivamente per 1.3.x. Queste patch NON sono
completamente pulite a causa di alcuni binari ELF e di altre patch che
si trovavano nel mio albero dei sorgenti, e se non siete in grado di
correggere manualmente i (quattro) problemi che dovreste incontrare,
non dovreste usarle. Notate che � necessaria solo la patch pi�
recente: non sono incrementali.
Se desiderate usare il driver NCR pi� recente con un kernel 1.3.x
prima di allora, Harald Evensen <
[email protected]> ha
adattato le patch per il 1.3.x
ftp://ftp.pvv.unit.no/pub/Linux/ALPHA/ncr
Queste patch dovrebbero essere pulite.
Consultate tutti i README in queste directory. Dovreste anche
abbonarvi alla mailing list NCR se siete interessati a eseguire il
codice ALPHA, poich� alla lista vengono inviate spesso soluzioni
temporanee per bug e annunci di prossime uscite.
Per iscrivervi inviate una mail a
[email protected] con
subscribe ncr53c810
nel testo. Potete annullare l'iscrizione inviando una mail allo stesso
indirizzo e mettendo
unsubscribe ncr53c810
nel testo.
Problemi comuni
1. Molte persone hanno avuto problemi con il chip che funzionava bene
sotto DOS, ma poi aveva problemi sotto Linux con timeout sul test 1
causati da un interrupt perso.
Questo � spesso dovuto al fatto che l'IRQ � impostato in modo
diverso sul jumper hardware IRQ di uno slot o dispositivo della
mainboard e nel setup CMOS. CONTROLLATE DUE VOLTE CHE:
� L'IRQ che state usando venga usato solamente dal vostro chip
onboard NCR, o dallo slot in cui � installata una scheda NCR.
� Qualsiasi configurazione dei ponticelli della mainboard che
selezioni l'IRQ per il chip onboard o lo slot corrisponda alle
impostazioni CMOS.
� Alcune schede principali PCI hanno una funzione di auto
assegnamento, che non funzioner�.
Potrebbe anche essere dovuto al fatto che INTB, INTC, o INTD sono
selezionati su una scheda PCI in un sistema che supporta solamente
INTA. Se state usando una scheda NCR che ha ponticelli per
selezionare tra linee di interrupt PCI, accertatevi che stiate
usando INTA.
Infine, PCI dovrebbe usare interrupt ``level-sensitive'' piuttosto
che ``edge triggered''. Controllate che sulla vostra scheda siano
impostati gli interrupt ``level-sensitive'', e se questo fallisce,
provate ``edge triggered'' perch� il vostro sistema potrebbe avere
problemi.
Questo problema � frequente con schede madri Viglen, dove i
settaggi dei jumper dell'IRQ della scheda principale non sono
quelli documentati nel manuale. Per quello che so quello che viene
chiamato IRQ5 � in realt� IRQ9, il vostro caso pu� essere diverso.
2. Blocco/ altri problemi nascono quando si usa una scheda video S3
928, o Tseng ET4000W32 PCI.
Ci sono errori hardware in almeno alcune delle revisioni di questi
chip. Non usateli.
3. Un messaggio al boot up vi indica che la mappatura I/O � stata
disattivata a causa del fatto che i bit 0..1 dell'indirizzo di base
0 hanno indicato una mappatura non I/O.
Questo � dovuto a un errore di BIOS in qualche macchina che fa s�
che i 16 bit pi� significativi e meno significativi dei registri di
configurazione siano scambiati fra loro in lettura.
4. Alcuni sistemi hanno problemi se la PCI scrive "posta", o se sono
attivati CPU-> PCI buffering. Se avete problemi, disattivate queste
opzioni.
5. Alcuni sistemi con il software NCR SDMS su ROM BIOS e nel sistema
BIOS non sono in grado di eseguire il boot su DOS. Disattivando
l'immagine dovrebbe risolvere questo problema.
6. Se avete il messaggio:
"scsi%d: IRQ0 not free, detaching"
o
"scsi%d: IRQ255 not free, detaching"
Il chip NCR aveva tutti i bit del registro di configurazione PCI posti
a 0 o 1. O avete problemi di configurazione (vedete ``Problemi comuni
1''), oppure avete una scheda principale BIOS difettosa.
Come alternativa, potreste editare drivers/scsi/ncr53c7,8xx.c, e cam�
biare pci_init() in modo da avere:
irq = il_mio_irq;
prima di
return normal_init (tpnt, board, chip, (int) base,
(int) io_port, (int) irq, DMA_NONE, 1, bus, device_fn,
options);
7. Alcuni sistemi hanno chip BIOS difettosi. Non segnalate alcun bug
finch� non siete sicuri di avere la ROM pi� recente.
8. Le impostazioni della linea di comando ncr53c810=xxx ecc. non
funzionano.
Nei kernel gi� pronti delle distribuzioni questo accade perch� i
loro punti di ingresso non sono inclusi in init/main.c, il che �
piuttosto intenzionale:
Il driver esegue sempre l'autorilevamento per una scheda pure se
sono state usate particolari impostazioni manuali in una linea di
comando, perci� se si tenta di evitare l'autorilevamento quando la
scheda effettivamente si � mostrata alle routine di configurazione
PCI, si hanno dei grossi problemi.
L'unica ragione che renderebbe necessario scavalcare
l'autorilevamento sarebbe se l'hardware PCI o il BIOS avessero dei
problemi, nel qual caso per� certe routine di correzione di errori
non funzionerebbero, rendendo tale ``scavalcamento'' piuttosto
inutile.
Infine, quasi tutte le persone che _pensano_ di aver bisogno di
impostazioni particolari della linea di comando lo sono perch�
ricevono dal driver dei messaggi di errore riguardanti la
configurazione o qualche altra cosa. Se il driver afferma che avete
un problema di configurazione, avete un sistema malfunzionante o un
problema di configurazione e nessun tipo di impostazione
particolare sar� in grado di risolvere questi problemi.
Se qualcuno ha aggiunto i punti appropriati di entrata al
init/main.c per consentire impostazioni nella linea di comando che
evitino l'autorilevamento, tenete presente che si tratta di
modifiche totalmente non supportate e potrebbero non funzionare.
9. Alcune schede NCR (principalmente Nexstor) che non usano un BIOS
NCR hanno errori di timeout. Alcune di queste ROM gestiscono
trasferimenti sincroni, negoziano per trasferimenti sincroni
all'accensione, e lasciano i drive in uno stato ignoto. Quando il
driver Linux NCR tenta di parlare loro, riceve timeout e non riesce
a riprendersi perch� non � in grado di eseguire un reset del bus o
di rinegoziare.
Se vi imbattete in questo problema, potete o disattivare i
trasferimenti sincroni nel programma di setup della scheda, oppure
aggiorarvi ad una versione ALPHA pi� recente del driver NCR che
eseguir� la negoziazione sincrona.
10.
Le schede Tyan S1365 '825 hanno problemi di timeout, specialmente
quando le disconnessioni sono attivate. La documentazione di alcune
di queste schede d� informazioni scambiate sulla posizione dei
jumper, cosicch� la terminazione � accesa quando non serve, ed �
spenta quando serve.
Provate a invertire la posizione dei jumper.
Note:
1. CONFIG_PCI deve essere settato
5.14. Seagate ST0x/Future Domain TMC-8xx/TMC-9xx (Standard)
Configurazioni supportate e non supportate
Indirizzi di base : 0xc8000, 0xca000, 0xcc000, 0xce000, 0xdc000, 0xde000
IRQ : 3, 5
Canali DMA : DMA non usato
IO : memory mapped
Autorilevamento :
rileva solo l'indirizzo, IRQ � assunto uguale a 5, richiede il BIOS.
Impostazioni manuali:
Tempo di compilazione :
Definite OVERRIDE uguale all'indirizzo base, CONTROLLER a FD o
SEAGATE come � appropriato, e IRQ all'IRQ.
linea di comando kernel
st0x=indirizzo,irq o tmc8xx=indirizzo,irq (funziona solo per .99.13b e
pi� recenti)
Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:
1. Versioni precedenti a quella nel kernel Linux .99.12 avevano
problemi di handshaking con alcuni dispositivi lenti, e
questo � ci� che accade quando scrivete dati sul bus
a. Scrittura del byte nel registro dati, il contenuto del registro
viene mandato al bus
b. time_remaining = 12us
c. aspetta mentre time_remaining > 0 e il segnale REQ � basso
d. se time_remaining > 0, alza il segnale ACK
e. aspetta mentre time_remaining > 0 e il segnale REQ � alto
f. abbassa ACK
Ci si � imbattuti nel problema con i dispositivi lenti che eseguono
i comandi mentre li leggono, in cui l'handshake REQ/ACK impiega
oltre 12 us - il segnale REQ non assume il valore ``falso'' quando
il driver se l'aspetta, quindi il driver finisce per mandare pi�
byte di dati ad ogni impulso di REQ.
2. Con Linux .99.12, � stato introdotto un errore quando ho corretto
il codice di arbitraggio, questo ha portato a selezioni fallite su
alcuni sistemi. � stato corretto nel .99.13.
Problemi comuni
1. Ci sono errori di timeout quando Linux cerca di leggere la tavola
delle partizioni o tenta di compiere altri accessi ai dischi.
La scheda viene venduta con un'impostazione adatta all'uso con
MSDOS, quindi gli interrupt sono disattivati. Per attivare la
gestione degli interrupt, usate sulla Seagate i jumper W3 (ST01) o
JP3 (ST02) e chiudete il contatto sui pin F-G per selezionare l'IRQ
5.
2. Il driver non � in grado di gestire alcuni dispositivi, in
particolare nastri e cdrom SCSI economici.
La Seagate lega l'handshaking dei segnali REQ/ACK del bus SCSI ai
segnali IO CHANNEL READY e (opzionalmente) 0WS del bus PCI.
