The Linux NIS(YP)/NYS/NIS+ HOWTO
Thorsten Kukuk
v1.0, 9 marzo 1999
Questo documento descrive la configurazione di Linux come client
NIS(YP) o NIS+ e l'installazione di un server NIS. Traduzione origi�
nale di Michele Dalla Silvestra. Revisione e aggiormento di Giovanni
Bortolozzo, (
[email protected]).
1. Introduzione
Sempre pi� macchine Linux sono installate come parte di una rete di
computer. Per semplificare l'amministrazione di rete, molte reti
(principalmente reti basate su macchine Sun) usano il Network
Information Service (``Servizio Informativo di Rete''). Le macchine
Linux possono sfruttare appieno l'esistenza di un servizio NIS o
fornire esse stesse tale servizio. Le macchine Linux possono essere
anche client NIS+ completi, sebbene tale supporto sia in un stadio di
beta test.
Questo documento prova a rispondere alle domande sull'impostazione di
NIS(YP) e NIS+ sulla propria macchina Linux. Non si dimentichi di
leggere la sezione ``Il Portmapper RPC''.
Il NIS-HOWTO � scritto e mantenuto da:
Thorsten Kukuk,
[email protected]
Le principali fonti di informazione per la versione iniziale del NIS-
HOWTO sono state fornite da:
Andrea Dell'Amico <
[email protected]>
Mitchum DSouza <
[email protected]>
Erwin Embsen <
[email protected]>
Peter Eriksson <
[email protected]>
che tutti dovremmo ringraziare per la scrittura iniziale di questo
documento.
1.1. Nuove versioni di questo documento
L'ultima versione di questo documento � sempre consultabile su World
Wide Web attraverso l'URL
http://www.suse.de/~kukuk/linux/HOWTO/NIS-
HOWTO.html <
http://www.suse.de/~kukuk/linux/HOWTO/NIS-HOWTO.html>.
Le nuove versioni di questo documento saranno inoltre archiviate nei
vari siti WWW e FTP dedicati a Linux, tra cui la home page dell'LDP.
I link alle traduzioni di questo documento possono essere trovati a
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nis-howto.html
<
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nis-howto.html>.
1.2. Liberatoria
Sebbene questo documento sia stato creato utilizzando il meglio della
mia conoscenza potrebbe, e probabilmente � cos�, contenere errori.
Per informazioni pi� dettagliate ed accurate si invita a leggere tutti
i file README distribuiti con i diversi software descritti in questo
documento. Prover� a mantenere questo documento il pi� possibile
esente da errori.
1.3. Commenti e correzioni
Se si hanno domande o commenti su questo documento, si inviino
liberamente a Thorsten Kukuk, a
[email protected]. Qualsiasi suggerimento
o critica saranno i benvenuti. Se si trova un errore in questo
documento, mi si informi cosicch� possa correggerlo nella versione
successiva. Grazie.
Per piacere non mi si inviino domande su problemi particolari con la
propria distribuzione di Linux! Non conosco tutte le distribuzioni di
Linux. Ma prover� ad aggiungere qualsiasi soluzione mi si voglia
spedire.
1.4. Ringraziamenti
Vogliamo ringraziare quanti hanno contribuito a questo documento
(direttamente o indirettamente). In ordine alfabetico:
Byron A Jeff <
[email protected]>
Markus Rex <
[email protected]>
Miquel van Smoorenburg <
[email protected]>
Theo de Raadt � responsabile per il codice originale dei client yp.
Swen Thuemmler ha portato tale codice su Linux e ha portato le routine
yp in libc (ancora basandosi sul lavoro di Theo). Thorsten Kukuk ha
scritto da capo le routine NIS(YP) e NIS+ per la GNU libc 2.x.
2. Glossario e informazioni generali
2.1. Glossario dei termini
In questo documento sono usati molti acronimi. Di seguito una breve
descrizione dei pi� importanti:
DBM
DataBase Management, una libreria di funzioni che mantiene le
coppie chiave-contenuto in una base di dati.
DLL
Dynamically Linked Library, una libreria linkata in esecuzione a
un programma eseguibile.
domainname
Un nome ``chiave'' usato dai client NIS per localizzare un
server NIS appropriato che serve questa chiave di dominio. Si
noti che questo non ha necessariamente nulla a che spartire con
il ``dominio'' DNS (nome macchina) delle macchine.
FTP
File Transfer Protocol, un protocollo usato per trasferire file
tra due computer.
libnsl
Name services library, una libreria di chiamate a name service
(getpwnam, getservbyname, ecc...) sugli Unix SVR4. La GNU libc
la usa per le funzioni di NIS(YP) e NIS+.
libsocket
Socket services library, una libreria di chiamta a servizi
socket (socket, bind, listen, etc...) su Unix SVR4.
NIS
Network Information Service, un servizio che fornisce
informazioni che devono essere note attraverso la rete a tutte
le macchine nella rete. Il supporto per NIS � presente nella
libc standard di Linux, e nel seguito verr� riferito come ``NIS
tradizionale''.
NIS+
Network Information Service (Plus :-), in sostanza NIS
anabolizzato. NIS+ � stato progettato da Sun Microsystems Inc.
come rimpiazzo di NIS con una migliore sicurezza e gestione
migliore di ``grosse'' installazioni.
NYS
Questo � il nome di un progetto e sta per NIS+, YP e Switch ed �
gestito da Peter Eriksson <
[email protected]>. Contiene tra le
altre cose una completa reimplemetazione del codice di NIS (=
YP) che usa le funzionalit� di Name Services Switch della
libreria NYS.
NSS
Name Service Switch. Il file /etc/nsswitch.conf determina
l'ordine delle ricerche indicizzate (``lookup'') effettuate
quando � richiesta una determinata informazione.
RPC
Remote Procedure Call. Le routine RPC permettono ai programmi C
di effettuare chiamate a procedure su altre macchine attraverso
la rete. Quando si parla di RPC il pi� delle volte si intende
la variante Sun RPC.
YP Yellow Pages(tm), un marchio registrato in Gran Bretagna dalla
British Telecom plc.
TCP-IP
Transmission Control Protocol/Internet Protocol. � il protocollo
di comunicazione dei dati maggiormente usato nelle macchine
Unix.
2.2. Alcune informazioni generali
Le quattro righe che seguono sono una citazione del Sun(tm) System &
Network Administration Manual:
``NIS era noto in precedenza come Sun Yellow Pages (YP) ma
il nome Yellow Pages(tm) � un marchio registrato in
Gran Bretagna da British Telecom plc e non pu� essere
usato senza autorizzazione.''
