The Linux Kernel HOWTO
 Brian Ward, [email protected]
 v1.0, 5 giugno 1999

 Questa � una guida dettagliata alla configurazione, compilazione,
 aggiornamento e risoluzione dei problemi del kernel per sistemi basati
 su i386. Traduzione a cura di Giovanni Bortolozzo,
 [email protected].

 1.  Introduzione


 Dovresti leggere questo documento? Beh, vedi se presenti uno dei
 seguenti sintomi:



 �  ``Arg! Questo pacchetto wizzo-46.5.6 dice che ha bisogno del kernel
    2.8.183 e io ho ancora l'1.0.9!''

 �  Nei kernel pi� recenti c'� un device driver che assolutamente devi
    avere.

 �  Non hai assolutamente idea di come compilare il kernel.

 �  ``La roba nel README � veramente l'intera storia?''

 �  L'hai preso, c'hai provato, ma non funziona.

 �  Hai bisogno di qualcosa da dare alla gente che insiste nel
    domandarti di installargli il loro kernel.


 1.1.  Per prima cosa leggi qua!

 Alcuni degli esempi in questo documento assumono che si abbia tar,
 find e xargs della GNU.  Sono abbastanza standard e quindi ci� non
 dovrebbe causare problemi.  � pure sottinteso che si possieda una
 certa conoscenza della struttura del filesystem del proprio sistema;
 se non la si conosce, � critico che si conservi una copia scritta
 dell'output del comando mount durante il normale funzionamento del
 sistema (o un listato di /etc/fstab, se si pu� leggerlo).  Queste
 informazioni sono importanti, e non cambiano a meno che non si
 ripartizioni il disco, se ne aggiunga uno nuovo, si reinstalli il
 sistema o qualcos'altro di simile.


 Mentre redigevo questo documento, l'ultima versione del kernel di
 ``produzione'' era la 2.2.9, il che significa che i riferimenti e gli
 esempi corrispondono a quella release.  Anche se ho provato a rendere
 questo documento il pi� possibile indipendente dalla versione, il
 kernel � costantemente in sviluppo e quindi se ci si procura una nuova
 versione, inevitabilmente ci saranno alcune differenze.  Si noti che
 ci� non dovrebbe comunque creare grossi problemi, ma potrebbe creare
 un po' di confusione.


 Ci sono due versioni dei sorgenti del kernel Linux, ``produzione'' e
 ``sviluppo''.  Le versioni produzione sono le release con il numero
 secondario pari; 1.2.x era di produzione, come pure il 2.0.x e il
 2.2.x.  Al rilascio, questi kernel sono considerati versioni piuttosto
 stabili ed esenti da bug.  I kernel in sviluppo (2.1.x, 2.3.x, ecc.)
 sono intesi come kernel di test, per gente che vuole provare kernel
 nuovi e probabilmente molto bacati.  Si � avvisati.


 1.2.  Due parole sullo stile


 Il testo come questo � qualcosa che appare nel proprio schermo, un
 nome di un file, oppure qualcosa che pu� essere digitato direttamente,
 come un comando o un'opzione a un comando (se si sta leggendo la
 versione testuale di questo documento non si noter� alcuna
 differenza).  Comandi e altri input sono spesso messi tra virgolette
 (con ` '), il che causa il seguente classico problema di
 punteggiatura: se una di queste cose appare citata alla fine di una
 frase, la gente spesso digita un `.'  assieme con il comando, perch�
 lo stile di citazione americano dice di mettere il punto dentro le
 virgolette.  Anche se il buon senso (e sfortunatamente questo assume
 che qualcuno con ``buon senso'' sia adotto al cosiddetto stile di
 citazione americano) dovrebbe dire di togliere prima il punto, molta
 gente semplicemente non se lo ricorda, e cos� in questi casi l'ho
 messo fuori dalle virgolette. In altre parole, quando indico che si
 dovrebbe digitare ``make config'' scriver� `make config', e non `make
 config.' (NdT: in italiano questo problema non si pone: il punto �
 comunque sempre messo fuori dalle virgolette.)



 2.  Domande importanti e relative risposte



 2.1.  Ad ogni modo, il kernel cosa fa?


 Il kernel Unix funge da mediatore tra i programmi e l'hardware. Per
 prima cosa si occupa della (o organizza le cose per la) gestione della
 memoria per tutti i programmi in esecuzione (processi), e assicura che
 tutti abbiano una giusta (o ingiusta, a seconda dei gusti) porzione
 dei cicli del processore. Inoltre fornisce una buona interfaccia
 abbastanza portabile per far dialogare i programmi con l'hardware.


