Linux PPP HOWTO
 Robert Hart, [email protected]
 v3.0, 31 Marzo 1997 --- Traduzione v1.1, 4 Giugno 1998

 Questo documento illustra come connettere sotto Linux il proprio PC a
 un server PPP, come usare PPP per collegare assieme due LAN e fornisce
 un metodo per configurare come server PPP il proprio computer con
 Linux. Il documento inoltre fornisce dell'aiuto per il debug di con�
 nessioni PPP non funzionanti.  Traduzione di Giovanni Bortolozzo,
 [email protected].


 Copyright

 Questo documento � distribuito sotto i termini della GPL (GNU Public
 License).


 Distribuzione


 Questo documento sar� postato su comp.os.linux.answers appena ne sar�
 prodotta una nuova versione.  � disponibile anche in formato HTML a:


 �  Linux Howto Index <http://sunsite.unc.edu/mdw/linux.html#howto>

 �  PPP-HOWTO <http://www.interweft.com.au/other/ppp-howto/ppp-
    howto.html>


 Altri formati (SGML, ASCII, PostScript, DVI) sono disponibili da
 Howtos - other formats
 <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/docs/HOWTO/other-formats>.


 Poich� sunsite.unc.edu supporta un carico gi� molto elevato, si prega
 di usare il mirror pi� vicino.


 Ringraziamenti


 Un crescente numero di persone mi ha fornito assistenza nella
 preparazione di questo documento. Un ringraziamento particolare va a
 Al Longyear per la guida sul PPP stesso (se qui ci sono errori sono
 miei e non suoi), a Greg Hankins (il manutentore del sistema di HOWTO
 di Linux) e a Debi Tackett (della MaximumAccess.com) per molti
 suggerimenti utili sullo stile, contenuto, ordine, logica e chiarezza
 delle spiegazioni.


 Infine, a quanti mi hanno contattato via email offrendomi commenti,
 vanno i miei ringraziamenti. Come per tutti gli autori di HOWTO, la
 soddisfazione di aiutare � tutto il compenso che riceviamo ed �
 abbastanza. Scrivendo questo HOWTO sto ripagando in minima parte il
 debito che io - e tutti gli altri utenti di Linux - abbiamo verso
 quanti scrivono e mantengono il SO da noi scelto.


 Note sulla traduzione


 La traduzione di questo documento � opera mia e di un momento di
 pazzia: non mi ero reso conto che fosse cos� lungo :-).

 L'ultima versione, insomma quella che ha la pretesa di essere la pi�
 aggiornata e corretta, di questa traduzione la troverete sempre
 (spero) nei vari siti che fanno da mirror al progetto ILDP del Pluto (
 <http://www.pluto.linux.it/ildp/>).

 Data la lunghezza di questo documento dentro ci saranno sicuramente
 errori, frasi incomprensibili, e tutto lo schifo che la mia mente,
 sfruttando gli ultimi neuroni buoni, pu� produrre quando � stanca.
 Quindi tutte le porcherie che troverete sono colpa mia e vi invito
 (anzi se potessi vi obbligherei) a farmele notare, a spedirmi
 correzioni, diff, consigli ecc.

 Ringrazio in anticipo chiunque mi segnaler� tali errori, ed un
 ringraziamento particolare va a Paolo Farinelli, che gentilmente si �
 preso l'onere di rivedere tutta la mia traduzione e senza del quale vi
 trovereste fra le mani una inutile accozzaglia di cavolate ed errori.
 Grazie Paolo! Avanzi una birra! :)

 A tutti, buona (lunga) lettura.


 1.  Introduzione

 Il PPP (Point to Point Protocol) � un meccanismo per creare ed usare
 IP (Internet Protocol) ed altri protocolli di rete su di una linea
 seriale - sia essa una connessione seriale diretta (usando un cavo
 null-modem) su di una connessione stabilita con telnet, oppure una
 connessione fatta tramite modem e linee telefoniche (e usando
 naturalmente anche linee digitali come ISDN).


 Usando PPP, si pu� connettere il proprio PC Linux ad un server PPP ed
 accedere alle risorse della rete alla quale � connesso il server
 (quasi) come si fosse connessi direttamente a quella rete.


 Inoltre si pu� configurare il proprio PC Linux come server PPP,
 cosicch� gli altri computer possano collegarsi, effettuando una
 richiesta di connessione (dial in), al vostro computer ed accedere
 alle risorse di quest'ultimo e/o della rete a cui � connesso.


 Poich� PPP � un sistema peer-to-peer (``da pari a pari''), si pu�
 usare PPP su due PC Linux per connettere assieme due reti (o una rete
 locale con Internet), creando una Wide Area Network (WAN).


 Una delle differenze sostanziali tra PPP e una connessione Ethernet �
 ovviamente la velocit� - una connessione Ethernet standard opera
 teoricamente con una velocit� di trasferimento dati (throughput)
 massima di 10 Mbs (Mega - milioni di bit al secondo), mentre un modem
 analogico opera a velocit� sino a 56 kbps (kilo - migliaia di bit al
 secondo).


 Inoltre, a seconda del tipo di connessione PPP, ci possono essere
 alcune limitazioni nell'uso di alcune applicazioni e servizi.


 1.1.  Client e server

 PPP � in sostanza un protocollo peer to peer; non c'� (teoricamente)
 alcuna differenza tra la macchina che fa la chiamata (dial) e la
 macchina alla quale questa � fatta. Comunque, per amor di chiarezza, �
 utile pensare in termini di server e client.

 Quando si fa la chiamata in un sito per stabilire la connessione PPP,
 si � un client. La macchina a cui ci si connette � il server.


 Quando si configura una macchina Linux per ricevere e gestire
 connessioni PPP in ingresso, si sta configurando un server PPP.


 Qualsiasi PC Linux pu� essere server e client PPP, anche
 contemporaneamente se si ha pi� di una porta seriale (e modem se
 necessario). Perci�, per come � stato pensato il PPP, non c'�
 differenza tra client e server una volta effettuato il collegamento
 tra le due macchine.


 Questo documento fa riferimento alla macchina che inizia la chiamata
 (che fa il dial in) come il CLIENT, mentre la macchina che risponde al
 telefono, verifica l'autenticit� della richiesta di dial in (usando
 nome utente, password e probabilmente altri meccanismi) sar� indicata
 come il SERVER.


 L'uso del PPP come un client per collegare una o pi� macchine in
 Internet �, probabilmente, quello a cui molti sono interessati.


 La procedura descritta in questo documento permetter� di stabilire e
 automatizzare la propria connessione a Internet.


 Questo documento guider� anche nella configurazione di un PC Linux
 come server PPP e nel collegamento di due LAN (con instradamento --
 routing -- completo) usando PPP (cosa che viene frequentemente
 caratterizzata come costituzione di un collegamento WAN -- wide area
 network).


 1.2.  Differenze tra le distribuzioni di Linux

 Ci sono molte distribuzioni di Linux e tutte hanno le proprie
 idiosincrasie e metodi per fare le cose.


 In particolare, esistono due metodi diversi seguendo uno dei quali una
 macchina Linux (e Unix) viene praticamente avviata, configura le
 proprie interfacce e cos� via.


 Esistono sostanzialmente il sistema di inizializzazione BSD e il
 sistema di inizializzazione System V.  Se si gira per qualche
 newsgroup di Unix, si troveranno spesso guerre di religione tra i
 sostenitori dei due sistemi. Se questo tipo di cose vi solleticano,
 divertitevi a sprecare banda e partecipate!


 In pratica le distribuzioni usate maggiormente sono


 �  Slackware
    che usa il sistema di inizializzazione BSD

 �  Red Hat (e la sua ex associata Caldera)
    che usa il sistema di inizializzazione SysV (sebbene in una forma
    leggermente modificata)


 �  Debian
    che usa il sistema di inizializzazione SysV


 La inizializzazione in stile BSD tipicamente mantiene i propri file di
 inizializzazione in /etc/... e questi sono:


 ______________________________________________________________________
         /etc/rc
         /etc/rc.local
         /etc/rc.serial
                 (e possibilmente qualche altro file)
 ______________________________________________________________________




 Di recente, qualche sistema di inizializzazione BSD usa una directory
 /etc/rc.d... per conservare i file si inizializzazione invece di
 mettere tutto in /etc.



 L'inizializzazione System V mantiene i propri file di inizializzazione
 nelle directory sotto /etc/... o /etc/rc.d/... e in diverse sotto
 directory dentro a queste:


 ______________________________________________________________________
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 init.d
 -rwxr-xr-x   1 root     root         1776 Feb  9 05:01 rc
 -rwxr-xr-x   1 root     root          820 Jan  2  1996 rc.local
 -rwxr-xr-x   1 root     root         2567 Jul  5 20:30 rc.sysinit
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 rc0.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 rc1.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 rc2.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul 18 18:07 rc3.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 May 27  1995 rc4.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 rc5.d
 drwxr-xr-x   2 root     root         1024 Jul  6 15:12 rc6.d
 ______________________________________________________________________




 Se si deve provare a scoprire dove vengono effettivamente configurati
 la propria interfaccia Ethernet e l'instradamento di rete associato,
 si dovranno esaminare questi file per trovare i comandi che lo fanno.


 1.3.  Programmi di configurazione del PPP specifici delle dis�
 tribuzioni

 In alcune installazioni (per esempio Red Hat e Caldera), c'� un
 sistema di configurazione di PPP sotto X Window. Questo HOWTO non
 copre tali strumenti specifici delle distribuzioni.  Se si hanno
 problemi con questi si contatti direttamente il distributore!



 Per gli utenti di Red Hat 4.x, ora c'� un Red Hat PPP-TIP
 <http://www.interweft.com.au> nell'area delle risorse per Linux e
 anche a Red Hat Software <http://www.redhat.com> nell'area del
 supporto.

 2.  Numeri IP

 Qualsiasi dispositivo che � connesso ad Internet deve avere il proprio
 ed unico numero IP. Questi sono assegnati centralmente da un'autorit�
 designata in ogni paese.


 Se si connette una rete locale (LAN) ad Internet, si DEVE usare per
 ognuno dei computer e dei dispositivi presenti nella propria LAN, un
 numero IP compreso nel range assegnato. NON SI DEVONO prendere numeri
 a caso e usarli per connettersi ad un'altra LAN (let alone the
 Internet). Alla meno peggio semplicemente non funzioner� affatto e si
 pu� causare un disastro totale in quanto i numeri IP 'rubati'
 interferiranno con le comunicazione di un'altro computer che sta gi�
 usando i numeri IP che ci si � inventati.


 Si noti che i numeri IP usati in questo documento (con alcune
 eccezioni) sono fra la serie dei 'numeri di reti non connesse' che
 sono riservati per l'uso in reti che non sono (n� mai saranno)
 connesse a Internet.


 Questi numeri IP sono dedicati in particolare a LAN che non si
 connettono a Internet. Queste sono le sequenze di numeri IP:


 �  Un Indirizzo di Rete di Classe A
    10.0.0.0 (netmask 255.0.0.0)

 �  16 Indirizzi di Rete di Classe B
    172.16.0.0 - 172.31.0.0 (netmask 255.255.0.0)

 �  256 Indirizzi di Rete di Classe C Class
    192.168.0.0 - 192.168.255.0 (netmask 255.255.255.0)


 Se si ha una LAN per la quale l'autorit� responsabile del proprio
 paese non ha allocato numeri IP, per le proprie macchine si dovrebbe
 usare uno dei numeri di rete nelle sequenze suddette.


 Questi numeri non dovrebbero mai essere usati su Internet.


 Comunque, possono essere usati per la Ethernet locale su una macchina
 che � connessa a Internet.  Questo perch� i numeri IP in realt� sono
 allocati su un'interfaccia di rete, non ad un computer. Cos�, mentre
 la propria interfaccia Ethernet pu� usare 10.0.0.1 (per esempio),
 quando ci si aggancia ad Internet usando PPP, alla propria interfaccia
 PPP sar� assegnato un altro (e valido) numero IP dal server. Il
 proprio PC sar� connesso ad Internet mentre non lo saranno gli altri
 computer nella propria LAN.


 Comunque, usando Linux e le funzionalit� dell'IP Masquerade (noto
 anche come NAT -- Network Address Translation) di Linux e il software
 ipfwadm, si pu� connettere la propria LAN ad Internet (con alcune
 restrizioni di servizi), anche se non si hanno numeri IP validi per le
 macchine nella propria Ethernet.


 Per maggiori informazioni su come far ci� si veda l'IP Masquerade
 mini-HOWTO a Linux IP Masquerade mini HOWTO
 <http://sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/mini/IP-Masquerade>

 Alla maggior parte degli utenti, che sono connessi con una macchina ad
 un fornitore di servizi Internet tramite PPP, non sar� necessario
 ottenere un numero IP (o meglio un numero di rete).


 Se si vuole connettere una piccola rete LAN ad Internet, molti
 Internet Service Provider (ISP) possono fornire una sottorete dedicata
 (una sequenza specifica di numeri IP) presa dal loro spazio di
 indirizzi IP (ovvero dalla serie di indirizzi IP a loro assegnati o da
 loro richiesti). In alternativa si usi l'IP Masquerading.


 Per gli utenti, che si connettono con un PC ad Internet tramite un
 ISP, molti provider usano l'assegnamento dinamico dei numeri IP. Cio�,
 come parte del processo di connessione, il servizio PPP che si
 contatta dir� alla propria macchina quale numero IP usare per
 l'interfaccia PPP durante la sessione corrente. Questo numero non sar�
 lo stesso ogni volta che ci si connette al proprio ISP.


 Con i numeri IP dinamici, non si ottiene lo stesso numero IP ogni
 volta che ci si connette.  Ci� ha conseguenze per le applicazioni di
 tipo server sulla propria macchina Linux come sendmail, ftpd, http e
 cos� via. Questi servizi si basano sul presupposto che il computer che
 offre il servizio sia accessibile tutto il tempo allo stesso numero IP
 (o almeno allo stesso fully qualified domain name - FQDN -- e che sia
 disponibile la risoluzione DNS del nome in indirizzo IP).


 Le limitazioni del servizio dovute all'assegnamento dinamico del
 numero IP (e modi per aggirarle, dove possibile) sono discusse
 successivamente nel documento.


 3.  Scopi di questo documento


 3.1.  Configurazione di un client PPP

 Questo documento fornisce una guida per chi intenda usare Linux e il
 PPP per la connessione ad un server PPP e la creazione di una
 connessione IP usando PPP. Assume che il PPP sia stato compilato ed
 installato nella propria macchina Linux (ma brevemente ripassa la
 riconfigurazione/ricompilazione del kernel per includerne il
 supporto).


 Sebbene DIP (il metodo standard per creare una connessione SLIP) possa
 essere usato per impostare una connessione PPP, gli script DIP sono
 generalmente piuttosto complessi. Per questa ragione questo documento
 NON tratta l'uso di DIP per impostare una connessione PPP.


 Piuttosto questo documento descrive il software PPP standard di Linux
 (chat/pppd).


 3.2.  Collegare due LAN o una LAN a Internet usando PPP

 Questo documento fornisce le informazioni (di base) per collegare due
 LAN o una LAN ad Internet usando PPP.





 3.3.  Configurazione di un server PPP

 Questo documento fornisce una guida su come configurare il proprio PC
 Linux come server PPP (permettendo ad altri di connettervisi e
 stabilire una connessione).


 Si dovrebbe notare che c'� una miriade di modi per configurare Linux
 come un server PPP. Questo documento illustra un metodo usato
 dall'autore per impostare diversi piccoli server PPP (ognuno di 16
 modem).


 Questo metodo funziona, comunque non � necessariamente il migliore.


 3.4.  L'uso di PPP su una connessione diretta null modem

 Questo documento fornisce una breve panoramica sull'uso di PPP per
 collegare due PC tramite un cavo null modem. In questo modo � anche
 possibile connettere altri SO a Linux. Per farlo si deve consultare la
 documentazione per il sistema operativo che interessa.


 3.5.  Questo documento al momento non tratta...


 �  La compilazione del demone PPP
    Si veda la documentazione distribuita assieme con la versione di
    pppd che si usa.

 �  La connessione e la configurazione di un modem con Linux (in
    dettaglio)
    Si veda il Serial-HOWTO per l'inizializzazione specifica del modem,
    e si veda Modem Setup Information
    <http://www.in.net/info/modems/index.html> per informazioni che
    possono essere d'aiuto nella configurazione del proprio modem.

 �  L'uso di DIP per stabilire connessioni PPP
    Si usi chat invece...

 �  L'uso di sock o di IP Masquerade
    Ci sono gi� documenti molto buoni che coprono questi due pacchetti.

 �  L'uso di diald per instaurare automaticamente la connessione
    Si veda la documentazione di diald per maggiori informazioni.

 �  L'uso di EQL per usare due modem assieme in uno stesso collegamento
    PPP.

 �  Metodi di connessione PPP specifici delle distribuzioni (come il
    network configuration tool di Red Hat 4.x).
    Si veda la distribuzione per la documentazione sul metodo usato.

 �  Il crescente numero di programmi disponibili per automatizzare la
    configurazione di PPP
    Si veda la documentazione appropriata.


 4.  Versioni del software trattate

 Questo HOWTO assume che si usi un kernel di Linux 1.2.x con il
 software di PPP 2.1.2 oppure Linux 1.3.X/2.0.x e PPP 2.2.



 Al momento della stesura di questo HOWTO, l'ultima versione ufficiale
 disponibile di PPP per Linux era ppp-2.2f. La nuova versione (ppp-2.3)
 � ancora in beta.


 � possibile usare PPP 2.2.0 con kernel 1.2.13. Ci� richiede delle
 patch per il kernel. Si raccomanda agli utenti del kernel versione
 1.2.13 di installare il ppp-2.2 in quanto corregge diversi bug.


 Si dovrebbe notare, in particolare, che non � possibile usare il
 software PPP 2.1.2 con i kernel di Linux versione 2.0.x


 Si noti che questo documento NON discute i problemi causati dall'uso
 dei moduli caricabili del kernel 2.0.x. Si veda il kerneld mini-HOWTO
 e la documentazione kernel/module del 2.0.x (nei sorgenti di Linux
 2.0.x in /usr/src/linux/Documentation/...).


 Poich� questo documento � pensato per assistere i nuovi utenti, si
 raccomanda fortemente di usare la versione del kernel di Linux e la
 giusta versione di PPP, che siano notoriamente stabili assieme.


 5.  Altri documenti utili/importanti

 Gli utenti sono invitati a leggere:

 �  la documentazione distribuita con il pacchetto PPP;

 �  le pagine di manuale di chat e pppd;
    (si usi man chat e man pppd per vederle)

 �  la Linux Network Administration Guide (NAG);
    si veda The Network Administrators' Guide
    <http://sunsite.unc.edu/mdw/LDP-books/nag-1.0/nag.html>

 �  il Net-2/3 HOWTO;
    si veda Linux NET-2/3-HOWTO
    <http://sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/NET-2-HOWTO.html>

 �  La documentazione del kernel di Linux installata in
    /usr/src/linux/Documentation quando si installa il codice sorgente
    di Linux;

 �  La modem setup information page - si veda Modem Setup Information
    <http://www.in.net/info/modems/index.html>

 �  Gli eccellenti libri su Unix/Linux pubblicati da O'Reilly and
    Associates. Si veda O'Reilly and Associates On-Line Catalogue <
    http://www.ora.com/>. Se si � nuovi a Unix/Linux, si corra (non si
    cammini) al pi� vicino negozio di libri di computer e se ne
    comprerino un po'!

 �  La PPP-FAQ mantenuta da Al Longyear, disponibile da  Linux PPP-FAQ
    <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/docs/faqs>.
    Questa contiene un sacco di informazioni utili nel formato
    domanda/risposta molto utili quando si vuole capire perch� il PPP
    non funziona correttamente.

 �  Il crescente numero di libri su Linux di diverse case editrici ed
    autori;
    Si suggerisce di controllare l'attualit� di tali libri. Lo sviluppo
    di Linux e le distribuzioni tendono ad evolvere abbastanza
    rapidamente, mentre la revisione di libri si muove (solitamente)
    molto pi� lentamente! Comperare un libro eccellente (e ce ne sono
    tanti) che ora sia obsoleto causer� considerevole confusione e
    frustrazione ai nuovi utenti.


 In generale il miglior punto di partenza per la documentazione su
 Linux � The Linux Documentation Project Home Page
 <http://sunsite.unc.edu/mdw/>. La tendenza � di revisionare abbastanza
 regolarmente gli HOWTO.


 Sebbene si possa usare questo documento per creare la propria
 connessione PPP senza leggere nessuno dei suddetti documenti, se li si
 legge si capir� molto di pi� di quello che si andr� a fare! Si sar�
 inoltre in grado di risolvere da soli i problemi (o almeno si porranno
 domande un pelino pi� intelligenti nei newsgroup comp.os.linux.* e
 nelle mailing list di Linux).


 Questi documenti (oltre ad altri, tra cui gli RFC sull'argomento)
 forniscono spiegazioni aggiuntive e pi� dettagliate di quanto possa
 offrire questo HOWTO.


 Se si connette una LAN ad Internet usando PPP, si avr� bisogno di una
 ragionevole conoscenza sul networking TCP/IP. In aggiunta ai suddetti
 documenti, un notevole beneficio lo si potr� trarre dai libri della
 O'Reilly "TCP/IP Network Administration" e "Building Internet
 Firewalls"!


 5.1.  Utili mailing list su Linux

 Ci sono molte mailing list su Linux che operano come mezzo di
 comunicazione tra gli utenti con diversi livelli di abilit�. In ogni
 modo si sottoscrivano quelle che pi� interessano e si collabori
 fornendo la propria esperienza e visione della cosa.