NIS sta per Network Information Service. Lo scopo � di fornire
informazioni che devono essere note attraverso la rete a tutte le
macchine nella rete. Le informazioni solitamente distribuite
attraverso NIS sono:
� nomi di login/password/home directory (/etc/passwd)
� informazioni sui gruppi (/etc/group)
Se, per esempio, la voce della propria password � registrata nel
database passwd di NIS, si sar� in grado di connettersi su tutte le
macchine nella rete che abbiano un programma client NIS in esecuzione.
Sun � un marchio registrato da Sun Microsystems, Inc. e in licenza a
SunSoft, Inc.
3. NIS, NYS o NIS+?
3.1. libc 4/5 con il NIS tradizionale o NYS?
La scelta tra il ``NIS tradizionale'' o il codice NIS nella libreria
NYS � la scelta tra pigrizia e maturit� contro flessibilit� e spirito
d'avventura.
Il codice del ``NIS tradizionale'' � nella libreria C standard, � in
giro da parecchio e qualche volta soffre della sua et� e scarsa
flessibilit�.
Il codice NIS nella libreria NYS richiede la ricompilazione della
libreria libc per includere al suo interno il codice NYS (oppure si
pu� prendere una versione precompilata di libc da qualcuno che l'ha
gi� fatto).
Un'altra differenza � che il codice NIS tradizionale ha un po' di
supporto per i Netgroup (``gruppi di rete'') NIS, che il codice NYS
non ha. D'altra parte il codice NYS permette la gestione delle shadow
password in modo trasparente. Il codice del ``NIS tradizionale'' non
supporta le shadow password su NIS.
3.2. glibc 2 e NIS/NIS+
Si dimentichi tutto questo se si ha la nuova libreria C 2.x della GNU
(detta anche libc6). Ha un reale supporto per NSS (name switch
service), che la rende davvero flessibile e contiene il supporto per
le seguenti mappe NIS/NIS+: aliases, ethers, group, hosts, netgroups,
networks, protocols, publickey, passwd, rpc, services e shadow. La
libreria C della GNU non ha problemi con le shadow password assieme al
NIS.
3.3. NIS o NIS+ ?
La scelta tra NIS e NIS+ � facile: usare NIS se non si deve usare NIS+
o si hanno stringenti necessit� di sicurezza. NIS+ � molto pi�
problematico da amministrare (� abbastanza facile da gestire dal lato
client, ma il lato server � orribile). Un altro problema � che il
supporto per NIS+ sotto Linux � ancora in sviluppo: si deve usare
l'ultimissima glibc 2.1. Esiste un port del supporto NIS+ di glibc
per libc5 come rimpiazzo temporaneo.
4. Come funziona
4.1. Come funziona NIS
In una rete ci deve essere almeno una macchina che fa da server NIS.
Si possono anche avere pi� server NIS, ognuno che serve un diverso
``dominio'' NIS, oppure si possono avere server NIS cooperanti, nel
qual caso uno di questi � il ``master NIS server'', e tutti gli altri
sono detti ``slave NIS server'' (per un certo ``dominio'' NIS,
ovviamente!), oppure si pu� avere un mix delle due situazioni...
I server slave hanno solo copie delle basi di dati NIS e ricevono
queste copie dal master NIS server ogni qual volta ci sono delle
modifiche nelle basi di dati del server. A seconda del numero di
macchine nella propria rete e della sua solidit�, si pu� decidere di
installare uno o pi� slave server. Ogni qual volta un server NIS non
risponde o oppure risponde troppo lentamente ad una richiesta, il
client NIS connesso a quel server prover� a trovarne uno attivo o pi�
veloce.
Le basi di dati NIS sono nel cosiddetto formato DBM, derivato dalle
basi di dati ASCII. Per esempio, i file /etc/passwd e /etc/group
possono essere direttamente convertiti nel formato DBM usando il
software di traduzione da ASCII a DBM ``makedbm", incluso con il
software per il server. Il master NIS server dovrebbe averle
entrambe, sia la base di dati ASCII che quella DBM.
I slave server saranno avvertiti di qualsiasi modifica nelle mappe NIS
(attraverso il programma ``yppush"), e automaticamente scaricheranno
le necessarie modifiche per poter sincronizzare le loro basi di dati.
Il client NIS non serve lo facciano in quanto parlano sempre con il
server NIS per leggere le informazioni salvate nel suo database DBM.
Le vecchie versioni di ypbind fanno un broadcast per trovare un server
NIS funzionante. Questa cosa non � sicura, a causa del fatto che
chiunque pu� installare un server NIS e rispondere alle interrogazioni
di ypbind. Le versioni pi� recenti di ypbind (ypbind-3.3 or ypbind-
mt) possono ottenere il nome del server da un file di configurazione e
quindi non � pi� necessario il broadcast.
4.2. Come funziona NIS+
NIS+ � una nuova versione di NIS di Sun. La maggiore differenza tra
NIS e NIS+ � che NIS+ ha il supporto per la cifratura dei dati e
l'autenticazione su RPC sicure.
Il modello di naming di NIS+ si basa su una struttura ad albero. Ogni
nodo nell'albero corrisponde a un oggetto NIS+, del quale ne esistono
sei tipi: directory, entry, group, link, table e private.
La directory NIS+ che forma la radice dello spazio di nomi
("namespace") NIS+ � chiamata root directory. Esistono due speciali
directory NIS+: org_dir e groups_dir. La directory org_dir consiste
di tutte le tabelle di amministrazione, come passwd, hosts, e
mail_aliases. La directory groups_dir consiste degli oggetti group di
NIS+ usati per il controllo dell'accesso. Con dominio NIS+ si fa
riferimento alla collezione di org_dir, groups_dir e delle loro
directory superiori.
5. Il Portmapper RPC
Per far funzionare tutti i software che verranno menzionati a breve si
deve eseguire il programma /usr/sbin/portmap. Alcune distribuzioni
Linux hanno gi� l'apposito codice nei file in /sbin/init.d/ o
/etc/rc.d/ per avviarlo come demone. Tutto quel che si deve fare � di
attivarlo e riavviare la propria macchina Linux. Si legga la
documentazione della propria distribuzione Linux per sapere come fare.
Il portmapper RPC (portmap(8)) � un server che converte i numeri di
programma RPC in numeri di porta del protocollo TCP/IP (o UDP/IP).