 Ci sono certamente molte altre operazioni del kernel oltre a queste,
 ma queste funzioni basilari sono le pi� importanti da conoscere.



 2.2.  Perch� dovrei voler aggiornare il mio kernel?


 I kernel pi� nuovi generalmente offrono la possibilit� di dialogare
 con un maggior numero di tipi di hardware (ovvero, hanno pi� device
 driver), possono avere una gestione migliore dei processi, possono
 girare pi� velocemente delle versioni pi� vecchie, possono essere pi�
 stabili delle versioni precedenti e possono correggere alcuni sciocchi
 bug delle vecchie versioni.  La maggior parte della gente aggiorna il
 suo kernel perch� vuole i device driver e le correzioni dei bug.



 2.3.  Che tipo di hardware supportano i nuovi kernel?


 Si veda l'Hardware-HOWTO.  In alternativa si pu� dare una scorsa al
 file `config.in' nei sorgenti di Linux o scoprirlo quando si fa `make
 config'.  Quest'ultimo mostra tutto l'hardware supportato dalla
 distribuzione standard del kernel, ma non tutto quello che Linux
 supporta; molti device driver comuni (come i driver PCMCIA e alcuni
 driver di dispositivi a nastro) sono moduli caricabili mantenuti e
 distribuiti a parte.
 2.4.  Di che versione di gcc e libc ho bisogno?


 Linus consiglia nel file README incluso con i sorgenti del kernel una
 versione di gcc.  Se non si ha questa versione, la documentazione
 nella versione raccomandata di gcc dovrebbe dire se � necessario
 aggiornare la propria libc.  Questa non � una procedura difficile, ma
 � importante seguire le istruzioni.



 2.5.  Cos'� un modulo caricabile?


 Sono pezzi del codice del kernel non inclusi direttamente nel kernel.
 Si possono compilare separatamente e inserirli e toglierli da un
 kernel in esecuzione praticamente in qualsiasi momento.  Grazie a
 questa flessibilit�, questo � ora il modo preferito per programmare
 certe caratteristiche del kernel.  Molti device driver popolari, come
 i driver PCMCIA e il driver per il dispositivo a nastro QIC-80/40,
 sono moduli caricabili.



 2.6.  Di quanto spazio ho bisogno sul disco?


 Dipende dalla particolare configurazione del proprio sistema.  Per
 prima cosa, i sorgenti compressi di Linux 2.2.9 sono quasi 14
 megabyte.  Molti li conservano anche dopo averli decompressi.  La
 decompressione e la compilazione con una configurazione normale,
 occupano fino ad altri 67 MB.



 2.7.  Quanto tempo ci mette?


 Con le macchine pi� nuove la compilazione dura decisamente meno tempo
 che con quelle vecchie; un AMD K6-2/300 con un disco veloce pu� creare
 un kernel 2.2.x in circa 4 minuti.  Se si ha intenzione di compilarne
 uno con i vecchi Pentium, 486 e 386 ci si prepari ad aspettare anche
 ore, giorni.

 Se ci� crea problemi, e capita di poter compilare su una macchina pi�
 veloce in giro per la rete, � possibile compilare il kernel nella
 macchina pi� veloce (assumendo che si siano specificati i parametri
 giusti, che le proprie utility siano aggiornate e cos� via) e poi
 trasferire l'immagine del kernel nella macchina pi� lenta.



 3.  Come configurare realmente il kernel



 3.1.  Procurarsi i sorgenti


 � possibile ottenere i sorgenti in ftp anonimo da ftp.kernel.org nella
 directory /pub/linux/kernel/vx.y, dove x.y sono la versione (es. 2.2)
 e, come menzionato in precedenza, quelli che finiscono con un numero
 dispari sono le release di sviluppo e possono essere instabili.
 Tipicamente il file si chiama linux-x.y.z.tar.gz, dove x.y.z � il
 numero della versione.  I siti solitamente conservano anche una
 versione con suffisso .bz2, che � stata compressa con bzip2 (questi
 file saranno pi� piccoli e richiederanno di minor tempo per il
 trasferimento).

 La cosa migliore � usare ftp.xx.kernel.org dove xx � il codice della
 propria nazione; ad esempio ftp.it.kernel.org per l'Italia e
 ftp.us.kernel.org per gli Stati Uniti.



