NFS HOWTO
Nicolai Langfeldt
[email protected]
Version 1.0, 1 Ottobre 1999
COME installare NFS su client e server. Traduzione di
[email protected].
1. Introduzione
1.1. Note legali
(C)opyright 1997-1999 Nicolai Langfeldt and Ron Peters. Do not modify
without amending copyright, distribute freely but retain this
paragraph. The FAQ section is based on a NFS FAQ compiled by Alan Cox.
The Checklist section is based on a mount problem checklist compiled
by the IBM Corporation. The nfs-server-on-a-floppy section was written
by Ron Peters.
L'unica licenza valida � quella originale in lingua inglese.
Di seguito ne trovate una traduzione abbastanza fedele che
per� non ha alcun valore.
I diritti appartengono a Nicolai Langfeldt. Non modificare nulla senza
allegare il copyright, distribuisci liberamente ma mantieni questo
paragrafo. La sezione sulle FAQ � basata sulle NFS FAQ di Alan Cox. La
sezione Elenco di verifica � basata su un problema di mount compilato
da IBM Corporation.
1.2. Liberatoria
N� Nicolai Langfeldt, n� Ron Peters, n� i relativi datori di lavoro o
chiunque altro, si assumono la responsabilit� di quanto pu� accadere
se seguirete le istruzioni di questo documento. Se stabilite di
seguire comunque le istruzioni, buona fortuna!
1.3. Commenti e critiche
Questo non sar� mai un documento finito, inviatemi una mail se
incontrate problemi o successi, potreste contribuire a migliorare
questo documento. Inviate denaro, commenti e/o domande a
[email protected] oppure a
[email protected] nel caso di un server
NFS relativo ai floppy. Se inviate una e-mail accertatevi che
l'indirizzo di risposta sia corretto e funzionante. Ricevo molte mail
e accertarmi di ogni indirizzo sarebbe troppo oneroso.
1.4. Altri argomenti
Se desiderate tradurre questo HOWTO fatemelo sapere cos� terr� traccia
di quante lingue hanno pubblicato il documento :-)
Ringrazio Olaf Kirch che mi ha fornito spunti e suggerimenti per
questo scritto :-)
1.5. Dediche
Questo HOWTO � dedicato ad Anne Line Norheim Langfeldt. Probabilmente
non lo legger� mai perch� non � quel tipo di ragazza.
2. LEGGIMI
NFS (Network File System), il sistema di condivisione dei dischi via
rete, ha tre caratteristiche importanti:
� Rende possibile la condivisione dei file in rete.
� Funziona abbastanza bene.
� Apre dei buchi di sicurezza che sono conosciuti dai cracker e
facilmente utilizzabili per ottenere accesso (lettura, scrittura e
cancellazione) a tutti i vostri file.
Parler� di questi argomenti nel presente HOWTO. Accertatevi di leggere
la sezione relativa alla sicurezza e sarete in grado di limitare al
minimo la vulnerabilit� e i rischi. La sezione sulla sicurezza
contiene dei passi piuttosto tecnici e richiede alcune conoscenze di
reti IP e i termini a esse relativi. Se non capite la terminologia
utilizzata fate un passo indietro e leggete il Networking HOWTO oppure
acquistate un libro relativo all'amministrazione di reti TCP/IP per
familiarizzare con TCP/IP. � comunque una buona idea se amministrate
macchine UNIX/Linux. Un ottimo libro al riguardo � TCP/IP Network
Administration di Craig Hunt, pubblicato da O'Reilly & Associates,
Inc. Dopo averlo letto e capito, avrete un maggior valore sul mercato
del lavoro :)
Ci sono due sezioni per aiutarvi nella soluzione dei problemi di NFS,
chiamate Elenco di verifica di mount e FAQ. Fate riferimento a esse se
qualcosa non dovesse funzionare come previsto.
Il sito primario per nfsd per Linux 2.0 � ftp.mathematik.th-
darmstadt.de:/pub/linux/okir, nel caso aveste bisogno di scaricarlo e
compilarlo.
Per informazioni su NFS in relazione a Linux 2.2 fate riferimento a
``NFS in Linux 2.2''.
3. Configurare un server NFS
3.1. Prerequisiti
Prima di continuare a leggere questo HOWTO dovete essere in grado di
fare telnet tra due macchine che avete intenzione di configurare come
client e server. Se non siete in grado di farlo, leggete il
networking/NET-2 HOWTO per installare e configurare correttamente la
rete.
3.2. Il primo passo
Prima di fare qualsiasi altra cosa, abbiamo bisogno di configurare un
server NFS. Se fate parte di un dipartimento o universit�
probabilmente ce ne saranno molti altri gi� configurati. Se avete
accesso a tali server o state leggendo questo HOWTO per utilizzarli,
non avete bisogno di leggere questa sezione e potete passare
direttamente alla sezione ``Configurazione di un client NFS''
Se avete bisogno di installare NFS su una macchina che non abbia
Linux, allora dovete leggere il manuale di sistema per scoprire come
abilitare il servizio di NFS ed esportare i file tramite NFS. C'� una
sezione apposita in questo HOWTO su come farlo su molti sistemi
diversi. Dopo aver configurato tutto, potete passare alla sezione
successiva. Oppure leggete altre parti di questa sezione poich� alcune
cose che saranno dette potrebbero essere interessanti anche per altri
sistemi, indipendentemente dal tipo di macchina che volete usare come
server.
Se siete di fretta, fate riferimento alla sezione ``NFS in Linux 2.2''
prima di continuare a leggere questo HOWTO.
Quelli di voi che continueranno a leggere, avranno bisogno di
configurare alcuni programmi.
3.3. Il portmapper
Il portmapper su Linux pu� chiamarsi sia portmap sia rpc.portmap. La
pagina man sul mio sistema dice che � un "DARPA port to RPC program
number mapper". Questo � il primo buco di sicurezza che aprite. La
descrizione per chiudere alcuni di questi buchi � nella sezione
``Sicurezza e NFS'', che vi consiglio di leggere con urgenza.
Avvio del portmapper. Lo si pu� fare in due modi: portmap oppure
rpc.portmap e li dovreste trovare nella directory /usr/sbin (su alcune
macchine si chiama rpcbind). Per ora lo potete avviare manualmente, ma
� necessario che venga lanciato ogni volta che si riavviia la macchina
e per questo motivo dovrete creare/modificare i vostri script rc. Gli
script rc sono descritti in maggior dettaglio nella pagina man di
init, in genere si trovano in /etc/rc.d, /etc/init.d oppure
/etc/rc.d/init.d. Se c'� uno script che ha il nome simile a inet
probabilmente � lo script giusto da modificare. Ci� che dovete
scriverci va oltre lo scopo di questo HOWTO. Avviate portmap e
controllate che esso sia correttamente partito con il comando ps aux.
� partito? Bene.
Ancora una cosa. L'accesso remoto al portmapper � regolato dal
contenuto dei file /etc/hosts.allow e /etc/hosts.deny. Se rpcinfo -p
fallisce, ma l'esecuzione del portmapper continua, esaminate questi
file. Verificate la sezione ``Sicurezza e NFS'' per dettagli su questi
file.
3.4. Mountd e nfsd
I programmi successivi che devono essere avviati sono mountd e nfsd.
Ma prima dobbiamo modificare un altro file. Questa volta /etc/exports.