 Un paio di regolette: alcune liste sono specificatamente destinate
 agli utenti di pi� alto livello ("high powered") e/o a particolari
 problematiche/argomenti. Mentre nessuno si preoccupa di chi assiste
 passivamente alle discussioni (ovvero fa il 'lurk', seguendo le
 discussioni ma non postando mai messaggi), � facile invece ricevere
 commenti alquanto sgarbati (se non una serie completa di flame) nel
 caso in cui si postasse un messaggio da principiante ("newbie") liste
 non appropriate.


 Ci� non � perch� gli utenti guru odino i nuovi utenti, ma perch�
 queste liste esistono per discutere argomenti particolari a
 particolari livelli di difficolt�.


 Ad ogni modo si sottoscrivano le liste aperte, ma si mantengono i
 propri commenti su argomenti inerenti alla lista!


 Un buon punto di partenza per le mailing list su Linux � Linux Mailing
 List Directory <http://summer.snu.ac.kr/~djshin/linux/mail-
 list/index.shtml>





 6.  Panoramica di quello che va fatto per usare come client il PPP

 Questo documento contiene un sacco di informazioni che aumentano ad
 ogni versione dello stesso!


 Di conseguenza, questo paragrafo intende fornire una concisa
 panoramica delle azioni da fare per far s� che il proprio sistema
 Linux possa connettersi come client ad un server PPP.


 6.1.  Trovare/installare il software

 Se la propria distribuzione Linux non contiene il software per il PPP,
 lo si pu� scaricare da il demone PPP di Linux
 <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/Network/serial/ppp/ppp-2.2.0f.tar.gz>.


 Al momento questa � l'ultima versione ufficiale. Comunque, si scelga
 l'ultima versione disponibile da questo sito (ppp-2.3 era in versione
 beta quando stavo scrivendo questo documento e dovrebbe essere
 rilasciato tra poco).


 Il pacchetto PPP contiene le istruzioni su come compilare ed
 installare il software, quindi questo HOWTO non lo spiegher�!


 6.2.  Compilare il supporto per il PPP nel kernel

 Il PPP in Linux si compone di due parti

 �  il demone PPP menzionato prima

 �  il supporto per il PPP nel kernel


 Molte distribuzioni forniscono di default il supporto a livello kernel
 per il PPP nei loro kernel di installazione, ma altre non lo fanno.


 Se al boot il proprio kernel mostra un messaggio simile a


 ______________________________________________________________________
 PPP Dynamic channel allocation code copyright 1995 Caldera, Inc.
 PPP line discipline registered.
 ______________________________________________________________________




 il proprio kernel ha il supporto per il PPP compilato al suo interno.


 Detto questo, probabilmente si vorr� comunque compilare il proprio
 kernel qualsiasi sia la propria distribuzione, in modo da ottenerne
 uno che usi in modo pi� efficiente le risorse del sistema data la
 propria configurazione hardware.  Non � male ricordare che il kernel
 deve risiedere completamente in memoria principale (non pu� mai essere
 swappato fuori da essa) e quindi mantenere il kernel pi� piccolo
 possibile pu� essere solo un vantaggio nelle macchine con poca
 memoria.



 Questo documento fornisce le istruzioni essenziali per ricompilare il
 kernel nel paragrafo ``Configurare il proprio Kernel di Linux''.


 Per maggiori dettagli, si veda il Kernel-HOWTO a The Linux Kernel
 HOWTO <http://sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/Kernel-HOWTO.html>


 6.3.  Informazioni da chiedere al proprio ISP

 Il server PPP pu� essere configurato in un'infinit� di modi.  Per
 potersi connettere al proprio ISP (o al server PPP della propria
 organizzazione per accedere alla propria intranet), si debbono
 ottenere un po' di informazioni sul funzionamento del server PPP.


 Poich� si sta usando Linux, si possono incontrare alcune difficolt�
 con il supporto utenti di alcuni ISP (e del server PPP per la intranet
 al lavoro) che sono a conoscenza solo di client MS Windows.


 Comunque, un numero sempre crescente di ISP usano Linux per fornire il
 loro servizio - e Linux sta penetrando pure nell'ambiente aziendale,
 perci�, se si � fortunati non si incotreranno resistenze.


 Il paragrafo ``Quali informazioni si debbono conoscere sul server
 PPP'' dir� quello che si deve sapere sul server PPP al quale ci si
 vuole connettere e come trovare le informazioni che si debbono
 conoscere.


 6.4.  Configurare il proprio modem e la porta seriale

 Per potersi connettere ad un server PPP e ottenere la velocit� di
 trasferimento migliore possibile, si deve configurare correttamente il
 proprio modem.


 Similmente, si devono configurare correttamente le porte seriali sui
 propri modem e sul computer.


 Il paragrafo ``Configurare il proprio modem e la porta seriale''
 fornisce informazioni in proposito.


 6.5.  Configurare la risoluzione da nome a indirizzo (DNS)

 Oltre ai file che lanciano PPP ed effettuano il login automatico nel
 server PPP, c'� un certo numero di file di configurazione che devono
 essere impostati per permettere al proprio computer di risolvere
 (``convertire'') nomi come www.interweft.com.au negli indirizzi IP in
 effetti usati per contattare quel computer. Questi sono:


 �  /etc/resolv.conf

 �  /etc/host.conf


 Si veda il paragrafo ``Configurare la Risuluzione da Nome ad
 Indirizzo'' per i dettagli.



 In particolare, NON � necessario che si faccia girare un name server
 nel proprio PC Linux per potersi connettere ad Internet (sebbene lo si
 possa comunque fare).  Tutto quel che si deve conoscere � l'indirizzo
 IP di almeno un name server che si possa usare (preferibilmente quello
 del proprio ISP).


 6.6.  PPP e Privilegi di root

 Lo stabilire un collegamento PPP tra la propria macchina Linux ed un
 altro server PPP richiede la manipolazione dei dispositivi di rete
 (``network device'') (l'interfaccia PPP � un'interfaccia di rete) e
 della tabella di instradamento del kernel (``kernel routing table''),
 e quindi pppd necessita dei privilegi di root.


 Per i dettagli si veda la sezione ``L'uso di PPP e i privililegi di
 root''.


 6.7.  Verificare i File del PPP della propria distribuzione e
 impostare le Opzioni del PPP

 Ci sono alcuni file di configurazione che debbono essere impostati per
 rendere operativo il PPP. Nella distribuzione di PPP ci sono alcuni
 esempi e questo paragrafo mostra quali file si dovrebbe avere:


 ______________________________________________________________________
 /etc/ppp/options
 /etc/ppp/scripts/ppp-on
 /etc/ppp/scripts/ppp-on-dialer
 /etc/ppp/options.tpl
 ______________________________________________________________________




 Pu� essere necessario creare alcuni altri file a seconda di cosa
 esattamente si ha intenzione di fare con PPP:


 ______________________________________________________________________
 /etc/ppp/options.ttyXX
 /etc/ppp/ip-up
 /etc/ppp/pap-secrets
 /etc/ppp/chap-secrets
 ______________________________________________________________________




 Inoltre, il demone PPP pu� usare un numero enorme di opzioni in riga
 di comando ed � importante usare quelle giuste; questa sezione quindi
 fa una panoramica sulle opzioni standard del PPP e aiuta nella scelta
 delle opzioni che andrebbero usate.


 Per i dettagli si veda ``Impostare i file di connessione del PPP''.


 6.8.  Se il proprio server PPP usa PAP (Password Authentication Proto�
 col)

 Molti server PPP di ISP ed aziende usano PAP. Se il proprio server non
 richiede che si usi PAP (se si pu� fare  manualmente login e si riceve
 la richiesta normale di nome e password in modo testo, il server non
 usa PAP) si pu� tranquillamente saltare questa sezione.


 Invece di fare il login nel server usando il nome utente e la password
 quando richieste per entrare nel server, un server PPP che usa PAP non
 richiede un login in modo testo.


 Le informazioni per l'autentificazione dell'utente vengono piuttosto
 scambiante come parte del protocollo di controllo di connessione
 (``link control protocol'' - LCP) che costituisce la prima parte
 dell'instaurazione del collegamento PPP.


 Il paragrafo ``Se il proprio server PPP usa PAP (Password
 Authentication Protocol)'' fornisce informazioni sui file da impostare
 per stabilire una connessione PPP usando PAP.


 6.9.  Connettersi a mano a un server PPP

 Dopo aver impostato i file di base, � una buona idea verificarli
 connettendosi a mano (usando minicom o seyon) e lanciando pppd sulla
 propria macchina Linux.


 Si veda la sezione ``Instaurare manualmente una connessione PPP'' per
 tutti i dettagli.


 6.10.  Automatizzare la propria connessione PPP

 Una volta in grado di connettersi a mano, ci si pu� concentrare sulla
 creazione di un insieme di script che automatizzeranno l'instaurazione
 della connessione.


 La sezione ``Automatizzare la propria connessione - Creazione degli
 script di connessione'' copre la configurazione degli script
 necessari, concentrandosi particolarmente su chat e sullo script di
 login sul server PPP.


 Questa sezione discute gli script per l'autentificazione con nome
 utente e password cos� come gli script per i server con
 autentificazione PAP/CHAP.


 6.11.  Chiudere la connessione

 Una volta che la connessione � stabilita e funzionante, si deve essere
 in grado di deattivarla.


 Ci� � spiegato nel paragrafo ``Chiudere la connessione PPP''.


 6.12.  Se ci sono problemi

 Molti hanno problemi a far funzionare direttamente il PPP. Le
 variazioni nei server PPP e in come questi richiedono sia configurata
 la connessione sono enormi. Similmente, ci sono molte opzioni per PPP
 e addirittura alcune combinazioni di queste non funzionano assieme.


 Oltre ai problemi di login e avvio del servizio PPP, ci sono problemi
 sia con i modem che con le linee telefoniche!


 Il paragrafo ``Risoluzione dei problemi'' fornisce alcune informazioni
 basilari sugli errori comuni, e su come isolarli e correggerli.


 Lo scopo di tale paragrafo altro NON � se non quello di fornire le
 informazioni basilari. Al Longyear mantiene la PPP-FAQ che contiene
 molte pi� informazioni su questo argormento!


 6.13.  Dopo che la connessione � stabilita

 Una volta che la connessione PPP � operativa (precisamente, almeno il
 livello IP � operativo), il PPP di Linux pu� eseguire automaticamente
 uno script (come root) per effettuare qualsiasi funzione che si pu�
 scrivere in uno script.


 Il paragrafo ``Dopo che la connessione � attiva'' fornisce
 informazioni sullo script /etc/ppp/ip-up, i parametri che riceve da
 PPP e su come usarlo per fare operazioni come scaricare la posta dal
 proprio provider, spedire qualsiasi email nella coda di attesa di
 trasmissione nella propria macchina e cos� via.


 6.14.  Problemi con i servizi IP standard su una connessione PPP a
 numero IP dinamico

 Come notato nell'introduzione, i numeri IP dinamici hanno conseguenze
 sulla capacit� del proprio PC Linux di funzionare come server in
 Internet.


 Il paragrafo ``Problemi con i servizi IP standard su una connessione
 PPP a numero IP dinamico'' fornisce informazioni sui (principali)
 servizi che ne risentono e su cosa si pu� fare (se qualcosa �
 possibile) per ovviare a questi problemi.


 7.  Configurare il proprio kernel di Linux

 Per poter usare PPP, il proprio kernel di Linux dev'essere compilato
 includendone il supporto.  Ci si procuri il codice sorgente del kernel
 di Linux se gi� non lo si ha - dovrebbe essere il /usr/src/linux in un
 file system standard di Linux.


 Si dia un'occhiata a questa directory - molte distribuzioni di Linux
 installano l'albero dei sorgenti (i file e le sottodirectory) durante
 il processo di installazione.


 Al boot, il proprio kernel di Linux mostra svariate informazioni. Tra
 queste ci sono anche quelle sul PPP, se il kernel ne include il
 supporto.  Per vedere queste informazioni, si veda il file di log del
 proprio sistema o si usi dmesg |less per visualizzare le informazioni
 sullo schermo.  Se il proprio kernel include il supporto per il PPP,
 si dovrebbe vedere una cosa di questo genere:





 ______________________________________________________________________
 PPP Dynamic channel allocation code copyright 1995 Caldera, Inc.
 PPP line discipline registered.
 ______________________________________________________________________




 (questa � per la serie 2.0.x di kernel di Linux).


 I sorgenti del kernel di Linux possono essere reperiti via ftp da
 sunsite.unc.edu o da uno dei suoi (molti) mirror.


 7.1.  Installare i sorgenti del kernel di Linux

 Quanto segue sono le istruzioni in breve per procurarsi ed installare
 i sorgenti del kernel di Linux. Informazioni pi� complete le si pu�
 trovare nel Linux Kernel HOWTO
 <http://sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/Kernel-HOWTO.html>.


 Per poter installare e compilare il kernel di Linux, si deve essere
 loggati come root.


 1. Passare alla directory  /usr/src
    cd /usr/src

 2. Controllare in /usr/src/linux se gi� ci sono installati i sorgenti.

 3. Se non si hanno i sorgenti, li si prenda dalla directory dei
    sorgenti del kernel di Linux
    <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/kernel/v2.0> o nel mirror pi�
    vicino.
    Se si cerca una delle prime versione del kernel (come la 1.2.X),
    queste sono conservate nella directory dei sorgenti dei vecchi
    kernel di Linux <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/kernel/old>.

 4. Si scelga il kernel appropriato, solitamente il pi� recente fra
    quelli disponibili nel sito. Lo si scarichi e si metta il file tar
    dei sorgenti in /usr/src.
    Nota: un file 'tar' � un archivio -- probabilmente compresso (come
    lo sono i file tar dei sorgenti del kernel di Linux) -- che
    contiene molti file in diverse directory. � l'equivalente Linux di
    un file zip multidirectory di DOS.

 5. Se gi� si hanno i sorgenti di Linux installati si debbono rimuovere
    i vecchi sorgenti. Si usi il comando
    rm -rf /usr/src/linux

 6. Ora si decomprimano e si estraggano i sorgenti usando il comando
    tar xzf linux-2.0.XX.tar.gz

 7. Adesso, si faccia cd /usr/src/linux e si legga il file README.
    Questi contiene un'eccellente spiegazione su come configurare e
    compilare un nuovo kernel. Lo si legga (pu� essere una buona idea
    stamparlo per averne una copia sotto mano durante la compilazione,
    finch� non la si � fatta abbastanza volte da conoscerne ogni minimo
    dettaglio).





 7.2.  Riconoscere il proprio hardware

 Se si ha intenzione di ricompilare il kernel si DEVE sapere quali
 schede/dispositivi ci sono installati nel proprio PC!!!  Per alcuni
 dispositivi (come le schede audio) ci sar� bisono di conoscere anche
 le diverse impostazioni (come IRQ, indirizzi di I/O e cos� via).


 7.3.  Compilazione del kernel -- il kernel di Linux 1.2.13

 Per iniziare il processo di configurazione, si seguano le istruzione
 nel file README installato con i sorgenti.  La configurazione viene
 avviata con



      make config





 Per poter usare PPP, si deve configurare il kernel per includere il
 supporto per il PPP (PPP ha bisogno sia di pppd sia del supporto nel
 kernel).


 ______________________________________________________________________
   PPP (point-to-point) support (CONFIG_PPP) [n] y
 ______________________________________________________________________




 Si risponda alle altre domande del make config a seconda dell'hardware
 nel proprio PC e delle caratteristiche che si vogliono dal sistema
 operativo Linux.  Si continui poi nella lettura del README per
 compilare ed installare il nuovo kernel.


 Il kernel 1.2.13 crea solo 4 device PPP.  Nel caso si possieda una
 scheda seriale multiporta, ci sar� bisogno di modificare i sorgenti
 del PPP nel kernel per avere pi� porte (si veda il file README.linux
 distribuito assieme al PPP-2.1.2 per maggiori dettagli sulle semplici
 modifiche da fare).


 Nota: il processo di configurazione dell'1.2.13 NON permettere di
 tornare indietro -- se si fa un'errore rispondendo ad una domanda
 durante il dialogo con make config, si esca premendo CTRL C e si
 ricominci.


 7.4.  Compilazione del kernel -- i kernel di Linux 1.3.x e 2.0.x

 Per Linux 1.3.x e 2.0.x, si pu� usare un processo simile a quello di
 Linux 1.2.13. Ancora, si seguano le istruzioni del file README
 installato con i sorgenti.  Il processo di configurazione si avvia con



      make config




 Comunque, c'� anche la possibilit� di usare


      make menuconfig





 Ci� fornisce un sistema di configurazione a menu con un help in linea
 che permette di spostarsi avanti e indietro nel processo di
 configurazione.


 Esiste inoltre un'interfaccia di configurazione altamente consigliata
 che gira in X Window


      make xconfig





 Il supporto per il PPP pu� essere compilato direttamente dentro al
 kernel oppure come modulo.


 Se quando la propria macchina Linux � operativa, si usa PPP solo per
 brevi periodi, allora si raccomanda di compilare il supporto per il
 PPP come modulo.  Usando 'kerneld' il proprio kernel caricher�
 automaticamente i moduli richiesti per fornire il supporto per il PPP
 quando si lancia il processo di connessione con PPP. Ci� fa
 risparmiare porzioni importanti di memoria:  nessuna parte del kernel
 pu� essere messa in swap, ma i moduli caricabili sono automaticamente
 rimossi se non sono in uso.


 Per far ci� si deve abilitare il supporto per i moduli caricabili:

 ______________________________________________________________________
         Enable loadable module support (CONFIG_MODULES) [Y/n/?] y
 ______________________________________________________________________



 Per aggiungere il supporto nel kernel per il PPP, si risponda alla
 seguente domanda:

 ______________________________________________________________________
         PPP (point-to-point) support (CONFIG_PPP) [M/n/y/?]
 ______________________________________________________________________




 Per il modulo caricabile del PPP, si risponda M, altrimenti per
 compilare il PPP dentro al kernel rispondere Y.


 Diversamente dal kernel 1.2.13, il kernel 2.0.x crea device PPP al
 volo quando sono necessari e non c'� pi� bisogno di modificare i
 sorgenti per incrementare il numero di dispositivi PPP disponibili.



 7.5.  Nota su PPP-2.2 e /proc/net/dev

 Se si usa PPP-2.2, si scoprir� che un effetto collaterale nella
 creazione al volo dei dispositivi PPP � che nessun dispositivo viene
 mostrato nel file system /proc/net finch� il dispositivo non � creato
 lanciando pppd:


 ______________________________________________________________________
 [hartr@archenland hartr]$ cat /proc/net/dev
 Inter-|   Receive                  |  Transmit
  face |packets errs drop fifo frame|packets errs drop fifo colls carrier
     lo:  92792    0    0    0    0    92792    0    0    0     0    0
   eth0: 621737   13   13    0   23   501621    0    0    0  1309    0
 ______________________________________________________________________




 Una volta avviati uno (o pi�) servizi ppp, si vedranno delle voci cos�
 (da un server ppp):


 ______________________________________________________________________
 [root@kepler /root]# cat /proc/net/dev
 Inter-|   Receive                  |  Transmit
  face |packets errs drop fifo frame|packets errs drop fifo colls carrier
     lo: 428021    0    0    0    0   428021    0    0    0     0    0
   eth0:4788257  648  648  319  650  1423836    0    0    0  4623    5
   ppp0:   2103    3    3    0    0     2017    0    0    0     0    0
   ppp1:  10008    0    0    0    0     8782    0    0    0     0    0
   ppp2:    305    0    0    0    0      297    0    0    0     0    0
   ppp3:   6720    7    7    0    0     7498    0    0    0     0    0
   ppp4: 118231  725  725    0    0   117791    0    0    0     0    0
   ppp5:  38915    5    5    0    0    28309    0    0    0     0    0
 ______________________________________________________________________




 7.6.  Considerazioni generali sulla configurazione del kernel per il
 PPP

 Se si sta mettendo su un PC Linux per far da server PPP, si deve
 compilare il supporto per l'IP forwarding. Questo � pure necessario se
 si vuole usare Linux per collegare alcune LAN assieme o per connettere
 la propria LAN ad Internet.


 Se si connette una LAN ad Internet (o si connettono assieme due LAN),
 si dovrebbe essere ben coscienti delle problematiche sulla sicurezza.
 L'aggiunta del supporto per i firewall IP nel kernel probabilmente �
 un DOVERE!


 Questo sar� necessario anche se si vuole usare IP masquerade per
 connettere una LAN che usa uno dei suddetti numeri di rete IP 'non
 connessi'.


 Per abilitare l'IP Masquerade e l'IP fire walling, si DEVE rispondere
 affermativamente alla prima domanda nel processo make config:




 ______________________________________________________________________
 Prompt for development and/or incomplete code/drivers (CONFIG_EXPERIMENTAL)?
 ______________________________________________________________________




 Ai nuovi utenti questo potrebbe sembrare un po' fuori luogo, ma molti
 utenti Linux usano attivamente l'IP Masquerade e l'IP Firewalling dei
 kernel Linux 2.0.XX senza alcun problema.


 Una volta installato il nuovo kernel e riavviata la macchina, si pu�
 cominciare a configurare e a testare il(i) collegamento(i) PPP.


 8.  Quali informazioni si debbono conoscere sul server PPP

 Prima di poter stabilire una connessione PPP con un server, �
 necessario procurarsi le seguenti informazioni (ci si rivolga al
 supporto clienti o agli amministratori del proprio server PPP):

 �  Il o i numeri telefonici da comporre per il servizio
    Se si � dietro ad un PABX, � necessario conoscere anche il numero
    PABX che abilita le chiamate esterne - solitamente � lo zero (0) o
    il nove (9).