 3.2.  Decomprimere i sorgenti


 Si faccia il login (o si usi su) come `root', e si passi (con cd) in
 /usr/src.  Se si sono installati i sorgenti del kernel quando si �
 installato per la prima volta Linux (come fanno molti), l� ci sar� gi�
 una directory chiamata `linux', che contiene l'intero vecchio albero
 dei sorgenti.  Se si ha spazio su disco e si vuole andare sul sicuro,
 si conservi quella directory.  Una buona idea � di scoprire quale
 versione gira nel proprio sistema e rinominare di conseguenza la
 directory.  Il comando `uname -r' mostra la versione del kernel
 corrente.  Quindi, se `uname -r' dice `1.0.9', si vorr� rinominare
 (con `mv') `linux' in `linux-1.0.9'.  Se ci si sente abbastanza
 temerari, semplicemente si cancelli l'intera directory.  In ogni caso,
 ci si assicuri che non esista una directory `linux' in /usr/src prima
 di decomprimere il codice sorgente.


 Ora, in /usr/src, si decomprimano (``spacchettino'') i sorgenti con
 `tar zxpvf linux-x.y.z.tar.gz' (se si ha semplicemente un file .tar
 senza .gz alla fine, basta `tar xpvf linux-x.y.z.tar').  Il contenuto
 dei sorgenti scorrer� sullo schermo.  Al termine, ci sar� una nuova
 directory `linux' in /usr/src. Si faccia cd in linux e si dia
 un'occhiata al file README.  Ci sar� una sezione etichettata
 `INSTALLING the kernel'.  Si seguano le istruzioni quando appropriate:
 link simbolici da sistemare, rimozione di vecchi file .o, ecc.

 Se si ha un file .bz2 e il programma bzip2 (si legga a proposito a
 http://www.muraroa.demon.co.uk/), si faccia questo:


      bz2cat linux-x.y.z.tar.bz2 | tar xvf -




 3.3.  Configurare il kernel


 Nota: Alcune parti di questa sezione sono reiterazioni/chiarificazioni
 di una sezione simile nel file README di Linus.


 Il comando `make config' lanciato in /usr/src/linux avvia uno script
 di configurazione che fa molte domande.  Richiede la bash, e quindi si
 verifichi che bash sia /bin/bash, /bin/sh oppure $BASH.


 Comunque, ci sono alcune alternative pi� carine a `make config' e
 molto facilmente le si trover� pi� facili e comode da usare.  `make
 menuconfig' � probabilmente la pi� usata.  Qualsiasi si scelga, �
 meglio che per prima cosa si familiarizzi con l'interfaccia poich� pu�
 capitare di doverci tornare prima di quanto si pensi.  Quelli che
 ``usano X'', possono provare `make xconfig' se hanno installato Tk
 (`click-o-rama' - Nat).  `make menuconfig' � per quelli che hanno le
 (n)curses e preferiscono un menu testuale.  Queste interfacce hanno un
 vantaggio piuttosto evidente: se ci si incasina e si fa una scelta
 sbagliata durante la configurazione, � semplice tornare indietro e
 sistemarla.


 Con `make menuconfig' e `make xconfig' le opzioni di configurazione
 appariranno in gerarchie.


 Alle domande si risponde tipicamente con `y' (s�) o `n' (no).  I
 device driver tipicamente hanno un'opzione `m', che significa
 ``modulo'', intendendo che il sistema lo compiler�, ma non
 direttamente dentro al kernel ma piuttosto come modulo caricabile.  Un
 modo pi� comico per descriverla � come ``maybe'' (pu� essere).  Alcune
 delle opzioni pi� ovvie e non critiche non sono qui descritte e per
 una breve descrizione di alcune altre si veda la sezione ``Altre
 opzioni di configurazione''.  Con `make menuconfig', la barra
 spaziatrice attiva la selezione.


 Nei kernel 2.0.x e successivi, c'� un'opzione `?', che fornisce una
 breve descrizione dei parametri di configurazione.  Le informazioni
 probabilmente sono le pi� aggiornate.  Qui di seguito un elenco di
 alcune importanti caratteristiche (tra parentesi la gerarchia alla
 quale appartengono) seguite da una breve spiegazione.



 3.3.1.  Kernel math emulation (Processor type and features)


 Emulazione matematica a livello kernel (Tipo di processore e
 caratteristiche)

 Se non si ha un coprocessore matematico (si ha un semplice 386 o un
 486SX), si deve rispondere `y' a questa domanda.  Se si ha un
 coprocessore e si risponde comunque `y', non ci si preoccupi troppo: �
 comunque usato il coprocessore ed � ignorata l'emulazione.  Per
 qualsiasi macchina moderna, la risposta sar� negativa, ma non ci si
 preoccupi se accidentalmente si risponde s�; se non serve, non �
 usata.