Supponiamo che io voglia che il file system /mn/eris/local, che
risiede su eris, possa essere disponibile anche sulla macchina
chiamata apollon. Dobbiamo quindi mettere queste righe nel file
/etc/exports di eris:
______________________________________________________________________
/mn/eris/local apollon(rw)
______________________________________________________________________
Le righe sopra indicate consentono l'accesso in lettura e scrittura a
/mn/eris/local. Invece di rw potremmo mettere ro che indica l'accesso
in sola lettura (se non si mette nulla, � di default a sola lettura).
Ci sono altre opzioni che � possibile inserire e ne discuteremo alcune
relative alla sicurezza pi� avanti. Le opzioni sono tutte elencate
nella pagina man di exports che dovreste leggere almeno una volta
nella vita. Ci sono modi migliori che elencare gli host nel file
exports. Potete, per esempio, usare net groups se state utilizzando
le NIS (o NYS), e potete sempre specificare domini interi oppure
sottoreti IP come host autorizzati a montare qualcosa. Ma dovreste
considerare che qualcuno non autorizzato potrebbe accedere al server
se usate questo tipo di autorizzazioni.
Nota: la sintassi del file exports non � la stessa di altri Unix. C'�
una sezione separata in questo HOWTO che riguarda il file exports di
altri Unix.
Ora siamo pronti per lanciare il comando mountd (oppure pu� chiamarsi
rpc.mountd), successivamente nfsd (che potrebbe chiamarsi rpc.nfsd).
Entrambi leggono il file exports.
Se modificate il file /etc/exports accertatevi che nfsd e mountd
sappiano che il file � stato cambiato. Il modo tradizionale consiste
nel lanciare exportfs. Molte distribuzioni non hanno il programma
exportfs, allora si pu� installare questo script sulla macchina:
______________________________________________________________________
#!/bin/sh
killall -HUP /usr/sbin/rpc.mountd
killall -HUP /usr/sbin/rpc.nfsd
echo re-exported file systems
______________________________________________________________________
Salvatelo chiamandolo /usr/sbin/exportfs e non dimenticate di
modificare le autorizzazioni con il comando chmod a+rx. Ora, ogni
volta che modificate il file exports, lanciate exportfs come root.
Dovreste quindi controllare che mountd e nfsd stiano girando
correttamente. Prima con rpcinfo -p. Dovrebbe mostrare qualcosa di
simile al seguente:
______________________________________________________________________
program vers proto port
100000 2 tcp 111 portmapper
100000 2 udp 111 portmapper
100005 1 udp 745 mountd
100005 1 tcp 747 mountd
100003 2 udp 2049 nfs
100003 2 tcp 2049 nfs
______________________________________________________________________
Come si vede il portmapper ha avviato i propri servizi e cos� pure
mountd e nfsd.
Se invece appare l'errore: rpcinfo: can't contact portmapper: RPC:
Remote system error - Connection refused, RPC_PROG_NOT_REGISTERED o
qualcosa di simile, significa che il portmapper non sta girando oppure
c'� qualcosa nel file /etc/hosts.{allow,deny} che impedisce al
portmapper di rispondere. Fate riferimento alla sezione ``Sicurezza e
NFS'' per dettagli su questi file. Se appare il messaggio No remote
programs registered. significa che il portmapper non vuole rispondere
oppure qualcosa non funziona. Interrompete nfsd, mountd e il
portmapper e riprovate la sequenza di avvio dall'inizio.
Dopo avere controllato che il portmapper riporti i servizi, si pu�
controllare anche con ps. Il portmapper continuer� a riportare i
servizi anche dopo che il programma che li ha utilizzati termina in
maniera non corretta, per cui controllare con il ps pu� essere utile
se sembra che qualcosa non funzioni.
Naturalmente, avrete bisogno di modificare i file rc per avviare
mountd e nfsd e il portmapper quando si avvia la macchina. �
probabile che gli script esistano gi� sulla macchina, dovrete solo
togliere il commento dalle parti interessate oppure modificare il
livello di init affinch� queste vengano attivate.
Le pagine man che dovrebbero esservi familiari adesso, sono quelle di
portmap, mountd, nfsd ed exports.
Bene, se avete fatto tutto esattamente come ho detto probabilmente �
tutto pronto per iniziare a lavorare sul client NFS.
4. Configurazione di un client NFS
Prima di tutto avete bisogno di un kernel che abbia il supporto per
NFS compilato staticamente oppure come modulo. Questo lo si configura
prima di iniziare la compilazione. Se non avete mai compilato un
kernel prima, leggete il Kernel HOWTO. Se state usando una buona
distribuzione (come Red Hat [meglio Debian N.d.T]) e non avete mai
messo mano al kernel o ai moduli (rovinandolo ;)), allora nfs dovrebbe
essere gi� disponibile.
Ora, dal prompt di root, potete lanciare il comando appropriato e
vedere il file system apparire. Continuando l'esempio della sezione
precedente, vogliamo montare la partizione in /mn/eris/local da eris.
Ci� � fatto con il comando:
______________________________________________________________________
mount -o rsize=1024,wsize=1024 eris:/mn/eris/local /mnt
______________________________________________________________________
(Torneremo successivamente sulle opzioni rsize e wsize). Il file
system � ora disponibile sotto /mnt, potete fare cd in esso e con un
ls vedere tutti i file che vi sono presenti. Noterete che non � cos�
veloce come su un file system locale, ma molto pi� conveniente che
usare ftp. Se, invece di montare il file system, il comando mount
produce un errore come mount: eris:/mn/eris/local failed, reason given
by server: Permission denied, significa che il file exports � errato
oppure avete dimenticato di lanciare il comando exportfs dopo averlo
modificato. Se invece dice mount clntudp_create: RPC: Program not
registered significa che nfsd o mountd non sta girando sul server
oppure c'� un problema nel file hosts.{allow,deny} di cui abbiamo
parlato precedentemente.
Per rimuovere il filesystem, usare il comando:
______________________________________________________________________
umount /mnt
______________________________________________________________________
Per fare in modo che il sistema monti un file system al boot, occorre
modificare il file /etc/fstab. Per il nostro esempio aggiungere la
seguente riga:
______________________________________________________________________
# device mountpoint fs-type options dump fsckorder
...
eris:/mn/eris/local /mnt nfs rsize=1024,wsize=1024 0 0
...
______________________________________________________________________
Questo � tutto, pi� o meno.
4.1. Opzioni del comando mount
Ci sono alcune opzioni che dovreste considerare almeno una volta.
Controllano il modo in cui i client NFS gestiscono i crash della rete
o del server. Uno dei fattori positivi di NFS � che questi problemi
vengono gestiti molto bene... se configurate i client in modo
corretto. Ci sono due tipi di problemi:
soft
I client NFS sono responsabili di riportare l'errore al processo
che sta accedendo a un file su un file system montato. Alcuni
programmi gestiscono la segnalazione, altri no. Non raccomando
l'uso di questo parametro, poich� � rivolto ai file corrotti e
ai dati persi. � meglio non utilizzarlo in particolare per i
dischi di posta --- se ci tenete alla vostra posta.
hard
Il programma che cerca di accedere a un file su un file system
NFS si bloccher� quando il server ha un crash. Il processo non
potr� essere interrotto a meno che non si specifichi il
parametro intr. Quando il server NFS torna in linea, il
programma riprender� a funzionare correttamente. Questo �
probabilmente il funzionamento che si vorrebbe. Raccomando di
usare hard,intr su tutti i file system montati via NFS.