 �  Il server usa numeri IP DINAMICI o STATICI?
    Se il server usa numeri IP STATICI, allora � necessario conoscere
    quale numero IP usare per la propria estremit� della connessione
    IP. Se il proprio ISP vi fornisce una sottorete di numeri IP
    validi, bisogna conoscere anche quali numeri IP � possibile usare e
    qual'� la maschera di rete (netmask).

    La maggior parte degli Internet Service Provider usa numeri IP
    DINAMICI. Come detto in precedenza, ci� ha qualche implicazione in
    termini di servizi che si possono usare.

    Comunque, anche se si stanno usando numeri IP STATICI, molti server
    PPP non permetteranno mai (per ragioni di sicurezza) ad un client
    di specificare un numero IP, in quanto ci� � un rischioso. Si deve
    comunque avere questa informazione!

 �  Quali sono i numeri IP dei Domain Name Server dell'ISP?
    Dovrebbero essere almeno due sebbene ne serva solo uno.

    Ci potrebbe essere un problema a questo punto. La configurazione
    del PPP di MS Windows 95 permette che l'indirizzo del DNS sia
    passato al client come parte del processo di connessione. Quindi il
    proprio ISP potrebbe benissimo rispondere che non c'� la necessit�
    di conoscere gli indirizzi dei server DNS.

    Per Linux, si DEVE conoscere l'indirizzo di almeno un DNS.
    L'implementazione del PPP in Linux non permette di impostare
    dinamicamente il numero IP del DNS durante la connessione, e
    probabilmente non lo far� mai nemmeno in futuro.

    Nota: mentre Linux (come client PPP) non pu� accettare l'indirizzo
    del DNS da un server, pu�, quando funziona come server, passare
    l'informazione ai client usando l'opzione dns-addr di pppd.

 �  Il server richiede l'uso di PAP/CHAP?
    Se questo � il caso di deve conoscere "id" e "secret" da usare
    durante la connessione (probabilmente queste sono il proprio nome
    utente e la propria password nel proprio ISP).

 �  Il server avvia automaticamente il PPP o si deve fornire un qualche
    comando per far partire il PPP una volta fatto il login?
    Se si deve dare un comando per avviare il PPP, qual �?

 �  Il server � un sistema Microsoft Windows NT e, se cos� �, usa il
    sistema MS PAP/CHAP?
    Molte LAN di aziende usano MS Windows NT in questo modo per
    aumentare la sicurezza.


 Ci si annoti con cura queste informazioni, che tra un po' andremo ad
 usarle!


 9.  Configurare il proprio modem e la porta seriale

 Ci si dovrebbe assicurare che il proprio modem sia impostato
 correttamente e conoscere a quale porta seriale � connesso.


 Si ricorda:

 �  DOS com1: = Linux /dev/cua0 (e /dev/ttyS0)

 �  DOS com2: = Linux /dev/cua1 (e /dev/ttyS1)
    eccetera


 Non � male ricordare che se si hanno 4 porte seriali, la
 configurazione predefinita dei PC � di avere la com1 e la com3 che
 condividono IRQ4 e la com2 e la com4 che condividono IRQ3.


 Se si hanno dispositivi su una porta seriale standard che condivide un
 IRQ con il proprio modem, probabilmente si avranno dei problemi.  Ci
 si deve assicurare che la porta seriale a cui � connesso il modem
 abbia un IRQ di sua propriet� e non condiviso.  Molte schede seriali
 moderne (e le porte seriali sulle schede madri di buona qualit�)
 permettono di spostare l'IRQ delle porte seriali.


 Se si usa un kernel versione 2 di Linux, si possono vedere quali IRQ
 sono in uso con cat /proc/interrupts, che produrr� un output simile a:

 ______________________________________________________________________
  0:    6766283   timer
  1:      91545   keyboard
  2:          0   cascade
  4:     156944 + serial
  7:     101764   WD8013
 10:     134365 + BusLogic BT-958
 13:          1   math error
 15:    3671702 + serial
 ______________________________________________________________________




 Qui � mostrata una porta seriale sull'IRQ4 (un mouse) ed una porta
 seriale sull'IRQ15 (la connessione PPP permanente via modem ad
 Internet). Ci sono anche le porte seriali com2 su IRQ3, e la com4 su
 IRQ14, ma non sono utilizzate e perci� non vengono mostrate.


 Attenzione: bisogna sapere quello che si fa quando si gioca con gli
 IRQ! Non solo si deve aprire il proprio computer, tirare fuori le
 schede e giocare con i jumper, ma si deve pure sapere cosa c'� su un
 determinato IRQ. Nel mio caso ho un PC totalmente basato su SCSI, e
 cos� ho disabilitato l'interfaccia IDE sulla scheda madre che
 normalmente usano gli IRQ14 e 15!


 Si dovrebbe tener presente che se il proprio PC si avvia anche con
 altri sistemi operativi, lo spostamento degli IRQ pu� far s� che tali
 sistemi operativi non si avviino correttamente, o che non si avviino
 affatto.


 Se si spostano le porte seriali su IRQ non standard, allora bisogna
 dire a Linux qual � IRQ che ogni porta usa. Ci� � fatto usando
 setserial ed � meglio farlo durante la sequenza di avvio del sistema
 in rc.local o rc.serial che viene chiamato da rc.local oppure come
 parte dell'inizializzazione SysV.  Per la macchina descritta in
 precendenza, i comandi usati sono:

 ______________________________________________________________________
 /bin/setserial -b /dev/ttyS2 IRQ 11
 /bin/setserial -b /dev/ttyS3 IRQ 15
 ______________________________________________________________________




 Comunque, se si usa il modulo per le seriali e lo si fa caricare
 dinamicamente quando necessario da kerneld, non si possono impostare
 gli IRQ ed il resto e poi dimenticarsene una volta avviato il sistema,
 in quando se il modulo viene scaricato, Linux si dimentica delle
 impostazioni speciali.


 Quindi, se si fa caricare su richiesta il modulo per le seriali,
 bisogna riconfigurare gli IRQ ed il resto ogni volta che viene
 caricato il modulo.


 9.1.  Una nota sulle porte seriali e le loro velocit�

 Se si usa un modem (esterno) ad alta velocit� (14,400 Baud o
 superiore), la propria porta seriale dev'essere in grado di gestire il
 flusso di dati che un tale modem � in grado di produrre, in
 particolare quando il modem comprime i dati.


 Ci� richiede che la propria porta seriale usi un UART (Universal
 Asynchronous Receiver Transmitter - Ricevitore/Trasmettitore Asincrono
 Universale) moderno come un 16550(A). Se si usa una vecchia macchina
 (o una vecchia scheda seriale), � abbastanza probabile che la propria
 porta seriale abbia solamente un UART 8250, che pu� causere
 considerevoli problemi quando utilizzata con un modem ad alta
 velocit�.


 Si usi il comando


      setserial -a /dev/ttySx






 per far s� che Linux dica il tipo di UART in proprio possesso. Se non
 si ha una UART del tipo 16550A, si investa un po' di soldi in una
 nuova scheda seriale (disponibile a meno di $50). Una volta comperata,
 ci si assicuri di poterne spostare gli IRQ!


 Nota: la prima versione del chip UART 16550 ha un errore. Questo �
 stato scoperto quasi subito ed � stata rilasciata una revisione del
 chip: l'UART 16550A. Comunque circolano un numero relativamente basso
 di chip fallati. Non � facile incappare in uno di questi, ma comunque,
 almeno per le schede abbastanza pregiate, si dovrebbe ottenere una
 risposta al comando precedente che dice 16550A.


 9.2.  Nomi delle Porte Seriali

 Storicamente, Linux usava i device cuaX per le chiamate in uscita
 (dial out) e i device  ttySx per quelle in ingresso (dial in).


 La porzione del kernel che richiedeva ci� � stata cambiata nella
 versione 2.0.x del kernel e si dovrebbero usare i ttySx sia per il
 dial in che per il dial out. Da quel che ho capito i device cuaX
 potrebbero benissimo scomparire in una versione futura del kernel.


 9.3.  Configurare il proprio modem

 Per usare PPP bisogna configurare correttamente il proprio modem. Per
 far ci� SI LEGGA IL MANULE DEL PROPRIO MODEM! La maggior parte dei
 modem hanno delle impostazioni predefinite dal costruttore che
 selezionano le opzioni richieste per il PPP. La configurazione minima
 richiede:

 �  Controllo di flusso hardware (RTS/CTS) (&K3 in molti modem Hayes)

 Altre impostazioni (in comandi standard Hayes) che si dovrebbero
 controllare sono:

 �  E1 Echo ON (richiesto per il funzionamento di chat)

 �  Q0 Report result codes (richiesto per il funzionamento di chat)

 �  S0=0 Auto Answer OFF (a meno che non si voglia che il proprio modem
    risponda al telefono)

 �  &C1 Carrier Detect ON solo dopo la connessione

 �  &S0 Data Set Ready (DSR) sempre ON

 �  (forse)   Data Terminal Ready


 Esiste un sito che offre le impostazioni per un modem per una variet�
 in continua crescita di costruttori e modelli di modem a Modem setup
 information <http://www.in.net/info/modems/index.html> che pu� tornare
 utile in questa operazione.


 Non � male neppure investigare sul funzionamento dell'interfaccia
 seriale del modem usata per connetterlo al proprio computer. La
 maggior parte dei modem permette di far funzionare tale interfaccia a
 velocit� FISSA, mentre lasciano all'interfaccia con la linea
 telefonica la possibilit� di variare la sua velocit� in modo da usare
 quella pi� alta che sia lei che la corrispondente nel modem remoto
 riescono a gestire.
 Ci� � noto come funzionamento ``split speed''. Se il proprio modem lo
 supporta, si blocchi l'interfaccia seriale del modem alla velocit� pi�
 alta disponibile (generalmente 115200 baud ma pi� probabilmente 38400
 baud per i modem a 14400).


 Si usi il proprio software di comunicazione (p.es. minicom o seyon)
 per scovare la configurazione del proprio modem e per impostare quanto
 richiesto per il PPP. Molti modem ritornano le loro impostazioni
 correnti in risposta a AT&V, ma si consulti comunque il manuale del
 proprio modem.


 Se si fa un casotto con le impostazioni, si pu� ritornare alle
 impostazioni sane (solitamente) dando il comando AT&F che riporta il
 modem alle impostazioni del costruttore (comunque per la maggior parte
 dei modem che ho incontrato, le impostazioni di fabbrica includono
 tutto quello che serve per il PPP - ma si dovrebbe comunque
 controllare)


 Una volta scoperta la stringa di configurazione richiesta dal modem,
 la si annoti da qualche parte. Ora ci sono due possibilit�: si possono
 immagazzinare queste impostazioni nella memoria non volatile del modem
 in modo da poter essere richiamate con un apposito comando AT, oppure
 si pu� passare le impostazioni corrette al modem come parte del
 processo di composizione del numero.


 Se si usa il proprio modem solamente da Linux per chiamare il proprio
 ISP o server aziendale, la cosa pi� semplice sar� salvare la propria
 configurazione del modem nella RAM non volatile.


 Se d'altra parte, il proprio modem � usato da altre applicazioni e
 sistemi operativi, � pi� sicuro passare le informazioni al modem ogni
 volta che viene fatta la chiamata cosicch� � garantito che il modem �
 sempre nello stato corretto per la chiamata (ci� ha pure il vantaggio
 aggiuntivo di registrare la stringa di configurazione del modem nel
 caso il modem perda il contenuto della NV-RAM, che pu� sempre
 succedere).


 9.4.  Note sul controllo del flusso seriale

 Quando i dati viaggiano su linee di comunicazione seriale, pu�
 capitare che i dati arrivino pi� velocemente di quanto il computer
 possa gestire (il computer potrebbe essere occupato a fare
 qualcos'altro -- si ricordi che Linux � un sistema operativo multi-
 utente e multi-processo). Per poter assicurare che i dati non vengano
 persi (ovvero che i dati non superino la capacit� del buffer
 d'ingresso e quindi vengano persi), sono necessari alcuni metodi per
 controllare il flusso di dati.


 Nelle linee seriali ci sono due modi per farlo:

 �  Usando segnali hardware (Clear To Send/Request to Send -- CTS/RTS)

 �  Usando segnali software (control S e control Q, noti anche come
    XON/XOFF).


 Mentre l'ultimo pu� andare bene per la connessione di un terminale
 (testo), i dati in un collegamento PPP usano tutti gli 8 bit ed �
 abbastanza probabile che da qualche parte nei dati ci siano dei byte
 di dati che corrispondono a control S e control Q. Quindi, se il modem
 � impostato per il controllo di flusso software, le cose possono
 rapidamente andare in sfacelo!


 Per le connessioni ad alta velocit� che usano PPP (che usa dati a 8
 bit) il controllo di flusso hardware � vitale ed � per questa ragione
 che si deve usare questo tipo di controllo di flusso.


 9.5.  Verificare il proprio modem per la connessione

 Ora che si � configurato il proprio modem e la porta seriale, � una
 buona idea assicurarsi che queste impostazioni facciano realmente il
 loro lavoro, chiamando il proprio ISP e verificando di potersi
 connettere.


 Usando un pacchetto di comunicazione (come minicom), si imposti la
 inizializzazione richiesta per il PPP e per chiamare il server PPP al
 quale ci si vuole connettere in una sessione PPP.


 (Nota: a questo punto NON stiamo provando a fare una connessione PPP,
 ma solo verificando di avere il numero di telefono giusto e di
 scoprire esattamente cosa il server ci risponde per poter poi fare il
 login ed avviare il PPP).


 Durante questo processo, si catturi (registrandolo su un file)
 l'intero processo di login oppure si annoti accuratamente (molto
 accuratamente) esattamente quello che il server risponde per far
 capire che � il momento di inserire il proprio nome utente e la
 propria password (e qualsiasi altro comando necessario per stabilire
 una connessione PPP).


 Se il proprio server usa PAP, non si dovrebbe vedere una richiesta di
 login, ma sul proprio schermo si dovrebbe invece vedere la
 rappresentazione in modo testo del protocollo di controllo della
 connessione (che assomiglia tanto a della spazzatura).


 Qualche avvertenza:


 �  alcuni server sono abbastanza intelligenti: si pu� fare il login
    usando nome/password in modo testo oppure usando PAP. Quindi se il
    proprio ISP o server aziendale usa PAP ma non si vede la spazzatura
    partire immediatamente, ci� non vuol dire che si � fatto qualcosa
    in modo errato;

 �  alcuni server richiedono che inizialmente si immetta un po' di
    testo e poi avviano una sequanza PAP standard;

 �  alcuni server PPP sono passivi, ovvero stanno l� semplicemente non
    spedendo niente finch� il client che sta facendo il dialing non gli
    spedisce un pacchetto lcp valido. Se il server PPP a cui ci si sta
    connettendo opera in modo passivo, non si vedr� mai la spazzatura!

 �  alcuni server non avviano il PPP finch� non si preme ENTER, quindi
    non � una cattiva idea provare a farlo se ci si � connessi
    correttamente ma non si vede la spazzatura!



 Non � male connettersi almeno un paio di volte -- alcuni server
 cambiano i loro prompt (p.es. con il passare del tempo!) ogni volta
 che ci si connette. I due prompt critici che la propria macchina Linux
 ha necessit� di identificare ogni volta che si fa la connessione sono:

 �  il prompt che richiede di inserire il proprio nome utente;

 �  il prompt che richiede di inserire la propria password.


 Se si deve lanciare un comando per avviare il PPP nel server, �
 necessario trovare anche il prompt che il server d� una volta che ci �
 loggati per dire che ora � possibile inserire il comando per lanciare
 il PPP.


 Se il proprio server, una volta loggati, lancia automaticamente il PPP
 si inizier� a vedere un po' di spazzatura sullo schermo - queste sono
 le informazioni che il server sta spedendo per avviare e configurare
 la connessione PPP.


 Dovrebbero essere qualcosa di questo tipo:


 ______________________________________________________________________
 ~y}#.!}!}!} }8}!}$}%U}"}&} } } } }%}& ...}'}"}(}"} .~~y}
 ______________________________________________________________________



 (NdT: � questa la ``spazzatura'' a cui si faceva e si far�
 riferimento.)


 Su alcuni sistemi il PPP deve essere esplicitamente avviato sul
 server. Questo di solito � perch� il server � stato configurato per
 permettere sia il login in PPP che il login con una shell usando la
 stessa coppia nome utente/password. Se questo � il proprio caso, si
 inserisca il comando una volta effettuato il login. Anche in questo
 caso, si vedr� della spazzatura non appena viene avviato il lato
 server della connessione PPP.


 Se non si vede la spazzatura immediatamente dopo la connessione (e
 nemmeno dopo il login e l'avvio manuale del server PPP, se richiesti)
 si prema Enter per vedere se almeno questo avvia il server PPP...


 A questo punto, si pu� "riattaccare" (N.d.T.: nel senso della cornetta
 del telefono) il proprio modem (solitamente, battendo velocemente +++
 e poi dando il comando ATHO una volta che il modem ha risposto con
 OK).


 Se non si riesce a far andare il proprio modem, si legga il suo
 manuale, le pagine man del software di comunicazione e il Serial
 HOWTO! Una volta fatto questo, si rifaccia (per bene) quanto spiegato
 in precedenza.


 10.  Configurare la risoluzione da nome a indirizzo (DNS)

 Mentre agli umani piace dare nomi alle cose, i computer preferiscono
 di molto i numeri.  In una rete TCP/IP (che � quello che Internet �),
 chiamiamo le macchine con un nome particolare per ogni macchina che
 vive in un particolare "dominio". Per esempio, la mia workstation
 Linux si chiama archenland e risiede nel dominio interweft.com.au. Il
 suo indirizzo "umano" � quindi archenland.interweft.com.au (che � noto
 come il FQDN - fully qualified domain name).


 Comunque, quando i computer comunicano attraverso Internet, affinch�
 questa macchina possa essere trovata dagli altri computer in Internet,
 � in realt� nota con il suo numero IP.


 La traduzione (risoluzione) del nome (e del dominio) della macchina
 nei numeri realmente usati su Internet � compito di macchine che
 offrono il servizio di Domain Name (Domain Name Service).


 Ci� che succede � questo:


 �  la propria macchina ha bisogno di sapere l'indirizzo IP di un
    particolare computer. L'applicazione che richiede questa
    informazione chiede al `risolutore' (resolver) nel proprio PC Linux
    di fornire questa informazione;

 �  il risolutore interroga il file locale degli host (/etc/hosts) e i
    domain name server di cui � a conoscenza (l'esatto comportamento
    del resolver � determinato da /etc/host.conf);

 �  se la risposta � trovata nel file degli host, ne viene ritornato il
    valore in risposta;

 �  se � specificato un domain name server, il proprio PC interroga
    questa macchina;

 �  se la macchina DNS sa gi� il numero IP per il nome richiesto, lo
    ritorna in risposta. Se cos� non �, interroga altri name server in
    Internet per trovare l'informazione. Il name server poi passa
    questa informazione al risolutore e questi all'applicazione che ne
    aveva fatto richiesta.


 Quando si fa una connessione PPP, si deve dire alla propria macchina
 Linux dove andare a prendere le informazioni sulla conversione da nome
 ad indirizzo IP (risoluzione dell'indirizzo - address resolution) in
 modo che noi si possa usare i nomi delle macchine ma il nostro
 computer possa tradurli in numeri IP di cui a bisogno per fare il
 proprio lavoro.


 Un modo � di inserire ogni host con il quale si vuole dialogare nel
 file /etc/hosts (il che � realisticamente totalmente impossibile se si
 � connessi ad Internet); un altro � di usare i numeri IP della
 macchine invece dei loro nomi (un esercizio di memoria impossibile
 tranne che per le LAN pi� piccole).


 Il modo migliore � configurare Linux in modo che sappia dove andare a
 prendere automaticamente queste informazioni nome/numero. Questo
 servizio � fornito dai sistemi Domain Name Server (DNS). Tutto ci� che
 serve � di inserire il numero (o i numeri) IP dei domain name server
 nel proprio file /etc/resolv.conf.





 10.1.  Il file /etc/resolv.conf

 L'amministatore del proprio server PPP o il servizio assistenza
 clienti dovrebbe aver fornito due numeri IP di DNS (ne � necessario
 solo uno, ma due danno un po' di ridondanza in caso di problemi in uno
 dei due).


 Come menzionato in precedenza, Linux non pu� impostare il proprio name
 server nel modo che usa MS Windows 95. Quindi si deve insistere
 (mantenendo la calma) in modo che il proprio ISP fonisca questa
 informazione!


 Il proprio /etc/resolv.conf potrebbe essere qualcosa di simile a:


 ______________________________________________________________________
 domain nome.di.dominio.del.proprio.isp
 nameserver 10.25.0.1
 nameserver 10.25.1.2
 ______________________________________________________________________




 Si modifichi questo file (creandolo se necessario) per metterci le
 informazioni fornite dal proprio ISP. Dovrebbe avere la propriet� e i
 permessi che seguono:



      -rw-r--r--   1 root     root           73 Feb 19 01:46 /etc/resolv.conf





 Se si � gi� configurato un /etc/resolv.conf perch� si � in una LAN,
 semplicemente si aggiungano i numeri IP dei server DNS per il PPP al
 file che gi� esiste.


 10.2.  Il file /etc/host.conf

 Si dovrebbe pure controllare che il proprio file /etc/host.conf sia
 configurato correttamente. Dovrebbe essere una cosa cos�:

 ______________________________________________________________________
 order hosts,bind
 multi on
 ______________________________________________________________________




 Ci� dice al risolutore di usare le informazioni nel file degli host
 prima di interrogare un DNS per la risoluzione.


 11.  L'uso di PPP e i privilegi di root

 Poich� PPP ha bisogno di impostare alcuni dispositivi di rete,
 modificare la tabella di instradamento del kernel ed altro, richiede i
 privilegi di root per farlo.