 3.3.2.  Enhanced (MFM/RLL) disk and IDE disk/cdrom support (Block
 Devices)


 Supporto per dischi Enhanced (MFM/RLL) e dischi/cdrom IDE (Dispositivi
 a blocchi)

 Probabilmente si ha bisogno di questo supporto; significa che il
 kernel supporter� i dischi fissi standard dei PC, che la maggior parte
 della gente ha.  Questo driver non comprende i dischi SCSI; vengono
 dopo nella configurazione.

 Poi verr� chiesto del supporto per ``old disk-only'' (solo dischi
 vecchi) e dei driver ``new IDE'' (nuovi IDE).  Se ne scelga uno; la
 maggior differenza � che il vecchio driver supporta solo due dischi in
 una interfaccia, mentre il nuovo supporta una interfaccia secondaria e
 un lettore cdrom IDE/ATAPI.  Il nuovo driver � 4k pi� grande del
 vecchio e si suppone sia pure ``migliorato'', intendendo che a parte
 contenere un numero diverso di bug, potrebbe migliorare le prestazioni
 dei dischi, specialmente se si ha dell'hardware recente (di tipo
 EIDE).


 3.3.3.  Networking support (General Setup)


 Supporto di rete (Impostazioni generali)


 All'inizio, conviene rispondere semplicemente `y' se la propria
 macchina � in una rete come Internet o si vuole usare SLIP, PPP, term,
 ecc per avere l'accesso a Internet.  Comunque, poich� molti pacchetti
 (come l'X Window system) richiedono il supporto di rete, si dovrebbe
 rispondere `y' anche se la propria macchina non risiede in una vera
 rete.  Pi� tardi, verr� chiesto se si vuole il supporto per il
 networking TCP/IP; ancora, si risponda `y' anche l� a meno che non si
 sia assolutamente sicuri.



 3.3.4.  System V IPC (General Setup)


 IPC System V (Impostazioni generali)


 Una delle migliori definizioni di IPC (Interprocess Communication --
 Comunicazione Interprocessi) � nel glossario del Perl book.  Non � da
 sorprendersi se alcuni programmatori Perl l'adoperano per permettere
 ai processi di parlarsi l'un l'altro, come fanno molti altri programmi
 (DOOM, fra gli altri), e quindi non � una buona idea rispondere n a
 meno che non si sappia esattamente quello che si sta facendo.



 3.3.5.  Processor family (Processor type and features)

 (in older kernels: Use -m486 flag for 486-specific optimizations)


 Famiglia del processore (Tipo di processore e caratteristiche)
 (nei vecchi kernel: usare il flag -m486 per ottimizzazioni specifiche
 per il 486)


 Tradizionalmente, si traduceva in alcune ottimizzazioni per un
 particolare processore; il kernel girava bene anche su altri chip, ma
 era un po' pi� grande.  Comunque, nei nuovi kernel questo non � pi�
 vero, e quindi si pu� specificare il processore per il quale si sta
 compilando il kernel.  Un kernel ``386'' funzioner� per tutte le
 macchine.



 3.3.6.  SCSI support


 Supporto SCSI


 Se si posseggono dispositivi SCSI, si risponda `y'.  Saranno chieste
 ulteriori informazioni, come il supporto per CD-ROM, dischi e quale
 tipo di adattatore SCSI si possiede.  Si veda lo SCSI HOWTO per
 maggiori dettagli.





 3.3.7.  Network device support


 Supporto dei dispositivi di rete


 Se si ha una scheda di rete o si vuole usare SLIP, PPP o un adattatore
 per porta parallela per connettersi a Internet, si risponda `y'.  Lo
 script di configurazione chieder� poi il tipo di scheda che si
 possiede e quale protocollo usare.



 3.3.8.  Filesystems


 Filesystem


 Lo script di configurazione chiede se si vuole il supporto per i
 seguenti filesystem:


 Standard (minix) -- Le distribuzioni pi� nuove non creano filesystem
 minix e molti non lo usano pi�, ma pu� ancora essere una buona idea
 configurarlo.  Alcuni programmi per la creazione di ``dischi di
 ripristino'' (rescue disk) lo usano e molti floppy hanno ancora un
 filesystem minix, poich� minix � meno doloroso da usare su un floppy.


 Second extended -- Questo � il filesystem standard di Linux.
 Sicuramente se ne ha uno di questo tipo e si deve rispondere `y'.


 msdos -- Se si vogliono usare partizioni MS-DOS del disco fisso,
 montare dischetti formattati in DOS, si risponda `y'.


 Sono disponibili diversi altri tipi di filesystem di altri sistemi
 operativi.