Riprendendo l'esempio precedente, modifichiamo la linea dell'fstab:
______________________________________________________________________
# device mountpoint fs-type options dump fsckorder
...
eris:/mn/eris/local /mnt nfs rsize=1024,wsize=1024,hard,intr 0 0
...
______________________________________________________________________
4.2. Ottimizzare NFS
Normalmente, se non vengono usate le opzioni rsize e wsize, NFS
legger� e scriver� blocchi di 4096 o 8192 byte. Alcune combinazioni di
kernel di Linux e schede di rete possono non essere in grado di
gestire blocchi cos� grandi o potrebbero non esserlo comunque in
maniera ottimale. Quindi dobbiamo provare a sperimentare varie
dimensioni per determinare quali siano i parametri che funzionano e
garantiscono le migliori prestazioni. Si pu� provare l'influenza
delle opzioni sulla velocit� con alcuni semplici comandi. Se avete
montato la partizione come visto precedentemente e avete i diritti di
scrittura, potete provare con il seguente test di scrittura
sequenziale:
______________________________________________________________________
time dd if=/dev/zero of=/mnt/testfile bs=16k count=4096
______________________________________________________________________
In questo modo si crea un file di 64 MB di zeri (grande abbastanza per
fare in modo che l'uso della cache non sia significativo sulle
prestazioni; usate una dimensione maggiore se avete molta memoria
disponibile). Lanciatelo alcune volte (5-10?) e calcolate il tempo
medio. Il tempo da tenere maggiormente in considerazione � quello
indicato con 'elapsed' oppure 'wall clock'. Potete quindi verificare
le prestazioni in lettura:
______________________________________________________________________
time dd if=/mnt/testfile of=/dev/null bs=16k
______________________________________________________________________
Fatelo alcune volte e calcolate la media dei tempi. Quindi smontate e
rimontate la partizione nuovamente ma con rsize e wsize maggiori.
Dovrebbero essere sempre multipli di 1024 e non essere pi� grandi di
16384, che � la dimensione massima ammessa da NFS versione 2. Dopo
averla montata nuovamente, fate un cd nel file system montato e
provate qualche semplice comando tipo ls, esplorate il file system per
verificare se tutto funziona correttamente. I sintomi di rsize/wsize
troppo grandi, sono molto strani e per nulla ovvi. Un sintomo tipico �
un elenco incompleto di file quando viene fatto un 'ls', senza alcun
messaggio di errore. Oppure la lettura dei file fallisce miseramente
senza messaggi di errore. Dopo avere stabilito che le dimensioni di
rsize e wsize funzionano, potete provare di nuovo a effettuare i
controlli. Server diversi hanno dimensioni ottimali diverse. SunOS e
Solaris hanno la reputazione di andare molto pi� veloci con blocchi di
4096 byte.
I kernel di Linux pi� recenti (dal 1.3), eseguono un read-ahead per
rsize di dimensioni maggiori o uguali alla dimensione della pagina
della macchina. Sui processori Intel, la dimensione della pagina � di
4096 byte. Poich� l'uso del read-ahead aumenta significativamente le
prestazioni in lettura di NFS, raccomando di impostare a 4096 le
dimensioni di rsize.
Ricordatevi di modificare /etc/fstab per riflettere le dimensioni di
rsize/wsize che avete trovato essere le migliori.
Un trucco per accelerare le prestazioni in scrittura di NFS � quello
di disabilitare la scrittura in sincronia sul server. Le specifiche di
NFS controllano che le richieste di scrittura sul server non siano
considerate terminate finch� i dati non siano memorizzati su un
supporto non volatile (il disco). Questo limita le prestazioni in
scrittura, per cui disabilitando questa caratteristica si otterr� un
incremento delle prestazioni. Il nfsd di Linux non ha pi� fatto
scritture sincrone da quando non lo fa nemmeno il file system stesso.
Su macchine non Linux, � possibile migliorare le prestazioni
modificando in questo modo il file /etc/exports:
______________________________________________________________________
/dir -async,access=linuxbox
______________________________________________________________________
o in modo simile. Fate riferimento alla pagina man relativa al file
exports della macchina in questione. Da notare che ci� aumenta la
possibilit� di perdita di dati.
5. NFS su linee lente
Le linee lente includono Modem, ISDN e tutte le altre connessioni su
lunga distanza.
Questa sezione si basa sulla conoscenza dei protocolli usati, ma non
su prove reali poich� non ho modo di verificarli. Fatemi sapere le
vostre esperienze se avete la possibilit� di provare ;-)
La prima cosa da ricordare � che NFS � un protocollo lento. Ha un
grosso overhead di sistema. Usare NFS � come usare il kermit per
trasferire i file. � veramente lento. Quasi tutto � pi� veloce di NFS.
FTP, HTTP, rcp e ssh sono pi� veloci.
Siete ancora convinti di volerlo provare? OK.
I parametri predefiniti di NFS sono per linee veloci e con bassa
latenza. Se usate questi parametri su linee ad alta latenza si
potrebbero verificare errori, operazioni non portate a termine, file
che risultano essere pi� corti di quanto siano in realt� e altri fatti
misteriosi.
La prima cosa da fare � di non usare l'opzione per il mount soft.
Questo potrebbe fare in modo che i timeout restituiscano errori alle
applicazioni, che potrebbero non gestirli correttamente. Quella
appena descritta potrebbe essere la causa di misteriosi fallimenti.
Usate invece l'opzione hard. Quando l'opzione hard � attiva, i timeout
generano infiniti tentativi invece di terminare l'operazione che il
software voleva effettuare. Ed � ci� di cui avete bisogno.
La prossima cosa da fare � ingannare le opzioni timeo e retrans. Sono
descritte nella pagina man nfs(5), che � qui riportata [tradotta NdT]:
______________________________________________________________________
timeo=n Il valore, in decimi di secondo prima di
tentare una ritrasmissione dopo un RPC
timeout. Il valore di default � di 7
decimi di secondo. Dopo il primo timeout,
il timeout viene raddoppiato dopo ogni
successivo timeout fino a un massino di 60
secondi oppure nel caso avvenga un timeout
maggiore. Inoltre, se il filesystem �
montato in modo hard, ogni nuovo timeout
avr� come valore di partenza, il doppio
del valore di partenza della sequenza di
timeout precedente, che si raddoppia a
ogni ritrasmissione. Il massimo timeout
rimane di 60 secondi. Le migliori presta-
zioni si raggiungono incrementando il valo-
re di timeout quando si monta un disco su
una rete lenta, su un server lento oppure
attraverso router e gateway.
retrans=n Il numero di timeout minori e ritrasmis-
sioni che si devono verificare prima che
si verifichi un timeout maggiore. Il valo-
re di default � di 3 timeout. Quando si
verifica un timeout maggiore, viene bloc-
cata l'operazione sul file e sulla console
appare "server not responding".
______________________________________________________________________
In altre parole: se non viene ricevuta una risposta entro il timeout
di 0,7 secondi (700ms) il client NFS ripeter� la richiesta
raddoppiando il timeout a 1,4 secondi. Se non si riceve risposta entro
1,4 secondi la richiesta viene ripetuta ancora e il timeout viene
raddoppiato ancora a 2,8 secondi.
La velocit� di una linea pu� essere misurata con un ping con le
dimensioni del pacchetto e di rsize/wsize uguali.