Deve essere eseguito per poter fare della chiamate RPC (che � quanto
fa il software del client NIS/NIS+) ai server RPC (come un server NIS
o NIS+) su quella macchina. Quando � avviato un server RPC, questo
dir� al portmap su quale numero di porta rimane in ascolto e quali
numeri di programmi RPC � pronto a servire. Quando un client intende
fare una chiamata RPC ad un dato numero di programma, per prima cosa
contatta il portmap sulla macchina server per determinare il numero
della porta alla quale inviare i pacchetti RPC.
Normalmente i server RPC standard sono avviati da inetd(8), cosicch�
portmap deve essere in esecuzione prima di lanciare inetd.
Per RPC sicure, il portmapper ha bisogno del servizio Time. Ci si
assicuri che tale servizio sia abilitato in /etc/inetd.conf su tutti
gli host:
#
# Il servizio Time � usato per le sincronizzazioni degli orologi
#
time stream tcp nowait root internal
time dgram udp wait root internal
IMPORTANTE: Non si dimentichi di riavviare inetd dopo aver modificato
il suo file di configurazione!
6. Cos'� necessario fare per mettere su un NIS?
6.1. Determinare se si � server, slave o client
Per rispondere a questa domanda si debbono considerare due casi:
1. La propria macchina sta per diventare parte di una rete dove esiste
gi� un server NIS
2. Non si ha ancora nessun server NIS nella propria rete
Nel primo caso, si ha bisogno solo dei programmi client (ypbind,
ypwhich, ypcat, yppoll, ypmatch). Il programma pi� importante �
ypbind. Questo programma dev'essere sempre in esecuzione, ovvero deve
sempre apparire nella lista dei processi. � un cosiddetto processo
demone e deve essere avviato nei file di avvio del sistema (eg.
/etc/init.d/nis, /sbin/init.d/ypclient, /etc/rc.d/init.d/ypbind,
/etc/rc.local). Prima si ha ypbind in esecuzione, prima la propria
macchina diventa un cliente NIS.
Nel secondo caso, se non si ha un server NIS, allora si avr� bisogno
anche del programma NIS per il server (solitamente chiamato ypserv).
La sezione ``Configurare un Server NIS'' descrive come mettere su un
server NIS nella propria macchina Linux usando l'implementazione di
``ypserv'' di Peter Eriksson e Thorsten Kukuk. Si noti che a partire
dalla versione 0.14 questa implementazione supporta il concetto di
master-slave di cui si � parlato nella sezione 4.1.
Esiste un altro server NIS libero, chiamato ``yps'', scritto da Tobias
Reber in Germania che supporta il concetto di master-slave, ma ha
altre limitazioni oltre a non essere pi� supportato da molto tempo.
6.2. Il software
La libreria di sistema ``/usr/lib/libc.a'' (versione 4.4.2 e
superiore) o la libreria condivisa ``/lib/libc.so.x'' contengono tutte
le system call necessarie per portare a buon fine la compilazione del
software NIS per client e server. Con la GNU C Library 2 (glibc 2.x)
serve anche /lib/libnsl.so.1.
Alcuni hanno riportato che NIS funziona solo con una versione di
"/usr/lib/libc.a'' 4.5.21 o superiore, e quindi se si vuole andare sul
sicuro non si usino libc pi� vecchie. Il software per un client NIS
pu� essere ottenuto da:
Sito Directory Nome File
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS yp-tools-2.2.tar.gz
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS ypbind-mt-1.4.tar.gz
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS ypbind-3.3.tar.gz
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS ypbind-3.3-glibc5.diff.gz
ftp.uni-paderborn.de /linux/local/yp yp-clients-2.2.tar.gz
Una volta scaricato il software, si seguano le istruzioni distribuite
con quest'ultimo. yp-clients 2.2 � per l'uso con libc4 e libc5 fino
alla versione 5.4.20. libc 5.4.21 e glibc 2.x hanno bisogno di yp-
tools 1.4.1 o successivi. I nuovi yp-tools 2.2 dovrebbero funzionare
con qualsiasi libc per Linux. Poich� ci sono alcuni bug nel codice
NIS, non si dovrebbe usare la libc 5.4.21-5.4.35. Si usi invece la
libc 5.4.36 o successiva, o la maggior parte dei programmi YP non
funzioner�. ypbind 3.3 funzioner� anche lui con tutte le librerie.
Se si usa gcc 2.8.x o successivo, egcs o glibc 2.x, si deve aggiungere
la patch ypbind-3.3-glibc5.diff a ypbind-3-3. Non si dovrebbe mai
usare ypbind distribuito assieme a yp-clients 2.2. ypbind-mt � un
nuovo demone multithread che ha bisogno di un kernel Linux 2.2 e di
glibc 2.1 o successiva.
6.3. Il demone ypbind
Dopo aver compilato con successo il software si � pronti per
installarlo. Un posto adatto per il demone ypbind � la directory
/usr/sbin. Alcuni potrebbero affermare che non � necessario ypbind su
un sistema con NYS. Questo � sbagliato, in quanto ypwhich e ypcat ne
hanno bisogno.
Ovviamente si deve fare tutto come root. Gli altri binari (ypwhich,
ypcat, yppoll, ypmatch) dovrebbero andare in una directory accessibile
a tutti gli utenti, solitamente /usr/bin.
I pi� recenti ypbind hanno un file di configurazione chiamato
/etc/yp.conf. � possibile specificare al suo interno un server NIS.
Per maggiori informazioni si veda la pagina di manuale di ypbind(8).
Questo file � necessario anche per NYS. Un esempio:
ypserver voyager
ypserver defiant
ypserver ds9
Se il sistema pu� risolvere il nome degli host senza NIS, si pu� usare
il nome, altrimenti bisogna usare l'indirizzo IP. ypbind 3.3 ha un
baco e user� solo l'ultima voce (ypserver ds9 nell'esempio). Tutte le
altre voci sono ignorate. ypbind-mt gestisce correttamente questa
cosa e usa il server che prima risponde.
Pu� essere una buona idea testare ypbind prima di incorporarlo nei
file d'avvio. Per testare ypbind si faccia quanto segue:
� Assicurarsi si aver impostato il proprio nome di dominio YP. Se
non � impostato allora si usi il comando:
/bin/domainname dominio.nis
dove dominio.nis dovrebbe essere una qualche stringa, solitamente NON
associata con il nome di dominio DNS della propria macchina! Il
motivo � che cos� diventa un po' pi� difficile per cracker esterni
ottenere la base di dati delle password dal proprio server NIS. Se
non si sa qual � il nome di dominio NIS della propria rete, si chieda
al proprio amministratore di sistema/rete.