Sfortunatamente non dice quando il timer watchdog si esaurisce, e
non c'� modo per sapere se il segnale REQ si � abbassato, e
potrebbe finire con il vedere un singolo impulso REQ come impulsi
multipli.
Per risolvere tutto ci� si pu� usare un loop molto stretto per
rilevare l'abbassamento del segnale REQ, con un timeout nel caso in
cui non si riesca a cogliere la variazione del segnale a causa di
un interrupt, ecc. Si otterrebbe per� un peggioramento delle
prestazioni, quindi non � il caso di applicare questo metodo a
tutti i dispositivi SCSI; viene invece applicato solo su certi
dispositivi usando per tali dispositivi il campo ``broken'' (rotto)
del vettore scsi_devices. Se avete problemi, dovreste cercare di
aggiungere il vostro dispositivo alla lista dei dispositivi per i
quali ``broken'' non � resettato a zero (attualmente, solo i drive
TENEX CD-ROM)
3. Una scheda Future domain (esempi specifici includono la 840, 841,
880, and 881) non funziona.
Alcune schede Future domain utilizzano la mappatura dei registri
Seagate, e hanno i bit MSG e CD del registro di stato scambiati.
Dovreste editare seagate.h, scambiando le definizioni di STAT_MSG e
STAT_CD, e ricompilare il kernel con CONTROLLER definito a SEAGATE,
un IRQ appropriato e specificare OVERRIDE.
4. Quando cercate di partizionare il vostro drive con fdisk, ottenete
dei messaggi di errore che indicano che HDIO_REQ o HDIO_GETGEO
ioctl hanno fallito, o
You must set heads sectors and cylinders.
You can do this from the extra functions menu.
(devi impostare il numero delle testine, dei settori e dei cilindri.
Puoi farlo dal menu ``extra functions'').
Vedi ``Partizionare i dischi''.
5. Dopo aver specificato manualmente la geometria del drive, tentativi
seguenti di leggere la tavola delle partizioni danno messaggi di
errore a proposito di limiti della partizione non sui limiti di un
cilindro, limiti fisici e logici non coincidenti ecc. Vedete
``Partizionare i dischi''
6. Alcuni sistemi che funzionavano con kernel antecedenti .99.13 hanno
problemi con versioni di Linux pi� recenti. Versioni pi� vecchie di
Linux assegnavano i registri CONTROL e DATA in un ordine diverso da
quello evidenziato nella documentazione Seagate, e questo ha
causato malfunzionamenti in alcuni sistemi. Versioni pi� recenti
eseguono l'assegnazione nella maniera corretta, ma questo d�
problemi su altri sistemi.
Il codice in seagate.c � ora cos�:
cli();
DATA = (unsigned char) ((1 << target) | (controller_type ==
SEAGATE ? 0x8$
CONTROL = BASE_CMD | CMD_DRVR_ENABLE | CMD_SEL |
(reselect ? CMD_ATTN : 0);
sti();
cambiando questo in:
cli();
CONTROL = BASE_CMD | CMD_DRVR_ENABLE | CMD_SEL |
(reselect ? CMD_ATTN : 0);
DATA = (unsigned char) ((1 << target) | (controller_type == SEAGATE
? 0x8$
sti();
potrebbe risolvere il vostro problema.
Definizioni:
FAST o FAST32 user� trasferimenti alla cieca quando possibile
ARBITRATE costringer� l'adattatore host a gestire il bus per ottenere una
compatibilit� SCSI-II migliore, piuttosto che stare solo ad aspettare
il BUS FREE e poi eseguire i propri compiti. Dovrebbe consentire di
dare un comando per ciascun Lun quando integrer� le modifiche nei
sorgenti delle distribuzioni.
SLOW_HANDSHAKE permetter� la compatibilit� con dispositivi malfunzionanti
che non svolgono l'handshake in maniera sufficientemente veloce (ad
esempio, alcuni CD ROM) per il codice Seagate.
SLOW_RATE=x, dove x � un numero vi lascer� specificare un tasso di
trasferimento che verr� adottato nel caso l'handshake non funzionasse
correttamente.
5.15. PAS16 SCSI (Standard)
Configurazioni supportate e non supportate
Porte : 0x388, 0x384, 0x38x, 0x288
IRQ : 10, 12, 14, 15
IMPORTANTE : l'IRQ DEVE essere diverso dall'IRQ usato per la parte
audio della scheda.
DMA : non � usato per la parte SCSI della scheda
IO : port mapped
Autorilevamento
Non richiede BIOS.
Impostazioni manuali:
Tempo di compilazione : definite PAS16_OVERRIDE come un vettore
contenente porta e irq. Ad esempio
#define PAS16_OVERRIDE {{0x388, 10}}
per una scheda alla porta 0x388, IRQ 10.
linea di comando kernel
pas16=porta,irq
Definizioni:
AUTOSENSE - se definito, REQUEST SENSE sar� automaticamente eseguito per
i comandi che ritornano con uno stato CHECK CONDITION.
PSEUDO_DMA - abilita lo PSEUDO-DMA hardware, che pu� dare un incremento nelle
prestazioni di 3 o 4 volte.
PARITY - abilita il controllo di parit�. Non supportato.
SCSI2 - abilita il supporto per lo "SCSI-II tagged queuing". Non testato.
UNSAFE - lascia attivate le interruzioni durante i trasferimenti
pseudo-DMA. Dovete usarlo solo se avete problemi di caratteri persi
durante comunicazioni ad alta velocit�, e, anche in questo caso,
sarebbe bene che provaste a giocherellare un po' con transfersize.
USLEEP - attiva il supporto per dispositivi che non disconnettono. Non
testato.
Problemi comuni
1. Timeout di comandi, interruzioni, ecc.
Dovreste installare i patch NCR5380 che ho messo sulla rete un po'
di tempo fa, che dovrebbero essere integrati in qualche versione
ALPHA futura. Questi patch risolvono dei problemi dei primi driver
NCR5380, ed anche del supporto per dispositivi multipli su schede
basate su NCR5380.
Se ci� non dovesse funzionare, dovreste disattivare l'opzione
PSEUDO_DMA cambiando la riga #define PSEUDO_DMA in
drivers/scsi/pas16.c a #undef PSEUDO_DMA.
Notate che quest'ultima operazione deve essere considerata come
l'``ultima spiaggia'', poich� ci sar� un netto calo delle
prestazioni.
5.16. Trantor T128/T128F/T228 (Standard)
Configurazioni supportate e non supportate
Indirizzi di base : 0xcc000, 00xc8000, 0xdc000, 0xd8000
IRQ : nessuno, 3, 5, 7 (tutte le schede)
10, 12, 14, 15 (solo T128F)
DMA : non usato.
IO : memory mapped
Autorilevamento :
Funziona per tutte le configurazioni supportate, richiede il BIOS installato.
Impostazioni manuali:
Tempo di compilazione: definite T128_OVERRIDE come un vettore contenente
indirizzo e irq. Ad esempio
#define T128_OVERRIDE {{0xcc000, 5}}
per una scheda all'indirizzo 0xcc000, IRQ 5.
Possono essere usati gli IRQ simbolici IRQ_NONE e IRQ_AUTO.
Linea di comando kernel :
t128=indirizzo,irq
Si pu� usare -1 per nessun irq, -2 per l'autorilevamento dell'irq.
Definizioni:
AUTOSENSE - se definito, REQUEST SENSE verr� eseguito in maniera
automatica per i comandi che ritornano con uno stato CHECK CONDITION.
PSEUDO_DMA - attiva lo PSEUDO-DMA hardware, dovrebbe fornire un aumento
di prestazioni di 3 o 4 volte rispetto a polled I/O.
PARITY - attiva il controllo di parit�. Non supportato.
SCSI2 - attiva il supporto per lo "SCSI-II tagged queuing". Non testato.
UNSAFE - lascia attivati gli interrupt durante il trasferimento pseudo-DMA.
Dovete usarlo solo se avete problemi di caratteri persi durante
comunicazioni ad alta velocit�, e, anche in questo caso, sarebbe bene
che provaste a giocherellare un po' con transfersize.
USLEEP - attiva il supporto per dispositivi che non disconnettono. Non
testato.
Problemi comuni
1. Timeout di comandi, interruzioni ecc.
Dovreste installare i patch NCR5380 che ho messo sulla rete un po'
di tempo fa, che dovrebbero essere integrati in qualche versione
ALPHA futura. Questi patch risolvono dei problemi dei primi driver
NCR5380, ed anche del supporto per dispositivi multipli su schede
basate su NCR5380.
Se ci� dovesse fallire, dovreste disattivare l'opzione PSEUDO_DMA
cambiando la riga #define PSEUDO_DMA in drivers/scsi/pas16.c a
#undef PSEUDO_DMA.
Notate che quest'ultima operazione deve essere considerata come
l'``ultima spiaggia'', poich� ci sar� un netto calo delle
prestazioni.
5.17. Ultrastor 14f (ISA), 24f (EISA), 34f (VLB) (Standard)
Configurazioni supportate
Porte : 0x130, 0x140, 0x210, 0x230, 0x240, 0x310, 0x330, 0x340
IRQ : 10, 11, 14, 15
canali DMA : 5, 6, 7
IO : port mapped, bus master
Autorilevamento :
non funziona per schede alla porta 0x310, BIOS non richiesto.
Impostazioni manuali:
solo a tempo di compilazione, definite PORT_OVERRIDE
Problemi comuni
1. L'indirizzo 0x310 non � supportato dal codice di autorilevamento, e
potrebbe causare conflitti se il supporto di rete � installato.
Usate un indirizzo diverso.
2. Utilizzare un Ultrastor all'indirizzo 0x330 pu� causare un blocco
del sistema quando i driver per le schede sonore stanno effettuando
l'autorilevamento.
Usate un indirizzo diverso.
3. Vari altri driver eseguono rilevamenti in modo non sicuro a diversi
indirizzi, se avete dei problemi con la ricerca o il sistema si
blocca durante il boot, provate un indirizzo diverso.