______________________________________________________________________
$ ping -s 8192 lugulbanda
PING lugulbanda.uio.no (129.240.222.99): 8192 data bytes
8200 bytes from 129.240.222.99: icmp_seq=0 ttl=64 time=15.2 ms
8200 bytes from 129.240.222.99: icmp_seq=1 ttl=64 time=15.9 ms
8200 bytes from 129.240.222.99: icmp_seq=2 ttl=64 time=14.9 ms
8200 bytes from 129.240.222.99: icmp_seq=3 ttl=64 time=14.9 ms
8200 bytes from 129.240.222.99: icmp_seq=4 ttl=64 time=15.0 ms
--- lugulbanda.uio.no ping statistics ---
5 packets transmitted, 5 packets received, 0% packet loss
round-trip min/avg/max = 14.9/15.1/15.9 ms
______________________________________________________________________
Il tempo qui � quanto impiega il pacchetto del ping ad andare avanti e
indietro da lugulbanda. 15 ms � abbastanza veloce. Su una linea a
28.800 bps ci si pu� aspettare qualcosa come 4000-5000ms, e se la
linea � molto carica questo tempo sar� ancora pi� alto, anche doppio.
Quando il tempo � elevato, si dice che la linea ha elevata latenza.
Generalmente per pacchetti pi� grandi e per linee cariche, il tempo
tende ad aumentare. Aumentate il parametro timeo per adattarlo alla
velocit� della linea e al carico. E poich� la latenza aumenta se si
usa la linea per altre operazioni, se volete provare FTP e NFS allo
stesso momento, provate a misurare i tempi del ping mentre usate NFS e
FTP per trasferire i file e aumentare timeo perch� corrisponda alla
latenza della linea.
6. Sicurezza e NFS
Non sono un esperto di sicurezza, ma sono abbastanza coscio dei
problemi di sicurezza. Ma attenzione: questo non � certo un elenco
completo dei problemi legati a NFS e se pensate di essere sicuri una
volta che avrete letto e implementato ci� che � scritto qui, avrei
giusto giusto un ponte da vendervi.
Questa sezione non � probabilmente di utilit� se vi trovate in un una
rete chiusa, dove conoscete gli utenti e nessuno che non conoscete pu�
accedere alle macchine della rete. Ovvero, non ci dovrebbero essere
modi per entrare nella rete in dialin (via modem) e non dovrebbe
essere collegata ad altre reti di cui non conoscete gli utenti.
Pensate che io sia paranoico? Non lo sono per nulla. Questo � solo un
aiuto di base sulla sicurezza. E ricordate, le cose che dico qui sono
solo l'inizio. Un sito sicuro ha bisogno di un amministratore
diligente che sappia dove trovare informazioni e tutti i problemi
relativi alla sicurezza.
NFS ha un problema di sicurezza di base per cui il client, se non
specificato altrimenti, si fida del server NFS e viceversa. Questo pu�
essere negativo. Significa che se l'account di root viene compromesso
sul server, viene compromesso anche quello di tutti i client e
viceversa. Ci sono alcune strategie di copia per questo, sulle quali
torneremo poi.
Dovreste leggere gli avvisi del CERT su NFS, molto di ci� che � qui
scritto deriva dai messaggi scritti dal CERT. Vedere
ftp.cert.org/01-README per un elenco aggiornato degli avvisi del CERT.
Ecco qui alcuni avvisi relativi a NFS.
______________________________________________________________________
CA-91:21.SunOS.NFS.Jumbo.and.fsirand 12/06/91
Vulnerabilities concerning Sun Microsystems, Inc. (Sun) Network
File System (NFS) and the fsirand program. These vulnerabilities
affect SunOS versions 4.1.1, 4.1, and 4.0.3 on all architectures.
Patches are available for SunOS 4.1.1. An initial patch for SunOS
4.1 NFS is also available. Sun will be providing complete patches
for SunOS 4.1 and SunOS 4.0.3 at a later date.
CA-94:15.NFS.Vulnerabilities 12/19/94
This advisory describes security measures to guard against several
vulnerabilities in the Network File System (NFS). The advisory was
prompted by an increase in root compromises by intruders using tools
to exploit the vulnerabilities.
CA-96.08.pcnfsd 04/18/96
This advisory describes a vulnerability in the pcnfsd program (also
known as rpc.pcnfsd). A patch is included.
______________________________________________________________________
6.1. Sicurezza del client
Sul client possiamo decidere di non volere dare troppa fiducia al
server in un paio di modi con delle opzioni del mount. Per esempio
possiamo vietare l'uso di programmi SUID su partizioni NFS con
l'opzione nosuid. Questa � una buona idea e dovreste considerarne
l'uso con tutti i dischi che montate via NFS. Significa che gli utenti
root del server non possono fare programmi SUID-root sul file system,
entrare come utenti normali sui client e usare i programmi SUID per
diventare root anche sui client. Possiamo anche vietare l'esecuzione
di file sulla partizione montata usando l'opzione noexec, ma �
sicuramente meno pratico di nosuid, poich� � naturale pensare che una
partizione debba avere dei file eseguibili o degli script. Potete
inserire queste opzioni nella colonna opzioni con rsize e wsize
separati da virgole.
6.2. Sicurezza del server: nfsd
Sul server possiamo decidere che non vogliamo dare fiducia all'account
root dei client. Possiamo farlo usando l'opzione root_squash nel file
exports:
______________________________________________________________________
/mn/eris/local apollon(rw,root_squash)
______________________________________________________________________
Ora, se l'utente con UID 0 sul client cerca di accedere (lettura,
scrittura, cancellazione) al file system, il server sostituisce l'UID
con quello dell'utente 'nobody' del server. Ci� significa che il root
dei client non pu� accedere o modificare i file del server che solo
root pu� accedere o modificare. Ci� rappresenta un fatto positivo e
probabilmente dovreste usare root_squash su tutti i file system che
esporte. Potrebbe sorgere il dubbio che l'utente root dei client pu�
usare il comando 'su' per diventare un altro utente e accedere e
cambiare i file di quell'utente!. La risposta � affermativa. Questo �
ci� che avviene e quello che deve avvenire su Unix e NFS e ha
un'importante conseguenza: i file importanti devono essere di
propriet� di root e non di bin o altri utenti non root, poich� il solo
utente a cui l'utente root dei client non pu� accedere � l'account
root del server. Nella pagina man di NFSd ci sono molte altre opzioni
squash e potete decidere di non dare fiducia a qualsiasi utente dei
client. � possibile anche applicare lo squash a gruppi di UID o GID.
Tutto ci� � descritto nella pagina man di NFSd.
root_squash � realt� un'opzione di default con Linux NFSd, per
garantire accesso come root ai filesystem, utilizza l'opzione
no_root_squash.
Un'altra cosa importante � assicurarsi che nfsd controlli che tutte le
richieste provengano da una porta privilegiata. Se accetta richieste
da qualsiasi porta, un utente senza privilegi particolari potrebbe
lanciare un programma facilmente ottenibile su Internet che comunica
con il server nfs e gli fa credere di essere un utente qualsiasi.
L'nfsd di Linux fa questo controllo per default, ma su altri sistemi
operativi dovrete effettuare questo controllo per contro vostro, che
dovrebbe essere descritto nella pagina man di nfsd del sistema
operativo usato.
Un'altra cosa: mai esportare un filesystem a 'localhost' o 127.0.0.1.
Credetemi.
6.3. Sicurezza del server: il portmapper
Il portmapper di base ha problemi se usato con nfsd che rendono
possibile ottenere file dal server NFS senza alcun privilegio.
Fortunatamente il portmapper che viene distribuito con Linux �
relativamente sicuro contro questo attacco e pu� essere reso
maggiormente sicuro configurando l'elenco degli accessi in due file.