 /proc -- (un'idea dei Bell Labs, penso).  Uno non crea un filesystem
 proc in un disco; � un interfaccia filesystem al kernel e ai processi.
 Molti visualizzatori di processi (come `ps') lo usano.  Qualche volta
 si provi `cat /proc/meminfo' o `cat /proc/devices'.  Alcune shell (rc,
 in particolare) usano /proc/self/fd (noto come /dev/fd su altri
 sistemi) per l'I/O.  Si deve certamente rispondere `y' a questa
 domanda; molti strumenti importanti ne dipendono.


 NFS -- Se la propria macchina vive in una rete e si vogliono usare
 filesystem su altri sistemi con NFS, si risponda `y'.


 ISO9660 -- Presente nella maggior parte dei CD-ROM.  Se si ha un
 lettore CD-ROM e lo si vuole usare sotto Linux, si risponda `y'.



 3.3.8.1.  Ma io non so di quali filesystem ho bisogno!


 Ok, si digiti `mount'. L'output apparir� simile a questo:


          blah# mount
          /dev/hda1 on / type ext2 (defaults)
          /dev/hda3 on /usr type ext2 (defaults)
          none on /proc type proc (defaults)
          /dev/fd0 on /mnt type msdos (defaults)




 Si guardi ogni riga; la parola dopo `type' � il tipo di filesystem.
 In questo esempio, i miei filesystem / e /usr sono second extended,
 sto usando /proc, e c'� un dischetto montato usando il filesystem
 msdos (bleah).

 Si pu� provare `cat /proc/filesystems' se si ha /proc attualmente
 abilitato; elencher� i filesystem presenti nel kernel corrente.

 La configurazione di filesystem raramente usati e non critici pu�
 causare un ingrossamento del kernel; si veda la sezione sui moduli per
 un modo di evitarlo e la sezione ``Trabocchetti'' per capire perch�
 non � desiderabile un kernel grosso.



 3.3.9.  Character devices


 Dispositivi a caratteri


 Qui si abilita il driver per la propria stampante (parallela), per il
 busmouse, per il mouse PS/2 (molti portatili usano il protocollo del
 mouse PS/2 per le loro trackball), per alcuni dispositivi a nastro e
 altri dispositivi ``a carattere'' di questo tipo.  Si risponda `y'
 quando appropriato.


 Nota: gpm � un programma che permette l'uso di un mouse fuori
 dall'ambiente X per il cut and paste (``taglia e incolla'') tra le
 console virtuali.  � piuttosto carino se si ha un mouse seriale,
 poich� coesiste bene con X, ma sono necessari alcuni altri trucchi per
 gli altri tipi di mouse.



 3.3.10.  Sound


 Audio


 Se si desidera ardentemente di sentire biff abbaiare, si risponda `y'
 e si potr� confessare tutto sulla propria scheda audio al programma di
 configurazione (una nota sulla configurazione della scheda audio:
 quando viene chiesto se si vuole installare la versione completa del
 driver, si pu� rispondere `n' risparmiando un po' di memoria
 scegliendo solo le caratteristiche che si giudicano necessarie).


 Se si � seriamente interessati al supporto per la scheda audio, si dia
 un'occhiata sia al driver libero a http://www.linux.org.uk/OSS/ sia
 all'Open Sound System commerciale a http://www.opensound.com/.




 3.3.11.  Altre opzioni di configurazione


 Qui non sono state elencate tutte le opzioni di configurazione perch�
 cambiano troppo spesso o sono piuttosto banali (per esempio, 3Com
 3C509 support per compilare il device driver per questa particolare
 scheda Ethernet).  Esista una lista esaustiva di tutte le opzioni (pi�
 un metodo per metterle nello script Configure) in un lavoro avviato e
 mantenuto da Axel Boldt ([email protected]) e nel suo help in linea.
 � pure disponibile come un unico grosso file in
 Documentation/Configure.help nel proprio albero dei sorgenti del
 kernel a partire dalla versione 2.0.



 3.3.12.  Kernel hacking


 >Dal README di Linus:


      i dettagli della configurazione ``kernel hacking'' solita�
      mente risultano in un kernel pi� grosso � pi� lento (o
      entrambi) e possono pure rendere il kernel meno stabile con�
      figurando alcune routine che provano attivamente a rompere
      il cattivo codice per trovare i problemi del kernel (kmal�
      loc()).  Quindi probabilmente si dovrebbe rispondere `n'
      alla domanda nel caso di un kernel di ``produzione''.