 Se altri utenti oltre a root devono poter avviare una connessione PPP,
 il programma pppd dev'essere setuid root:



      -rwsr-xr-x   1 root     root        95225 Jul 11 00:27 /usr/sbin/pppd





 Se /usr/sbin/pppd non � impostato in questo modo, allora come root si
 digiti il comando:




      chmod u+s /usr/sbin/pppd





 Quello che fa � rendere pppd eseguibile con i privilegi di root anche
 se l'eseguibile � lanciato da un utente ordinario. Ci� permette agli
 utenti normali di lanciare pppd con i privilegi necessari per
 impostare le interfacce di rete e la tabella di instradamento del
 kernel.


 I programmi che sono eseguiti come 'set uid root' potenzialmente sono
 dei buchi di sicurezza e si dovrebbe essere estremamente cauti nel
 fare programmi 'suid root'. Un certo numero di programmi (incluso
 pppd) sono stati scritti con tutte le attenzioni per minimizzare i
 pericoli conseguenti alla loro esecuzione in suid root, quindi
 dovrebbe essere sicuro farlo (ma non ci sono garanzie).


 A seconda di come si vuole che il proprio sistema funzioni -
 specificatamente se si vuole che QUALSIASI utente nel proprio sistema
 sia in grado si avviare una connessione PPP, si dovrebbe rendere i
 propri script ppp-on/off leggibili ed eseguibili al mondo intero
 (probabilmente questo va bene solo se il proprio PC � usato SOLO da se
 stessi).


 Comunque, se NON si vuole che qualsiasi utente sia in grado di avviare
 una connessione PPP (per esempio, i propri figli hanno un account
 sulla macchina Linux, ma non vuoi che vadano in giro per Internet
 senza la una supervisione), bisogna creare un gruppo per il PPP (come
 root, si modifichi il file /etc/group) e:

 �  si renda pppd suid root, di propriet� dell'utente root e del gruppo
    PPP, con gli altri permessi su questo file vuoti. Insomma dovrebbe
    avere questi permessi (o simili):


      -rwsr-x---   1 root     PPP         95225 Jul 11 00:27 /usr/sbin/pppd





 �  si rendano gli script ppp-on/off di propriet� dell'utente root e
    del gruppo PPP;

 �  si rendano gli script ppp-on/off leggibili/eseguibili al gruppo PPP


      -rwxr-x---   1 root     PPP           587 Mar 14  1995 /usr/sbin/ppp-on
      -rwxr-x---   1 root     PPP           631 Mar 14  1995 /usr/sbin/ppp-off





 �  si rendano vuoti gli altri diritti di accesso a ppp-on/off;

 �  si aggiungano gli utenti che si vuole possano avviare il PPP al
    gruppo PPP in /etc/group.


 Anche se si fa questo, gli utenti ordinari non saranno ANCORA in grado
 di buttare gi� la connessione via software! L'esecuzione dello script
 ppp-off richiede i privilegi di root. Comunque, qualsiasi utente pu�
 semplicemente spegnere il modem (o disconnettere la linea telefonica
 da un modem interno).


 Un alternativa (e metodo migliore) a questa impostazione � di usare il
 programma sudo. Questo offre maggiore sicurezza e permetter� di
 impostare le cose in modo tale che qualsiasi utente (autorizzato)
 possa attivare/disattivare la connessione usando gli script. Usando
 sudo si permetter� ad un utente autorizzato di attivare/disattivare la
 connnessione PPP in modo pulito e sicuro.



 12.  Impostare i file di connessione PPP

 Adesso � necessario essere loggati come root per creare le directory e
 modificare i file necessari per impostare il PPP, anche se poi si
 vuole che il PPP sia accessibile a tutti gli utenti e non solo a root.


 Il PPP usa un certo numero di file per connettersi e impostare la
 connessione PPP. Questi differiscono per nome e locazione in PPP 2.1.2
 e 2.2.


 Per il PPP 2.1.2 i file sono:


 ______________________________________________________________________
 /usr/sbin/pppd          # l'eseguibile PPP
 /usr/sbin/ppp-on        # lo script di composizione del numero e connessione
 /usr/sbin/ppp-off       # lo script di disconnessione
 /etc/ppp/options        # le opzioni che pppd usa per tutte le connessioni
 /etc/ppp/options.ttyXX  # le opzioni specifiche per una connessione su
                         # questa porta
 ______________________________________________________________________




 Per il PPP 2.2 i file sono:






 ______________________________________________________________________
 /usr/sbin/pppd                  # l'eseguibile PPP
 /etc/ppp/scripts/ppp-on # lo script di composizione del numero e connessione
 /etc/ppp/scripts/ppp-on-dialer  # parte 1 dello script di composizione
                                 # del numero
 /etc/ppp/scripts/ppp-off        # il vero script di chat
 /etc/ppp/options            # le opzioni che pppd usa per tutte le connessioni
 /etc/ppp/options.ttyXX      # le opzioni specifiche per una connessione su
                             # questa porta
 ______________________________________________________________________




 Gli utenti di Red Hat Linux dovrebbero notare che l'installazione
 predefinita di Red Hat 4.X mette questi script in
 /usr/doc/ppp-2.2.0f-2/scripts.


 Nella propria directory /etc ci dovrebbe essere una directory ppp:



      drwxrwxr-x   2 root     root         1024 Oct  9 11:01 ppp





 Se non esiste, la si crei con questo proprietario e permessi.


 Se la directory gi� esiste, dovrebbe contenere un file di opzioni
 tipo, chiamato options.tpl. Questo file � incluso qui sotto nel caso
 che non ci sia.


 Lo si stampi in quanto contiene una spiegazione di praticamente tutte
 le opzioni per PPP (utile da leggere assieme alle pagine man di pppd).
 Sebbene si possa usare questo file come punto di partenza del proprio
 file /etc/ppp/options file, � probabilmente meglio creare un proprio
 file di opzioni che non contenga tutti i commenti, il quale sar� cos�
 molto pi� breve e pi� facile da leggere e mantenere.


 Se si posseggono pi� linee seriali o modem (caso tipico di un server
 PPP), si crei un file /etc/ppp/options generale contenente le opzioni
 comuni a tutte le porte seriali sulle quali si vuole supportare il
 dial in/out e poi si crei un file di opzioni individuali per ognuna
 delle line seriali sulle quali si voglia poter stabilire una
 connessione PPP con le impostazioni specifiche richieste per ogni
 porta.


 Questi file specifici per le porte si chiamano options.ttyx1,
 options.ttyx2 e cos� via (dove x � la lettera appropriata per le
 proprie porte seriali).


 Comunque, per una connessione PPP singola, si pu� semplicemente usare
 il file /etc/ppp/options. In alternativa si possono mettere tutte le
 opzioni come argomenti per il comando pppd stesso.


 � pi� semplice mantenere una configurazione che usa i file
 /etc/ppp/options.ttySx. Se si usa PPP per connettersi ad un certo
 numero di siti diversi, si possono creare file di opzioni per ogni
 sito in /etc/ppp/options.site e poi specificare il file di opzioni
 come un parametro del comando PPP quando ci si connette (usando
 l'opzione file file_opzioni nella riga di comando di pppd).


 12.1.  Il file di opzioni tipo options.tpl

 Alcune distribuzioni sembrano aver perso il file options.tpl, e quindi
 eccone qui una versione completa. Suggerisco di NON modificare questo
 file per creare il proprio (o i propri) file /etc/ppp/options.
 Piuttosto, lo si copi su un nuovo file e poi si modifichi quello. Se
 si fa casino con le modifiche � sempre possibile tornare a quello
 originale e ricominciare.




















































 ______________________________________________________________________
 # /etc/ppp/options -*- sh -*- opzioni generali per pppd
 # created 13-Jul-1995 jmk
 # autodate: 01-Aug-1995
 # autotime: 19:45

 # Usa l'eseguibile o il comando shell specificato per impostare la
 # linea seriale. Questo script solitamente userebbe il programma
 # "chat" per dialogare con il modem ed avviare la sessione ppp
 # remota.
 #connect "echo Bisogna installare un comando connect."

 # Avvia l'eseguibile o il comando shell specificato dopo che pppd ha
 # concluso la connessione, Questo script potrebbe, ad esempio, inviare
 # comandi al modem per fargli riagganciare se non sono disponibili i
 # segnali di controllo hardware del modem.
 #disconnect "chat -- \d+++\d\c OK ath0 OK"

 # mappa di caratteri asincrona -- esadecimale a 32-bit; ogni bit � un
 # carattere del quale � necessario fare l'escape quando pppd lo
 # riceve. 0x00000001 rappresenta '\x01', e 0x80000000 rappresenta
 # '\x1f'.
 #asyncmap 0

 # Richiede che il peer si autentifichi da solo prima di permettere la
 # trasmissione o la ricezione di pacchetti di rete.
 #auth

 # Usa il controllo di flusso hardware (i.e. RTS/CTS) per controllare
 # il flusso di dati sulla porta seriale.
 #crtscts

 # Usa il controllo di flusso software (i.e. XON/XOFF) per controllare
 # il flusso di dati sulla porta seriale.
 #xonxoff

 # Aggiunge, quando la negoziazione IPCP � completata con successo, un
 # instradamento predefinito nella tabella di instradamento di sistema,
 # usando il peer come gateway. Questa voce viene automaticamente
 # rimossa quando la connessione PPP � interrotta.
 #defaultroute

 # Specifica che di certi caratteri dovrebbe essere fatto l'escape in
 # trasmissione (indipendentemente dal fatto il peer richieda tale
 # operazione con la sua mappa di caratteri di controllo
 # asincrona). Questi caratteri di cui dev'essere fatto l'escape sono
 # specificati come una lista di numeri esadecimali separati da
 # virgole. Si noti che pu� essere specificato praticamente qualsiasi
 # carattere, mentre l'opzione asyncmap permette di specificare solo
 # caratteri di controllo. I caratteri dei quali non � possibile fare
 # l'escape sono quelli con valore esadecimale 0x20 - 0x3f o 0x5e.
 #escape 11,13,ff

 # Non usa le linee di controllo del modem.
 #local

 # Specifica che pppd dovrebbe usare un lock in stile UUCP sul
 # dispositivo seriale per assicurare l'accesso esclusivo al
 # dispositivo.
 #lock

 # Usa le linee di controllo del modem.  In Ultrix, questa opzione
 # implica il controllo hardware del flusso come l'opzione
 # crtscts. (Questa opzione non � completamente implementata.)
 #modem

 # Imposta il valore di MRU [Maximum Receive Unit - Unit� Massima di
 # Ricezione] a <n> per la negoziazione. pppd chieder� al peer di
 # inviare pacchetti di non pi� di <n> byte. Il minimo valore di MRU �
 # 128. Il valore predefinito � 1500. Un valore di 296 � raccomandato
 # per connessioni lente (40 byte per l'header TCP/IP + 256 byte di
 # dati).
 #mru 542

 # Imposta la netmask per l'interfaccia a <n>, una netmask a 32 bit in
 # notazione "decimal dot" (p.es. 255.255.255.0).
 #netmask 255.255.255.0

 # Disabilita il comportamento predefinito quando non � specificato
 # nessun indirizzo IP locale, che � di determinare (se possibile)
 # l'indirizzo IP locale dal nome dell'host.  Con questa opzione, il
 # peer deve fornire un indirizzo IP locale durante le negoziazione
 # IPCP (a meno che non sia specificato esplicitamente nella riga di
 # comando o nel file delle opzioni).
 #noipdefault

 # Abilita le opzioni "passive" nell'LCP. Con questa opzione, pppd
 # prover� ad iniziare la connessione; se non riceve risposta dal peer,
 # allora pppd attender� passivamente un pacchetto LCP valido da parte
 # del peer (invece di uscire, come farebbe senza questa opzione).
 #passive

 # Con questa opzione, pppd non trasmetter� pacchetti LCP per iniziare
 # una connessione finch� non riceve un pacchetto LCP valido dal peer
 # (come per l'opzione "passive" per le vecchie versioni di pppd).
 #silent

 # Non richiede o permette la negoziazione di qualsiasi opzione per LCP
 # o IPCP (usa i valori predefiniti).
 #-all

 # Disabilita la negoziazione di compressione Indirizzo/Controllo (usa
 # quanto predefinito, ovvero campi address/control disabilitati).
 #-ac

 # Disabilita la negoziazione asyncmap (usa la asyncmap predefinita,
 # i.e. fa l'escape di tutti i caratteri di controllo).
 #-am

 # Non fa il fork per diventare un processo in background (altrimenti
 # pppd lo farebbe se � specificato un dispositivo seriale).
 #-detach

 # Disabilita la negoziazione dell'indirizzo IP (con questa opzione
 # l'indirizzo IP remoto deve essere specificato con un'opzione nella
 # riga di comando o nel file delle opzioni).
 #-ip

 # Disabilita la negoziazione magic number. Con questa opzione pppd non
 # pu� rilevare una linea cortocircuitata (looped-back).
 #-mn

 # Disabilita la negoziazione MRU [Maximum Receive Unit] (usa il valore
 # predefinito, i.e. 1500).
 #-mru

 # Disabilita la negoziazione della compressione del campo protocollo
 # ("protocol field compression") (usa quanto predefinito,
 # i.e. compressione del campo protocollo disabilitata).
 #-pc

 # Richiede che il peer si autentifichi da solo usando il PAP. Questo
 # richiede un'autentificazione a DUE VIE - NON usare per una
 # connessione standard con autentificazione PAP ad un ISP, in quanto
 # richiede che anche la macchina dell'ISP si autentifichi da sola
 # nella propria macchina (e non sar� in grado di farlo).
 #+pap

 # Non accetta di autentificare usando PAP.
 #-pap

 # Richiede che il peer di autentifichi da solo usando
 # l'autentificazione CHAP [Cryptographic Handshake Authentication
 # Protocol]. Questo richiede un'autentificazione a DUE VIE - NON
 # usare per una connessione standard con autentificazione CHAP ad un
 # ISP, in quanto richiede che anche la macchina dell'ISP si
 # autentifichi da sola nella propria macchina (e non sar� in grado di
 # farlo).
 #+chap

 # Non accetta di autentificare usando CHAP.
 #-chap

 # Disabilita la negoziazione della compressione dell'header IP in
 # stile Van Jacobson (usa quanto predefinito, i.e. nessuna compressione).
 #-vj

 # Incrementa il livello di debug (analoga -d).  Se � data questa
 # opzione, pppd registrer� il contenuto di tutti i pacchetti spediti e
 # ricevuti in un formato leggibile.  I pacchetti sono registrati
 # usando syslog con funzionalit� daemon e debug. Queste informazioni
 # possono essere redirette ad un file impostando opportunamente il
 # file /etc/syslog.conf (vedere syslog.conf(5)) (se pppd � compilato
 # abilitando l'extra debugging, registrer� i messaggi usando le
 # funzionalit� local2 invece di daemon).
 #debug

 # Aggiunge il nome del dominio <d> al nome dell'host locali per scopi
 # di autentificazione.  Per esempio, se gethostname() ritorna il nome
 # porsche, ma il FQDN (Fully Qualified Domain Name) �
 # porsche.Quotron.COM, si dovrebbe usare l'opzione domain per
 # impostare il nome dominio a Quotron.COM.
 #domain <d>

 # Abilita il codice di debug nel driver del PPP a livello kernel.
 # L'argomento n � un numero che � la somma dei seguenti valori: 1 per
 # abilitare i messaggi di debug generici, 2 per richiedere la
 # visualizzazione del contenuto dei pacchetti ricevuti, e 4 per
 # visualizzare quello dei pacchetti trasmessi.
 #kdebug n

 # Imposta il valore di MTU [Maximum Transmit Unit - Unit� Massima di
 # Trasferimento] a <n>. A meno che il peer non richieda un valore
 # minore tramite la negoziazione MRU, pppd chieder� al codice di
 # gestione della rete del kernel di inviare attraverso l'interfaccia
 # di rete del PPP pacchetti di dati di non pi� di n byte.
 #mtu <n>

 # Imposta il nome del sistema locale ad <n> per scopi di
 # autentificazione. Se si sta usando PAP/CHAP probabilmente dev'essere
 # impostato al nome utente del proprio ISP.
 #name <n>

 # Imposta a <n> il nome utente da usare per autentificare questa
 # macchina con il peer usando il PAP.
 # NON usare questa opzione se si sta usando l'opzione 'name'
 # suddetta.
 #user <u>
 # Obbliga l'uso del nome dell'host come nome del sistema locale per
 # scopi di autentificazione (ha priorit� sull'opzione name).
 #usehostname

 # Imposta a <n> il nome assunto del sistema remoto per scopi di
 # autentificazione.
 #remotename <n>

 # Aggiunge una voce nella tabella ARP [Address Resolution Protocol -
 # Protocollo di Risoluzione Indirizzi] di sistema con l'indirizzo IP
 # del peer e l'indirizzo Ethernet di questo sistema.
 #proxyarp

 # Usa la base di dati di password di sistema per autentificare con il
 # peer usando PAP.
 #login

 # Se � specificata questa opzione, pppd invier� un frame echo-request
 # LCP al peer ogni n secondi.  Sotto Linux, echo-request � inviata
 # quando per n secondi non si sono ricevuti pacchetti dal
 # peer. Normalmente il peer dovrebbe rispondere a echo-request
 # inviando un echo-reply. Questa opzione pu� essere usata con
 # l'opzione lcp-echo-failure per rilevare che il peer non � pi�
 # connesso.
 #lcp-echo-interval <n>

 # Se � specificata questa opzione, pppd presumer� che il peer � morto
 # se sono inviati n echo-request LCP senza ricevere un echo-reply LCP
 # valido. Se questo accade, pppd terminer� la connessione. L'uso di
 # questa opzione richiede un valore non nullo come parametro a
 # lcp-echo-interval. Questa opzione pu� essere usata per abilitare pppd
 # a terminare dopo l'interruzione della connessione fisica (p.es. il
 # modem ha messo gi� la linea) nelle situazioni nella quali non sia
 # disponibile il controllo hardware delle linee da parte del modem.
 #lcp-echo-failure <n>

 # Imposta l'intervallo di riavvio LCP (timeout nella ritrasmissione) a
 # <n> secondi (valore predefinito 3).
 #lcp-restart <n>

 # Imposta il massimo numero di trasmissioni di terminate-request LCP a
 # <n> (valore predefinito 3).
 #lcp-max-terminate <n>

 # Imposta il numero massimo di trasmissioni di configure-request LCP a
 # <n> (valore predefinito 10).
 # Alcuni server PPP non lenti nell'avviarsi. Si pu� dover incrementare
 # questo valore se si ottengono errori tipo 'serial line looped back'
 # e si � SICURI di aver fatto correttamente il login e che il il PPP
 # dovrebbe essere gi� avviato sul server.
 #lcp-max-configure <n>

 # Imposta il numero massimo di configure-NAK LCP ricevuti prima di
 # inviare configure-Rejects <n> (valore predefinito 10).
 #lcp-max-failure <n>

 # Imposta l'intervallo di riavvio di IPCP (timeout in ritrasmissione)
 # a <n> secondi (valore predefinito 3).
 #ipcp-restart <n>

 # Imposta il numero massimo di trasmissioni di terminate-request IPCP
 # a <n> (valore predefinito 3).
 #ipcp-max-terminate <n>

 # Imposta il numero massimo di trasmissioni di configure-request IPCP
 # a <n> (valore predefinito 10).
 #ipcp-max-configure <n>

 # Imposta il numero massimo di configure-NAK IPCP ricevuti prima di
 # inviare configure-Rejects <n> (valore predefinito 10).
 #ipcp-max-failure <n>

 # Imposta l'intervallo di riavvio PAP (timeout in ritrasmissione)
 # a <n> secondi (valore predefinito 3).
 #pap-restart <n>

 # Imposta il numero massimo di trasmissioni di authenticate-request
 # PAP a <n> (valore predefinito 10).
 # <n> (default 10).
 #pap-max-authreq <n>

 # Imposta l'intervallo di riavvio CHAP (timeout in ritrasmissione per
 # challenge) a <n> secondi (valore predefinito 3).
 #chap-restart <n>

 # Imposta il numero massimo di trasmissioni challenge CHAP a <n>
 # (valore predefinito 10).
 #chap-max-challenge

 # Con questa opzione, pppd reinterrogher� il peer ogni <n> secondi.
 #chap-interval <n>

 # Con questa opzione, pppd accetter� il suggerimento del peer per il
 # proprio indirizzo IP locale, anche se l'indirizzo IP locale � stato
 # specificato in un'opzione.
 #ipcp-accept-local

 # Con questa opzione, pppd accetter� il suggerimento del peer per il
 # suo indirizzo IP (remoto), anche l'indirizzo IP remoto � stato
 # specificato in un'opzione.
 #ipcp-accept-remote
 ______________________________________________________________________





 12.2.  Quali opzioni dovrei usare? (No PAP/CHAP)

 Beh, come in tutte le cose... dipende. Le opzioni qui specificate
 dovrebbero funzionare con la maggior parte dei server.


 Comunque, se NON funzionassero, SI LEGGA IL FILE DI OPZIONI TIPO
 (/etc/ppp/options.tpl) e la pagina man di pppd e si parli con
 l'amministratore o il supporto clienti del server a cui ci si
 connette.


 Si dovrebbe inoltre notare che gli script di connessione qui
 presentati usano alcune opzioni in riga di comando di pppd per rendere
 il tutto un poco pi� semplice da modificare.