Non tutte le distribuzioni di Linux sono uguali. Alcune distribuzioni
apparentemente aggiornate non includono un portmapper sicuro nemmeno
oggi, a distanza di molti anni da quando il problema � stato reso
noto. Almeno una distribuzione contiene la pagina man per un
portmapper sicuro, ma il portmapper reale non � sicuro. Un modo facile
per controllare se il vostro portmapper � valido oppure no, � quello
di lanciare il comando strings(1) per verificare se il portmapper
legge i file /etc/hosts.deny e /etc/hosts.allow, importanti per
gestire la sicurezza. Posto che il portmapper � /usr/sbin/portmap si
pu� controllarlo con il seguente comando: strings /usr/sbin/portmap |
grep hosts. Sulla mia macchina il risultato �:
______________________________________________________________________
/etc/hosts.allow
/etc/hosts.deny
@(#) hosts_ctl.c 1.4 94/12/28 17:42:27
@(#) hosts_access.c 1.20 96/02/11 17:01:27
______________________________________________________________________
Per prima cosa modifichiamo il file /etc/hosts.deny. Dovrebbe
contenere la riga:
______________________________________________________________________
portmap: ALL
______________________________________________________________________
che nega l'accesso a chiunque. Poich� l'accesso � chiuso, provate il
comando rpcinfo -p per verificare se il vostro portmapper legge e
obbedisce realmente a questo file. rpcinfo non dovrebbe dare alcun
risultato oppure un messaggio di errore. Non dovrebbe essere
necessario riavviare il portmapper.
Chiudere il portmapper a chiunque � un po' troppo drastico, quindi
riapriamolo modificando il file /etc/hosts.allow, ma prima cerchiamo
di capire che cosa inserirci. Il file dovrebbe semplicemente avere un
elenco di tutte le macchine a cui si vuole garantire accesso al
portmapper. Ci sono comunque pochissimi casi di macchine che hanno
bisogno di un accesso totale per qualsiasi ragione. Il portmapper
amministra nfsd, mountd, ypbind/ypserv, pcnfsd e i servizi 'r', come
ruptime e rusers. Di questi, solo nfsd, mountd, ypbind/ypserv e forse
pcnfsd possono avere qualche conseguenza. Tutte le macchine che
richiedono accessi ai servizi della vostra macchina dovrebbero essere
autorizzate a farlo. Supponiamo che l'indirizzo della vostra macchina
sia 129.240.223.254 e che si trovi in una sottorete 129.240.223.0 che
deve poter accedere ai servizi della macchina (questa � la
terminologia introdotta da Networking HOWTO: se non vi ricordate
rileggetelo). Scriviamo quindi:
______________________________________________________________________
portmap: 129.240.223.0/255.255.255.0
______________________________________________________________________
in hosts.allow. Questo � quanto viene scritto anche come subnet mask
in ifconfig. Per il dispositivo eth0 di questa macchina, ifconfig
dovrebbe essere:
______________________________________________________________________
...
eth0 Link encap:10Mbps Ethernet HWaddr 00:60:8C:96:D5:56
inet addr:129.240.223.254 Bcast:129.240.223.255 Mask:255.255.255.0
UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
RX packets:360315 errors:0 dropped:0 overruns:0
TX packets:179274 errors:0 dropped:0 overruns:0
Interrupt:10 Base address:0x320
...
______________________________________________________________________
e netstat -rn dovrebbe mostrare:
______________________________________________________________________
Kernel routing table
Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface
...
129.240.223.0 0.0.0.0 255.255.255.0 U 0 0 174412 eth0
...
______________________________________________________________________
(l'indirizzo di rete � nella prima colonna).
I file hosts.deny e hosts.allow sono descritti nelle pagine man con lo
stesso nome.
IMPORTANTE: non inserite nient'altro che NUMERI IP nelle linee del
portmapper di questi file. La risoluzione dei nomi pu� indirettamente
causare attivit� del portmapper che pu� causare attivit� del
portmapper che pu� indirettamente causare attivit� del portmapper...
Ci� che abbiamo visto rende il server pi� chiuso. Il solo problema che
ora rimane (eh gi� :)) � che qualcuno riesca a corrompere la shell di
root (o che riesca a far partire la macchina con un floppy MS-DOS) su
una macchina affidabile e, usando questo privilegio, spedisca da una
porta sicura richieste come utente qualsiasi.
6.4. NFS e firewall
� una buona cosa proteggere con un firewall le porte di nfs e del
portmapper sul vostro router o firewall. L'nfsd funziona sulla porta
2049, con i protocolli udp e tcp. Il portmapper lavora in genere sulla
porta 111, sia tcp sia udp e mountd sulle porte 745 e 747, sia tcp sia
udp. Controllate le porte usate con il comando rpcinfo -p.
Se invece NFS deve attraversare un firewall, ci sono delle opzioni su
nfsd e mountd pi� recenti per usare porte non standard che possono
essere tenute aperte attraverso il firewall.
6.5. Riassunto
Se usate hosts.allow/deny, root_squash, nosuid e l'opzione per le
porte privilegiate nei programmi portmapper/nfs, evitate la maggior
parte dei bug conosciuti di nfs e potete essere abbastanza sicuri.
Comunque ci sono altri problemi: se qualcuno ha accesso alla rete pu�
far apparire strani comandi nel vostro .forward o leggere la vostra
posta se le directory /home o /var/spool/mail sono esportate via NFS.
Per la stessa ragione, non dovreste mai lasciare le vostre chiavi
private di PGP su un disco esportato via NFS. O almeno ora sapete i
rischi che correte.
NFS e il portmapper formano un sottosistema complesso e non �
improbabile che nuovi bug vengano scoperti, sia nella progettazione
sia nell'implementazione. Ci possono sempre essere buchi di cui
qualcuno sta abusando. Ma questa � la vita. Per tenervi aggiornati su
questo genere di problemi dovreste leggere alcuni newsgroup come
comp.os.linux.announce e comp.security.announce.
7. Elenco di verifica di mount
Questa sezione � basata sull'elenco di verifica dei problemi di NFS
mount di IBM Corp. I miei ringraziamenti a loro per averlo reso
disponibile per questo HOWTO. Se rilevate alcuni problemi montando un
file system via NFS, controllate questo elenco prima di inviare il
vostro problema. Ogni elemento descrive un problema e come
risolverlo.
1. Il mount continua a indicare RPC: Programma non registrato
Il portmapper � attivo?
Soluzione: avviarlo.
Mountd � attivo?
Soluzione: avviarlo.
Nfsd � attivo?
Soluzione: avviarlo.
Il portmapper non pu� rispondere a causa di /etc/hosts.deny?
Soluzione: rimuovere la regola in hosts.deny o aggiungere una
regola a hosts.allow per fare in modo che il portmapper possa
comunicare con voi.
2. Il file system non viene esportato o non viene esportato al client
in questione:
Soluzione: esportarlo.
3. La risoluzione del nome non corrisponde all'elenco di exports
Esempio: la lista di export dice di esportare a johnmad ma il nome
di johnmad � risolto in johnmad.austin.ibm.com e quindi il mount
viene negato.
Soluzione: inserire nell'export entrambi i nomi.
Pu� anche accadere se il client ha due interfacce con nomi diversi
e l'exports ne specifica una sola.
Soluzione: inserire nell'exports entrambe le interfacce.
Pu� anche accadere se il server non riesce a eseguire le funzioni
lookuphostbyname o lookuphostbyaddr sul client. Accertatevi che il
client possa fare host <name>; host <ip_addr>; e che entrambe
mostrino la stessa macchina.