� Avviare ``/usr/sbin/portmap'' se non � gi� in esecuzione.
� Creare la directory ``/var/yp'' se ancora non esiste.
� Avviare ``/usr/sbin/ypbind".
� Usare il comando ``rpcinfo -p localhost'' per controllare se ypbind
� stato in grado di registrare i suoi servizi con il portmapper.
L'output dovrebbe essere qualcosa del tipo:
program vers proto port
100000 2 tcp 111 portmapper
100000 2 udp 111 portmapper
100007 2 udp 637 ypbind
100007 2 tcp 639 ypbind
o
program vers proto port
100000 2 tcp 111 portmapper
100000 2 udp 111 portmapper
100007 2 udp 758 ypbind
100007 1 udp 758 ypbind
100007 2 tcp 761 ypbind
100007 1 tcp 761 ypbind
a seconda della versione di ypbind che si sta usando.
� Si pu� anche eseguire ``rpcinfo -u localhost ypbind". Questo
comando dovrebbe produrre qualcosa di simile a
program 100007 version 2 ready and waiting
o
program 100007 version 1 ready and waiting
program 100007 version 2 ready and waiting
L'output dipende dipende dalla versione di ypbind installata.
L'importante � solo il messaggio ``version 2".
A questo punto si dovrebbe essere in grado di usare i programmi client
NIS come ypcat, ecc... Per esempio, ``ypcat passwd.byname'' dovrebbe
restituire l'intera base di dati NIS delle password.
IMPORTANTE: Se si � saltata la procedura di test allora ci si assicuri
di aver impostato il nome di dominio e di aver creato la directory
/var/yp
Questa directory DEVE esistere affinch� ypbind si avvii con successo.
Per controllare se il nome di dominio � impostato correttamente, si
usi /bin/ypdomainname degli yp-tools 2.2. Questo usa la funzione
yp_get_default_domain(), che � pi� restrittiva. Per esempio non
permette il nome di dominio ``(none)'', che � quello predefinito sotto
Linux e che crea un sacco di problemi.
Se il test funziona ora si possono modificare i file di avvio in modo
che ypbind sia avviato al boot del sistema e che quest'ultimo funzioni
come client NIS. Ci si assicuri che il nome di dominio sia impostato
prima di avviare ypbind.
Bene, � tutto. Si riavvii la macchina e si controllino i messaggi di
boot per vedere se ypbind � realmente avviato.
6.4. Impostare un client NIS usando il NIS tradizionale
Per la ricerca degli host si deve impostare (o aggiungere) ``nis''
alla riga relativa all'ordine di ricerca nel proprio file
/etc/host.conf. Si invita a leggere la pagina man di ``resolv+.8''
per ulteriori dettagli.
Aggiungere le seguenti righe al proprio file /etc/passwd dei propri
client NIS:
+::::::
Si possono usare anche i caratteri + e - per includere/escludere o
modificare utenti. Se si vuole escludere l'utente guest semplicemente
si aggiunga -guest nel proprio file /etc/passwd. Si vuole usare una
shell diversa (e.g. ksh) per l'utente ``linux''? Nessun problema, si
aggiunga semplicemente ``+linux::::::/bin/ksh'' (senza le virgolette)
al proprio /etc/passwd. I campi che non si vogliono modificare
dovrebbero essere lasciati vuoti. Si possono anche usare i Netgroups
(``gruppi di rete'') per il controllo degli utenti.
Per esempio, per permettere l'accesso di login a miquels, dth e ed, e
a tutti i membri del netgroup sysadmin, pur mantenendo disponibili i
dati di account di tutti gli altri utenti:
+miquels:::::::
+ed:::::::
+dth:::::::
+@sysadmins:::::::
-ftp
+:*::::::/etc/NoShell
Si noti che in Linux si pu� anche ridefinire il campo password, come
si � fatto in questo esempio. Si � rimossa la login ``ftp'', cosicch�
non sia pi� nota e non funzioni pi� l'ftp anonimo.
Il netgroup potrebbe essere qualcosa del tipo
sysadmins (-,software,) (-,kukuk,)
IMPORTANTE: La funzionalit� dei netgroup � implementata a partire da
libc 4.5.26. Se si ha una versione di libc precedente, qualsiasi
utente nella base di dati NIS delle password pu� accedere alla
macchina linux se � in esecuzione ``ypbind''!
6.5. Impostare un client NIS usando NYS
Tutto ci� che serve � che il file di configurazione di NIS
(/etc/yp.conf) punti al/ai server corretto/i per le sue informazioni.
Inoltre deve essere correttamente impostato il file di configurazione
del Name Services Switch (/etc/nsswitch.conf).
Si dovrebbe installare ypbind. Non � richiesto dalla libc, ma i tool
NIS(YP) ne hanno bisogno.
Se si vuole usare la funzionalit� di inclusione/esclusione utenti
(+/-guest/+@admins), si deve usare ``passwd: compat'' e ``group:
compat'' in nsswitch.conf. Notare che non c'� un ``shadow: compat''!
Si deve usare ``shadow: files nis'' in questo caso.
I sorgenti di NYS fanno parte dei sorgenti della libc 5. Quando si
lancia configure, rispondere ``NO'' la prima volta che appare la
domanda ``Value correct'', e poi rispondere ``YES'' a ``Build a NYS
libc from nys''.
6.6. Impostare un client NIS usando glibc 2.x
La glibc usa il ``NIS tradizionale", cos� si deve avviare ypbind. Il
file di configurazione del Name Services Switch (/etc/nsswitch.conf)
deve essere correttamente impostato. Se si usa la modalit� compat per
passwd, shadow o group, si deve aggiungere il ``+'' alla fine di
questi file, e si pu� usare la funzionalit� di inclusione/esclusione
utenti. La configurazione � esattamente identica a quella che si fa
sotto Solaris 2.x.