 3.4.  E ora cosa? (Il Makefile)


 Dopo aver finito la configurazione, un messaggio comunica che il
 proprio kernel � stato configurato, e di ``controllare il Makefile di
 pi� alto livello per ulteriori configurazioni'' (``check the top-level
 Makefile for additional configuration''), ecc.


 Quindi, si dia un'occhiata al Makefile.  Probabilmente non sar�
 necessario modificarlo, ma non pu� far male guardarlo.  Si possono
 pure cambiare le sue opzioni con il comando `rdev' una volta
 installato il nuovo kernel.  Se ci si perde guardando quel file, non �
 da preoccuparsi.



 4.  Compilare il kernel



 4.1.  Far pulizia e sistemare le dipendenze


 Quando termina lo script di configurazione, dice pure di fare `make
 dep' e (possibilmente) `clean'.  Quindi, si faccia il `make dep'. Ci�
 assicura che tutte le dipendenze, come i file include, siano a posto.
 Non ci mette tanto, a meno che il proprio computer non sia piuttosto
 lento.  Per le vecchie versioni del kernel, quando terminava, si
 doveva fare un `make clean'.  Ci� rimuoveva tutte i file oggetto e
 alcune altre cose che le vecchie versioni lasciano in giro.  In ogni
 caso, non si dimentichi questo passo prima di provare a ricompilare il
 kernel.

 4.2.  Tempo di compilazione


 Dopo il dep ed il clean, si pu� fare `make bzImage' o `make bzdisk'
 (questa � la parte che richiede un tempo pi� lungo).  `make bzImage'
 compiler� il kernel, e lascer� (tra le altre cose) un file in
 arch/i386/boot chiamato `bzImage'.  Questo � il nuovo kernel
 compresso.  `make bzdisk' fa la stessa cosa, ma piazza pure il nuovo
 bzImage su un dischetto che si spera sia stato messo nel driver
 ``A:''.  `bzdisk' � piuttosto comodo per verificare un nuovo kernel;
 se si pianta (o semplicemente non fa le cose giuste), semplicemente
 basta rimuovere il floppy e riavviare con il proprio vecchio kernel.
 � pure un modo comodo di fare il boot se accidentalmente si cancella
 il proprio kernel (o altre cose ugualmente terribili).  Lo si pu� pure
 usare per installare un nuovo sistema quando si � semplicemente
 scaricato il contenuto di un disco in un altro (``tutto questo e molto
 altro! ORA quanto vorresti pagare?'').


 Tutti i kernel ragionevolmente recenti sono compressi, da qui il `bz'
 di fronte al nome.  Un kernel compresso si decomprime da solo
 automaticamente quando eseguito.

 Nei kernel pi� vecchi, non c'era l'opzione per costruire un bzImage;
 era semplicemente un zImage.  Quella opzione al momento � ancora
 disponibile ma comunque, data la dimensione del codice dei nuovi
 kernel, ora � pi� o meno obbligatorio compilare un bzImage perch� il
 vecchio metodo non riesce a gestire kernel troppo grossi.



 4.3.  Altre ``make''abilit�


 `make mrproper' far� un `clean molto pi� accurato.  Qualche volta �
 necessario; si pu� desiderare di farlo dopo aver applicato una patch.
 `make mrproper' canceller� anche il file di configurazione e quindi
 conviene salvarselo (.config) se si vede che pu� essere utile.


 `make oldconfig' prover� a configurare il kernel da un vecchio file di
 configurazione; eseguir� da solo tutto il processo `make config'.  Se
 non si � mai compilato un kernel prima o non si possiede un vecchio
 file di configurazione, allora probabilmente non lo si dovrebbe fare,
 in quanto molto probabilmente si vorr� modificare la configurazione
 predefinita.


 Si veda la sezione sui moduli per una descrizione di `make modules'.



 4.4.  Installare il kernel


 Quando si ha un kernel che sembra funzionare nel modo desiderato,
 allora � il momento di installarlo.  Molti usano LILO (Linux Loader)
 per questo.  `make bzlilo' installer� il kernel, vi lancer� LILO e
 preparer� tutto per il boot, MA SOLO se lilo � configurato nel proprio
 sistema nel modo seguente: il kernel � /vmlinuz, lilo � in /sbin e il
 proprio file di configurazione di lilo (/etc/lilo.conf) � in accordo
 con queste cose.


 Altrimenti, � necessario usare LILO direttamente.  � un pacchetto
 abbastanza semplice da installare e da usare, ma ha la tendenza a
 confondere la gente con il file di configurazione.  Si dia un'occhiata
 al file di configurazione (/etc/lilo/config per le vecchie versioni
 oppure /etc/lilo.conf per quelle nuove) e si veda qual �
 l'impostazione corrente.  Il file di configurazione � simile a questo:



     image = /vmlinuz
         label = Linux
         root = /dev/hda1
         ...