Soluzione: controllare la risoluzione dei nomi.
4. Il file system � stato montato dopo che l'NFS � partito (sul
server). In questo caso il server sta esportando la directory
sottostante NFS e non il filesystem esportato.
Soluzione: arrestare e riavviare NFSd.
Nota: I client che abbiano gi� montato il filesystem avranno
problemi dopo il riavvio del server.
5. La data � sbagliata su una o entrambe le macchine (ci� pu� dare
problemi usando il comando make)
Soluzione: correggere la data.
L'autore dell'HOWTO raccomanda di usare NTP per sincronizzare gli
orologi. Poich� ci sono delle restrizioni su NTP negli USA,
occorre prelevare le versioni per Debian, Red Hat o Slackware da
ftp://ftp.hacktic.nl/pub/replay/pub/linux o qualche mirror.
6. Il server non accetta il mount da un utente che � in pi� di 8
gruppi.
Soluzione: diminuire il numero di gruppi cui appartiene o usa un
altro utente.
8. FAQ
Questa � la sezione delle FAQ. � basata su una vecchia FAQ di NFS di
Alan Cox.
Se si verificano problemi montando un filesystem, verificate se il
vostro problema � descritto nella sezione "Elenco di verifica di
mount".
1. Ho un gran numero di errori 'stale nfs handl� quando uso Linux come
server NFS
Ci� � causato da un bug in alcune vecchie versioni di nfsd. �
stato corretto a partire da nfs-server2.2beta16
2. Quando provo a montare un filesystem ottengo
can't register with portmap: system error on send
Probabilmente state usando un sistema basato sulla distribuzione
Caldera. C'� un bug negli script rc. Contattate Caldera per ottenere
la versione corretta.
3. Perch� non posso eseguire un file dopo averlo copiato sul server
NFS?
Il fatto � che nfsd tiene una cache dei file aperti per motivi di
prestazioni (ricordate, gira in un ambiente utente). Mentre nfsd ha
un file aperto (come nel caso di una scrittura), il kernel non ne
consente l'esecuzione. Le versioni di nfsd pi� recenti di spring
95 rilasciano i file aperti dopo qualche secondo, versioni pi�
vecchie possono impiegare anni...
4. I miei file su NFS sono in sola lettura
Il default per il server NFS di Linux � di montare i filesystem in
sola lettura. Leggete le sezioni "Mountd e nsfd" ed "Esportare
filesystem" in questo HOWTO e fate riferimento alle pagine man di
exports e nfsd. Avrete bisogno di modificare /etc/exports.
5. Monto una partizione da un server Linux e, mentre il comando ls
funziona, non riesco a leggere o scrivere i file.
Su versioni pi� vecchie di Linux occorre lanciare il server NFS con
rsize=1024,wsize=1024.
6. Monto un server NFS Linux con la dimensione dei blocchi tra
3500-4000 e regolarmente smette di rispondere.
Allora semplicemente non fatelo. Questo non si verifica con i
kernel 2.0 e 2.2. Per quanto mi ricordo non dovrebbero esserci
problemi nemmeno con la versione 1.2.
7. Pu� Linux gestire NFS via TCP?
Al momento no.
8. Ottengo numerosi strani errori se provo a montare una macchina
usando Linux.
Accertatevi che l'utente sia in 8 gruppi o meno. Server pi� vecchi
lo richiedono.
9. Quando riavvio la mia macchina a volte smette di rispondere
provando a smontare un NFS server che non risponde.
Non smontate server NFS quando riavviate. Ignorateli, non causano
problemi se non li si smonta. Il comando � umount -avt nonfs.
10.
I client NFS Linux sono molto lenti quando scrivono su sistemi Sun
o BSD.
Normalmente NFS scrive i dati in modo sincrono (� possibile
disabilitare questa modalit� lo si desidera, ma si rischia di
perdere dei dati). Funzionano peggio i kernel derivati da BSD, che
tendono a non essere in grado di lavorare in piccoli blocchi,
quindi quando si scrivono 4K di dati da una macchina Linux in
pacchetti da 1K, BSD fa questo:
lettura di una pagina da 4K
modifica di 1K
scrittura di 4K sul disco fisico
lettura di una pagina da 4K
modifica di 1K
scrittura di 4K sul disco fisico
ecc..
11.
Quando connetto molti client a un server NFS Linux le prestazioni
calano improvvisamente.
Il protocollo NFS usa pacchetti UDP frammentati. Il kernel ha un
limite sulla quantit� di frammenti di pacchetti incompleti di cui
pu� disporre prima di eliminare i pacchetti. Nella versione 2.2 il
protocollo � adattabile in runtime attraverso il filesystem /proc:
/proc/sys/net/ipv4/ipfrag_high_thresh e ipfrag_low_thresh. Nella
versione 2.0 queste sono le costanti di runtime definite in
.../linux/net/ipv4/ip_fragment.c, IPFRAG_HIGH_THRESH e
IPFRAG_LOW_THRESH. Il significato di questi valori � costituito dal
fatto che quando l'occupazione della memoria dei frammenti UDP non
assemblati raggiunge il limite ``ipfrag_high_thresh'' in byte (256K
per default in 2.2.3 e 2.0.36) viene ridotta a ``ipfrag_low_tresh''
improvvisamente. Questa operazione viene effettuata eliminando i
frammenti. � simile alla perdita di pacchetti e se il limite pi�
elevato viene raggiunto, le prestazioni del server calano
notevolmente.
256K � sufficiente per un numero pari a 30 client. Se ne avete 60,
raddoppiatelo. E raddoppiate anche il limite inferiore.
12.
Sto usando Linux 2.2 (o versione successiva) con knfsd e non riesco
a fare in modo che la mia macchina AIX, IRIX, Solaris, DEC-Unix,
... lo monti.
Knfsd indica che viene implementata la versione 3 di NFS. Ma questo
non avviene. Esiste un'opzione per evitare che annunci questa
versione. Usatela. Oppure potete immettere "vers=2" nell'elenco di
opzioni di montaggio sui client.
13.
La mia macchina AIX 4 non pu� montare il mio server NFS Linux.
Viene visualizzato
mount: 1831-011 access denied for server:/dir
mount: 1831-008 giving up on:
server:/dir
The file access permissions do not allow the specified action.
o qualcosa di simile.
AIX 4.2 ha utilizzato porte riservate (<1024) per NFS. AIX 4.2.1 e 4.3
non sono limitati a porte riservate. Inoltre, AIX 4.2.1 e 4.3 cercano
di effettuare il montaggio mediante NFS3, quindi NFS/TCP, infine
NFS/UDP.
L'aggiunta di
______________________________________________________________________
nfso -o nfs_use_reserved_ports=1
______________________________________________________________________
alla fine di rc.tcpip forzer� l'utilizzo di porte riservate. (Questo
suggerimento � stato fornito da Brian Gorka)
9. Esportare filesystem
Il modo di esportare i filesystem attraverso NFS non � completamente
coerente tra le varie piattaforme. In questo caso Linux e Solaris 2
sono le eccezioni. Questa sezione propone un breve elenco di modi di
effettuare l'esportazione sui vari sistemi. Se il vostro sistema non �
riportato dovete controllare sulle pagine del manuale. Provate a
cercare parole come: nfsd, system administration tool, rc scripts,
boot scripts, boot sequence, /etc/exports, exportfs. User� un esempio
durante questa sezione: come esportare /mn/eris/local ad apollon in
lettura e scrittura.