6.7. Il File nsswitch.conf
Il file del Network Services Switch /etc/nsswitch.conf determina
l'ordine delle ricerche (``lookup'') effettuate quando � richiesta una
data informazione, proprio come il file /etc/host.conf determina il
modo con il quale sono effettuate le ricerche degli host. Per
esempio, la riga:
hosts: files nis dns
specifica che le funzioni di ricerca degli host dovrebbero prima
guardare nel file /etc/hosts locale, poi effettuare un lookup NIS e
alla fine una vera richiesta al domain name service (/etc/resolv.conf
e named), e a quel punto, se non viene trovata alcuna corrispondenza,
viene restituito un errore. Questo file deve essere leggibile per
qualsiasi utente! Si possono trovare maggiori informazioni nelle
pagine man nsswitch.5 e nsswitch.conf.5.
Un buon /etc/nsswitch.conf per NIS �:
#
# /etc/nsswitch.conf
#
# Un esempio di file di configurazione del Name Service Switch.
# Questo file dovrebbe essere ordinato in modo che i servizi pi�
# comuni siano all'inizio.
#
# La voce '[NOTFOUND=return]' indica che la ricerca di una voce
# dovrebbe fermarsi se la ricerca nella voce precedente non ha
# restituito niente. Si noti che se la ricerca fallisce per qualche
# altra ragione (come la mancata risposta del server NIS) allora la
# ricerca continua con la voce successiva.
#
# Le voci ammesse sono:
#
# nisplus Usa NIS+ (NIS versione 3)
# nis Usa NIS (NIS versione 2), detto anche YP
# dns Usa DNS (Domain Name Service)
# files Usa file locali
# db Usa la base di dati /var/db
# [NOTFOUND=return] Ferma la ricerca se prima non � stato
# trovato niente
#
passwd: compat
group: compat
# Con libc5 si deve usare shadow: files nis
shadow: compat
passwd_compat: nis
group_compat: nis
shadow_compat: nis
hosts: nis files dns
services: nis [NOTFOUND=return] files
networks: nis [NOTFOUND=return] files
protocols: nis [NOTFOUND=return] files
rpc: nis [NOTFOUND=return] files
ethers: nis [NOTFOUND=return] files
netmasks: nis [NOTFOUND=return] files
netgroup: nis
bootparams: nis [NOTFOUND=return] files
publickey: nis [NOTFOUND=return] files
automount: files
aliases: nis [NOTFOUND=return] files
passwd_compat, group_compat e shadow_compat sono supportate solo da
glibc 2.x. Se non ci sono regole shadow nel file /etc/nsswitch.conf,
glibc user� le regole passwd per le ricerche. Ci sono alcuni altri
moduli di ricerca per glibc, come hesoid. Per maggiori informazioni
si legga la documentazione di glibc.
6.8. Le password shadow con NIS
Le password shadow su NIS sono sempre una cattiva idea. Si perde la
sicurezza che shadow d� e sono supportate solo da poche librerie C per
Linux. Un buon modo per evitare le shadow password su NIS � di
mettere solo gli utenti locali del sistema in /etc/shadow. Si
rimuovano le voci degli utenti NIS dal database shadow e si rimettano
le password in passwd. In questo modo si pu� usare shadow per il
login di root e le password normali per gli utenti NIS. Questo ha il
vantaggio che funzioner� con qualsiasi client NIS.
6.8.1. Linux
La sola libc per Linux che supporta le password shadow con NIS � la
GNU C Library 2.x. La libc5 per Linux non ha questo supporto. La
libc5 per Linux non ha il supporto per questa cosa. La libc5 per
Linux compilata con il NYS abilitato ha un po' di supporto. Ma tale
supporto � gravemente bacato e in qualche caso non funziona con tutte
le corrette voci shadow.
6.8.2. Solaris
Solaris non supporta le password shadow con NIS.
6.8.3. PAM
PAM non supporta le password shadow con NIS, in particolare
pam_pwdb/libpwdb non lo fa. Questo � un grosso problema per gli utenti
di RedHat 5.x. Se si ha glibc e PAM, � necessario modificare le voci
in /etc/pam.d/*. Si rimpiazzino tutte le regole pam_pwdb attraverso i
moduli pam_auth_unix_*. A causa di un baco nel modulo
pam_unix_auth.so module questa cosa non funzioner� sempre.
Un esempio di file /etc/pam.d/login � questo:
#%PAM-1.0
auth required /lib/security/pam_securetty.so
auth required /lib/security/pam_unix_auth.so
auth required /lib/security/pam_nologin.so
account required /lib/security/pam_unix_acct.so
password required /lib/security/pam_unix_passwd.so
session required /lib/security/pam_unix_session.so
Per ``auth'' � necessario usare il modulo pam_unix_auth.so, per
``account'' il modulo pam_unix_acct.so, per ``password'' il modulo
pam_unix_passwd.so e per ``session'' il modulo pam_unix_session.so.
7. Cosa serve per mettere su NIS+?
7.1. Il software
Il codice dei client NIS+ per Linux � stato sviluppato per la libreria
C 2 della GNU. Esiste anche un port per la libc5 di Linux, in quanto
la maggior parte delle applicazioni commerciali sono linkate con
questa libreria e non � possibile ricompilarle per usare la glibc. Ci
sono problemi con libc5 e NIS+: non � possibile fare il link di questa
con i programma statici, e i programmi compilati con questa non
funzioneranno con altre versioni della libc5.
Ci si deve procurare e compilare GNU C Library 2.1 per piattaforme
basate su Intel o GNU C Library 2.1.1 per piattaforme a 64-bit. Come
sistema di partenza � necessaria una distribuzione basata su glibc
come Debian 2.x, RedHat 5.x o SuSE Linux 6.x.
Qualsiasi sia la distribuzione, � necessario ricompilare il
compilatore gcc/g++, libstdc++ e ncurses. Per la RedHat, � necessario
fare pesanti modifiche alla configurazione PAM. Per SuSE Linux 6.0, �
necessario ricompilare il pacchetto shadow.
Il software per i client NIS+ pu� essere ottenuto da:
Sito Directory Nome File
ftp.funet.fi /pub/gnu/funet libc-*, glibc-crypt-*,
glibc-linuxthreads-*
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS+ nis-utils-19990223.tar.gz
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS+ pam_keylogin-1.2.tar.gz
Le distribuzioni basate su glibc possono essere scaricate da:
Sito Directory
ftp.debian.org /pub/debian/dists/slink
ftp.redhat.com /pub/redhat/redhat-5.2
ftp.suse.de /pub/SuSE-Linux/6.0
Per la compilazione della libreria C della GNU, si invita a seguire le
istruzioni ricevute con il software. Qui � dove si pu� trovare la
libc5 modificato, basata su NYS e con i sorgenti di glibc che
rimpiazzano quelli della libc5 standard:
Sito Directory Nome File
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS+ libc-5.4.44-nsl-0.4.10.tar.gz
Per maggiori informazioni e per gli ultimi sorgenti si dovrebbe
guardare a
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nisplus.html
<
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nisplus.html>.