 `image =' � impostato al kernel correntemente installato.  La maggior
 parte della gente usa /vmlinuz. `label' � usata da lilo per
 determinare quale kernel o sistema operativo avviare, e `root' � la /
 di quel particolare sistema operativo.  Si faccia una copia di backup
 del vecchio kernel e si copi il bzImage appena creato al suo posto (si
 dovr� dire `cp bzImage /vmlinuz' se si usa `/vmlinuz').  Poi, si
 rilanci lilo: su un nuovo sistema si pu� semplicemente lanciare
 `lilo', ma in uno vecchio si dovr� fare /etc/lilo/install o
 addirittura /etc/lilo/lilo -C /etc/lilo/config.


 Se si vuol saperne di pi� sulla configurazione di LILO, o non si ha
 LILO, si prenda la versione pi� recente dal proprio sito ftp preferito
 e si seguano le istruzioni.


 Per avviare uno dei propri vecchi kernel dal disco fisso (un altro
 modo per salvarsi nel caso si facciano casini con il nuovo), si copino
 le righe che seguono `image = xxx' (compresa) alla fine del file di
 configurazione di LILO, e si modifichi `image = xxx' in `image = yyy',
 dove `yyy' � il percorso completo del file in cui si fatto il backup
 del kernel.  Poi si cambi `label = zzz' in `label = linux-backup' e si
 rilanci lilo.  Pu� essere necessario mettere nel file di
 configurazione una riga che dice `delay=x', dove x � il numero di
 decimi di secondo che LILO dovr� attendere prima di fare il boot,
 cosicch� lo si pu� interrompere (con il tasto shift, per esempio), e
 inserire l'etichetta della immagine di boot di backup (nel caso
 succedano cose non proprio piacevoli).



 5.  ``Rattoppare'' il kernel



 5.1.  Applicare una patch


 Gli aggiornamenti incrementali del kernel sono distribuiti come patch
 (``toppe'').  Per esempio, se si ha la versione 1.1.45 e si ha notizia
 che c'� una `patch46.gz' in giro, significa che si pu� aggiornare alla
 versione 1.1.46 applicando quella patch.  Prima pu� essere una buona
 idea fare una copia di backup dell'albero dei sorgenti (`make clean' e
 poi `cd /usr/src; tar zcvf old-tree.tar.gz linux' creer� un archivio
 compresso).


 Cos�, continuando con l'esempio precedente, si supponga di avere
 `patch46.gz' in /usr/src. Si faccia cd in /usr/src e si faccia `zcat
 patch46.gz | patch -p0' (o `patch -p0 < patch46' se la patch non �
 compressa).  Si vedranno delle cose sfrecciare (o fluttuare, se il
 proprio sistema � abbastanza lento) che dicono che sta provando ad
 applicare dei pezzi (hunk) e quando ha o meno successo.  Solitamente
 questa azione � troppo veloce per poterla leggere e non si � troppo
 sicuri quando ha funzionato o meno, quindi pu� essere un'idea usare
 l'opzione -s con patch, che dice a patch di riportare solo i messaggi
 d'errore.  Per cercare le parti che non sono andate a buon fine, si
 passi in /usr/src/linux e si cerchino i file con estensione .rej.
 Alcune versioni di patch (versioni pi� vecchie che possono essere
 state compilate con un filesystem inferiore) lasciano i rifiuti
 (reject) con un estensione #.  Si pu� usare `find' per la ricerca:

     find .  -name '*.rej' -print


 mostrer� nello standard output tutti i file residenti nella directory
 corrente e in ogni sottodirectory con estensione .rej.


 Se tutto va a buon fine, di faccia un `make clean', `config', e `dep'
 come descritto nelle sezioni 3 e 4.


 Ci sono alcune altre opzioni per il comando patch.  Come menzionato
 prima, patch -s sopprimer� tutti messaggi tranne quelli d'errore.  Se
 si conservano i sorgenti del kernel in un posto diverso da
 /usr/src/linux, patch -p1 (in quella directory) applicher�
 correttamente la patch.  Altre opzioni di patch sono ben documentate
 nella pagina man.