0x340, indirizzo noto per funzionare, � consigliato.
4. Linux non trova dispositivi SCSI, ma individua il vostro disco
fisso SCSI su una scheda Ultrastor SCSI come un normale disco
fisso, e il driver del disco fisso si rifiuta di supportarla.
Notate che quando questo avviene, probabilmente riceverete anche un
messaggio
hd.c: ST-506 interface disk with more than 16 heads detected,
probably due to non standard sector translation. Giving up (disk
%d: cyl=%d, sect=63, head=64)
Se questo � il caso la scheda Ultrastor � in modalit� emulazione
WD1003. Dovete:
a. Ponete la scheda Ultrastor in modalit� nativa. Questa � l'azione
raccomandata, poich� il driver SCSI pu� essere nettamente pi�
veloce del driver IDE, specialmente se avete installato le patch
per lettura/scrittura clustered. Alcuni utenti hanno ottenuto
oltre 2M/sec usando queste patch.
Notate che questo sar� necessario se volete usare un'unit� a
dischi removibili o pi� di due dispositivi di disco fisso con la
Ultrastor.
b. Usate la seguente linea di comando kernel
hd=cylinders,heads,sectors
per scavalcare le impostazioni predefinite per poter eseguire il
boot, tenendo il numero dei cilindri (cylinders) <= 2048, il numero
delle testine (heads) <= 16, e il numero dei settori (sectors)<=
255 in modo che cylinders * heads * sectors sia lo stesso per
entrambe le mappature.
Dovete inoltre specificare manualmente la geometria del disco
quando state eseguendo fdisk sotto Linux. Se non lo fate il risul�
tato sar� la scrittura scorretta della tavola delle partizioni, che
funzioner� sotto Linux ma non sotto MSDOS che legge dalla tavola la
geometria del drive.
Una volta che Linux � partito, potete evitare l'inconveniente di
dover eseguire il boot manualmente: basta ricompilare il kernel con
una macro HD_TYPE definita appropriatamente in include/linux/con�
fig.h.
5.18. Western Digital 7000 (Standard)
Configurazioni supportate
Indirizzi BIOS : 0xce000
Porte : 0x350
IRQ : 15
Canali DMA : 6
IO : port mapped, bus master
Autorilevamento
richiede il BIOS installato.
Problemi comuni
1. Ci sono parecchie revisioni del chip e del firmware. In genere le
schede di revisione 3 non funzionano, quelle di revisione 5 si,
chip senza suffisso non funzionano, chip con un suffisso 'A' s�.
2. La scheda supporta un paio di indirizzi BIOS che non compaiono
nell'elenco degli indirizzi supportati. Se vi capita questa
situazione, usate uno degli indirizzi supportati e inviate una
segnalazione di bug come spiegato in ``Senalazione di Bug''.
5.19. AM53/79C974 (ALPHA)
ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi/AM53C974-0.3.tar.gz
Configurazioni supportate :
Porte : tutte
IRQ : tutti
Canali DMA : 6
IO : port mapped, bus master (modo non intelligente)
5.20. qlogic (Standard)
Hey Drew, dove � questa sezione (io, (D.F) l'ho vista solo nell'indice
;-)?
6. Dischi
Questa sezione d� informazioni specifiche sull'uso dei disk drive.
6.1. Hardware supportato e non supportato
Tutti i dispositivi SCSI ad accesso diretto con dimensione dei blocchi
pari a 256, 512, o 1024 byte dovrebbero funzionare. Altre dimensioni
dei blocchi non funzioneranno (notate che spesso si pu� ovviare a ci�
cambiando l'ampiezza dei blocchi e/o dei settori usando il comando
SCSI MODE SELECT).
Si intende con ``ampiezza di un settore'' il numero di byte di dati
allocati per settore su un dispositivo, ad esempio i CD-ROM usano
un'ampiezza di settore di 2048 byte.
Si intende con ``ampiezza dei blocchi'' la grandezza dei blocchi
logici usati come interfaccia con il dispositivo. Anche se solitamente
questa misura coincide con l'ampiezza di settore, alcuni dispositivi
mappano pi� settori fisici pi� piccoli (ad esempio, 256 byte nel caso
del drive 55 M Syquest) a blocchi logici pi� grandi o viceversa (ad
esempio, blocchi di 512 byte su drive CD-ROM SUN compatibili).
Dispositivi per dischi removibili, inclusi Bernoulis, flopticals,
dispositivi MO e Syquest.
In teoria dovrebbero funzionare drive con ampiezza fino a un terabyte.
Non c'� alcun problema con i piccoli drive 9G.
6.2. Problemi comuni
6.2.1. Messaggio ``Cylinder > 1024''
Quando si fa una partizione, si riceve un messaggio di avviso a
proposito di ``cylinder > 1024'', oppure non si � in grado di eseguire
il boot da una partizione che include un cilindro logico superiore al
1024.
Questa � una limitazione BIOS.
Vedete ``Dischi'' ``Geometria'' e ``Partizionare i dischi'' per una
spiegazione. Per spiegazioni vedete "Geometria" dei dischi e
"Partizione" dei dischi.
6.2.2. Non siete in grado di fare una partizione su "/dev/hd*"
"/dev/hd*" non sono dispositivi SCSI, /dev/sd* lo sono.
Per i giusti nomi dei dispositivi e per le procedure di partizione
vedete ``File di dispositivo'' e ``Dischi'' ``Geometria'' e
``Partizionare i dischi''.
6.2.3. Non riuscite a espellere il supporto da un dispositivo a dis�
chi removibili
Linux tenta di impedire l'espulsione dal drive quando viene montato un
dispositivo per prevenire problemi sul filesystem causati da un
cambiamento del supporto.
Smontate i dischi prima di espellerli.
6.2.4. Non riuscite ad eseguire il boot usando LILO da un disco SCSI
In alcuni casi il driver SCSI e il BIOS si trovano in disaccordo a
proposito della corretta mappatura BIOS da utilizzare, e il tutto si
risolve con il LILO bloccato dopo 'LI' al momento del boot e/o con
altri problemi.
Per aggirare questo problema dovrete determinare la mappatura della
geometria usata sotto DOS, ed inserire i dati per il vostro disco in
/etc/lilo/disktab.
Altrimenti potreste usare l'opzione "linear" nel jfile di
configurazione.
6.2.5. Fdisk risponde con
You must set heads sectors and cylinders.
You can do this from the extra functions menu.
e la geometria del disco non viene 'ricordata' quando il fdisk viene
eseguito di nuovo.
Vedete ``Partizionare i dischi''.
6.2.6. Solo un drive viene individuato su una bridge board con pi�
drive connessi
Linux non cercher� LUN al di fuori di zero su dispositivi SCSI
anteriori alla revisione ANSI SCSI 1. Se desiderate che siano
individuati dispositivi su LUN diversi, dovrete modificare
scan_scsis() in drivers/scsi/scsi.c.
6.2.7. Il sistema si blocca quando effettua lo swap
Pensiamo che questo inconveniente sia stato risolto, provate ad
aggiornare all'1.1.38.
6.2.8. I dischi Conner CFP1060S vengono corrotti
Questo � dovuto a un errore di microcodice nei codici di read-ahead e
caching.
>Dal supporto tecnico di Soenke Behrens di Conner:
Nel corso delle ultime settimane, abbiamo ricevuto parecchie telefonate
da clienti che asserivano di avere seri problemi con i drive SCSI
CFP1060x 1GB usando il sistema operativo Linux. Sintomi erano filesystem
corrotti (inode danneggiati) riportati da e2fsck a ogni boot di sistema
e errori simili.
C'� ora disponibile un rimedio per i clienti con un CFP1060x (revisioni
di microcodice 9WA1.62/1.66/1.68) e Linux. Per applicare l'aggiornamento,
avrete bisogno di un disco DOS di boot e driver ASPI in grado di accedere
al disco fisso. L'aggiornamento carica nella RAM non volatile del drive
un nuovo codice di queuing e lookahead.
Se avete problemi con un disco che ha un revisione di microcodice
9WA1.60, dovrete contattare il pi� vicino centro di assistenza Conner per
far aggiornare per il vostro disco. Trovate la revisione del microcodice
sull'etichetta del drive e, sul lato inferiore del drive, su un'etichetta
posta su uno degli integrati.
Se pensate di essere in grado di fare da soli l'aggiornamento,
mettetevi in contatto col Supporto Tecnico Conner e fatevi
preparare la vostra revisione di microcodice. Potete contattare il
Supporto Tecnico Conner per l'Europa al +44-1294-315333, mentre per gli
USA al 1-800-4CONNER.
Saluti
Soenke Behrens
European Technical Support
6.3. File di dispositivo
I dischi SCSI usano dispositivi a blocchi con numero primario 8, e non
ci sono dispositivi "raw" alla BSD.
A ciascun disco SCSI sono destinati 16 numeri secondari, dove numero
secondario 0 (modulo 16) rappresenta l'intero disco, i numeri
secondari da 1 a 4 (modulo 16) le 4 principali partizioni, e i numeri
secondari da 5 a 15 (modulo 16) le partizioni estese.
Ad esempio, una configurazione potrebbe essere (con un solo adattatore
host)
Dispositivo Target, Lun disco SCSI
84M Seagate 0 0 /dev/sda
SCSI->SMD bridge disk 0 3 0 /dev/sdb
SCSI->SMD bridge disk 1 3 1 /dev/sdc
Wangtek tape 4 0 none
213M Maxtor 6 0 /dev/sdd
Ecc.
La convenzione standard per i nomi �
/dev/sd{lettera} per l'intero dispositivo ((secondario modulo 16) ==
0) /dev/sd{lettera}{partizione} per le partizioni su quel dispositivo
(1 <= (secondario modulo 16) <= 15)
Ad esempio:
/dev/sda block device major 8 minor 0
/dev/sda1 block device major 8 minor 1
/dev/sda2 block device major 8 minor 2
/dev/sdb block device major 8 minor 16
ecc.