 ______________________________________________________________________
 # /etc/ppp/options (NIENTE PAP/CHAP)
 #
 # Previene pppd da fare il fork e passare in background
 -detach
 #
 # usa le linee di controllo del modem
 modem
 # usa il lock in stile uucp per assicurare l'accesso esclusivo al
 # dispositivo seriale.
 lock
 # usa il controllo di flusso hardware
 crtscts
 # crea un instradamento predefinito per questa connessione nella
 # tabella di instradamento
 defaultroute
 # NON imposta l'"escape" di nessuna sequenza di controllo
 asyncmap 0
 # usa la dimensione massima dei pacchetti in trasmissione di 552 byte
 mtu 552
 # usa la dimensione massima dei pacchetti in ricezione di 552 byte
 mru 552
 #
 #-------FILE DEL FILE ESEMPIO /etc/ppp/options (niente PAP/CHAP)
 ______________________________________________________________________




 13.  Se il proprio server usa PAP (Password Authentication Protocol)

 Se il server al quale ci connette richiede l'autentificazione PAP o
 CHAP c'� un po' pi� di lavoro da fare.


 Al file delle opzioni precedente, si aggiungano le seguenti righe:

 ______________________________________________________________________
 #
 # forza pppd a usare il proprio nome utente nell'ISP come 'nome host'
 # durante il processo di autentificazione
 name <proprio nome utente nell'ISP>     # si deve modificare questa riga
 #
 # Se si fa girare un *server* PPP e si ha bisogno di forzare il PAP o
 # il CHAP si tolga il commento alla riga appropriata fra le due che
 # seguono. NON usarle se si � un client che si connette ad un server
 # PPP (anche se questi usa PAP o CHAP) in quanto dicono al SERVER di
 # autentificare se stesso nella propria macchina (e quasi certamente
 # non potr� farlo e la connessione fallir�).
 #+chap
 #+pap
 #
 # Se si usano secret CRIPTATI nel file /etc/ppp/pap-secrets, allora
 # togliere il commento alla riga che segue.
 # Nota: questo NON � la stessa cosa che usare le password MS criptate
 # come si pu� fare con MS RAS in Windows NT.
 #+papcrypt
 ______________________________________________________________________




 13.1.  Usare MSCHAP

 Il RAS di Microsoft Windows NT pu� essere configurato per usare una
 variante di CHAP (Challenge/Handshake Authentication Protocol). Nella
 distribuzione sorgente di PPP, �  possibile trovare un file chiamato
 README.MSCHAP80 che lo discute.


 Abilitando il debug di pppd � possibile determinare se il server
 richiede l'autentificazione usando questo protocollo. Infatti se il
 server la richiede, si vedr� una riga di questo tipo:


 ______________________________________________________________________
 rcvd [LCP ConfReq id=0x2 <asyncmap 0x0> <auth chap 80> <magic 0x46a3>]
 ______________________________________________________________________




 L'informazione critica � auth chap 80.


 Per poter usare MS CHAP, sar� necessario ricompilare pppd per
 supportarlo. Si vedano le istruzioni nel file README.MSCHAP80 nei
 sorgenti di PPP per le istruzioni su come compilare e usare questa
 variante.


 Si dovrebbe notare che al momento il codice supporta solo i client PPP
 Linux che si connettono ad un server MS Windows NT. NON supporta la
 configurazione di un server PPP Linux che usi MSCHAP80 come
 autentificazione dei client.


 13.2.  Il file secrets di PAP/CHAP

 Se si usa l'autentificazione pap o chap, allora si deve creare anche
 il file secrets. Questi sono:

 ______________________________________________________________________
 /etc/ppp/pap-secrets
 /etc/ppp/chap-secrets
 ______________________________________________________________________




 Il proprietario dev'essere l'utente root, il gruppo root e per ragioni
 di sicurezza i permessi devono essere impostati a 740.


 La prima cosa da notare su PAP e CHAP � che sono stati progettati per
 autenticare computer non utenti.


 ``Huh? Qual � la differenza?'' Vi chiederete.


 Beh, una volta che la propria macchina ha fatto la sua connessione PPP
 al server, QUALSIASI utente nel proprio sistema pu� usare quella
 connessione: non solamente voi. Questo spiega perch� � possibile
 creare una connessione WAN (wide area network) che unisca assieme due
 LAN (local area networks) usando PPP.


 PAP pu� (e CHAP LO FA) richiedere una autentificazione bidirezionale,
 ovvero ognuno dei due sistemi richiede all'altro un nome valido e un
 secret. Comunque, questo NON � il modo nel quale funzionano le
 connessioni autenticate con PAP per la maggioranza dei server PPP.
 Il vostro ISP probabilmente vi avr� assegnato un nome utente e una
 password per permettervi la connessione al loro sistema e quindi ad
 Internet. Il provider non � affatto interessato al nome del vostro
 computer, quindi probabilmente si dovr� usare il proprio nome utente
 nel proprio ISP come nome per il proprio computer.


 Ci� � fatto usando usando l'opzione name nome_utente di pppd. Quindi,
 se si usa il nome utente assegnato dal proprio ISP, si aggiunga la
 riga

 ______________________________________________________________________
 name nome_utente_nel_proprio_ISP
 ______________________________________________________________________



 al proprio file /etc/ppp/options.


 Tecnicamente, si dovrebbe in realt� usare user
 nome_utente_nel_proprio_ISP per PAP, ma pppd � suffientemente
 intelligente da interpretare name come user se � richiesto l'uso di
 PAP. Il vantaggio di usare l'opzione name � che � valida anche per
 CHAP.


 Poich� PAP � per l'autentificazione di computer, tecnicamente si
 dovrebbe specificare anche un nome remoto per il computer. Comunque,
 poich� molti hanno solo un ISP, si pu� usare una wildcard (*) per il
 nome del computer remoto nel file secrets.


 Non � male notare anche che molti ISP usano banchi di modem multipli
 connessi a differenti server terminali, ognuno con un nome diverso, ma
 ai quali si ACCEDE (a rotazione) da un unico numero. Pu� essere quindi
 un po' difficile in alcuni casi sapere qual'� il nome del computer
 remoto in quanto dipende a quale server terminale ci si connette!


 13.3.  Il file secrets di PAP

 Il file /etc/ppp/pap-secrets � qualcosa di simile a

 ______________________________________________________________________
 # Secrets per l'autentificazione usando PAP
 # client        server       secret     indirizzi_IP_locali_accettabili
 ______________________________________________________________________




 I quattro campi sono delimitati da spazi bianchi e l'ultimo pu� essere
 vuoto (il che � probabilmente quello che si vuole per l'allocazione di
 indirizzi IP dinamica e probabilmente anche per quella statica da
 parte del proprio ISP).


 Supponiamo che il proprio ISP assegni il nome utente fred e la
 password flintstone, si dovr� aggiungere l'opzione name fred in
 /etc/ppp/options[.ttySx] e modificare il file /etc/ppp/pap-secrets
 come segue




 ______________________________________________________________________
 # Secrets per l'autentificazione usando PAP
 # client        server  secret          indirizzi_IP_locali_accettabili
 fred              *    flintstone
 ______________________________________________________________________




 Questo file dice per il nome di macchina locale fred (che si � detto
 di usare a pppd anche se non � il nome locale della propria macchina)
 e per QUALSIASI server, bisogna usare la password (secret) flintstone.


 Si noti che non c'� bisogno di specificare un indirizzo IP locale, a
 meno che non si voglia FORZARE un indirizzo IP statico particolare.
 Anche se si prova, � abbastanza difficile che funzioni in quanto la
 maggior parte dei server PPP (per ragioni di sicurezza) non permettono
 al sistema remoto di impostare il numero IP che gli stanno per dare.


 13.4.  Il file secrets di CHAP

 Ci� richiede di avere metodi di autentificazione mutua, ovvero si deve
 permettere alla propria di macchina di autentificare il server remoto
 E al server remoto di autentificare la propria macchina.


 Quindi, se la propria macchina � fred ed il sistema remoto � barney,
 la propria macchina dovrebbe usare name fred remotename barney e la
 macchina remota dovrebbe usare name barney remotename fred nei
 rispettivi file /etc/ppp/options.ttySx.


 Il file /etc/chap-secrets per fred dovrebbe assomigliare a

 ______________________________________________________________________
 # Secrets per l'autentificazione usando CHAP
 # client        server  secret            indirizzo IP locale accettabile
 fred            barney  flintstone
 barney          fred    wilma
 ______________________________________________________________________




 e per barney


 ______________________________________________________________________
 # Secrets per l'autentificazione usando CHAP
 # client        server  secret            indirizzo IP locale accettabile
 barney          fred    flintstone
 fred            barney  wilma
 ______________________________________________________________________




 Si noti in particolare che entrambe le macchine devono avere voci per
 l'autentificazione bidirezionale. Ci� permette alla macchina locale di
 autentificarsi presso il server E a quella remota di autentificarsi in
 quella locale.



 13.5.  Gestione di connessioni multiple autentificate con PAP

 Alcuni possono connettersi a pi� di un server che usa PAP. Finch� il
 proprio nome utente � diverso su ogni macchina alla quale ci si vuole
 connettere, questo non � un problema.


 Comunque, molti utenti hanno lo stesso nome utente su due (o pi� o
 anche su tutti) sistemi sui quali si connettono. Ci� causa un problema
 nella corretta selezione della riga appropriata da /etc/ppp/pap-
 secrets.


 Come ci si potrebbe aspettare, PPP fornisce un meccanismo per
 risolverlo. PPP permette di impostare un 'nome assunto' per la
 terminazione remota della connessione (il server) usando l'opzione
 remotename di pppd.


 Si supponga di connettersi a due server PPP usando il nome utente
 fred. Allora si imposter� il proprio /etc/ppp/pap-secrets a qualcosa
 cos�


 ______________________________________________________________________
 fred    pppserver1      barney
 fred    pppserver2      wilma
 ______________________________________________________________________




 Ora, per impostare la connessione a pppserver1 si dovrebbe usare name
 fred remotename pppserver1 nel proprio ppp-options mentre per
 pppserver2 name fred remotename pppserver2.


 Poich� � possibile selezionare il file delle opzioni del ppp da usare
 con pppd usando l'opzione file nomefile, si pu� creare uno script per
 connettersi ad ognuno dei propri server PPP, prendendo correttamente
 il file delle opzioni da usare e quindi selezionando l'opzione
 remotename giusta.


 14.  Instaurare manualmente una connessione PPP

 Una volta creati i propri file /etc/ppp/options e /etc/resolv.conf (e,
 se necessario, il file /etc/ppp/pap|chap-secrets), � possibile
 verificare le impostazioni stabilendo manualmente una connessione PPP
 (una volta che la connessione funziona manualmente, automatizzeremo il
 processo).


 Per far ci�, il proprio software di comunicazione dev'essere in grado
 di uscire SENZA reinizializzare il modem. Minicom lo pu� fare con ALT
 Q (o nelle versioni pi� vecchie con CTRL ALT Q).


 Ci si assicuri di essere loggati come root.


 Si lanci il proprio software di comunicazione (come minicom), si
 componga il numero del server e si faccia normalmente il login. Se �
 necessario dare un comando per avviare il PPP nel server, lo si
 faccia. Ora si vedranno le porcherie di cui si � parlato in
 precedenza.
 Se si usa pap o chap, allora semplicemente connettendosi al sistema
 remoto si dovrebbe far partire il ppp e si vedranno le porcherie senza
 fare il login (sebbene ci� possa anche non accadere per alcuni server
 - si provi a premere Enter e si veda se iniziano le porcherie).


 Ora si esca dal software di comunicazione senza reinizializzare il
 modem (ALT Q o CTL A Q in minicom) e al prompt di Linux (come root) si
 digiti


 ______________________________________________________________________
 pppd -d -detach /dev/ttySx 38400 &
 ______________________________________________________________________




 L'opzione -d abilita il debug - la conversazione di avvio di
 connessione ppp sar� registrata nei file di log del proprio sistema -
 il che torna utile in caso di problemi.


 Le lucette del proprio modem dovrebbero accendersi e spegnersi finch�
 la connessione PPP non � stabilita.


 A questo punto si pu� dare un'occhiata all'interfaccia PPP, usando il
 comando


 ______________________________________________________________________
 ifconfig
 ______________________________________________________________________




 Oltre ai vari dispositivi Ethernet e loopback che si possiedono, si
 dovrebbe vedere qualcosa di simile a


 ______________________________________________________________________
 ppp0     Link encap:Point-Point Protocol
          inet addr:10.144.153.104  P-t-P:10.144.153.51 Mask:255.255.255.0
          UP POINTOPOINT RUNNING  MTU:552  Metric:1
          RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
          TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
 ______________________________________________________________________




 dove

 �  inet addr:10.144.153.10 � il numero IP del proprio capo della
    connessione.

 �  P-t-P:10.144.153.5 � il numero IP del SERVER.

 (naturalmente, ifconfig non riporter� questi numeri IP ma quelli usati
 dal proprio server PPP).


 Nota: ifconfig dice anche che la connessione � SU e FUNZIONANTE!

 Se non viene riportato nessun dispositivo ppp o qualcosa di simile a


 ______________________________________________________________________
 ppp0     Link encap:Point-Point Protocol
          inet addr:0.0.0.0  P-t-P:0.0.0.0  Mask:0.0.0.0
          POINTOPOINT  MTU:1500  Metric:1
          RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
          TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0
 ______________________________________________________________________




 la propria connessione PPP non � stata fatta...si veda oltre per il
 debug!


 Si dovrebbe essere in grado di vedere anche un instradamento all'host
 remoto (ed oltre). Per far ci�, si lanci il comando


 ______________________________________________________________________
 route -n
 ______________________________________________________________________




 Si dovrebbe vedere qualcosa di simile a


 ______________________________________________________________________
 Kernel routing table
 Destination     Gateway         Genmask         Flags MSS    Window Use Iface
 10.144.153.3    *               255.255.255.255 UH    1500   0        1 ppp0
 127.0.0.0       *               255.0.0.0       U     3584   0       11 lo
 10.0.0.0        *               255.0.0.0       U     1500   0       35 eth0
 default         10.144.153.3    *               UG    1500   0        5 ppp0
 ______________________________________________________________________




 Di particolare importanza, si noti che ci sono DUE voci che puntano
 alla propria interfaccia ppp.


 La prima � un instradamento di tipo HOST (indicato dal flag H) e che
 permette di vedere l'host al quale si � connessi, ma niente altro.


 La seconda � l'instradamento predefinito (default), stabilito fornendo
 a pppd l'opzione defaultroute. Questo � l'instradamento che dice al
 proprio PC Linux di inviare qualsiasi pacchetto NON destinato alle
 Ethernet locali - per le quali ci sono degli instradamenti specifici -
 al server PPP stesso. I server PPP � quindi responsabile
 dell'instradamento dei nostri pacchetti verso Internet e
 dell'instradamento dei pacchetti di ritorno verso di noi.


 Se non si vede una tabella di instradamento con queste due voci,
 qualcosa � andato storto. In particolare se i log di sistema mostrano
 un messaggio che dice che pppd non ha rimpiazzato un instradamento
 predefinito, allora si ha l'instradamento predefinito che punta alla
 propria interfaccia Ethernet - il quale DEVE essere rimpiazzato da un
 instradamento di rete specifico: SI PU� AVERE SOLO UN INSTRADAMENTO
 PREDEFINITO!!!


 Si dovranno allora esplorare i file di inizializzazione del sistema
 per trovare dove viene impostato questo instradamento predefinito
 (probabilmente verr� usato un comando tipo route add default...).  Si
 cambi questo comando in qualcosa di simile a route add net....


 Ora si verifichi la connessione facendo 'ping' al server usando il
 numero IP riportato dall'output di ifconfig, i.e.


 ______________________________________________________________________
 ping 10.144.153.51
 ______________________________________________________________________




 Si dovrebbe ricevere un output simile a


 ______________________________________________________________________
 PING 10.144.153.51 (10.144.153.51): 56 data bytes
 64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=0 ttl=255 time=328.3 ms
 64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=1 ttl=255 time=190.5 ms
 64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=2 ttl=255 time=187.5 ms
 64 bytes from 10.144.153.51: icmp_seq=3 ttl=255 time=170.7 ms
 ______________________________________________________________________




 Questo elenco andr� avanti per sempre - per fermarlo si usi CTRL C, e
 a quel punto si riceveranno un altro po' di informazioni:


 ______________________________________________________________________
 --- 10.144.153.51 ping statistics ---
 4 packets transmitted, 4 packets received, 0% packet loss
 round-trip min/avg/max = 170.7/219.2/328.3 ms
 ______________________________________________________________________




 Fin qua tutto bene.


 Ora si provi a fare il ping ad un host usando il suo nome (non il nome
 del server PPP stesso ma un host in un altro sito che si SA essere
 probabilmente attivo...). Per esempio


 ______________________________________________________________________
 ping sunsite.unc.edu
 ______________________________________________________________________




 A questo punto ci sar� una piccola pausa mentre Linux ottiene dal DNS
 specificato in /etc/resolv.conf il numero IP per il nome host "fully
 qualified" al quale si � fatto il ping - quindi non ci si preoccupi
 (si vedranno comunque le lucette del modem lampeggiare). In breve si
 otterr� un output simile a


 ______________________________________________________________________
  PING sunsite.unc.edu (152.2.254.81): 56 data bytes
 64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=0 ttl=254 time=190.1 ms
 64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=1 ttl=254 time=180.6 ms
 64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=2 ttl=254 time=169.8 ms
 64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=3 ttl=254 time=170.6 ms
 64 bytes from 152.2.254.81: icmp_seq=4 ttl=254 time=170.6 ms
 ______________________________________________________________________




 Ancora, lo si fermi con CTRL C per ottenere le statistiche...


 ______________________________________________________________________
 --- sunsite.unc.edu ping statistics ---
 5 packets transmitted, 5 packets received, 0% packet loss
 round-trip min/avg/max = 169.8/176.3/190.1 ms
 ______________________________________________________________________




 Se non si riceve nessuna risposta, si provi a fare il ping
 all'indirizzo IP del server DNS del proprio ISP. Se si ottiene
 risposta, allora sembra proprio che ci sia qualche problema nel
 proprio /etc/resolv.conf.


 Se non funziona, invece si ha un problema di instradamento oppure il
 proprio ISP ha qualche problema ad instradare i pacchetti di ritorno.
 Si verifichi che la tabella di instradamento sia come quella vista
 prima, e se � a posto si contatti il proprio ISP. Un buon test per ISP
 � di usare un altro sistema operativo per connettersi. Se si pu�
 andare oltre il proprio ISP con quello, allora il problema dipende
 dalla propria terminazione del collegamento.


 Se tutto funziona, si pu� buttare gi� la connessione digitando


 ______________________________________________________________________
 ppp-off
 ______________________________________________________________________




 Dopo una breve pausa, il modem dovrebbe riattaccare da solo.


 Se questo non funziona, si spenga il proprio modem oppure si lanci il
 proprio software di comunicazione e si interrompa il modem con +++ e
 poi si riagganci con ATH0 quando si riceve il prompt OK del modem.


 Si deve inoltre cancellare il file di lock creato da pppd




 ______________________________________________________________________
 rm -f /var/lock/LCK..ttySx
 ______________________________________________________________________




 15.  Automatizzare la propria connessione e creazione degli script

 Sebbene si possa continuare a connettersi a mano come appena mostrato,
 � molto pi� elegante creare alcuni script che lo facciano
 automaticamente per noi.


 Un insieme di script che automatizzano il login e l'avvio del PPP
 cosicch� tutto quello che si deve fare (come root o come membro del
 gruppo PPP) � dare un unico comando che avvii la connessione.


 15.1.  Script di connessione per l'autentificazione con Nome
 utente/Password

 Se il proprio ISP NON richiede l'uso di PAP/CHAP, questi sono gli
 script per te!


 Se il pacchetto ppp � installato correttamente, si dovrebbero avere
 due file di esempio. Per PPP 2.1.2 sono in /usr/sbin e per PPP 2.2
 sono in /etc/ppp/scripts. Si chiamano


 per PPP-2.1.2



      ppp-on
      ppp-off





 e per PPP-2.2



      ppp-off
      ppp-on
      ppp-on-dialer





 Ora, se si sta usando PPP 2.1.2, suggerisco caldamente di cancellare i
 file d'esempio. Ci sono potenziali problemi con questi. E non venitemi
 a dire che funzionano bene, li ho usati per anni anch'io (e li
 raccomandavo nella prima versione di questo HOWTO)!


 A beneficio degli utilizzatori di PPP 2.1.2, qui sono riportate delle
 versioni d'esempio MIGLIORI prese dalla distribuzione di PPP 2.2.
 Suggerisco di copiarsi ed usare questi script invece dei vecchi script
 di PPP 2.1.2.


 15.2.  Lo script ppp-on

 Questo � il primo di una COPPIA di script che lanciano la connessione.