9.1. IRIX, HP-UX, Digital-UNIX, Ultrix, SunOS 4 (Solaris 1), AIX
Questi sistemi operativi usano il tradizionale formato di Sun per il
file export. In /etc/exports scrivete:
______________________________________________________________________
/mn/eris/local -rw=apollon
______________________________________________________________________
La documentazione completa si trova nella pagina man di exports. Dopo
avere modificato il file, lanciate exportfs -av per esportare i
filesystem.
Quanto sono limitate le varie versioni di exportfs relative alle
variazioni di sintassi? Su alcuni sistemi troverete che le righe
precedenti vengono lette come:
______________________________________________________________________
/mn/eris/local apollon
______________________________________________________________________
oppure possono degenerare in:
______________________________________________________________________
/mn/eris/local rw=apollon
______________________________________________________________________
Consiglio di essere formali, altrimenti si rischia che la versione
successiva di exportfs sia pi� sensibile e che quindi non funzioni pi�
nulla.
9.2. Solaris 2
Sun ha completamente reinventato la ruota quando fecero Solaris 2.
Quindi la loro sintassi � completamente diversa da quella di tutti gli
altri. Ci� che dovete fare � modificare il file /etc/dfs/dfstab.
Questo file deve contenere i comandi share, come descritto nella
pagina man share(1M). Ad esempio:
______________________________________________________________________
share -o rw=apollon -d "Eris Local" /mn/eris/local
______________________________________________________________________
Dopo avere modificato il file, lanciate il programma shareall per
esportare i filesystem.
10. NFS in Linux 2.2
Mentre scrivo questo HOWTO, Linux 2.2.12 � la versione del kernel
corrente e utilizzare NFS pu� rivelarsi un po' complesso.
Cosa accade se lo stato di NFS in Linux 2.4 � i unknown.
La nuova caratteristica importante di Linux 2.2 � il supporto per un
demon del server nfs in-kernel, noto come knfsd in 2.2. Questo modo di
implementare nfsd ha alcuni vantaggi, quello principale � la velocit�.
Una macchina Linux 2.2 con knfsd � un server nfs rispettabile. Si pu�
continuare a utilizzare l'nfsd precedente con Linux 2.2. Questo
comporta alcuni vantaggi, principalmente in fatto di semplicit�.
Se utilizzate un kernel sorgente o un pacchetto binario creato da
RedHat (6.0 o successiva), SuSE (6.1 o successiva) o altri integratori
di sistemi professionali, hanno probabilmente integrato tutte le
funzionalit� di "knfsd" nel relativo kernel e non � necessario
preoccuparsi di nulla, poich� funzioner� certamente nella maggior
parte dei casi. Fino al momento in cui non compilate un vostro
kernel. Se usate un kernel di stock Linux 2.2 (almeno fino a 2.2.12)
knfsd verr� interrotto.
Per utilizzare questo kernel � necessario disporre del pacchetto knfsd
di H.J. Lus. Si tratta di una raccolta di patch e delle utility
necessarie per la versione 2.2 che Lu sta gestendo a tempo perso.
Potete disporne dal mirror del kernel locale, il sito principale �
ftp.kernel.org:/pub/linux/devel/gcc/. Non � indicato per uso generale.
Se trovate che questo pacchetto pu� creare dubbi non fatelo da soli.
Attendete un pacchetto del kernel dell'integratore del sistema
preferito (ad esempio, Red Hat, SuSE o ...).
Inoltre, non inviatemi domande relative a questo argomento, non sono
in grado di aiutarvi. Non dispongo di alcun server knfsd. Se trovate
errori o omissioni in questa documentazione, scrivetemi e rivedr�
questo HOWTO e ne distribuir� una nuova versione.
State ancora leggendo? Ok. H.J.Lu pubblica argomenti relativi alle
nuove versioni di questo pacchetto sulla mailing list del kernel
Linux. Altri problemi relativi a NFS nella versione 2.2 vengono
pubblicati in questa mailing list. Leggeteli.
� importante notare una cosa in relazione al pacchetto knfsd.
Annuncia che supporta la versione 3 di NFS. Tuttavia, non la supporta.
Esiste un'opzione che si pu� utilizzare per evitare la presenza
dell'annuncio di NFS3, oppure si pu� specificare "vers=2" nell'elenco
di opzioni di mount sui client.
10.1. Il client
Il client � alquanto semplice. Per bloccarlo � necessario avere statd
(del pacchetto knfsd) compilato, installato e avviato dagli script di
boot. Fatelo. Statd ha bisogno di una directory /var/lib/nfs per
funzionare, altrimenti verr� terminato senza messaggi di errore. La
directory deve essere creata prima di eseguirlo.
Dopo l'esecuzione di statd si pu� usare il programma testlk in
tools/locktest per verificare se il blocco di un file in un filesystem
NFS funziona. Dovrebbe essere cos�. Se viene visualizzato No locks
available, statd non funziona.
In realt�, si pu� anche evitare il blocco completo (non sto
consigliando di farlo), immettendo ``nolock'' nell'elenco di opzioni
di mount.
Per quanto ne so, questo � ci� che � necessario per far funzionare il
client.
Se avete un server Sparc o Alpha NFS scoprirete che il client NFS in
Linux 2.2 avr� prestazioni peggiori. Le velocit� di trasferimento da e
verso il server sono cos� tragiche che ... non potete nemmeno
immaginarle. � molto peggio che in Linux 2.0. Esiste tuttavia una
soluzione. La serie di kernel 2.2 di Alan Cox (che � leggermente pi�
sperimentale dei normali kernel 2.2 di Linus) include una patch per
fare in modo che Linux 2.2 funzioni quando usato con i server Alpha e
Sparc. Se volete usare i kernel 2.2 di Alan Cox dovreste leggere la
mailing list relativa ai kernel Linux e potrete scoprire dove si trova
la patch. La home page di questa patch �
<
http://www.uio.no/~trondmy/src/>, nel caso vogliate provare ad
applicarla a un kernel 2.2 di produzione. Questa patch non sar�
probabilmente disponibile in Linux 2.4, perch� richiede troppe
modifiche nel kernel per essere accettata nel ciclo di sviluppo
corrente. Aspettate Linux 2.5.
Anche trondmy dispone di patch per fare in modo che Linux usi la
versione 3 di NFS, elementi che consentiranno inoltre di usare il
protocollo tcp come meccanismo di trasporto invece di UDP. NFSv3 �
ottimo per reti long-haul e altre reti in cui la perdita dei pacchetti
non � uguale a zero o la latenza � elevata.
Il motivo per cui dovreste leggere la mailing list relativa ai kernel
Linux per usare queste patch consiste nel fatto che talvolta si sono
verificati grossi errori. Bug che si nutrono dei vostri file. Quindi
fate attenzione.
10.2. Il server
Il demon del server nfs in Linux 2.2 e nelle versioni successive �
noto come ``knfsd''. � insidioso da installare. Dovete arrangiarvi da
soli o fare riferimento ai pacchetti di kernel 2.2 rilasciati da SuSE,
Red Hat e altri. Spiacente. Potete ancora usare il vecchio nsfd anche
in Linux 2.2. � lento ma semplice da installare.
11. Server NFS su un floppy
Questa sezione � stata scritta da Ron Peters,
[email protected]
Spiega come installare un server NFS al momento dell'avvio da un
floppy. Era inizialmente progettata per fare in modo che NFS
condividesse un cdrom da un'altra macchina non Linux/UNIX per
installare Linux su una macchina che non disponeva di cdrom.