6.4. Partizionare il disco
Potete eseguire la partizione dei vostri dischi SCSI usando un
programma di partizione di vostra scelta, sotto DOS, OS/2, Linux o
qualsiasi altro sistema operativo che supporti la schema standard di
partizione.
Il metodo corretto di eseguire il programma Linux fdisk � di
specificare il dispositivo sulla riga dei comandi. Ad esempio per
eseguire la partizione del primo disco SCSI:
fdisk /dev/sda
Il programma potrebbe essere predisposto per usare /dev/hda, che non �
un disco SCSI, se non specificate esplicitamente il dispositivo.
In alcuni casi, fdisk risponder� con:
You must set heads sectors and cylinders.
You can do this from the extra functions menu.
Command (m for help):
(dovete impostare il numero di testine, settori e cilindri. Potete
farlo dal menu ``extra functions'')
e/o d� un messaggio per il fatto che HDIO_REQ o HDIO_GETGEO ioctl
hanno fallito. In questi casi, dovete specificare manualmente la
geometria del disco, come viene spiegato in ``Geometria del disco'',
quando state eseguendo fdisk, e anche in /etc/disktab se volete
eseguire da quel disco il boot del kernel con LILO.
Se avete specificato manualmente la geometria del disco, i tentativi
successivi di eseguire fdisk daranno gli stessi messaggi di errore.
Questo � normale, poich� i PC non immagazzinano le informazioni sulla
geometria dei dischi nella tavola delle partizioni. Di per s�, per�,
questo NON CAUSER� ALCUN PROBLEMA, e voi non avrete alcun problema
nell'accedere alle partizioni che avrete creato sul drive di Linux.
Codici malamente realizzati di alcune ditte avranno dei problemi al
riguardo, nel qual caso dovreste mettervi in contatto con la ditta e
insistere perch� il codice venga corretto.
In alcuni casi, riceverete un messaggio di avviso a proposito di una
partizione che termina al di l� del cilindro 1024. Se create una di
queste partizioni non sarete in grado di eseguire il boot del kernel
Linux da quella partizione usando LILO. Notate comunque che questa
restrizione non preclude la creazione di una partizione di root
parzialmente o interamente al di sopra del cilindro 1024, poich� �
possibile creare una piccola partizione /boot sotto il cilindro 1024
oppure eseguire il boot dei kernel dalle partizioni esistenti.
6.5. Geometria del disco
Sotto Linux ciascun disco viene visto nel modo in cui lo vede
l'adattatore host SCSI: N blocchi, numerati da 0 a N-1, tutti liberi
da errori, mentre DOS e BIOS, essendo ``nati prima'' dei dischi
intelligenti, applicano una mappatura arbitraria di testine / cilindri
/ settori a questo metodo di indirizzamento lineare.
Ci� pu� far sorgere un problema nel momento in cui viene fatta una
partizione dei drive sotto Linux, poich� non c'� alcun modo comune di
ottenere l'idea che DOS e BIOS hanno di questa mappatura della
geometria. Nella maggior parte dei casi, un HDIO_GETGEO ioctl() pu�
essere implementato in modo da restituire questa mappatura.
Sfortunatamente, nei casi in cui il fabbricante (ad esempio Seagate)
ha scelto una mappatura perversa, non-standard e non documentata, ci�
non � possibile, e la geometria deve essere specificata manualmente.
Se � richiesta la specificazione manuale della geometria, avete pi�
alternative a disposizione:
1. Se non vi interessa usare DOS, o eseguire con LILO il boot del
kernel dal drive, create una mappatura tale che testine * cilindri
* settori * 512 < ampiezza del vostro drive in byte (un megabyte �
definito come 2^20 byte).
1 <= testine <= 256
1 <= cilindri <= 1024
1 <= settori <= 63
2. Usate la mappatura BIOS. In alcuni casi, questo significher�
riconfigurare il disco ponendolo all'ID SCSI 0, e disattivare il
secondo drive IDE (se lo possedete).
Altrimenti potete usare un programma come NU, o potete usare il
seguente programma:
begin 664 dparam.com
MBAZ``##_B+^!`+N!`(H'0SP@=/D\,'5:@#]X=`6`/UAU4(!_`3AU2H!_`P!U
M1(I7`H#J,(#Z`7<Y@,*`M`C-$PCD=3-14HC()#\PY.@R`.@J`%J(\/[`,.3H
M)0#H'0!8AL2Q!M+L0.@7`+K"`;0)S2'#NIP!ZR"ZQ0'K&[K5`>L6N]T!,=*Y
M"@#W\8#",$N(%PG`=>^)VK0)S2'#=7-A9V4Z(&1P87)A;2`P>#@P#0H@("!O
L<B`@9'!A<F%M(#!X.#$-"B1);G9A;&ED(&1R:79E#0HD("`D```````D``!O
`
end
Quando lo eseguite stampa i settori, le testine, e i cilindri del
drive il cui indirizzo BIOS � stato specificato sulla linea di comando
(0x80 � il primo disco, 0x81 il secondo).
Ad esempio, dparam 0x80
60 17 1007
significa che C: ha 60 settori, 17 testine e 1007 cilindri.
7. CD-ROM
Questa sezione fornisce informazioni specifiche per lettori cdrom.
7.1. Hardware supportato e non supportato
I CD SCSI con un'ampiezza di blocco di 512 o 2048 byte dovrebbero
funzionare. Altre ampiezze di blocco non funzioneranno.
7.2. Problemi comuni
7.2.1. Non riuscite a montare un cd-rom
La corretta sintassi per montare un CD-ROM ISO-9660 �:
mount -t iso9660 /dev/sr0 /mount_point -o ro
Notate che perch� questo funzioni dovete avere il kernel configurato
con i supporti per SCSI, adattatore, il CD-ROM SCSI e il filesystem
iso9660.
Notate inoltre che per quel che riguarda Linux 1.1.32 dispositivi di
sola lettura com i CD-ROM NON POSSONO essere montati con le opzioni di
default leggi/scrivi.
7.2.2. Non riuscite ad espellere il cd-rom
Linux tenta di impedire l'espulsione dal drive quando il dispositivo
viene montato viene per prevenire problemi sul filesystem causati da
un improvviso cambiamento del CD.
7.2.3. Non riuscite a far suonare i CD audio.
I programmi Workman o xcdplayer lo faranno per voi.
7.2.4. Workman or Xcdplayer non funzionano
Le funzioni per controllare le funzioni audio fanno parte dell'insieme
di comandi SCSI-II, perci� probabilmente non funzioneranno con drive
che non siano SCSI-II. Inoltre, molti lettori CD-ROM SCSI-I, e alcuni
SCSI-II usano un insieme di comandi di proprietari per accedere alle
funzioni audio invece che l'insieme di comandi SCSI-II. Per i drive
NEC, esiste in giro una versione di xcdplayer adattata in maniera
speciale per usare questo insieme di comandi - provate a dare
un'occhiata a tsx-11.mit.edu in pub/linux/BETA/cdrom.
Questi programmi potrebbero funzionare con alcuni dei lettori CD non-
SCSI se il lettore implementa le stesse ioctl dei driver SCSI.
7.2.5. Drive addizionali sui cambia-CD non funzionano
La maggior parte dei cambia-CD assegna ciascun disco a un'unit�
logica. Assicuratevi di avere dei file speciali per ciascun disco del
cambia-CD (vedete ``File di dispositivo'') e vedete ``LUN diversi da 0
non funzionano''.
7.3. File di dispositivo
I CD-ROM SCSI usano il numero primario 11.
I numeri secondari sono allocati dinamicamente (vedete ``Dischi'',
``File di dispositivo'' per un esempio) dove il primo CD-ROM trovato �
ha il numero secondario 0, il secondo l'1 e cos� via.
La convenzione standard per l'attribuzione dei nomi �:
/dev/sr{numero}, anche se alcune distribuzioni hanno usato
/dev/scd{numero}, con esempi quali
/dev/sr0 /dev/scd0
/dev/sr1 /dev/scd1
8. Nastri
Questa sezione d� informazioni specifiche sui drive per nastri scsi.
8.1. Hardware supportato e non supportato
Drive che usano una ampiezza di blocco, sia fissa che variabile,
minore dell'ampiezza del buffer del driver (definita a 32 K nei
sorgenti delle distribuzioni) sono supportati.
I parametri (ampiezza dei blocchi, buffer, densit�) sono impostati con
ioctl (solitamente con il programma mt), e rimangono attivi dopo che
il dispositivo � chiuso e riaperto.
Virtualmente tutti i drive dovrebbero funzionare, inclusi:
� Drive Archive Viper QIC, compresi i modelli 150M e 525M.
� Drive Exabyte 8mm.
� Drive Wangtek 5150S.
� Drive Wangdat DAT.
8.2. Problemi comuni
8.2.1. Il drive del nastro non � riconosciuto al momento del boot
Provate a eseguire il boot con un nastro nel drive.
8.2.2. Nastri con pi� file non sono letti nel modo giusto
Quando si legge un nastro con pi� file, il primo tar ha successo, il
secondo fallisce silenziosamente, e riprovare il secondo tar ha
successo.
Programmi user level, come il tar, non capiscono i mark dei file. Il
primo tar legge fino alla fine del file. Il secondo cerca di leggere
all'altezza del mark del file, non trova nulla, ma il nastro si muove
al di l� del mark. Il terzo tar ha successo perch� il nastro �
all'inizio del file successivo.
Usate mt su dispositivi che non riavvolgono per spostarvi al file
successivo.
8.2.3. La decompressione fallisce
I programmi di decompressione non sono in grado di maneggiare gli zero
che riempiono l'ultimo blocco del file.