 ______________________________________________________________________
 #!/bin/sh
 #
 # Script per inizializzare una connessione PPP. Questo � il primo di
 # una coppia di script. Questa coppia di script non � sicura in quanto
 # il codice � visibile usando il comando `ps'. Comunque, � semplice.
 #
 # Questi sono i parametri. Li si modifichi a quel che necessita.
 TELEPHONE=555-1212      # Il numero telefonico per la connessione
 ACCOUNT=george          # Il nome di account per il login (come in
                         # 'George Burns')
 PASSWORD=gracie         # La password per questo account (e 'Gracie Allen')
 LOCAL_IP=0.0.0.0        # Indirizzo IP locale, se noto. Dinamico = 0.0.0.0
 REMOTE_IP=0.0.0.0       # Indirizzo IP remoto, se desiderato.
                         # Dinamico = 0.0.0.0
 NETMASK=255.255.255.0   # La netmask appropriata, se necessaria
 #
 # Gli esporta rendendoli globali cos� saranno disponibili anche a
 # 'ppp-on-dialer'
 export TELEPHONE ACCOUNT PASSWORD
 #
 # Questa � la posizione dello script che compone il numero e fa il
 # login. Si invita ad usare il nome file assoluto in quanto la
 # variabile $PATH non � usata nelle opzioni di connessione (e farlo in
 # un account come 'root' sarebbe un buco di sicurezza, quindi non lo
 # si richieda).
 #
 DIALER_SCRIPT=/etc/ppp/ppp-on-dialer
 #
 # Inizializza la connessione
 #
 #
 exec /usr/sbin/pppd debug /dev/ttySx 38400 \
         $LOCAL_IP:$REMOTE_IP \
         connect $DIALER_SCRIPT
 ______________________________________________________________________




 Ecco qui lo script ppp-on-dialer:




















 ______________________________________________________________________
 #!/bin/sh
 #
 # Questa � la seconda parte dello script ppp-on. Effettua il
 # protocollo di connessione per la connessione desiderata.
 #
 /usr/sbin/chat -v                                                 \
         TIMEOUT         3                               \
         ABORT           '\nBUSY\r'                      \
         ABORT           '\nNO ANSWER\r'                 \
         ABORT           '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r'    \
         ''              \rAT                            \
         'OK-+++\c-OK'   ATH0                            \
         TIMEOUT         30                              \
         OK              ATDT$TELEPHONE                  \
         CONNECT         ''                              \
         ogin:--ogin:    $ACCOUNT                        \
         assword:        $PASSWORD
 ______________________________________________________________________




 Per PPP-2.2, lo script ppp-off � qualcosa di simile a:


 ______________________________________________________________________
 #!/bin/sh
 ######################################################################
 #
 # Determina il dispositivo da chiudere
 #
 if [ "$1" = "" ]; then
         DEVICE=ppp0
 else
         DEVICE=$1
 fi

 ######################################################################
 #
 # Se esiste il pid file ppp0 allora il programma � in esecuzione. Lo
 # ferma.
 if [ -r /var/run/$DEVICE.pid ]; then
         kill -INT `cat /var/run/$DEVICE.pid`
 #
 # Se il kill non funziona allora non c'� alcun processo in esecuzione
 # con questo pid. Significa inoltre che il file di lock � stato
 # lasciato l�. Allo stesso tempo si pu� quindi voler cancellare il
 # file di lock.
         if [ ! "$?" = "0" ]; then
                 rm -f /var/run/$DEVICE.pid
                 echo "ERRORE: Rimozione del vecchio file pid"
                 exit 1
         fi
 #
 # Successo. Si lascia che pppd pulisca da solo la sua roba vecchia.
         echo "Connessione PPP a $DEVICE terminata."
         exit 0
 fi
 #
 # Il processo ppp non � in esecuzione per ppp0
 echo "ERRORE: connessione PPP non attiva su $DEVICE"
 exit 1
 ______________________________________________________________________


 15.3.  Modificare gli script forniti per l'avvio del PPP

 Poich� gli script sono due, andremo a modificarne uno alla volta.


 15.3.1.  Lo script ppp-on

 Si deve modificare questo script per riflettere il PROPRIO nome utente
 nell'ISP, la PROPRIA password per l'ISP, e il numero di telefono di
 quest'ultimo.


 Ognuna delle righe simili a TELEPHONE= in realt� impostano una
 variabile shell che contiene l'informazione a destra di '=' (ad
 esclusione dei commenti naturalmente). Quindi si modifichi ognuna di
 queste righe in modo che vadano bene per la propria connessione e il
 proprio ISP.


 Inoltre, se si imposta il numero IP (se ce n'� bisogno), nel file
 /etc/ppp/options si CANCELLI la riga che dice


 ______________________________________________________________________
 $LOCAL_IP:$REMOTE_IP \
 ______________________________________________________________________




 Inoltre, ci si assicuri che la variabile shell DIALER_SCRIPT punti al
 percorso completo e al nome dello script che compone il numero che si
 intende usare. Quindi, se si � spostato o rinominato lo script, ci si
 assicuri di modificare in modo adeguato lo script ppp-on.


 15.3.2.  Lo script ppp-on-dialer

 Questo � il secondo degli script che mettono in funzione la propria
 connessione PPP.


 Nota: uno script di conversazione (chat) � solitamente tutto in una
 riga. I backslash ('\') sono usati per permettere la continuazione di
 una riga in pi� righe fisiche (per comodit� di lettura) e non fanno
 parte dello script stesso.


 Comunque, � molto utile analizzarlo in dettaglio cos� da capire cosa
 realmente fa (o dovrebbe fare)!


 15.4.  Il significato di uno script di conversazione (chat)...

 Un script di conversazione � una sequenza di coppie "stringa attesa"
 "stringa inviata". In particolare si noti che ci si aspetta SEMPRE
 qualcosa prima di inviare qualcos'altro.


 Se si invia qualcosa SENZA prima ricevere niente, si deve usare una
 stringa attesa vuota (indicata da "") e similmente per aspettare
 qualcosa senza mandare niente! Inoltre, se una stringa consiste di
 diverse parole (p.es. NO CARRIER), bisogna racchiuderla tra apici in
 modo che chat la veda come una singola entit�.


 La riga di conversazione nel nostro esempio �:


 ______________________________________________________________________
 exec /usr/sbin/chat -v
 ______________________________________________________________________



 Invocando chat, il -v dice a chat di copiare TUTTO il suo I/O nei log
 di sistema (solitamente /var/log/messages). Una volta che si �
 contenti di come funziona lo script, si modifichi questa riga per
 rimuovere il -v per preservare i log di sistema da confusione non
 necessaria.


 ______________________________________________________________________
 TIMEOUT         3
 ______________________________________________________________________


 Questo imposta il timeout per la ricezione di un input atteso a tre
 secondi. Ci pu� essere bisogno di incrementarlo diciamo a 5 o 10 sec�
 ondi se si usa un modem veramente lento!


 ______________________________________________________________________
 ABORT           '\nBUSY\r'
 ______________________________________________________________________



 Se chat riceve la stringa BUSY, termina l'operazione.


 ______________________________________________________________________
 ABORT           '\nNO ANSWER\r'
 ______________________________________________________________________



 Se chat riceve la stringa NO ANSWER, termina l'operazione.


 ______________________________________________________________________
 ABORT           '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r'
 ______________________________________________________________________



 Se chat riceve (ripetutamente) la stringa RINGING, termina
 l'operazione. Significa che qualcuno vi sta chiamando al telefono!


 ______________________________________________________________________
 "              \rAT
 ______________________________________________________________________



 Attende che il modem non ritorni niente prima di inviare la stringa
 AT.




 ______________________________________________________________________
 OK-+++\c-OK   ATH0
 ______________________________________________________________________



 Questa � un po' pi� complicata in quanto sfrutta qualcuna delle
 capacit� di recupero dagli errori di chat.


 Quel che dice �... Attendi OK, se NON � ricevuto (perch� in modem non
 � in modo comandi) allora invia +++ (la stringa predefinita
 compatibile Hayes che riporta il modem in modo comandi) e attendi OK.
 Poi invia ATH0 (la stringa di ``riattacco'' del modem). Ci� permette
 al nostro script di far fronte alle situazioni nella quali il proprio
 modem � ``bloccato in linea''!


 ______________________________________________________________________
 TIMEOUT         30
 ______________________________________________________________________



 Imposta il timeout a 30 secondi per il resto dello script. Se si ha
 esperienza di problemi con lo script di chat che termina a causa di
 timeout, lo si incrementi a 45 secondi o pi�.


 ______________________________________________________________________
 OK              ATDT$TELEPHONE
 ______________________________________________________________________



 Attende OK (la risposta del modem al comando ATH0) e compone il numero
 che si vuole chiamare.


 ______________________________________________________________________
 CONNECT         ''
 ______________________________________________________________________



 Attende CONNECT (che il modem invia quando il modem remoto risponde) e
 non invia niente in risposta.


 ______________________________________________________________________
 ogin:--ogin:    $ACCOUNT
 ______________________________________________________________________



 Ancora, abbiamo anche qui un po' di recupero dagli errori. Aspetta il
 prompt per il login (...ogin:) ma se non lo riceve entro il timeout,
 invia un return e poi attende ancora il prompt per il login. Quando ha
 ricevuto il prompt, invia il nome utente (salvato nella variabile
 $ACCOUNT).


 ______________________________________________________________________
 assword:        $PASSWORD
 ______________________________________________________________________

 Attende il prompt per la password e invia la password (ancora salvata
 in una variabile shell).


 Questo script ha delle ragionevoli capacit� per il recupero dagli
 errori. chat ha considerevolmente molte pi� possibilit� di quelle qui
 dimostrate. Per maggiori informazioni si consulti la pagina di manuale
 di chat (man 8 chat).


 15.4.1.  L'avvio di PPP dal lato server

 Sebbene lo script ppp-on-dialer vada bene per server che avviano
 automaticamente il pppd da loro lato della connessione una volta
 effettuato il login, alcuni server richiedono che si avvii
 esplicitamente il PPP nel server.


 Se si deve dare un comando per avviare il PPP sul server, allora si
 DEVE modificare lo script ppp-on-dialer.


 Alla FINE dello script (dopo la riga della password) si aggiunga
 un'altra coppia attesa inviata - questa cercher� il proprio prompt
 della shell (si faccia attenzione ai caratteri che hanno un
 significato particolare nelle Bourne shell, come $ e [ o ] (parentesi
 quadre aperte e chiuse).


 Una volta che chat ha trovato il prompt della shell, deve dare il
 comando di avvio del PPP richiesto dal proprio ISP.


 Nel mio caso, il mio server PPP usa il prompt della Linux Bash
 predefinito

 ______________________________________________________________________
 [hartr@kepler hartr]$
 ______________________________________________________________________




 e richiede che io digiti


 ______________________________________________________________________
 ppp
 ______________________________________________________________________




 per avviare il PPP sul server.


 � una buona idea permettere un po' di recupero dagli errori anche qui,
 quindi nel mio caso uso

 ______________________________________________________________________
         hartr--hartr    ppp
 ______________________________________________________________________




 Questo dice che se non si riceve il prompt entro il timeout, di
 inviare un ritorno carrello (carriage return) e di cercare un'altra
 volta il prompt.


 Una volta ricevuto il prompt, allora invia la stringa ppp.


 Nota: non si dimentichi di aggiungere un \ alla fine della riga
 precedente cosicch� chat pensi ancora che l'intero script di
 conversazione sia in una riga!


 Sfortunatamente, alcuni server producono un insieme di prompt molto
 variabili. Pu� essere necessario effettuare pi� volte il login usando
 minicom per capire l'andamento e scegliere una stringa "attesa"
 stabile.


 15.5.  Uno script di conversazione per le connessioni autentificate
 con PAP/CHAP

 Se il proprio ISP usa PAP/CHAP, allora lo script di conversazione �
 molto pi� semplice. Tutto ci� che lo script deve fare � di comporre il
 numero telefonico, attendere la connessione e poi lasciare che pppd
 gestisca il login!


 ______________________________________________________________________
 #!/bin/sh
 #
 # Questa � la parte 2 dello script ppp-on. Effettuer� il protocollo di
 # connessione per la connessione desiderata.
 #
 exec /usr/sbin/chat -v                                  \
         TIMEOUT         3                               \
         ABORT           '\nBUSY\r'                      \
         ABORT           '\nNO ANSWER\r'                 \
         ABORT           '\nRINGING\r\n\r\nRINGING\r'    \
         ''              \rAT                            \
         'OK-+++\c-OK'   ATH0                            \
         TIMEOUT         30                              \
         OK              ATDT$TELEPHONE                  \
         CONNECT         ''                              \
 ______________________________________________________________________






 15.6.  Le opzioni " debug " e " file file_opzioni " di pppd

 Come si � gi� visto, si pu� abilitare la registrazione delle
 informazioni di debug usando l'opzione -d di pppd. L'opzione 'debug' �
 equivalente.


 Poich� stiamo stabilendo una connessione con un nuovo script, per il
 momento si lasci l'opzione per il debug (Attenzione: se lo spazio del
 disco � stringente, la registrazione degli scambi pppd pu� far
 aumentare rapidamente la dimensione del file syslog, causando problemi
 - questo succede solo nel caso in cui si fallisce la connessione e si
 continua a provare per qualche minuto).


 Una volta contenti di come tutto funziona, si pu� rimuovere questa
 opzione.


 Se si � chiamato il file delle opzioni di ppp con qualcosa di diverso
 da /etc/ppp/options o /etc/ppp/options.ttySx, si specifichi il nome
 del file con l'opzione file di pppd - p.es.


 ______________________________________________________________________
 exec /usr/sbin/pppd debug file options.myserver /dev/ttyS0 38400 \
 ______________________________________________________________________




 16.  Verificare i propri script di connessione

 Si apra un nuovo Xterm per root (se si � in X) oppure si apra una
 nuova console virtuale e si faccia il login come root.


 In questa nuova sessione, si lanci il comando



      tail -f /var/log/messages





 (o di qualsiasi altro sia il file di registrazione di sistema).


 Nella prima finestra (o console virtuale) si lanci il comando



      ppp-on &





 (o qualsiasi altro nome con il quale si � chiamato la versione
 modificata di /usr/sbin/ppp-on). Se non si fa andare lo script in
 background specificando & alla fine del comando, non si riotterr� il
 prompt del terminale finch� ppp non esce (quando termina il
 collegamento).


 Ora si torni alla finestra che sta mostrando i log di sistema.


 Si vedr� qualcosa di simile a quanto segue (a patto che si sia
 specificata l'opzione -v per chat e -d per pppd).... ci� che segue �
 quanto lo script di conversazione registra nei log di sistema seguito
 dalle informazioni di avvio per pppd:







 ______________________________________________________________________
 Oct 21 16:09:58 hwin chat[19868]: abort on (NO CARRIER)
 Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: abort on (BUSY)
 Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: send (ATZ^M)
 Oct 21 16:09:59 hwin chat[19868]: expect (OK)
 Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: ATZ^M^M
 Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: OK -- got it
 Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: send (ATDT722298^M)
 Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: expect (CONNECT)
 Oct 21 16:10:00 hwin chat[19868]: ^M
 Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: ATDT722298^M^M
 Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: CONNECT -- got it
 Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: send (^M)
 Oct 21 16:10:22 hwin chat[19868]: expect (ogin:)
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: kepler login: -- got it
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: send (hartr^M)
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: expect (ssword:)
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]:  hartr^M
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: Password: -- got it
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: send (??????^M)
 Oct 21 16:10:23 hwin chat[19868]: expect (hartr)
 Oct 21 16:10:24 hwin chat[19868]: [hartr -- got it
 Oct 21 16:10:24 hwin chat[19868]: send (ppp^M)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19872]: pppd 2.1.2 started by root, uid 0
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: Using interface ppp0
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: Connect: ppp0 <--> /dev/cua1
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 1, id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: LCP: sending Configure-Request, id 1
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(LCP): Rcvd id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd MRU
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (1500)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd ASYNCMAP
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (0)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd MAGICNUMBER
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (a098b898)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd PCOMPRESSION
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: rcvd ACCOMPRESSION
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: lcp_reqci: returning CONFACK.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 2, id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfack(LCP): Rcvd id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 1, id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: IPCP: sending Configure-Request, id 1
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(IPCP): Rcvd id 1.
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: received ADDR
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (10.144.153.51)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: received COMPRESSTYPE
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: (45)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:27 hwin pppd[19873]: ipcp: returning Configure-ACK
 Oct 21 16:10:28 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 2, id 1.
 Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 1, id 1.
 Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: IPCP: sending Configure-Request, id 1
 Oct 21 16:10:30 hwin pppd[19873]: fsm_rconfreq(IPCP): Rcvd id 255.
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: received ADDR
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (10.144.153.51)
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: received COMPRESSTYPE
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: (45)
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]:  (ACK)
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: returning Configure-ACK
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(IPCP): Sent code 2, id 255.
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: fsm_rconfack(IPCP): Rcvd id 1.
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: ipcp: up
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: local  IP address 10.144.153.104
 Oct 21 16:10:31 hwin pppd[19873]: remote IP address 10.144.153.51
 ______________________________________________________________________




 Si noti che uso numeri IP STATICI, quindi la mia macchina li spedisce
 al server PPP, e quindi non si vedr� questa parte se si usano numeri
 IP DINAMICI. Inoltre questo server richiede un comando specifico per
 avviare il ppp dalla sua parte.


 Se tutto sembra OK, lo si verifichi ulteriormente come prima con ping
 a numeri IP e a nomi di host.


 Si lanci il proprio web browser o quant'altro e si cominci a navigare,
 si � finalmente connessi!


 17.  Chiudere la connessione PPP

 Quando si � finito di usare la connessione PPP, si usi il comando
 standard ppp-off per buttarla gi� (si ricorda che bisogna essere o
 root oppure un membro del gruppo PPP!).


 Nei file di log di sistema di vedr� qualcosa di simile a:


 ______________________________________________________________________
 Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: Interrupt received: terminating link
 Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: ipcp: down
 Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: default route ioctl(SIOCDELRT): Bad address
 Oct 21 16:10:45 hwin pppd[19873]: fsm_sdata(LCP): Sent code 5, id 2.
 Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: fsm_rtermack(LCP).
 Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: Connection terminated.
 Oct 21 16:10:46 hwin pppd[19873]: Exit.
 ______________________________________________________________________




 Non ci si preoccupi del SIOCDELRT, significa solo che pppd si �
 accorto che sta terminando e non � niente di preoccupante.


 18.  Risoluzione dei problemi

 Ci possono essere diversi motivi per i quali la propria connessione
 non funziona: chat non � arrivato correttamente alla fine della sua
 esecuzione, oppure si ha una linea molto disturbata, ecc. Quindi si
 controlli nei log di sistema per indicazioni.


 18.1.  Ho compilato il supporto per il PPP nel kernel, ma...

 Un problema molto comune � che la gente compila il supporto per il PPP
 nel kernel, ed ancora quando provano a lanciare pppd, il kernel
 afferma che non ha il supporto per il ppp! Ci sono diverse ragioni per
 le quali ci� pu� accadere.

 18.1.1.  Si � fatto il boot con il kernel giusto?

 Sebbene si sia ricompilato il supporto per il ppp nel proprio kernel,
 non si � fatto il boot con il nuovo kernel. Ci� pu� succedere se non
 si � aggiornato /etc/lilo.conf e rilanciato lilo.


 Una buona verifica sul kernel la si pu� ottenere usando il comando
 uname -a, che dovrebbe produrre una riga simile a


 ______________________________________________________________________
 Linux archenland 2.0.28 #2 Thu Feb 13 12:31:37 EST 1997 i586
 ______________________________________________________________________




 Questa mostra la versione del kernel e la data della sua compilazione,
 che dovrebbero dare un'idea abbastanza buona di cosa sta funzionando.


 18.1.2.  Si � compilato il supporto per il ppp come modulo?

 Se si � compilato il supporto per il ppp a livello kernel come modulo,
 ma non si sono creati ed installati i moduli, allora si pu� ottenere
 questo tipo di errore. Si veda il Kernel-HOWTO e il file README in
 /usr/src/linux!


 Un'altra possibilit� connessa ai moduli � che ci si aspetta che il
 modulo sia caricato automaticamente, ma non � in esecuzione il demone
 kerneld (che automaticamente carica e scarica i moduli quando
 necessario). Si veda il kerneld mini-HOWTO per informazioni su come
 configurare kerneld.


 18.1.3.  Si sta usando la versione corretta di PPP per il proprio ker�
 nel?

 Si deve usare ppp-2.2 con kernel versione 2.0.x. Si pu� usare ppp-2.2
 con kernel versione 1.2.x (se si applica una patch al kernel)
 altrimenti si deve usare ppp-2.1.2.


 18.1.4.  Si sta eseguendo pppd come root?

 Se non si esegue pppd come utente root (e pppd non � suid a root), si
 pu� ricevere questo messaggio.


 18.2.  Il mio modem si connette ma il ppp non parte mai

 Ci sono innumerevoli variazioni sul tema (si dia un'occhiata a
 comp.os.linux...).


 Un errore MOLTO comune � che si � scritto male qualcosa nei propri
 script. La sola cosa da fare in questo caso � assicurarsi di
 registrare nei log di sistema (/var/log/messages) la conversazione di
 chat tra il proprio PC Linux e il server e poi analizzarla riga per
 riga. Pu� essere necessario connettersi manualmente al server PPP e
 controllare ancora tutto.



 Nella registrazione si devono controllare molto attentamente i prompt
 reali, tenendo bene in mente che noi umani abbiamo la tendenza a
 leggere quello che PENSIAMO di aver scritto, e non quello che c'�
 realmente scritto!


 18.3.  Il log di sistema dice `` serial line is not 8 bit clean ''

 Ci sono anche qui delle varianti, come serial line looped back, ecc.,
 e le cause possono essere molteplici (anche pi� di una
 contemporaneamente).


 Per capire cosa succede in questi casi, � necessario comprendere un
 po' di quel che succede dietro le quinte durante l'esecuzione di pppd.


 Quando pppd viene avviato, invia pacchetti LCP (Link Control Protocol
 - Protocollo di Controllo del Collegamento) alla macchina remota. Se
 riceve una risposta valida allora passa allo stadio successivo (usando
 pacchetti IPCP - IP Control Protocol - Protocollo di Controllo IP) e
 solo quando questa negoziazione � completa viene avviato lo strato IP
 in modo che si possa usare la connessione PPP.


 Se non c'� un server ppp funzionante all'altro capo quando il proprio
 PC invia pacchetti LCP, questi vengono riflessi dal processo di login
 della terminazione remota della connessione. Poich� questi pacchetti
 usano 8 bit, la loro riflessione causa la soppressione dell'ottavo bit
 (si ricorda che ASCII � un codice a 7 bit). Il PPP vede questo e si
 comporta di conseguenza.


 Ci sono diverse ragioni per cui pu� avvenire questa riflessione.