11.1. Introduzione
Questo documento � stato creato per coloro che sperimenteranno lo
stesso problema che ho avuto di recente. Stavo creando un server Linux
su una macchina che non aveva un cdrom e non aveva, n� ha alcuna
possibilit� di aggiungervene uno a eccezione di un dispositivo esterno
SCSI o simile. Ora che sta diventando sempre meno probabile che si
debba installare un server su una macchina come questa, questo
documento potrebbe rivelarsi poco utile. Tuttavia, lo avrei apprezzato
al momento della creazione della mia macchina.
Dato che la mia macchina non aveva un'unit� cdrom, pensavo di trovare
un server NFS per Win95 e condividere il cdrom per il tempo
sufficiente a installare il sistema e utilizzarlo in rete. Dei due
prodotti che ho trovato (non dir� i nomi, ma uno era freeware e
l'altro aveva una licenza limitata di 15 giorni), uno non funzionava e
l'altro non poteva gestire sufficientemente bene la convenzione di
denominazione di Linux per poter completare l'installazione.
Ho quindi cercato di avviare la mia macchina Win95 con il set di
dischi boot/root e di usare un floppy supplementare per installare il
server NFS.
� stato molto semplice e la procedura � probabilmente pi� semplice
della lettura di questa introduzione, ma credo che inserire l'intera
procedura in un posto solo avr� pi� valore.
11.2. Aspettative
Questo documento deriva dall'uso di dischi boot/root di una delle
correnti distribuzioni di sviluppo InfoMagic di Slackware. Ho usato la
versione 2.0.34 del kernel per i dischi boot/root, ma i programmi del
server NFS derivano da un server 2.0.30. Ho gi� usato il metodo di
installazione Slackware, non perch� sia pi� semplice o migliore, ma
perch� mi trovo pi� a mio agio e non ho dedicato altro tempo a cercare
un altro metodo.
Non credo che ci saranno molti problemi di utilizzo con questo
documento in relazione alla versione del sistema operativo.
Consiglierei di usare qualcosa di abbastanza recente. Poich� �
probabile che verr� utilizzato per l'installazione, sar� probabilmente
usato un set di dischi boot/root corrente.
Le dimensioni possono variare.
11.3. Requisiti
� Sistema di rete e disco di avvio. Il sistema che rappresenter� il
server NFS deve avere una scheda di rete e deve essere riconosciuto
durante il processo di boot. Ulteriori informazioni sono
disponibili in Networking HOWTO.
� Floppy secondario che contiene rpc.portmap, rpc.mountd e rpc.nfsd.
Questi file possono essere facilmente disponibili da un ftpsearch
sul Web.
� Supporto di origine Slackware (o altro) (si presume che sia il cd).
11.4. Installazione del server
11.4.1. Boot del server NFS temporaneo
Avviate il sistema del server NFS dal floppy di boot e assicuratevi
che la scheda di rete venga riconosciuta. � anche necessario che il
CDROM venga riconosciuto. User� eth0 come scheda di rete di esempio.
11.4.2. Montaggio del floppy e del cdrom
Dopo avere avviato il sistema, i dischi boot/root non sono pi�
necessari. Il sistema � completamente contenuto nella RAM.
Sostituite il floppy root con il disco supplementare. Montate il
floppy:
mount /dev/fd0 /floppy
Questo presume che il floppy sia abbia un file system di tipo ext2.
Immagino che il disco supplementare possa essere un floppy DOS
contenente dei file, ma non l'ho ancora provato. Penso che sar� pi�
semplice di un'immagine di un disco. In questo caso, sarebbe mount -t
msdos ...etc. Questo deve probabilmente essere inserito nella sezione
``Operazioni da effettuare''.
Montaggio del cdrom:
mount -t iso9660 /dev/hdc /cdrom
I dispositivi di floppy e cdrom sono quelli che ho usato. Potrebbero
essere diversi in base all'applicazione. I punti di mount /floppy e
/cdrom sono presenti nell'immagine del disco floppy perch� possano
essere usati. In caso contrario, createli o utilizzate i punti di
mount che desiderate.
11.4.3. Installazione della rete sul server temporaneo.
In questa sezione il server NSF temporaneo viene impostato per
comunicare con la rete. Ci sono pochi comandi da eseguire. Sono
necessarie ancora alcune informazioni prima di eseguire i comandi (i
valori sono esempi):
IPADDR:172.16.5.100 #Questo � l'indirizzo del server temporaneo.
NETMASK:255.255.255.0 #Questa � la netmask.
BROADCAST:172.16.5.255 #L'ultimo numero (255) � significativo di
IPADDR.
ETHNETWORK:172.16.5.0 #Ancora una volta, leggermente diverso da
IPADDR.
GATEWAY:172.16.5.251 #Necessario solo se avete un gateway.
Probabilmente lo sapete gi�, ma la maggior parte delle reti provate
non ha un gateway.
I comandi per far funzionare la rete. Inserite i valori elencati
sopra:
ifconfig eth0 inet IPADDR arp netmask NETMASK broadcast BROADCAST
route add -net ETHNETWORK netmask NETMASK eth0
Usate il comando seguente solo se avete un gateway e dovete
attraversarlo:
route add default gw GATEWAY netmask 0.0.0.0 eth0
Se tutto funziona, vi trovate in rete e potraete eseguire un ping
degli altri nodi.
11.4.4. Installazione della condivisione NFS.
Determinate la directory che desiderate diventi la condivisione NFS.
Nel caso del mio esempio, ho usato la directory /cdrom/slakware.
Immettete questa directory nel file /etc/exports:
echo "/cdrom/slakware" > /etc/exports
11.5. Esecuzione del server NFS
Andate a /floppy/usr/sbin ed eseguite:
./rpc.portmap
./rpc.mountd
./rpc.nfsd
11.5.1. Completato, iniziate l'installazione.
Questo dovrebbe condividere la directory ``/cdrom/slakware'' nel file
/etc/exports. Al termine, potete avviare la macchina perch� sia
installata da floppy boot/root (ne ho usati alcuni con cui ho avviato
il server NFS) e iniziare l'installazione.
Quando siete pronti a scegliere la collocazione dell'origine dei
supporti, scegliete l'opzione relativa al server NFS. Ti verr�
richiesto l'indirizzo IP del server. Immettete l'indirizzo usato come
IPADDR per il server. Vi verr� anche richiesto il montaggio della
directory. Si tratta della directory che avete collocato in
/etc/exports sul server NFS.
Il sistema provveder� quindi a montare NFS sul server. Attenzione a
eventuali messaggi di errore. Tutto dovrebbe essere completo. Puoi
continuare l'installazione.
11.6. Risoluzione dei problemi
11.6.1. Non ancora disponibile.
Non dispongo ancora di informazioni sulla risoluzione dei problemi.
Forse mentre utilizzerete questa procedura, ci saranno pi�
suggerimenti disponibili.
11.7. Operazioni da effettuare
11.7.1. Disco DOS.
Create un disco DOS per il floppy supplementare.
11.7.2. Comandi rpc.
Create un ordine specifico dell'esecuzione dei comandi rpc.* e se �
necessario eseguire solo alcuni o tutti i comandi.
12. PC-NFS
Non dovreste usare PC-NFS, ma samba.
Samba � migliore di PC-NFS e funziona con Windows 3 for Workgroups e
versioni successive di Windows. � pi� veloce e pi� sicuro. Usatelo.