Per prevenire avvertimenti ed errori, mettete i vostri file compressi
tutti insieme in un file .tar; ad esempio, piuttosto che fare:
tar cfvz /dev/nrst0 file.1 file.2 ...
eseguite:
tar cfvz tmp.tar.z file.1 file.2 ...
tar cf /dev/nrst0 tmp.tar.z
8.2.4. Problemi nel trasferire nastri da/a altri sistemi
Non siete in grado di leggere un nastro scritto con un sistema
operativo diverso, oppure un altro sistema operativo non � in grado di
leggere un nastro scritto in Linux.
Sistemi diversi spesso usano diverse ampiezze di blocco. Su un
dispositivo a nastro che usa un'ampiezza di blocco fissa, vi
imbatterete in errori nel momento in cui vi accingerete a leggere
blocchi scritti utilizzando un'ampiezza di blocco diversa.
Per leggere questi nastri dovete impostare l'ampiezza del blocco del
lettore in modo che corrisponda con l'ampiezza del blocco usata quando
il nastro � stato scritto.
NOTA: questa � l'ampiezza di blocco hardware, non il fattore di blocco
usato con tar, dump ecc.
Potete farlo con il comando mt -
mt setblk <dimensione>
o
mt setblk 0
per ottenere il supporto per blocchi di ampiezza variabile.
Notate che queste opzioni di mt non sono supportate sotto la versione
GNU di mt che � inclusa in qualche distribuzione di Linux. Dovete
usare invece il comando Linux SCSI mt derivato da BSD. I sorgenti
dovrebbero essere disponibili in:
tsx-11.mit.edu:/pub/linux/ALPHA/scsi
Notate inoltre che per default, ST_BUFFER_BLOCKS (definito in
/usr/src/linux/drivers/scsi/st_options.h, nei kernel pi� recenti, st.c
in quelli pi� vecchi) � impostato in modo da permettere al massimo
un'ampiezza di buffer di 32 K, dovrete modificare il sorgente per
usare blocchi pi� grossi.
8.2.5. Messaggio di errore "No such device"
Tutti i tentativi di accedere al nastro finiscono in un
"No such device"
o messaggi di errori simili. Controllate la tipologia del vostro
dispositivo a nastro, DEVE essere un dispositivo a carattere con
numeri primario e secondario che combaciano con quelli specificati in
``File di dispositivo''.
8.2.6. La lettura di nastri a certe densit� funziona, mentre la
scrittura no.
Molti lettori di nastri supportano la lettura a densit� pi� basse per
mantenere la compatibilit� con hardware pi� vecchio, ma non sono in
grado di scrivere alle stesse densit�.
Questo � in particolare il caso dei lettori QIC che leggono vecchi
nastri 60 M, ma scrivono solo i nuovi formati 120, 150, 250, e 525 M.
8.2.7. Il riposizionamento del nastro blocca l'accesso a tutti i dis�
positivi SCSI
Questo problema � pi� comune con driver SCSI che supportano solo un
comando alla volta (vedete ``Dispositivi multipli'' per una
spiegazione, e ``Guida all'acquisto: confronto delle
caratteristiche'' per vedere quali driver hanno questa limitazione),
comunque ci potrebbero essere dei lettori di nastri che si rifiutano
di disconnettersi.
In entrambi i casi potete aggirare il problema modificando il file
drivers/scsi/st.c; aggiungete:
#define ST_NOWAIT
all'inizio e ricompilate il kernel.
Notate che questo fa s� che eventuali condizioni di errore vengano
riportate solo quando il successivo comando SCSI viene eseguito.
Perci� potreste voler fare qualcosa tipo:
mt status
dopo un comando mt di posizionamento di un file, cos� che non
sovrascrivete file di nastro se il comando di posizionamento �
fallito.
Potreste anche prendere in considerazione il passaggio a una scheda
SCSI meglio supportata o a un nuovo lettore di nastri se avete bisogno
di usare questo stratagemma e dovete scrivere molti file su nastro.
8.3. File di device
I nastri SCSI usano un dispositivo a caratteri con numero primario 9.
A causa di vincoli imposti dall'uso da parte di Linux di un dev_t di
16 bit con soli 8 bit allocati al numero secondario, i numeri
secondario del nastro SCSI sono assegnati in maniera dinamica
cominciando dal pi� basso HOST/ID/LUN SCSI.
I dispositivi in grado di riavvolgere sono numerati da 0, dove il
primo nastro SCSI, /dev/rst0, � c 9 0, il secondo, /dev/rst1, c 9 1,
eccetera. I dispositivi che non riavvolgono hanno il bit alto settato
nel numero secondario, ad esempio /dev/nrst0 � c 9 128.
La convenzionale attribuzione dei nomi �:
/dev/nst{numero} per dispositivi che non riavvolgono
/dev/st{numero} per dispositivi che riavvolgono
9. Generico
Questa sezione d� informazioni specifiche sul driver SCSI generico
9.1. Hardware supportato
Il dispositivo generico SCSI fornisce un'interfaccia per inviare
comandi SCSI a tutti i dispositivi SCSI - dischi, nastri, CDROM, robot
cambiatori di supporti ecc.
Tutto ci� che � compatibile elettricamente con la vostra scheda SCSI
dovrebbe funzionare
9.2. Problemi comuni
Nessuno :-).
9.3. File di Device
I dispositivi generici SCSI sono a carattere, con numero primario 21.
A causa dei vincoli imposti dall'uso da parte di Linux di un dev_t di
16 bit, i numeri secondari sono assegnati in modo dinamico da 0, uno
per dispositivo, con
/dev/sg0
che corrisponde al pi� basso target/lun sulla prima scheda SCSI.
10. Guida all'acquisto
Una domanda frequente �: "Linux supporta un certo numero di schede
diverse, quindi quale adattatore host SCSI dovrei comprare?"
La risposta dipende dalle prestazioni che vi aspettate o di cui avete
bisogno, dalla scheda madre, dalle periferiche SCSI che pensate di
connettere alla vostra macchina.
10.1. Tipologie di trasferimento
Il principale fattore che influenza le prestazioni (in termini di
velocit� di trasferimento - throughput - e di tempo per le risposte
interattive durante l'I/O SCSI) � il tipo di trasferimento usato. La
tabella sotto elenca i diversi tipi di trasferimento, gli effetti che
hanno sulle prestazioni e alcune raccomandazioni a proposito del loro
uso.
Tipo di trasferimento
Descrizione / Prestazioni/ Raccomandazioni.
Pure Polled
Una scheda con I/O pure polled user� la CPU per gestire tutti i
processi SCSI, incluso il trattamento di REQ/ACK.
Anche una CPU veloce sar� pi� lenta di una semplice macchina a
stati finiti nel maneggiare la sequenza di handshaking REQ/ACK;
la velocit� di picco nei trasferimenti sar� 150 K/sec su una
macchina veloce, e forse 60 K/sec su una macchina lenta
(attraverso il filesystem).
Inoltre il driver deve eseguire un loop stretto finch� il bus �
occupato, e questo porta l'utilizzo della CPU vicino al 100% e
una capacit� di risposta estremamente povera durante l'I/O SCSI.
CD-ROM lenti, che non disconnettono/riconnettono uccideranno le
performance interattive con queste schede.
Non consigliato.
Interlocked Polled
Le schede che usano un I/O interlocked polled sono
essenzialmente le stesse dell'I/O pure polled, solo i segnali
SCSI REQ/ACK sono agganciati ai segnali di handshake del PC bus.
Tutto il lavoro di gestione SCSI al di l� del handshake � fatto
dalla CPU.
La velocit� di trasferimento massima attraverso il filesystem �
stimata in 500-600 K/sec.
Come con le schede pure polled I/O, il driver deve eseguire un
loop stretto finch� il bus SCSI � in attivit�, e questo porta ad
un uso della CPU dipendente dai tassi di trasferimento dei
dispositivi, e da quando si disconnettono/riconnettono.
L'utilizzo di CPU pu� variare tra il 25% per CD a singola
velocit� che gestiscono appropriatamente
disconnessione/riconnessione, fino al 100% per i drive pi�
veloci o per CD malfunzionanti che non riescono a
disconnettere/riconnettere.
Sul mio 486-66, con una T128, uso il 90% del mio tempo CPU per
sostenere un throughput di 547 K/sec su un drive con una
velocit� massima di 1080 K/sec con una scheda T128.
Accettabile alcune volte per nastri vecchi e CDROM quando il
basso costo � essenziale
FIFO Polled
Le schede che usano un I/O FIFO polled mettono un piccolo buffer
(solitamente 8K) tra la CPU ed il bus SCSI, e spesso
implementano una certa quantit� di intelligenza. L'effetto � che
la CPU risulta legata solo quando trasferisce dati alla massima
velocit� al buffer e quando esegue il resto della gestione degli
interrupt per la condizione di buffer vuoto,
disconnessione/riconnessione ecc.
La velocit� massima di trasferimento dovrebbe essere sufficiente
a gestire la maggior parte dei dispositivi SCSI, ed � stata
misurata una velocit� fino a 4 M/sec utilizzando comandi raw per
leggere blocchi di 64 K su un veloce Seagate Baracuda con un
Adaptec 1520.
L'utilizzo di CPU dipende dalla velocit� di trasferimento dei
dispositivi: dispositivi pi� rapidi generano pi� interruzioni
per tempo unitario, il che richiede pi� tempo di CPU. Anche se
l'utilizzo della CPU potrebbe essere alto (forse il 75%) con
dispositivi veloci, il sistema solitamente rimane utilizzabile.
Queste schede forniranno eccellenti performance interattive con
dispositivi malfunzionanti incapaci di
disconnettere/riconnettere (tipicamente lettori di CD
economici).
Raccomandato a chi vuole risparmiare.
Slave DMA
I driver per schede che usano slave DMA programmano il
controller DMA del PC per un canale quando effettuano un
trasferimento dati, e restituiscono il controllo alla CPU.