 18.3.1.  Non ci si � loggati correttamente nel server

 Quando il proprio script di conversazione termina, pppd viene avviato
 nel proprio PC. Comunque, se non si � completato il processo di login
 nel server (incluso l'invio di un qualsiasi comando necessario per
 avviare il PPP nel server), PPP non verr� avviato.


 Quindi, i pacchetti LCP sono riflessi e si riceve questo errore.


 Si deve controllare attentamente e correggere (se necessario) il
 proprio script di conversazione (si veda pi� indietro).


 18.3.2.  Non si � avviato il PPP nel server

 Alcuni server PPP richiedono l'inserimento di un comando e/o di un
 RETURN dopo la completazione del processo di login prima di avviare il
 ppp dal loro lato della connessione.


 Si verifichi il proprio script di conversazione (si veda pi�
 indietro).


 Se si fa il login manualmente e si scopre che � necessario inviare un
 RETURN per avviare il PPP, si aggiunga semplicemente una coppia di
 stringhe attesa/inviata vuote alla fine del proprio script di
 conversazione (una stringa vuota in realt� invia un RETURN).
 18.3.3.  Il processo PPP remoto � lento a partire

 Questa � un po' una birichinata!


 Di default, il proprio pppd � compilato per inviare un massimo di 10
 richieste di configurazione lcp. Se il server � un po' lento a
 partire, tutte le 10 richieste possono essere spedite prima che il
 server sia pronto a riceverle.


 Nella propria macchina, pppd si vede tutte le 10 richieste che gli
 tornano indietro (senza l'ottavo bit) ed esce.


 Ci sono due modi per aggirare questo problema:


 Aggiungere un lcp-max-configure 30 alle proprie opzioni del ppp. Ci�
 incrementa il numero massimo di pacchetti di configurazione LCP che
 pppd invia prima di uscire. Per server veramente lenti, pu� essere
 necessario incrementare ancora di pi� tale numero.


 In alternativa, si pu� essere un po' furbini. Si dovrebbe aver notato
 che quando si fa il login a mano nel server PPP e il PPP viene
 avviato, il primo carattere ad apparire fra le porcherie prodotte dal
 server ppp � sempre il carattere tilde (~).


 Usando questa conoscenza a priori, si pu� aggiungere una nuova coppia
 di stringhe attesa/inviata alla fine dello script di conversazione che
 aspetta una tilde e non invia niente. Cio� qualcosa di simile a:


 ______________________________________________________________________
 \~     ''
 ______________________________________________________________________




 Nota: poich� il carattere tilde ha un significato particolare nella
 shell, ne deve essere fatto l'escape (e quindi metterci prima un
 backslash).


 18.4.  Instradamento predefinito non impostato ( Default route not set
 )

 Se pppd si rifiuta di impostare un instradamento predefinito, � perch�
 (abbastanza giustamente) si rifiuta di rimuovere/rimpiazzare un
 instradamento predefinito preesistente.


 La ragione classica per cui capita questo errore � che alcune
 distribuzioni impostano l'instradamento predefinito verso la propria
 scheda Ethernet invece di impostare uno specifico instradamento di
 rete.


 Si veda la Linux NAG ed il Net2/3 HOWTO per informazioni su come
 impostare correttamente la propria scheda Ethernet e gli instradamenti
 associati.


 Un'altra ragione potrebbe essere che la propria LAN usi gi� un
 gateway/router e che la propria tabella di instradamento sia gi�
 impostata per puntare, tramite l'instradamento predefinito, a tale
 gateway.


 Sistemare questa situazione pu� richiedere un po' di buone nozioni di
 IP networking e va oltre lo scopo di questo HOWTO. Si consiglia di
 trovare qualche aiuto esperto (tramite newsgroup o da qualcuno a cui
 si possa chiedere la soluzione e che sia raggiungibile in maniera
 diretta).


 18.5.  Altri problemi

 Ci sono molte ragioni oltre a queste che possono causare il fallimento
 della connessione ppp e/o non farla funzionare correttamente.


 Si vedano le PPP FAQ (che sono veramente una serie di domande e
 risposte). � un documento omnicomprensivo e le risposte SONO l�! Per
 la mia (brutta) esperienza, se le risposte al proprio problema non
 solo l�, il problema NON � un errore del ppp! Nel mio caso usavo un
 kernel ELF e non avevo aggiornato i moduli correttamente. Ho perso
 solamente due giorni (e buona parte di una notte) a stanare quello che
 si � rivelato essere un perfetto server PPP prima delle luci
 dell'alba!


 19.  Ottenere aiuto quando ormai non si sa pi� cosa provare

 Se non si riesce a far funzionare la propria connessione PPP, si
 riveda tutto questo documento e si verifichi tutto, in congiunzione
 con l'output creato da "chat -v..." e "pppd -d" nel log di sistema.


 Si consulti anche la documentazione di PPP e le FAQ, oltre agli altri
 documenti qui citati!


 Se ancora non se ne esce, si provi nei newsgroup comp.os.linux.misc e
 comp.os.linux.networking che sono regolarmente seguiti da persone che
 possono aiutare con il PPP, cos� come nel newsgroup comp.protocols.ppp


 Si pu� pure provare a mandare a me una email personale, ma non ho una
 giornata lavorativa (e di vita) regolare e quindi non garantisco di
 rispondere rapidamente, in quanto tutto dipende dal carico di lavoro
 attuale e dallo  stato della mia vita privata!


 In particolare, NON SI POSTINO RISME DI OUTPUT DI DEBUG NEI GRUPPI DI
 DISCUSSIONE E NEMMENO LI SI SPEDISCA A ME VIA EMAIL, nel primo caso si
 sprecher� un sacco di banda e nel secondo verranno consegnati a
 /dev/null (a meno che io non li abbia espressamente richiesti).


 20.  Problemi comuni una volta che il collegamento funziona

 Un problema che si trover� � che i provider supportano solamente il
 pacchetto software di connessione che loro stessi distribuiscono ai
 nuovi abbonati. Questo � (tipicamente) per Microsoft Windows :-( e
 molti servizi di supporto clienti sembrano non saperne niente di Unix
 (o Linux). Cos�, ci si prepari ad un'assistenza molto limitata da
 quella parte.

 Si potrebbe comunque fare a quegli individui un favore ed educarli su
 Linux (qualsiasi persona che lavora nel supporto clienti di un ISP
 dovrebbe essere abbastanza addentro alla terminologia di Internet e
 dovrebbe quindi avere a casa una macchina Linux!)


 20.1.  Non riesco a vedere niente oltre al server PPP al quale mi con�
 netto

 OK, la propria connessione PPP � su e funzionante e si pu� fare ping
 al server PPP con il suo numero IP (il secondo o ``remoto'' numero IP
 mostrato da ifconfig ppp0), ma non si riesce a raggiungere
 nient'altro.


 Prima di tutto, si provi a fare ping ai numeri IP specificati nel
 proprio /etc/resolv.conf come name server. Se questi funzionano, si
 pu� vedere oltre il proprio server PPP (a meno che questi non siano
 gli stessi numeri IP del numero IP ``remoto'' della propria
 connessione). Quindi si provi a fare ping al nome completo del proprio
 provider, per esempio



      ping my.provider.net.au





 Se questo NON funziona, si ha un problema con la risoluzione dei nomi.
 Ci� probabilmente dipende da un errore di battitura nel proprio file
 /etc/resolv.conf. Lo si controlli accuratamente con le informazioni
 ottenute chiamando il proprio provider. Se tutto sembra a posto, si
 chiami il proprio provider e si verifichi di aver scritto
 correttamente i numeri IP.


 Se ANCORA non funziona (e il proprio provider conferma che i suoi name
 server sono attivi e funzionanti), c'� un problema da qualche altra
 parte, e suggerisco di controllare attentamente la propria
 installazione di Linux (in particolare si controllino i permessi dei
 file).


 Se ANCORA non si riesce a fare ping ai name server del proprio
 provider tramite i loro numeri IP, allora questi non sono attivi (si
 chiami il provider al telefono e si controlli) oppure c'� qualche
 problema di instradamento da parte del proprio provider. Ancora, lo si
 chiami e si verifichi.


 Una possibilit� � che la "terminazione remota" sia un server PPP Linux
 nel quale non sia stata specificata l'opzione di IP forwarding nel
 kernel!


 Una buona verifica generale � di provare a connettersi al proprio
 provider usando il software che molti di questi forniscono per (gulp)
 Microsoft Windows. Se tutto funziona da un altro sistema operativo con
 esattamente lo stesso account, allora il problema � nel proprio
 sistema Linux e NON nel proprio provider.




 20.2.  Posso spedire email, ma non posso riceverla

 Se si stanno usando numeri IP dinamici, � perfettamente normale. Si
 veda ``Usare i servizi Internet con numeri IP Dinamici'' pi� avanti.


 20.3.  Perch� la gente non pu� fare finger, WWW, gopher, talk nella
 mia macchina?

 Ancora, se si stanno usando numeri IP dinamici, � perfettamente
 normale. Si veda ``Usare i servizi Internet con numeri IP Dinamici''
 pi� avanti.



 21.  Usare i servizi Internet con numeri IP dinamici

 Se si stanno usando numeri IP dinamici (e molti provider danno solo
 numeri IP dinamici a meno che non si paghi significativamente di pi�
 per la propria connessione), allora si debbono accettare le
 limitazioni che questo impone.


 Prima di tutto, le richieste di servizi esterni funzioneranno bene.
 Ovvero, si possono spedire email usando sendmail (a patto di averlo
 configurato correttamente), scaricare file in ftp da siti remoti, fare
 finger ad utenti su altre macchine, navigare nel web, ecc.


 In particolare, si pu� rispondere mentre si � off line (ovvero non si
 � connessi) alle email che si sono scaricate nella propria macchine.
 La posta rester� semplicemente in attesa nella propria coda di posta
 (mail queue) finch� non ci si connette al proprio ISP.


 Comunque, la propria macchina NON � connessa ad Internet 24 ore al
 giorno, n� ha lo stesso numero IP ogni volta che viene connessa. �
 quindi impossibile ricevere email direttamente nella propria macchina
 e veramente molto difficile configurare un server web o ftp a cui
 possano accedere i propri amici! Per come Internet � progettata la
 propria macchina non esiste come macchina unica e permanentemente
 contattabile quanto non ha un unico numero IP (si ricordi che altre
 macchine useranno il numero IP a voi assegnato in una connessione,
 quando gli viega allocato per la loro connessione).


 Se si configura un server WWW (o qualsiasi altro server), tale server
 rimane totalmente sconosciuto a qualsiasi utente in Internet FINCH�
 questi non sappiano che la macchina � connessa E quale sia il suo
 reale (e momentaneo) numero IP. Ci sono diversi modi per far ottenere
 ad altri utenti questa informazione: si pu� chiamarli o mandargli un
 email per dirglielo oppure usare in modo astuto i file ".plan" su un
 account shell nel proprio provider (assunto che questi permetta
 accessi shell e finger).



 Ora, per la maggior parte degli utenti questo non � un problema: tutto
 ci� che la maggior parte della gente vuole � inviare e ricevere email
 (usando il proprio account nel provider) e fare connessioni in uscita
 in WWW, ftp e ad altri servizi su Internet. Se veramente si DEBBONO
 avere connessioni entranti nella propria macchina, si dovrebbe
 realmente ottenere un numero IP statico. In alternativa si possono
 esplorare i metodi suggeriti in precedenza...


 21.1.  Configurazione dell'email

 Anche per numeri IP dinamici, si pu� certamente configurare sendmail
 sulla propria macchina per spedire fuori qualsiasi email composta
 localmente. La configurazione di sendmail pu� essere oscura e
 difficoltosa, quindi questo documento non prova nemmeno a dire come
 farla. Comunque, si dovrebbe probabilmente configurare sendmail
 cosicch� il proprio ISP sia designato come proprio "smart relay" host
 (l'opzione DS di sendmail.cf) (per maggiori informazioni sulla
 configurazione di sendmail, si veda la documentazione di sendmail, e
 si dia un'occhiata alle configurazioni m4 distribuite con sendmail. Ce
 n'� certamente una che va bene per il proprio caso).


 Ci sono anche eccellenti libri su Sendmail (da citare la 'bibbia'
 della O'Reilly and Associates), ma questi esulano quasi certamente
 dalle necessit� della maggior parte degli utenti!


 Una volta configurato sendmail, probabilmente si vorr� fare in modo
 che, non appena la connessione PPP � attiva, sendmail spedisca
 qualsiasi messaggio in attesa nella coda di email in uscita. Per far
 ci�, si aggiunga il comando



      sendmail -q &





 al proprio script /etc/ppp/ip-up (si veda pi� avanti).


 Le email in ingresso sono un problema nel caso di numeri IP dinamici.
 Il modo per gestirle � di:

 �  configurare il proprio mail user agent (elm, pine, ecc.) in modo
    che tutta la posta venga spedita spedita fuori con un header
    "reply" che riporti il proprio indirizzo di email nel proprio ISP.
    Se possibile, si dovrebbe anche impostare il proprio indirizzo FROM
    al proprio indirizzo email nel proprio provider.

 �  usare i programmi popclient o fetchmail per scaricare la propria
    posta dal proprio provider. In alternativa, se il proprio ISP usa
    IMAP, usare un MUA che supporta IMAP (come pine).


 Si pu� automatizzare questo processo al momento dell'attivazione delle
 connessione mettendo i comandi appropriati nello script /etc/ppp/ip-up
 (si veda pi� avanti).


 21.2.  Configurare un name server locale

 Sebbene si possano tranquillamente usare i DNS localizzati nel proprio
 ISP, si pu� anche impostare un name server (secondario) di sola cache
 locale che venga attivato dallo script ip-up. Il vantaggio di usare un
 name server locale (di sola cache) � che fa risparmiare tempo (e
 banda) se si contattano frequentemente gli stessi siti durante una
 lunga sessione on-line.


 La configurazione di un DNS di sola cache (che usi una riga
 ``forwarders'' che punta al DNS dell'ISP nel file named.boot) �
 relativamente semplice. Il libro della O'Reilly (DNS and Bind) spiega
 tutto quello che serve sapere sull'argomento.


 � disponibile anche un DNS-HOWTO.


 Se si fa funzionare una piccola LAN che pu� accedere Internet
 attraverso il proprio PC Linux (usando IP Masquerade per esempio),
 probabilmente � una buona idea far girare un name server locale (con
 una direttiva forwarders) quando la connessione � attiva, in quanto
 ci� minimizzer� la banda e il ritardo associato con la risoluzione di
 nomi.


 Una nota di Netiquette (galateo della rete): si chieda il permesso al
 proprio ISP prima di iniziare ad usare un name server secondario di
 sola cache nel dominio del proprio ISP. Propriamente configurato, il
 proprio DNS non causer� nessun problema a proprio provider, ma se si
 sbaglia qualcuno ne pu� causare.


 22.  Connettere assieme due reti usando PPP

 In linea di principio non c'� differenza tra il collegare una macchina
 Linux ad un server PPP e il collegare due LAN usando PPP su una
 macchina di ognuna delle LAN. Si ricordi che il PPP � un protocollo
 peer to peer (da pari a pari).


 Comunque, si deve DEFINITIVAMENTE comprendere come avviene
 l'instradamento. Si legga il NET-3 HOWTO e la Linux Network
 Administrator Guide (NAG). Di insostituibile aiuto pu� essere anche
 "TCP/IP Network Administration" (pubblicato dalla O'Reilly and Assoc -
 ISBN 0-937175-82-X).


 Se si ha intenzione di usare il sub networking in un numero IP di rete
 su entrambi i lati della connessione, si trover� utile il Linux sub
 networking mini-howto (bozza). � disponibile a Linux Sub networking
 mini-HOWTO <http://www.interweft.com.au/other/>.


 Per poter connettere due LAN, si devono usare numeri IP di rete
 diversi (o sottoreti dello stesso numero di rete) e si dovranno usare
 numeri IP statici oppure usare IP masquerade. Se si vuole usare IP
 masquerade, si veda l'IP masquerade mini-howto per le istruzionei
 sulla sua configurazione.


 22.1.  Impostare i numeri IP

 Ci si metta d'accordo con l'amministratore di rete dell'altra LAN su i
 numeri IP che saranno usati per ognuno degli estremi dell'interfaccia
 PPP. Se si stanno usando numeri IP statici, ci� probabilmente richiede
 che ci si connetta ad uno specifico numero telefonico.


 Si modifichi il file /etc/ppp/options[.ttyXX] appropriato - � una
 buona idea avere un modem e porta specifici dal proprio lato per
 questa connessione. Pu� essere pure necessario modificare il proprio
 file /etc/ppp/options, e creare appositi file options.ttyXX per le
 altre connessioni!



 Si specifichino i numeri IP per il proprio lato del collegamento PPP
 nel file delle opzioni appropriato esattamente come mostrato in
 precedenza per i numeri IP statici.


 22.2.  Impostare l'instradamento

 Ci si deve organizzare in modo che i pacchetti nella propria LAN
 locale siano instradati attraverso l'interfaccia che la connessione
 PPP stabilisce. Questo � un processo in due stadi.


 Prima di tutto, si deve stabilire un instradamento dalla macchina che
 esegue la connessione PPP alla(e) rete(i) all'altro estremo del
 collegamento. Se il collegamento � verso Internet, ci� pu� essere
 gestito dall'instradamento predefinito stabilito da pppd stesso nel
 proprio estremo della connessione, usando l'opzione 'defaultroute'.


 Se comunque, la connessione � solo un collegamento tra due LAN, allora
 deve essere aggiunto un instradamento di rete specifico per ognuna
 delle reti accessibili attraverso la connessione. Ci� � fatto usando
 un comando 'route' per ognuna delle reti nello script /etc/ppp/ip-up
 (si veda ``Dopo che la connessione � attiva...'' per le istruzioni su
 come farlo).


 La seconda cosa che bisogna fare � dire agli altri computer sulla
 propria LAN che la propria macchina Linux � in realt� un 'gateway'
 (passaggio) per la(e) rete(i) all'altro estremo della connessione PPP.


 Naturalmente, l'amministratore di rete dell'altro estremo della
 connessione ppp deve fare anche lui le stesse cose! Comunque, poich�
 egli instrader� i pacchetti per la vostra rete specifica, sar�
 richiesto un'instradamento di rete specifico, non un'instradamento
 predefinito (a meno che le LAN all'altro estremo della connessione non
 siano connesse a voi per accedere ad Internet attraverso la vostra
 connessione).


 22.3.  Sicurezza di rete

 Se si connette la propria LAN ad Internet usando PPP, anche solamente
 ad una LAN "straniera", si deve essere consci delle questioni sulla
 sicurezza. Suggerisco caldamente di considerare la configurazione di
 un firewall!


 Si dovrebbe parlare con l'amministratore LAN del proprio sito PRIMA di
 cominciare a connettere LAN straniere o Internet in questo modo. Gli
 errori che si potrebbero fare potrebbero risultare innocui come
 provocare problemi veramente seri!


 23.  Dopo che la connessione � attiva: lo script /etc/ppp/ip-up

 Una volta che la connessione PPP � attiva, pppd cerca il file
 /etc/ppp/ip-up. Se questo script esiste ed � eseguibile, il demone PPP
 lo esegue. Ci� permette di automatizzare qualsiasi comando di
 instradamento che possa risultare utile, e qualsiasi altra azione che
 si vuole avvenga ogni volta che la connessione PPP viene attivata.


 Questo � semplicemente uno script shell e pu� fare qualsiasi cosa che
 uno script shell pu� fare (ovvero virtualmente qualsiasi cosa si
 vuole).


 Per esempio, si pu� fare in modo che sendmail invii qualsiasi
 messaggio in attesa d'uscita nella coda di posta.


 Similmente, si pu� inserire in ip-up il comando per collezionare
 (usando pop) qualsiasi email in attesa nel proprio ISP.


 Ci sono delle restrizioni su /etc/ppp/ip-up:


 �  � eseguito in un ambiente deliberatamente ristretto per aumentare
    la sicurezza. Ci� significa che si devono specificare i percorsi
    completi per gli eseguibili, ecc.

 �  Tecnicamente, /etc/ppp/ip-up � un programma non uno script. Ci�
    significa che pu� essere eseguito direttamemente, e quindi richiede
    il file magic standard (#!/bin/bash) all'inizio della prima riga e
    dev'essere leggibile ed eseguibile da root.


 23.1.  Instradamenti speciali

 Se si stanno connettendo due LAN, si dovranno impostare instradamenti
 specifici per le LAN 'straniere'. Questo � facile da fare usando lo
 script /etc/ppp/ip-up. La sola difficolt� nasce se la propria macchina
 gestisce pi� connessioni PPP.


 Questo perch� /etc/ppp/ip-up � eseguito per OGNUNA delle connessioni
 PPP che si fanno, e quindi � necessario far eseguire i comandi di
 instradamento corretti per la connessione particolare che si fa in
 quel momento, e solo in quel caso e non quando si fa un qualsiasi
 altro collegamento!


 23.2.  Gestione delle code di posta

 Quando la connessione tra due LAN � attiva, ci si vorr� assicurare che
 le email in coda ad entrambi gli estremi siano scaricate (flushed),
 ovvero inviate a destinazione. Ci� � fatto aggiungendo la chiamata
 appostita a sendmail.


 Si pu� fare usando il costrutto 'case' della bash su un parametro
 appropriato che pppd passa allo script. Ad esempio, questo � lo script
 /etc/ppp/ip-up che uso per gestire le nostre connessioni WAN e le
 connessioni alla mia Ethernet di casa (gestita sempre dallo stesso
 server PPP).


 23.3.  Un esempio di script /etc/ppp/ip-up

 L'esempio che segue gestisce una variet� di usi tipici.