7.2. Impostare un client NIS+
IMPORTANTE: Per l'impostazione di un client NIS+, si legga la
documentazione del NIS+ di Solaris per sapere cosa fare dal lato
server! Questo documento descrive solamente cosa fare dal lato
client!
Dopo aver installato la nuova libc e i nis-tools, si creino le
credenziali per il nuovo client nel server NIS+. Assicurarsi che
portmap sia in esecuzione. Poi controllare che il proprio PC Linux
abbia la stessa ora del Server NIS+. Per le RPC sicure si ha solo una
piccola finestra di circa 3 minuti nella quale credenziali sono
valide. Una buona idea � di eseguire xntpd su ognuno degli host.
Dopo di questo, lanciare
domainname domimio.nisplus
nisinit -c -H <server NIS+>
per inizializzare il file d'avvio. Si legga la pagina man di nisinit
per ulteriori opzioni. Assicurarsi che il nome di dominio rimanga
sempre impostato dopo un reboot. Se non si conosce il nome del
dominio NIS+ della propria rete, si chieda al proprio amministratore
di sistema/rete.
Ora si dovrebbe modificare il proprio file /etc/nsswitch.conf.
Assicurarsi che il solo servizio dopo publickey sia nisplus
("publickey: nisplus"), e niente altro!
Dopo di che, avviare keyserv e assicurarsi che sia sempre avviato
all'avvio del sistema. Eseguire
keylogin -r
per salvare la chiave segreta (``secretkey'') di root nel proprio sis�
tema (spero si sia gi� aggiunta la chiave pubblica (``publickey'') per
il nuovo host nel server NIS+?).
Ora ``niscat passwd.org_dir'' dovrebbe mostrare tutte le voci nella
base di dati passwd.
7.3. NIS+, keylogin, login e PAM
Quando un utente effettua il login, � necessario che imposti la sua
chiave segreta in keyserv. Ci� � fatto lanciando ``keylogin''. Il
programma di login del pacchetto shadow fa questa cosa al posto
dell'utente, se � stato compilato con la glibc 2.1. Per un programma
di login con il supporto PAM, si deve installare
pam_keylogin-1.2.tar.gz e cambiare il file /etc/pam.d/login per usare
pam_unix_auth, e non pwdb, che non supporta NIS+. Un esempio:
#%PAM-1.0
auth required /lib/security/pam_securetty.so
auth required /lib/security/pam_keylogin.so
auth required /lib/security/pam_unix_auth.so
auth required /lib/security/pam_nologin.so
account required /lib/security/pam_unix_acct.so
password required /lib/security/pam_unix_passwd.so
session required /lib/security/pam_unix_session.so
7.4. Il file nsswitch.conf
Il file del Network Services Switch /etc/nsswitch.conf determina
l'ordine delle ricerche ("lookup") effettuate quando � richiesta una
data informazione, proprio come il file /etc/host.conf determina il
modo con il quale sono effettuate le ricerche degli host. Per
esempio, la riga:
hosts: files nisplus dns
specifica che le funzioni di ricerca degli host dovrebbero prima
guardare nel file /etc/hosts locale, poi effettuare un lookup NIS e
alla fine una vera richiesta al domain name service (/etc/resolv.conf
e named), e a quel punto, se non viene trovata alcuna corrispondenza,
viene restituito un errore.
Un buon file /etc/nsswitch.conf file per NIS+ �:
#
# /etc/nsswitch.conf
#
# Un esempio di file di configurazione del Name Service Switch.
# Questo file dovrebbe essere ordinato in modo che i servizi pi�
# comuni siano all'inizio.
#
# La voce '[NOTFOUND=return]' indica che la ricerca di una voce
# dovrebbe fermarsi se la ricerca nella voce precedente non ha
# restituito niente. Si noti che se la ricerca fallisce per qualche
# altra ragione (come la mancata risposta del server NIS) allora la
# ricerca continua con la voce successiva.
#
# Le voci ammesse sono:
#
# nisplus Usa NIS+ (NIS versione 3)
# nis Usa NIS (NIS versione 2), detto anche YP
# dns Usa DNS (Domain Name Service)
# files Usa file locali
# db Usa la base di dati /var/db
# [NOTFOUND=return] Ferma la ricerca se prima non � stato
# trovato niente
#
passwd: compat
# per libc5: passwd: files nisplus
group: compat
# per libc5: group: files nisplus
shadow: compat
# per libc5: shadow: files nisplus
passwd_compat: nisplus
group_compat: nisplus
shadow_compat: nisplus
hosts: nisplus files dns
services: nisplus [NOTFOUND=return] files
networks: nisplus [NOTFOUND=return] files
protocols: nisplus [NOTFOUND=return] files
rpc: nisplus [NOTFOUND=return] files
ethers: nisplus [NOTFOUND=return] files
netmasks: nisplus [NOTFOUND=return] files
netgroup: nisplus
bootparams: nisplus [NOTFOUND=return] files
publickey: nisplus
automount: files
aliases: nisplus [NOTFOUND=return] files
8. Impostare un server NIS
8.1. Il programma server ypserv
Questo documento descrive solamente come impostare il server NIS
``ypserv''.
Il software per il server NIS lo si pu� trovare su:
Sito Directory Nome File
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS ypserv-1.3.6.tar.gz
Per maggiori informazioni si pu� dare un'occhiata anche a
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nis.html
<
http://www.suse.de/~kukuk/linux/nis.html>.
L'impostazione del server � la stessa sia per il NIS tradizionale che
per NYS.
Si compili il software per generare i programmi ypserv e makedbm. �
possibile configurare ypserv per usare il file securenets oppure
tcp_wrapper. Il tcp_wrapper � molto pi� flessibile, ma un sacco di
gente ha diversi problemi ad usarlo. Inoltre alcuni file di
configurazione di tcp_wrapper possono causare spreco di memoria. Se
si hanno problemi con ypserv compilato per tcp_wrapper, lo si
ricompili usando il file securenets. Il comando ypserv --version
mostrer� quale versione si sta usando.
Se si fa funzionare il proprio server come master, si determinino
quali file si vuole siano disponibili tramite NIS e poi si aggiungano
o rimuovano le voci apposite nella regola ``all'' in /var/yp/Makefile.