La velocit� massima di trasferimento � solitamente limitata dal
poco performante controller DMA usato sui PC; una scheda ad 8
bit di questo genere pu� avere problemi ad andare pi� veloce di
140-150K/sec.
L'uso della CPU � molto ragionevole, leggermente minore di
quanto abbiamo visto con le schede I/O FIFO polled. Queste
schede sono molto tolleranti verso i dispositivi malfunzionanti
che non disconnettono/riconnettono (tipicamente drive CSG
limitDROM economici).
Accettabile per lettori CD, nastri ecc. lenti.
Busmastering DMA
Queste schede sono intelligenti. I driver di queste schede
inviano un comando SCSI, target e lun di destinazione, e dove i
dati dovrebbero finire in una struttura, e dicono alla scheda:
"Hey, ho un comando per te". Il driver restituisce il controllo
ai vari programmi in esecuzione, ed alla fine la scheda SCSI
annuncia che il lavoro � stato eseguito.
Poich� l'intelligenza risiede nel firmware dell'adattatore host
e non nel driver, i driver per queste schede solitamente
supportano pi� funzioni, trasferimento sincrono, tagged queuing,
ecc.
Con i patch di lettura/scrittura clustered, la velocit� massima
di traferimento attraverso il filesystem si avvicina al 100%
dell'head rate in scrittura, al 75% in lettura.
L'utilizzo di CPU � minimo, qualunque sia il carico di lavoro di
I/O, l'uso della CPU � stato misurato in un 5% accedendo ad un
CDROM a doppia velocit� con un Adaptec 1540 e del 20% sostenendo
un trasferimento di 1,2 M/sec su un disco SCSI.
Raccomandato in tutti quei casi in cui la disponibilt� di denaro
non � troppo ristretta, la scheda madre non ha problemi (alcune
schede madri con problemi non funzionano con bus master), e non
vengono eseguite applicazioni in cui il tempo per i dati � pi�
importante del throughput (l'overhead del bus master potrebbe
arrivare a 3-4 ms per comando).
10.2. Scatter/gather
Il secondo aspetto driver/hardware pi� importante per quel che
riguarda le prestazioni � il supporto per l'I/O scatter/gather.
L'overhead dell'esecuzione di un comando SCSI � significativo,
nell'ordine di millisecondi. Bus master intelligenti, come l'Adaptec
1540 possono impiegare 3-4 ms per processare un comando SCSI prima che
il suo destinatario riesca a vederlo. Su dispositivi senza buffer,
questo overhead � sempre sufficiente per far saltare una rotazione del
disco, risultando in una velocit� di trasferimento di circa 60 K/sec
(assumendo un drive che ruoti a 3600 RPM) per blocco trasferito alla
volta. Perci�, per massimizzare le prestazioni, � necessario
minimizzare il numero di comandi SCSI necessari per trasferire un
certa quantit� di dati, trasferendo pi� dati per comando. A causa del
design del buffer cache di Linux, i blocchi di dischi contigui non
sono contigui nella memoria. Con le patch di lettura/scrittura
clustered, sono contigui buffer ampi 4 K. Quindi, la quantit� massima
di dati che pu� essere trasferita tramite comandi SCSI sar� di 1K *
numero delle regioni scatter/gather senza la patch di
lettura/scrittura clustered, e di 4K * numero delle regioni con la
patch. Per via sperimentale abbiamo determinato che 64 K � una
quantit� ragionevole da trasferire con un solo comando SCSI, cio� 64
buffer scatter/gather con la patch e 16 senza. Con il cambiamento da
16 K a 64 K trasferiti, abbiamo constatato un miglioramento
dell'headrate dal 50% scrivendo e leggendo attraverso il filesystem,
al 70 e 100% rispettivamente usando una scheda della serie Adaptec
1540.
10.3. Mailbox contro non-mailbox
Un numero di adattatori host intelligenti, come Ultrastor, WD7000,
Adaptec 1540, 1740, e le schede BusLogic usano una interfaccia a
``metafora della cassetta della posta'', dove i comandi SCSI sono
eseguiti mettendo una struttura di comandi SCSI in una locazione di
memoria fissa (la ``cassetta della posta''), avvisando la scheda (cio�
``alzando la bandierina sulla cassetta''), e aspettando una risposta
(la posta in arrivo). Con questa interfaccia di programmazione di
alto livello, gli utenti possono spesso aggiornarsi ad una revisione
pi� recente della scheda per assicurarsi i vantaggi delle nuove
caratteristiche, come ad esempio FAST + WIDE SCSI, senza cambiamenti
software. I driver tendono a essere pi� facili da implementare,
possono implementare un insieme pi� ampio di caratteristiche, e
possono essere pi� stabili.
Altri adattatori host intelligenti, come ad esempio la famiglia
NCR53c7/8xx, e i chip Adaptec AIC-7770/7870 (incluse le schede 274x,
284x, e 2940) usano un'interfaccia di programmazione di livello pi�
basso. Questa potrebbe rivelarsi pi� veloce poich� il lavoro pu�
essere spostato tra il processore della scheda e CPU pi� veloci, pu�
permettere una maggiore flessibilit� nell'implementazione di alcune
caratteristiche (ad esempio il modo target per dispositivi arbitrari),
e queste schede sono meno costose da costruire (in alcuni casi, questo
vantaggio arriva fino al consumatore: � il caso di molte delle schede
NCR). Per quel che riguarda i difetti, i driver tendono a essere pi�
complessi (cio� c'� pi� possibilit� che ci siano degli errori), e
devono essere modificati per poter trarre vantaggio delle
caratteristiche presenti sui chip pi� recenti.
10.4. Tipi di bus
Il tipo di bus � la cosa succesiva da prendere in considerazione, la
scelta si pone fra ISA, EISA, VESA, e PCI. Il marketing spesso declama
le qualit� delle schede citando assurdi numeri riguardanti la
larghezza di banda basati su velocit� di trasferimento fantasiose,
cosa che non � particolarmente utile. Invece ho scelto di parlare di
numeri veri basati su prestazioni misurate con varie periferiche.
Bus
Larghezza di banda, descrizione.
ISA
La larghezza di banda � leggermente superiore a 5 M/sec per
disposivi che supportano il busmastering. Con un bus ISA, il
controllo del busmaster � effettuato dal venerabile controller
DMA 8237, il che provoca tempi di acquisizione del bus
relativamente alti. I driver per gli interrupt sono edge
triggered a tre stati, ci� significa che gli interrupt non
possono essere condivisi. Solitamente ISA non ha il buffer, cio�
il bus host/memoria non pu� effettuare nessun'altra operazione
quando c'� un trasferimento in corso. Non c'� nessun meccanismo
di prevenzione nei confronti del bus-hogging.
VESA
La larghezza di banda � di circa 30 M/sec. Alcuni sistemi VESA
gestiscono il bus non rispettando le specifiche, il che li rende
incompatibili con alcune schede, quindi questo aspetto dovrebbe
essere preso in considerazione prima di acquistare hardware
senza una garanzia che ne permetta la restituzione. Generalmente
VESA non ha il buffer, cio� il bus memoria/host non pu�
effettuare nessun'altra operazione quando c'� un trasferimento
in corso.
EISA
La larghezza di banda � di circa 30M/sec, e le operazioni di
busmastering sono generalmente pi� veloci che sul VESA. Alcuni
sistemi EISA hanno un buffer per il bus, il che permette
trasferimenti rapidi al bus host/memory, pi� veloce, e minimizza
l'impatto sulla CPU. I driver di interrupt EISA possono essere
edge-triggered a tre stati o level-active a collettore aperto,
permettendo la condivisione degli interrupt con i driver che la
supportano. Poich� EISA alloca uno spazio di indirizzi separato
per ogni scheda, � solitamente meno probabile avere conflitti
rispetto a ISA e VESA.
PCI
La larghezza di banda � di circa 60 M/sec. La maggior parte dei
sistemi PCI implementano buffer sull'host bridge, facendo s� che
differenze di velocit� fra i due lati abbiano un impatto minimo
sulle prestazioni di bus e CPU. I driver di interrupt PCI sono
level-active a collettore aperto e permettono la condivisione
degli interrupt con i driver che la supportano. Sono previsti
meccanismi che prevengono il bus hogging, e la sospensione delle
operazioni di bus-mastering sia da parte del master che dello
slave.
Poich� PCI fornisce un meccanismo di plug-n-play con registri di
configurazione riscrivibili su ogni scheda, in spazi di
indirizzi separati, un sistema PCI propriamente implementato �
plug-and play.
PCI � estremamente preciso per quel che riguarda la lunghezza
delle tracce, il carico, le specifiche meccaniche ecc. e
dovrebbe essere definitivamente pi� affidabile di VESA e ISA.
Insomma, PCI � il miglior bus per PC, sebbene abbia i suoi
difetti. � piuttosto recente, e sebbene molti fabbricanti
abbiano risolto i problemi, c'� ancora in giro una certa
quantit� di hardware PCI pi� vecchio e difettoso, e alcuni BIOS
per schede madri malfunzionanti. Per questa ragione, raccomando
_fortemente_ una garanzia che preveda la restituzione
dell'hardware. Mentre le schede madri PCI pi� recenti siano
veramente plug-and-play, le schede pi� vecchie potrebbero
richiedere che l'utente imposti delle opzioni (ad esempio
l'assegnazione degli interrupt) tramite ponticelli oppure via
software. Anche se molti utenti hanno risolto i loro problemi
PCI, c'� voluto del tempo e per questa ragione non me la sento
di consigliare un acquisto di PCI se per voi avere il sistema in
funzione � una cosa che deve avvenire prima di subito.