 ______________________________________________________________________
 #!/bin/bash
 #
 # Script che gestisce le questioni di instradamento necessarie per
 # pppd. Solo la connessione a Newman richiede questa gestione.
 #
 # Quando la connessione ppp � attiva, questo script viene chiamato con
 # i seguenti parametri
 #       $1      il nome dell'interfaccia usata da pppd (p.es. ppp3)
 #       $2      il nome del dispositivo tty
 #       $3      la velocit� del dispositivo tty
 #       $4      l'indirizzo IP locale per l'interfaccia
 #       $5      l'indirizzo IP remoto
 #       $6      il parametro specificato dall'opzione 'ipparam' di pppd
 #
 case "$5" in
 # Gestisce gli instradamenti al server del Campus Newman
         202.12.126.1)
                 /sbin/route add -net 202.12.126.0 gw 202.12.126.1
 # e scarica la mail queue per spedire l� le loro email il prima possibile!
                 /usr/sbin/sendmail -q &
                 ;;
         139.130.177.2)
 # La nostra connessione ad Internet
 # Quando la connessione � attiva, avvia il time server (se non � gi�
 # attivo) e si sincronizza con il mondo
                 if [ ! -f /var/lock/subsys/xntpd ]; then
                         /etc/rc.d/init.d/xntpd.init start &
                 fi
 # Avvia il news server (se non � gi� attivo)
                 if [ ! -f /var/lock/subsys/news ]; then
                         /etc/rc.d/init.d/news start &
                 fi
                 ;;
         203.18.8.104)
 # Spedisce la mail in attesa nella mia macchina non appena il link �
 # attivo.
 # Non � richiesto nessun instradamento in quanto la mia Ethernet di
 # casa � gestita da un instradamento di IP masquerade e proxyarp.
                 /usr/sbin/sendmail -q &
                 ;;
         *)
 esac
 exit 0
 ______________________________________________________________________




 Come risultato della connessione ppp al nostro Campus Newman e di
 questo script, si ottengono le seguenti voci nella tabella di routing
 (questa macchina � pure il nostro server PPP e gestisce le nostre
 connessioni a Internet -- ho aggiunto dei commenti nell'output per
 spiegare a cosa corrisponde ognuna delle voci):












 ______________________________________________________________________
 [root@kepler /root]# route -n
 Kernel routing table
 Destination     Gateway         Genmask         Flags MSS    Window Use Iface
 # l'instradamento HOST al nostro gateway Internet remoto
 139.130.177.2   *               255.255.255.255 UH    1500   0      134 ppp4
 # l'instradamento HOST al server del nostro campus Newman
 202.12.126.1    *               255.255.255.255 UH    1500   0       82 ppp5
 # l'instradamento HOST alla mia ethernet casalinga
 203.18.8.104    *               255.255.255.255 UH    1500   0       74 ppp3
 # due delle nostre linee PPP di dial up
 203.18.8.64     *               255.255.255.255 UH    552    0        0 ppp2
 203.18.8.62     *               255.255.255.255 UH    552    0        1 ppp1
 # l'instradamento di rete specifico per la LAN del campus Newman
 202.12.126.0    202.12.126.1    255.255.255.0   UG    1500   0        0 ppp5
 # l'instradamento alla nostra Ethernet locale (una "super rete"
 # formata da due reti di classe C adiacenti)
 203.18.8.0      *               255.255.254.0   U     1500   0     1683 eth0
 # l'instradamento al dispositivo di loop back
 127.0.0.0       *               255.0.0.0       U     3584   0      483 lo
 # l'instradamento predefinito a Internet
 default         139.130.177.2   *               UG    1500   0     3633 ppp4
 ______________________________________________________________________




 23.4.  Gestione delle email

 Il paragrafo precedente ha mostrato come gestire la posta in uscita,
 semplicemente svuotando la code delle mail una volta che la
 connessione � attiva.


 Se si sta usando una connessione WAN, ci si pu� accordare con
 l'amministratore della LAN remota per fare esattamente le stesse cose.
 Per esempio, all'estremo del Campus Newman  della nostra connessione
 WAN, lo script /etc/ppp/ip-up assomiglia a:


 ______________________________________________________________________
 #!/bin/bash
 #
 # Script che gestisce le problematiche di instradamento come richiesto
 # per dal pppd.
 # Solo la connessione a Hedland necessita questa gestione.
 #
 # Quando la connessione ppp � attiva, questo script viene chiamato con
 # i seguenti parametri
 #       $1      il nome dell'interfaccia usata da pppd (p.es. ppp3)
 #       $2      il nome del dispositivo tty
 #       $3      la velocit� del dispositivo tty
 #       $4      l'indirizzo IP locale per l'interfaccia
 #       $5      l'indirizzo IP remoto
 #       $6      il parametro specificato dall'opzione 'ipparam' di pppd
 #
 case "$5" in
         203.18.8.4)
                 /usr/sbin/sendmail -q
                 ;;
         *)
 esac
 exit 0
 ______________________________________________________________________


 Comunque se si il proprio ISP fornisce solamente un aconnessione PPP
 ad IP dinamico, � necessario scaricarsi la propria email dal proprio
 account nella macchina del provider. Ci� solitamente viene fatto
 usando il POP (Post Office Protocol). Questo processo pu� essere
 gestito usando il programma 'popclient', oltre allo script ip-up utile
 per automatizzare anche questo processo!


 Si crei semplicemente uno script /etc/ppp/ip-up che contenga la
 chiamata appropriata di popclient. Per il mio portatile su cui �
 installata la Red Hat (e che mi porto dietro nei miei viaggi), uso:


 ______________________________________________________________________
 popclient -3 -c -u hartr -p <password> kepler.hedland.edu.au |formail -s procmail
 ______________________________________________________________________




 Si pu� usare slurp o quant'altro per fare la stessa cosa per le news,
 e cos� via. Si ricordi che lo script ip-up � uno script bash standard
 e quindi pu� essere usato per automatizzare QUALSIASI cosa che
 dev'essere svolta ogni volta che una certa connessione PPP viene
 fatta.


 24.  Usare /etc/ppp/ip-down

 Si pu� creare uno script che verr� eseguito ogni volta che la
 connessione termina. Questo � /etc/ppp/ip-down. Pu� essere usato per
 annullare qualsiasi cosa speciale fatta nel corrispondente script
 /etc/ppp/ip-up.


 25.  Problematiche di instradamento su una LAN

 Se si � connessi ad una LAN ma si vuole comunque usare PPP sulla
 propria macchina Linux personale, � necessario configurare le cose in
 modo che i pacchetti vengano instradati, a seconda dei casi, dalla
 propria macchina verso la LAN (attraverso la propria interfaccia
 Ethernet) o verso il server PPP remoto e oltre.


 Questa sezione NON ha intenzione di insegnare niente
 sull'instradamento, tratta semplicemente un semplice caso speciale di
 instradamento (statico)!


 Suggerisco caldamente di leggere la Linux Network Administrator Guide
 (NAG) se NON si ha familiarit� con l'instradamento. Anche il libro
 della O'Reilly "TCP/IP Network Administration" tratta questo argomento
 in una forma molto comprensibile.


 La regola base di un instradamento statico � che l'instradamento
 PREDEFINITO dovrebbe essere quello che punta al MAGGIOR numero di
 indirizzi di rete. Per le altre reti, si aggiungano degli
 instradamenti specifici nella tabella di instradamento.


 La SOLA situazione che ho intenzione di trattare qui � quella in cui
 la propria macchina Linux � in una LAN che non � connessa ad Internet,
 e ci si vuole connettere ad Internet per uso personale mantenendo la
 connessione alla LAN.

 Prima di tutto, ci si assicuri che il proprio instradamento Ethernet
 sia impostato agli indirizzi di rete specifici disponibili nella
 propria LAN, e NON impostato come instradamento predefinito!


 Lo si verifichi usando il comando route, che dovrebbe mostrare
 qualcosa di simile a quanto segue:



      [root@hwin /root]# route -n
      Kernel routing table
      Destination   Gateway  Genmask         Flags MSS    Window Use Iface
      loopback      *        255.255.255.0   U     1936   0       50 lo
      10.0.0.0      *        255.255.255.0   U     1436   0      565 eth0





 Se la propria interfaccia Ethernet (eth0) punta all'instradamento
 predefinito (la prima colonna mostrerebbe "default" nella riga di
 eth0), si deve modificare il proprio script di inizializzazione della
 Ethernet per farla puntare a dei numeri di rete specifici piuttosto
 che all'instradamento predefinito (si consulti il Net3 HOWTO e la
 NAG).


 Ci� permetter� a pppd di impostare il proprio instradamento
 predefinito come mostrato qui sotto:



      [root@hwin /root]# route -n
      Kernel routing table

      Destination   Gateway       Genmask         Flags MSS    Window Use Iface
      10.144.153.51 *             255.255.255.255 UH    488    0        0 ppp0
      127.0.0.0     *             255.255.255.0   U     1936   0       50 lo
      10.1.0.0      *             255.255.255.0   U     1436   0      569 eth0
      default       10.144.153.51 *               UG    488    0        3 ppp0





 Come si pu� vedere, c'� un instradamento di tipo host verso il server
 PPP (10.144.153.51) tramite ppp0 ed anche un instradamento predefinito
 che usa il server PPP come gateway.


 Se si necessita un impostazione pi� complessa di questa, si leggano i
 documenti sull'instradamento menzionati in precedenza e si consulti un
 esperto nel proprio sito!


 Se la propria LAN ha gi� degli instradamenti, allora probabilmente
 saranno gi� stati impostati dei gateway alle altre reti disponibili
 nel proprio sito. In questo caso, si dovrebbe COMUNQUE far puntare il
 proprio instradamento predefinito all'interfaccia PPP, e rendere gli
 altri instradamenti specifici solamente per le reti che servono.





 25.1.  Note sulla sicurezza

 Quando si configura una macchina Linux su una LAN gi� esistente per
 connettersi ad Internet, potenzialmente si sta aprendo l'intera LAN ad
 Internet, e agli hacker che ci sono. Prima di far ci�, suggerisco di
 consultare il proprio ammistratore di rete e le politiche di sicurezza
 del proprio sito. Se la propria connessione PPP ad Internet � usata
 per attaccare con successo il proprio sito, per quanto poco si
 subiranno le ire dei propri colleghi e degli amministratori di sistema
 e di rete. Inoltre si potrebbe andare in contro a problemi assai pi�
 seri.


 Prima di connettere una LAN ad Internet, si dovrebbero considerare le
 implicazioni di sicurezza dettate dalla connessione DINAMICA, e quindi
 far riferimento al gi� citato libro della O'Reilly "Building Internet
 Firewalls"!


 26.  Configurare un server PPP

 Come gi� detto, ci sono molti modi per farlo. Quel che presento � il
 modo nel quale io lo faccio (usando una scheda seriale multiporta
 della Cyclades) e un insieme di linee telefoniche a selezione
 rotativa.


 Se non vi piace il metodo qui presentato, sentitevi liberi di farlo a
 modo vostro. Avrei comunque piacere di includere altri metodi nelle
 versioni future di questo HOWTO. Quindi, vi invito ad inviarmi i
 vostri commenti e metodi!


 Si noti, che questa sezione tratta solamente la configurazione di
 Linux come server PPP. Non ho intenzione di includere (mai)
 informazioni sulla configurazione di terminal servers speciali o
 altro.


 Inoltre, devo ancora fare esperimenti con le shadow password (ma lo
 far� prima o poi). Le informazioni qui presentate quindi NON
 comprendono tutti gli ammenicoli che sono richiesti dalla shadow
 suite.


 26.1.  Compilazione del kernel

 Si applicano ancora tutte le considerazioni precedenti sulla
 compilazione del kernel e sulla relazione tra la versione del kernel e
 quella di pppd. Questa sezione assume che si siano gi� lette le
 sezioni precedenti di questo documento!


 Per un server PPP, si DEVE includere l'IP forwarding nel proprio
 kernel. Si possono voler includere anche altre caratteristiche (come
 IP firewall, accounting ecc ecc).


 Se si usa una scheda seriale multiporta, ovviamente si devono anche
 includere nel kernel i driver necessari!


 26.2.  Panoramica del sistema server

 Noi offriamo account in PPP (e SLIP) e account shell usando la stessa
 coppia nome utente/password. Ci� ha il vantaggio (per noi) che gli
 utenti necessitano solo di un account e lo possono usare per tutti i
 tipi di connettivit�.


 Poich� siamo un'organizzazione educativa, non facciamo pagare il
 nostro staff e gli studenti per l'accesso, e quindi non dobbiamo
 preoccuparci di problematiche di accredito e messa in conto
 (accounting e charging).


 Abbiamo un firewall tra il nostro sito ed Internet, e ci� restringe
 alcuni accessi agli utenti in quanto le linee di dial up sono dentro
 il nostro firewall (di Internet) (per ragioni abbastanza ovvie, i
 dettagli degli altri firewall interni non sono qui presentati, e sono
 comunque irrilevanti).


 Il processo che un utente deve seguire per stabilire una connessione
 PPP nel nostro sito (una volta che sia in possesso di un account
 valido naturalmente) �:

 �  chiamare il dialer rotativo (ovvero un unico numero telefonico
    connesso ad un banco di modem, dei quali verr� usato il primo
    libero);

 �  fare il login usando un nome utente e password validi;

 �  al prompt della shell, lanciare il comando ppp per avviare il PPP
    sul server;

 �  avviare il PPP sul proprio PC (il fatto che questi funzioni in
    Windows, DOS, Linux MAC OS o quant'altro � un suo problema).


 Il server usa un file /etc/ppp/options.ttyXX per ognuna delle porte
 d'ingresso che imposta il numero IP remoto per l'allocazione degli IP
 dinamici. Il server usa instradamenti proxyarp per i client remoti
 (impostati tramite l'apposita opzione di pppd). Ci� ovvia la necessit�
 di far girare routed o gated.


 Quando gli utenti riappendono dalla loro parte, il pppd se ne accorge
 e dice al modem di riattaccare, portando gi�, nello stesso tempo, la
 connessione PPP.


 26.3.  Procurarsi il software che serve

 Sar� necessario il software seguente:

 �  Linux, propriamente compilato per includere le opzioni necessarie;

 �  la giusta versione di pppd per il proprio kernel;

 �  un programma 'getty' che gestisca in modo intelligente le
    comunicazioni via modem.
    Noi usiamo getty_ps2.0.7h, ma anche mgetty � altamente considerato.
    Da quel che ho capito mgetty riesce a riconoscere una chiamata che
    sta usando pap/chap (pap � lo standard per Windows95) e a chiamare
    automaticamente pppd, ma non ho ancora avuto il tempo di provarlo;

 �  un domain name server (DNS) funzionante ed accessibile agli utenti
    in dial up.
    Si dovrebbe veramente far girare un proprio DNS se possibile...


 26.4.  Configurare un accesso standard (accesso shell)

 Prima di poter configurare il proprio server PPP, la propria macchina
 Linux dev'essere in grado di gestire accessi standard di dial up.


 Questo HOWTO NON tratta la configurazione di questo. Si veda la
 documentazione del getty scelto e il Serial HOWTO per informazioni in
 proposito.


 26.5.  Impostare i file delle opzioni di PPP

 Bisogner� impostare un /etc/ppp/options generico con le opzioni comuni
 per tutte le porte di dial up. Le opzioni da noi usate sono:


 ______________________________________________________________________
 asyncmap 0
 netmask 255.255.254.0
 proxyarp
 lock
 crtscts
 modem
 ______________________________________________________________________




 Nota: noi NON usiamo nessun instradamento (ovvio) ed in particolare
 non c'� l'opzione defaultroute. La ragione di ci� � che tutto quello
 che � richiesto di fare (come server PPP) � di instradare i pacchetti
 dal client PPP verso la propria LAN/Internet e di instradare i
 pacchetti dalla propria LAN ed oltre verso il client.


 Tutto ci� che serve per far questo � un instradamento di tipo host
 verso la macchina client e l'uso dell'opzione 'proxyarp' di pppd.


 L'opzione 'proxyarp' imposta (sorpresa) una voce di proxy ARP nelle
 tabella ARP del server PPP che in pratica dice 'spedisci a me tutti i
 pacchetti destinati al client PPP'. Questo � il modo pi� semplice per
 impostare un instradamento ad un unico client PPP, ma non la si pu�
 usare se si fa l'instradamento tra due LAN: si devono usare gli
 appositi instradamenti di rete i quali non possono usare proxy ARP.


 Quasi certamente si vorr� fornire un'allocazione dinamica di numeri IP
 agli utenti in dial up. Ci� lo si pu� fare allocando un numero IP per
 ognuna delle porte di dial up. Ora si crei un /etc/ppp/options.ttyXX
 per ognuna delle porte.


 In questo si metta semplicemente il numero IP locale (server) ed il
 numero IP che viene usato per quella porta. Per esempio:


 ______________________________________________________________________
 kepler:slip01
 ______________________________________________________________________



 In particolare, si noti che si possono usare nomi host validi in
 questo file (ho scoperto che ricordo solamente i numeri IP delle
 macchine e dei dispositivi critici nella mia rete, i nomi sono molto
 pi� significativi!).


 26.6.  Impostare pppd per permettere agli utenti di eseguirlo (con
 successo)

 Poich� l'avvio di una connessione PPP implica la configurazione di un
 dispositivo del kernel (un'interfaccia di rete) e la manipolazione
 della tabella di instradamento del kernel, sono richiesti privilegi
 particolari, in pratica i pieni privilegi di root.


 Fortunatamente, pppd � stato progettato per essere eseguito in modo
 sicuro in setuid a root. Quindi bisogner� fare

 ______________________________________________________________________
 chmod u+s /usr/sbin/pppd
 ______________________________________________________________________




 Se si vanno a vedere i permessi del file, dovrebbero apparire come

 ______________________________________________________________________
 -rwsr-xr-x   1 root     root        74224 Apr 28 07:17 /usr/sbin/pppd
 ______________________________________________________________________




 Se non lo si fa, gli utenti non saranno in grado di attivare la loro
 connessione ppp.


 26.7.  Impostare un alias globale per pppd

 Per poter semplificare le cose ai nostri utenti PPP, abbiamo creato un
 alias globale (in /etc/bashrc) cosicch� con un semplice comando
 possano lanciare ppp sul server una volta fatto il login.


 Questi pu� essere una cosa del tipo

 ______________________________________________________________________
 alias ppp="exec /usr/sbin/pppd -detach"
 ______________________________________________________________________




 Quello che fa �:

 �  exec : questo implica il rimpiazzo del programma in esecuzione (in
    questo caso la shell) con il programma che � eseguito;

 �  pppd -detach : avvia pppd e NON fa il fork in background. Ci�
    assicura che quando il pppd esce non ci sono ancora processi in
    giro.

 Quando un utente fa il login in questo modo, apparir� nell'output del
 comando 'w' come



 ______________________________________________________________________
   6:24pm  up 3 days,  7:00,  4 users,  load average: 0.05, 0.03, 0.00
 User     tty       login@  idle   JCPU   PCPU  what
 hartr    ttyC0     3:05am  9:14                -
 ______________________________________________________________________




 E questo � quanto...vi avevo detto che questo era un semplice sistema
 server PPP!


 27.  Usare PPP su una una connessione null modem (seriale diretta)

 � molto semplice, non c'� un modem in mezzo e quindi le cose sono
 molto pi� semplici.


 Prima di tutto, si scelga una macchina come 'server', si configuri
 getty su una porta seriale in modo da poter verificare che c'� la
 connettivit� usando minicom per accedere alla porta seriale nel
 'client'.


 Una volta che questo funziona, si pu� rimuovere getty A MENO CHE non
 ci si voglia assicurare che la connessione venga convalidata usando la
 coppia nome utente/password come per la connessione in dial up. Poich�
 si ha il 'controllo fisico' di entrambe le macchine, presumo che NON
 lo si voglia fare.


 Ora, sul server, si rimuova getty e ci si assicuri che le porte
 seriali su entrambe le macchine siano state configurate correttamente
 usando 'setserial'.


 Tutto quel che bisogna fare adesso � di far partire pppd su entrambi i
 sistemi. Assumer� che la connessione usi /dev/ttyS3 su entrambe le
 macchine. Quindi su entrambe si esegua il comando:


 ______________________________________________________________________
 pppd -detach crtscts lock <IP locale>:<IP remoto> /dev/ttyS3 38400 &
 ______________________________________________________________________




 Ci� attiver� il collegamento, ma non si � ancora specificato un
 instradamento. Si pu� verificare la connessione facendo ping da una
 macchina verso l'altra e viceversa. Se funziona, si disattivi il
 collegamento killando uno dei due processi pppd.


 L'instradamento di cui si avr� bisogno naturalmente dipende
 esattamente da cosa si vuole provare a fare. Generalmente, una delle
 macchine sar� connessa ad una Ethernet (e ad altro) e quindi
 l'instradamento necessario sar� esattamente quello richiesto per un
 server e un client PPP.


 Quindi nella macchina equipaggiata con la Ethernet, il comando pppd
 potrebbe essere:


 ______________________________________________________________________
 pppd -detach crtscts lock proxyarp <IP locale>:<IP remoto> /dev/ttyS3 38400 &
 ______________________________________________________________________




 e sull'altra macchina:


 ______________________________________________________________________
 pppd -detach crtscts lock defaultroute <IP locale>:<IP remoto> /dev/ttyS3 38400 &
 ______________________________________________________________________



 Se si stanno connettendo due reti (usando una connessione seriale!) o
 si hanno necessit� di instradamento pi� complesse, si pu� usare
 /etc/ppp/ip-up in un modo analogo a quello mostrato in precedenza.




 Robert Hart
 Port Hedland, Western Australia
 Melbourne, Victoria, Australia Agostost/Ottobre 1996 Gennaio/Marzo
 1997

 Traduzione di Giovanni Bortolozzo
 Febbraio/Maggio 1998