Si dovrebbe comunque dare un'occhiata al Makefile e modificare le
opzioni all'inizio del file.
C'� stato un solo grosso cambiamento tra ypserv 1.1 e ypserv 1.2.
Dalla versione 1.2 ypserv fa il cache dei file handle. Ci� significa
che si deve sempre lanciare makedbm con l'opzione -c se si creano
delle nuove mappe. Sincerarsi di usare il nuovo /var/yp/Makefile di
ypserv 1.2 o successivo, o si aggiunga l'opzione -c a makedbm nel
Makefile. Se non lo si fa, ypserv continuer� ad usare le vecchie
mappe e non quelle aggiornate.
Ora si modifichino /var/yp/securenets e /etc/ypserv.conf. Per
maggiori informazioni, leggere le pagine di manuale di ypserv(8) e
ypserv.conf(5).
Assicurarsi che il portmapper (portmap(8)) sia in esecuzione, e si
avvii il server ypserv. Il comando
% rpcinfo -u localhost ypserv
dovrebbe restituire qualcosa di simile a
program 100004 version 1 ready and waiting
program 100004 version 2 ready and waiting
La riga ``version 1'' potrebbe non esserci a seconda della versione di
ypserv e della configurazione usata. � necessaria solamente se si
usano vecchi client SunOS 4.x.
Ora si generi la base di dati NIS (YP). Sul master, si lanci
% /usr/lib/yp/ypinit -m
Su uno slave, assicurarsi che ypwhich -m funzioni. Ci� significa che
lo slave dev'essere per prima cosa configurato come client NIS prima
di poter eseguire
% /usr/lib/yp/ypinit -s masterhost
per installare l'host come slave NIS.
� tutto, il proprio server � attivo e in esecuzione.
Se si hanno grossi problemi, si pu� avviare ypserv e ypbind in
modalit� di debug su xterm separate. L'output di debug dovrebbe
mostrare cosa non va.
Se si deve aggiornare una mappa, si esegua make nella directory
/var/yp del NIS master. Ci� aggiorner� una mappa se il file sorgente
� stato modificato e invier� i file ai server slave. Non usare ypinit
per aggiornare una mappa.
Non � male poi modificare il crontab di root nello slave server e
aggiungere le righe seguenti
20 * * * * /usr/lib/yp/ypxfr_1perhour
40 6 * * * /usr/lib/yp/ypxfr_1perday
55 6,18 * * * /usr/lib/yp/ypxfr_2perday
Ci� assicura che la maggior parte delle mappe NIS saranno mantenute
aggiornate, anche se un aggiornamento � stato perso a causa di un mal�
funzionamento (down) dello slave al momento dell'aggiornamento sul
master.
Uno slave pu� essere aggiunto in qualsiasi momento. Per prima cosa,
assicurarsi che il nuovo server slave abbia i permessi per contattare
il master NIS. Poi eseguire
% /usr/lib/yp/ypinit -s masterhost
sul nuovo slave. Sul server master si aggiunga poi il nome del nuovo
server slave in /var/yp/ypservers e si esegua make in /var/yp per
aggiornare le mappe.
Se si vuole restringere l'accesso al proprio server NIS agli utenti,
si deve impostare il server NIS come un client eseguendo ypbind e
aggiungere le voci-pi� ("+") a /etc/passwd a mezza via del file delle
password. Le funzioni di libreria ignoreranno tutte le normali voci
dopo la prima voce NIS, e otteranno le restanti informazioni
attraverso NIS. In questo modo sono mantenute le regole di accesso
NIS. Un esempio:
root:x:0:0:root:/root:/bin/bash
daemon:*:1:1:daemon:/usr/sbin:
bin:*:2:2:bin:/bin:
sys:*:3:3:sys:/dev:
sync:*:4:100:sync:/bin:/bin/sync
games:*:5:100:games:/usr/games:
man:*:6:100:man:/var/catman:
lp:*:7:7:lp:/var/spool/lpd:
mail:*:8:8:mail:/var/spool/mail:
news:*:9:9:news:/var/spool/news:
uucp:*:10:50:uucp:/var/spool/uucp:
nobody:*:65534:65534:noone at all,,,,:/dev/null:
+miquels::::::
+:*:::::/etc/NoShell
[ Tutti i normali utenti DOPO questa riga! ]
tester:*:299:10:Just a test account:/tmp:
miquels:1234567890123:101:10:Miquel van Smoorenburg:/home/miquels:/bin/zsh
Quindi l'utente tester esister�, ma avr� la shell impostata a
/etc/NoShell. miquels avr� l'accesso normale.
In alternativa, si pu� modificare il file /var/yp/Makefile ed
impostare NIS ad usare un altro file di password come sorgente. Su
sistemi grossi, i file delle password e dei gruppi NIS sono
solitamente salvati in /var/yp/ypfiles/. Se lo si fa i normali
strumenti per l'amministrazione del file delle password come passwd,
chfn e adduser non funzioneranno pi� e si avr� bisogno di speciali
strumenti fatti su misura.
Comunque yppasswd, ypchsh e ypchfn ovviamente funzioneranno.
8.2. Il programma server yps
Per l'impostazione del server NIS ``yps'' si faccia riferimento al
paragrafo precedente. L'impostazione del server ``yps'' � simile ma
non esattamente la stessa, quindi si faccia attenzione se si prova ad
applicare le istruzioni di ``ypserv'' a ``yps"! ``yps'' non �
supportato da alcun autore e contiene alcuni problemi di sicurezza.
Quindi non � affatto consigliabile usarlo!
Il software per il server NIS ``yps'' pu� essere trovato su:
Sito Directory Nome File
ftp.lysator.liu.se /pub/NYS/servers yps-0.21.tar.gz
ftp.kernel.org /pub/linux/utils/net/NIS yps-0.21.tar.gz
8.3. Il programma rpc.ypxfrd
rpc.ypxfrd � usato per velocizzare i trasferimenti di grosse mappe NIS
dal NIS master ai diversi slave. Se un server NIS slave riceve un
messaggio che attesta la presenza di una nuova mappa, avvier� ypxfr
per trasferire la nuova mappa. ypxfr legger� il contenuto di una
mappa dal server master usando la funzione yp_all(). Questo processo
pu� durare diversi minuti quando esistono mappe molto grosse che
devono essere salvate dalla libreria di database.