Per molti dispositivi pi� lenti, come dischi con un ritmo lettura di
circa 2 M/sec o meno, CD-ROM, nastri ci sar� solo una piccola
differenza di throughput con le diverse interfacce dei bus PC. I
driver veloci pi� recenti (tipicamente i drive ad alte prestazioni da
molti gigabyte hanno velocit� di lettura di 4-5 M/sec, e almeno una
compagnia sta attualmente sperimentando un'unit� con velocit� di
14M/sec), il throughput sar� sensibilmente migliore con controller su
bus pi� veloci: si pu� notare un miglioramento di prestazioni di 2
volte e mezza passando da una scheda Adaptec 1542 ISA a una NCR53c810
PCI.
Con l'eccezione di situazioni in cui venga usato il meccanismo di
scrittura-posting, o quello simile di scrittura-buffering, quando uno
dei bus del vostro sistema � occupato tutti i bus risulteranno
inaccessibili. Perci�, anche se la saturazione dei bus non star�
interferendo con le prestazioni SCSI, potrebbe avere un effetto
negativo sulla performance interattiva. Ad esempio, se avete un disco
4 M/sec SCSI sotto ISA, avrete perso l'80% della vostra banda, e in un
sistema ISA/VESA sarebbe in grado solamente di bitblt a 6 M/sec. In
molti casi, un simile impatto sui lavori di processo nel background
sarebbe anch'esso sentito.
Notate che avere pi� di 16 M di memoria non preclude l'uso di una
scheda ISA busmastering SCSI. A differenza di numerosi sistemi
operativi sbagliati, Linux eseguir� un buffer doppio quando si usi un
DMA con un controller ISA e un trasferimento � destinato in fine per
un'area sopra i 16 M. La performance su questi traferimenti soffre
solamente del 1.5%, cio� non in maniera da essere notata.
Infine la differenza di prezzo tra bus master offerti con le diverse
interfacce bus � spesso minima. Con tutto questo bene in mente,
basandovi sulle vostre priorit� avrete delle preferenze tra i bus.
Stabilit�, tempo di installazione critico, EISA ISA VESA PCI
politiche di restituzione povere
Performance, e installazioni pi� per hobby PCI EISA VESA ISA
Come ho evidenziato prima, il bus mastering rispetto a altre modalit�
di traferimeno avr� un impatto maggiore sulle performance globali del
sistema, e dovrebbe essere considerato pi� importante delle tipologia
del bus quando si acquista un controller SCSI.
10.5. Dispositivi multipli
Se avete dispositivi multipli sul vostro bus SCSI, potreste voler
vedere se lo adattatore/driver host che state prendendo in
considerazione supporta pi� di un comando esterno alla volta. Ci� �
quasi essenziale se state facendo andare un lettore di nastro, e molto
desiderabile se state mischiando dispositivi a velocit� differenti,
come un CD-ROM e un disco fisso. Se il driver Linux supporta solamente
un comando esterno, potreste essere chiusi fuori dal vostro disco
fisso mentre un nastro nel lettore si sta riavvolgendo o si sta
avvicinando alla fine del nastro (forse per mezz'ora) - con questi due
drive per dischi, il problema non sar� particolarmente visibile, anche
se throughput si avvicinerebbe alla media di due velocit� di
trasferimenti piuttosto che alla somma di due velocit� di
trasferimento.
10.6. SCSI-I, SCSI-II, SCSI-III FAST e opzioni WIDE, ecc.
Nel corso degli anni SCSI si � evoluta con nuove revisioni dello
standard che hanno introdotto velocit� di trasferimento pi� elevate,
metodi per aumentare il throughput, comandi standardizzati per nuovi
dispositivi, e nuovi comandi per dispositivi precedentemente
supportati.
Di per s� i livelli di revisione non significano nulla. A eccezione
di aspetti minori come il fatto che SCSI-II non consente l'opzione di
inizio di SCSI-I, SCSI � compatibile a ritroso, con nuove
caratteristiche che vengono introdotte come opzioni e non
obbligatorie. Perci� la decisione di chiamare un adattatore SCSI,
SCSI, SCSI-I, SCSI-II, oppure SCSI-III � quasi esclusivamente di
natura commerciale.
10.7. Elenco delle caratteristiche dei driver
Elenco delle caratteristiche dei driver( chip supportati sono elencati
tra parentesi)
Driver Modo di Comandi limite > 1
Trasferimento Simultanei SG
Schede
totale/LUN
AM53C974 Busmastering DMA 12s/1s 255s S
aha152x FIFO(8k) Polled 7s/1s 255s N
(AIC6260,
AIC6360)
aha1542 Busmastering DMA 8s/1s 16 S
aha1740 Busmastering DMA 32s 16 N
aha274x Busmastering DMA 4s/1s 255s S
BusLogic Busmastering DMA 192/31 128s, 8192h S
(valori per BT-948/958/958D, schede piu' vecchie supportano un numero
minore di comandi)
eata_dma Busmastering DMA 64s-8192h/2-64 512s, 8192h S
fdomain FIFO(8k) Polled 1s 64s N
(TMC1800, tranne TMC18c30
TMC18c30, con 2k FIFO
TMC18c50,
TMC36c70)
in2000* FIFO(2k) Polled 1s 255s N
g_NCR5380 Pure Polled 16s/2s 255s S
(NCR5380,
NCR53c80,
NCR5381,
NCR53c400)
gsi8* Slave DMA 16s/2s 255s
(NCR5380)
PAS16 Pure Polled 16s/2s 255s S
(NCR5380) o Interlocked Polled
(non funziona su alcuni sistemi!)
seagate Interlocked Polled 1s/1s 255s N
wd7000 Busmastering DMA 16s/1s 16 S
t128 Interlocked Polled 16s 255s S
(NCR5380)
qlogic Interlocked Polled 1s/1s 255s N
ultrastor Busmastering DMA 16s/2s 32 S
53c7,8xx Busmastering DMA
(NCR53c810,
NCR53c815,
NCR53c820,
NCR53c825)
rel5 1s/1s 127s N
rel10 8s/1s 127s S
Note:
1. Driver segnalati con un '*' non sono inclusi nella distribuzione
del kernel, e le immagini di boot binarie potrebbero non essere
disponibili.
2. I numeri con il suffisso 's' sono limiti arbitrari impostati nel
software che potrebbero essere cambiati con un define al momento
della compilazione.
3. I limiti hardware sono indicati da un suffisso "h", e potrebbero
essere diversi dai limiti software attualmente imposti dai driver
Linux.
4. Numeri senza suffisso potrebbero indicare limiti hard o soft.
5. La release 5 del driver NCR53c810 � inclusa nei kernel 1.2.x e
1.3.x; la release 10 � disponibile tramite FTP anonimo.
6. Con l'eccezione della AM53C974, le schede busmastering DMA sono
intelligenti; con il microcodice di esecuzione NCR per la memoria
principale, il codice di esecuzione AIC7770 dalla on-chip RAM, e il
resto usando un interfaccia di stile mailbox.
10.8. Confronto tra schede
Scheda Driver Bus Prezzo Note
Adaptec AIC-6260 aha152x ISA chip, non scheda
Adaptec AIC-6360 aha152x VLB chip, non scheda
(Usato in molte
schede multi IO SCSI
VESA/ISA e in schede
madri Zenon)
Adaptec 1520 aha152x ISA
Adaptec 1522 aha152x ISA $80 1520 con FDC
Adaptec 1510 aha152x ISA 1520 senza BIOS,
non viene riconosciuta
automaticamente
Adaptec 1540C aha1542 ISA
Adaptec 1542C aha1542 ISA 1540C w/FDC
Adaptec 1540CF aha1542 ISA FAST SCSI-II
Adaptec 1542CF aha1542 ISA $200 1540CF w/FDC
Adaptec 1640 aha1542 MCA
Adaptec 1740 aha1740 EISA non piu' prodotta
Adaptec 1742 aha1740 EISA non piu' prodotta,
1740 con FDC
Adaptec 2740 aha274x EISA
Adaptec 2742 aha274x EISA con FDC
Adaptec 2840 aha274x VLB
Adaptec 2842 aha274x VLB con FDCFDC
Adaptec 2940 aha274x PCI
Always IN2000 in2000 ISA
BusLogic BT-948 BusLogic PCI $180 Ultra SCSI
BusLogic BT-958 BusLogic PCI $230 Wide Ultra SCSI
(vedi la sezione ``Adattatori di host BusLogic MultiMaster'' per altre
descrizioni di schede BusLogic)
DPT PM2011 eata_dma ISA FAST SCSI-II
PM2012A eata_dma EISA FAST SCSI-II
PM2012B eata_dma EISA FAST SCSI-II
PM2021 eata_dma ISA FAST SCSI-II
PM2022 eata_dma EISA FAST SCSI-II
PM2024 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2122 eata_dma EISA FAST SCSI-II
PM2322 eata_dma EISA FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2124 eata_dma PCI FAST SCSI-II
PM2041W eata_dma ISA Wide Single-ended SCSI-II
PM2041UW eata_dma ISA Ultra Wide Single-ended
PM2042W eata_dma EISA Wide Single-ended
PM2042UW eata_dma EISA Ultra Wide Single-ended
PM2044W eata_dma PCI Wide Single-ended
PM2044UW eata_dma PCI Ultra Wide Single-ended
PM2142W eata_dma EISA Wide Single-ended
PM2142UW eata_dma EISA Ultra Wide Single-ended
PM2144W eata_dma PCI Wide Single-ended
PM2144UW eata_dma PCI Ultra Wide Single-ended
PM3021 eata_dma ISA multichannel
raid/simm sockets
PM3122 eata_dma EISA multichannel/raid
PM3222 eata_dma EISA multichannel
raid/simm sockets
PM3224 eata_dma PCI multichannel
raid/simm sockets
PM3334 eata_dma PCI Wide Ultra SCSI
multichannel
raid/simm sockets
DTC 3290 aha1542 EISA Anche se dovrebbe
funzionare, l'hardware
DTC non e' supportato
a causa della politica
di rilascio della
documentazione
DTC 3130 53c7,8xx PCI '810
DTC 3130B 53c7,8xx PCI '815
DTC 3292 aha1542 EISA 3290 con FDC
DTC 3292 aha1542 EISA 3290 con FDC
Future Domain 1680 fdomain ISA FDC
Future Domain 3260 fdomain PCI
NCR53c810 (schede 53c7,8xx PCI $60 chip, non scheda.