Il server rpc.ypxfrd velocizza il processo di trasferimento
permettendo si server NIS slave di copiare semplicemente i file di
mappa del master piuttosto che si costruiscano da soli la propria
copia. rpc.ypxfrd usa un protocollo di trasferimento basato su RPC,
cosicch� non � necessario per la costruzione di nuove mappe.
rpc.ypxfrd pu� essere avviato da inetd. Per� poich� si avvia molto
lentamente, dovrebbe essere lanciato assieme a ypserv. � necessario
avviare rpc.ypxfrd solo sul master.
8.4. Il programma rpc.yppasswdd
Ogni qual volta gli utenti cambiano le loro password, la base di dati
NIS delle password e, probabilmente, altre basi di dati NIS che
dipendono da questa dovrebbero essere aggiornate. Il programma
"rpc.yppasswdd'' � un server che gestisce le modifiche delle password
e assicura che le informazioni NIS sia aggiornate di conseguenza.
rpc.yppasswdd � ora integrato in ypserv. Non serve pi� il vecchio
yppasswd-0.9.tar.gz o yppasswd-0.10.tar.gz, e non dovrebbero essere
pi� usati. Il rpc.yppasswd in ypserv 1.3.2 ha il pieno supporto per le
shadow. yppasswd fa ora parte di yp-tools-2.2.tar.gz,
Si deve lanciare rpc.yppasswd solo nel server NIS master. Di default,
gli utenti non hanno il permesso di cambiare il loro nome o la loro
shell di login. � possibile permettere tali modifiche con le opzioni
-e chfn o -e chsh.
Se i propri file passwd e shadow sono in una directory diversa da
/etc, si deve aggiungere l'opzione -D. Per esempio, se si sono messi
tutti i file sorgente in /etc/yp e si vuole che gli utenti possano
cambiare la propria shell, si deve avviare rpc. yppasswdd con i
seguenti parametri:
rpc.yppasswdd -D /etc/yp -e chsh
oppure
rpc.yppasswdd -s /etc/yp/shadow -p /etc/yp/passwd -e chsh
Non c'� molto altro da fare. Ci si deve solamente assicurare che
rpc.yppasswdd usi gli stessi file di /var/yp/Makefile. Gli errori
saranno registrati usando syslog.
9. Verificare l'installazione di NIS/NYS
Se tutto � a posto (come dovrebbe essere), si dovrebbe essere essere
in grado di verificare l'installazione con pochi semplici comandi.
Assunto, per esempio, che il proprio file passwd sia gestito da NIS,
il comando
% ypcat passwd
dovrebbe restituire il contenuto del proprio file NIS passwd. Il
comando
% ypmatch userid passwd
(dove userid � il nome di login di un utente arbitrario) dovrebbe
restituire la voce relativa all'utente nel file NIS passwd. I
programmi ``ypcat'' e ``ypmatch'' dovrebbero essere inclusi nella
propria distribuzione di NIS tradizionale o NYS.
Se un utente non riesce a fare il login, si esegua il programma
seguente nel client:
#include <stdio.h>
#include <pwd.h>
#include <sys/types.h>
int
main(int argc, char *argv[])
{
struct passwd *pwd;
if(argc != 2)
{
fprintf(stderr,"Uso: getwpnam nomeutente\n");
exit(1);
}
pwd=getpwnam(argv[1]);
if(pwd != NULL)
{
printf("name.....: [%s]\n",pwd->pw_name);
printf("password.: [%s]\n",pwd->pw_passwd);
printf("user id..: [%d]\n", pwd->pw_uid);
printf("group id.: [%d]\n",pwd->pw_gid);
printf("gecos....: [%s]\n",pwd->pw_gecos);
printf("directory: [%s]\n",pwd->pw_dir);
printf("shell....: [%s]\n",pwd->pw_shell);
}
else
fprintf(stderr,"Utente \"%s\" non trovato!\n",argv[1]);
exit(0);
}
L'esecuzione di questo programma con il nome utente come parametro,
mostrer� tutte le informazioni che la funzione getpwnam restituisce
per quell'utente. Ci� dovrebbe mostrare quale voce non � corretta.
Il problema pi� comune � che il campo della password � stato
sovrascritto con un ``*".
La GNU C Library 2.1 (glibc 2.1) contiene uno strumento chiamato
gentent. In un sistema di questo tipo si usi questo programma invece
di quello qua sopra. Si pu� provare:
getent passwd
o
getent passwd login
10. Problemi comuni con NIS e soluzioni
Ecco qui alcuni problemi riferiti da vari utenti:
1. Le librerie 4.5.19 hanno problemi. Il NIS non funzioner� con
queste.
2. Se si aggiornano le librerie dalla 4.5.19 alla 4.5.24 allora il
programma su si rompe. Ci si deve procurare il comando su dalla
distribuzione Slackware 1.2.0. Non a caso questo � pure un posto
dove si possono prendere le librerie aggiornate.
3. Quando un server NIS va gi� e poi ritorna su ancora, ypbind si
avvia mostrando un messaggio tipo:
yp_match: clnt_call:
RPC: Unable to receive; errno = Connection refused
e il login � rifiutato a quanti sono registrati nella base di dati
NIS. Provare a fare il login come root, si termini ypbind e lo si
avvii ancora. Un aggiornamento a ypbind 3.3 o successivo dovrebbe
aiutare.
4. Dopo l'aggiornamento di libc ad una versione successiva alla
5.4.20, gli YP tools non funzionano pi�. Si ha bisogno degli yp-
tools 1.2 o successivi per la libc >= 5.4.21 e glibc 2.x. Per libc
pi� recenti si deve usare yp-clients 2.2. Gli yp-tools 2.0
dovrebbero funzionare con tutte le librerie.
5. In libc 5.4.21 - 5.4.35 yp_maplist � rotta, c'� bisogno di libc
5.4.36 o successiva, o alcuni programmi YP come ypwhich
provocheranno un segfault.
6. La libc 5 con il NIS tradizionale non supporta le password shadow
su NIS. Sono necessarie le libc5 + NYS oppure glibc 2.x.
7. ypcat shadow non mostra la mappa shadow. Questo � corretto in
quanto il nome della mappa shadow � shadow.byname, non shadow.
8. Solaris non usa sempre porte privilegiate. Quindi non si usi il
mangling delle password se si ha un client Solaris.
11. Filza di Assilli Quotidiani (aka Frequently Asked Questions)
La maggior parte delle domande ora dovrebbero aver trovato risposta.
Se ci sono ancora questioni non risposte si pu� postare un messaggio
in
comp.os.linux.networking