di FIC, Chaintech, (scheda) Le schede non hanno
Nextor, Gigabyte, etc. BIOS, anche se alcune
Schede madri con chip di schede madri non NCR
AMI, ASUS, J-Bond ecc. hanno il BIOS SDMS
Comune nei sistemi PCI di DEC
NCR53c815 ( 53c7,8xx PCI $100 NCR53c810 con
Intel PCISCSIKIT, bios
NCR8150S, etc)
NCR53c825 53c7,8xx PCI $120 Versione Wide del
NCR53c815. Notate
che il driver Linux
attuale non negozia
trasferimenti wide
Pro Audio Spectrum 16 pas16 ISA Scheda audio con SCSI
Seagate ST01 seagate ISA $20 Il BIOS funziona solo
con alcuni driver
Seagate ST02 seagate ISA $40 ST01 con FDC
Sound Blaster 16 SCSI aha152x ISA Scheda audio con SCSI
Western Digital 7000 wd7000 ISA con FDC
Trantor T128 t128 ISA
Trantor T128F t128 ISA T128 con FDC e
supporto per IRQ alto
Trantor T130B g_NCR5380 ISA
Ultrastor 14F ultrastor ISA con FDC
Ultrastor 24F ultrastor EISA con FDC
Ultrastor 34F ultrastor VLB
Note:
1. Trantor � stato acquistato recentemente da Adaptec, e alcuni
prodotti vengono venduti sotto il nome Adaptec
2. Ultrastor ha recentemente fatto fallimento, perci� al momento non
si trova il supporto tecnico
3. Il prezzo per le schede busmastering NCR53c810 non � un errore di
battitura, comprende il pacchetto driver standard ASPI/CAM per DOS,
OS/2 e Windows (per un accesso a 32 bit), e altri driver sono
disponibili per uno scaricamento gratuito.
Alcune persone sono state fortunate con le seguenti compagnie:
SW (
[email protected]) (214) 907-0871 fax (214) 907-9339
Fino al 23 Dic 1995, il loro prezzo era di 53$ sulle schede '810.
4. Gli ultimi chip SCSI di Adaptec mostrano una sensibilit� inconsueta
ai problemi di cablaggio e terminazione. Per questi motivi, non mi
sento di raccomandare la Adaptec 154x C e gli aggiornamenti CF o la
serie 2xxx.
Notate che i problemi di affidabilit� non si applicano alle vecchie
schede 154x B, 174x A o per quanto ne so alle schede base
AIC-6360/AIC-6260 (1505, 1510, 1520 ecc).
Inoltre la qualit� del loro supporto tecnico � diminuita
sensibilmente, con lunghi ritardi sempre pi� frequenti, e con i
loro addetti molto ignoranti (dicono che ci sono politiche di non
divulgazione su certa letteratura quando in realt� non ce ne sono)
e ostili (ad esempio si rifiutano di passare le domande a qualcuno
pi� esperto di loro nel caso in cui non siano in grado di dare una
risposta esauriente).
Se gli utenti deiderano un buon trattamento dovrebbero tenere conto
di questi aspetti. Comunque le Adaptec 152x/1510/1505 sono meglio
di altre schede ISA di prezzo simile, e si possono fare degli
ottimi affari con schede usate 154x revisione B e schede 1742 che
secondo me superano i problemi di supporto.
5. Tutte le schede DPT possono essere aggiornate con moduli cache e
raid, la maggior parte delle schede sono anche disponibili in
versioni Wide e/o Differential.
6. Le varie schede NCR non si equivalgono completamente. Ad esempio,
mentre la ASUS SC200 usa la terminazione attiva, molte altre schede
NCR53c810 usano la terminazione passiva. La maggior parte delle
schede '825 usano la terminazione attiva, ma alcune usano una ROM
per BIOS e altre hanno una FLASH ROM. La maggior parte delle schede
'825 ha un connettore esterno WIDE, un connettore interno WIDE, e
connettori interni narrow, anche se alcuni (ad esempio il modello
CSC, meno costoso) non hanno il connettore interno narrow.
10.9. Riassunto
La maggior parte degli utenti ISA, EISA, VESA e PCI saranno
probabilmente serviti meglio da una scheda BusLogic MultiMaster, a
causa delle sue prestazioni, delle caratteristiche come ad esempio la
terminazione attiva, e la compatibilit� Adaptec 1540. C'� un certo
numero di modelli disponibili con intefacce local bus EISA, ISA, PCI,
e VESA, single ended e differential, e bus SCSI di 8/16 bit. I pi�
recenti modelli Ultra SCSI PCI, i BT-948/958/958D, includono anche una
Flash ROM per facili aggiornamenti firmware, e anche una terminazione
automatica intelligente.
Persone che necessitano le migliori prestazioni IO possibili
dovrebbero prendere in considerazione le schede di DPT, che sono le
uniche che supportano RAID, caching e pi� di un canale SCSI.
Persone con il sistema PCI dovrebbero prendere in considerazione le
schede basate NCR53c8xx. Queste sono controller bus mastering SCSI, le
'810 sono disponibili al prezzo di 53 $ cadauna (cio� pi� economiche
delle Adaptec 1520). I test di C't magazine hanno decretato che tali
schede sono pi� veloci sia di Adaptec 2940 che di BusLogic BT-946C
(sotto DOS), e ottengono delle prestazioni ragionevoli sotto Linux
(fino a 6 M/sec attraverso il filesystem). Gli svantaggi di queste
schede a confronto delle BusLogic consistono nel fatto che non sono
compatibili con Adaptec 1540, non tutte hanno la terminazione attiva,
e avrete bisogno dell'ultima revisione del driver (standard in 1.3.5x,
disponibile anche tramite FTP anonimo per 1.2.x) per poter sfruttare
appieno l'hardware, e sono pi� soggette a problemi rispetto ad una
scheda con un'interfaccia mailbox come ad esempio BusLogic o DPT.
L� dove un funzionamento perfetto immediato � una necessit� assoluta
una scheda BusLogic MultiMaster o DPT � probabilmente la scelta ottima
dovuta alla complessit� e ai potenziali problemi delle schede con
interfaccia non-mailbox come ad esempio le NCR53c8xx e Adaptec
AIC7xxx.
Le persone che desiderano uno SCSI non PCI ma hanno pochi soldi a
disposizione saranno probabilmente pi� felici trovando una scheda
Adaptec 154x revisione B usata o una 174x revisione A, oppure un clone
Adaptec 1520 se vogliono hardware nuovo. Queste schede offrono
prestazioni ragionevoli a un prezzo modesto.
11. Assegnazione dei numeri secondari
A causa dei vincoli imposti dall'uso di Linux di un dev_t di 16 bit
con soli 8 bit allocati al numero secondario, i numeri minori dei
disci, nastri, CD-ROM e disposisitivi SCSI generici sono assegnati
dinamicamente seguendo la seguente procedura:
Per tutti gli adattatori host SCSI, da scsi0 a scsiN
Per tutti gli ID SCSI su questo bus, da 0 a 7, eccetto per questo
adattatore host ID.
Per tutte le unit� logiche, da 0 tramite max_scsi_luns:
- Provare la combinazione bus, target, LUN inviando un comando
TEST UNIT READY. Se non c'� possibilit� che altre unit� siano
qui, non provare altri LUN per questa combinazione bus + SCSI ID
- Inviare un comando INQUIRY per determinare cosa � stato trovato
incluso il tipo di dispositivo, il produttore, il modello, la
revisione del firmware.
- Passare i risultati di ci� a una funzione speciale di ricognizione
per ciascun driver di alto livello presente (cio� dischi, nastri
ecc). Attaccare questo dispositivo alla prossima unit� disponibile
per ciascun driver che sia disponibile per gestirlo. Il device
generico si attacca a ogni dispositivo.
- Se si trattava di un SCSI-I, o di un dispositivo appartenente ad
una lista di dispositivi noti per non gestire LUN multipli,
non provare alcun altro LUN su questo bus + SCSI ID.
- Se si tratta di un dispositivo noto per avere LUN multipli, allora
viene forzata una scansione di tutto lo spettro Lun, scavalcando
max_scsi_luns.
Ci sono spesso problemi con questo approccio a causa del fatto che se
possedete un sistema dove alcuni dispositivi sono presenti
saltuariamente, allora i numeri secondari per un dato dispositivo
dipenderanno da quali dispositivi erano presenti al momento del boot.
Questo pu� far insorgere dei problemi, perch� gli script rc o il file
/etc/fstab potrebbero contenere istruzioni per il montaggio di
particolari partizioni che falliscono quando il disco appare con un
numero secondario diverso.
Questo problema non � ancora stato del tutto risolto. C'� un programma
che pu� essere trovato su tsx-11 che crea una gerarchia /dev/scsi
basata sui numeri host, id e lun. Questo sistema non � perfetto, ma
aiuta a risolvere alcuni problemi.
Una soluzione migliore verr� probabilmente fornita dalla pseudo
directory /proc/scsi. Questo � attualmente un lavoro in corso, quindi
al momento attuale non possiamo descrivere la forma della soluzione,
ma al momento in cui scriviamo appare essere un'approccio promettente
per la soluzione di alcune delle priorit�.
12. Nota sulla traduzione
La traduzione originale di questo HOWTO � opera della Apogeo
<
http://www.apogeonline.com>, per il libro Linux HowTo (La bibbia di
Linux) realizzato in collaborazione con il Pluto. L'Apogeo ha
gentilmente concesso questa ed altre traduzioni ad ILDP per la sua
diffusione elettronica.
Conversione in SGML e correzione a cura di Samuele Maretti
[email protected], cui vanno segnalati pure eventuali errori,
incongruenze ecc.