 5.2.  Se qualcosa va storto


 (Nota: questa sezione fa riferimento principalmente a kernel piuttosto
 vecchi)


 Il problema pi� frequente che era solito comparire era quando una
 patch modificava un file chiamato `config.in' e questo non sembrava
 pi� essere a posto perch� lo si era modificato per adattare le opzioni
 alla propria macchina.  Di questo ora si tiene conto, si potrebbe
 ancora incontrare con vecchie release.  Per correggerlo, si veda il
 file config.in.rej, e si veda cosa rimane della patch originale.  Le
 modifiche saranno tipicamente marcate con `+' e `-' all'inizio della
 riga.  Si vedano le righe l� attorno e si ricordi se erano stato
 impostate a `y' o `n'. Ora si editi il config.in, e si cambi `y' in
 `n' e `n' in `y' quando appropriato.  Si faccia un

     patch -p0 < config.in.rej


 e se finisce con successo, allora si pu� continuare con la configu�
 razione e la compilazione.  Il file config.in.rej rimarr�, ma si pu�
 cancellarlo.


 Se si incontrano ulteriori problemi, si pu� aver installato una patch
 ``fuori uso''.  Se patch dice `previously applied patch detected:
 Assume -R?' (rilevata una patch applicata precedentemente: assumo
 -R?), probabilmente si sta provando ad applicare una patch precedente
 al numero di versione corrente; se si risponde `y' prover� a degradare
 i sorgenti e molto probabilmente fallir�; sar� quindi necessario
 prendere in blocco un nuovo albero dei sorgenti (che poteva non essere
 una cattiva idea sin dall'inizio).


 Per tornare indietro (disapplicare) di una patch, si usi `patch -R'
 sulla patch originale.


 La miglior cosa da fare quando le patch fanno realmente casino � di
 partire ancora da un albero dei sorgenti nuovo di zecca (per esempio,
 da uno dei file linux-x.y.z.tar.gz), e ricominciare.



 5.3.  Sbarazzarsi dei file .orig


 Gi� dopo poche patch, i file .orig cominciano ad ammucchiarsi.  Per
 esempio, un albero 1.1.51 che ho ripulito l'ultima volta quand'era
 1.1.48: rimuovendo i file .orig ho recuperato oltre mezzo mega.

     find .  -name '*.orig' -exec rm -f {} ';'


 se ne occuper� al vostro posto.  Le versioni di patch che usano # per
 i reject usano una tilde invece di .orig.

 Ci sono modi migliori per sbarazzarsi dei file .orig, che dipendono da
 GNU xargs:

     find .  -name '*.orig' | xargs rm


 o il metodo ``abbastanza sicuro ma un po' pi� prolisso'':

     find . -name '*.orig' -print0 | xargs --null rm --





 5.4.  Altre patch


 Esistono altre patch (io le chiamo ``non standard'') oltre a quelle
 che distribuisce Linus.  Se le si applica, le patch di Linus
 potrebbero non funzionare correttamente e si dovr� o tornare indietro,
 correggere i sorgenti o la patch, installare un nuovo albero dei
 sorgenti, o una combinazione di queste cose.  Ci� pu� divenire
 abbastanza frustrante, se non si vogliono modificare i sorgenti (con
 la possibit� di risultati pessimi), si rimuovano le patch non standard
 prima di applicare quelle di Linus, o semplicemente si installi un
 nuovo albero.  Poi, si pu� provare a vedere se le patch non standard
 funzionano ancora.  Se non lo fanno, o si resta con il vecchio kernel,
 giochicchiando con la patch e i sorgenti per farli funzionare, o si
 aspetta (probabilmente elemosinando) che esca una nuova versione della
 patch.


 Quanto comuni sono le patch che non sono nella distribuzione standard?
 Probabilmente se n'� sentito parlare.  Ero avvezzo ad usare la patch
 noblink per le mie console virtuali perch� odio il cursore
 lampeggiante (questa patch � -- o almeno era -- aggiornata
 frequentemente per le nuove release del kernel).  Con la maggior parte
 dei device driver sviluppati come moduli caricabili, la frequenza di
 patch ``non standard'' � diminuita significativamente.




 6.  Pacchetti aggiuntivi

 Il proprio kernel linux ha molte caratteristiche che non sono spiegate
 negli stessi sorgenti del kernel; queste caratteristiche sono
 tipicamente utilizzate attraverso pacchetti esterni. Sono qui elencati
 alcuni dei pi� comuni.



 6.1.  kbd


 La console di Linux probabilmente ha pi� caratteristiche che meriti.
 Tra queste ci sono la possibilit� di cambiare i font, rimappare la
 propria tastiera, cambiare modalit� video (nei kernel pi� nuovi), ecc.
 Il pacchetto kbd contiene programmi che permettono all'utente di fare
 tutto questo, oltre a numerosi font e mappe di tastiera per
 praticamente qualsiasi tastiera.  � disponibile dagli stessi siti che
 conservano i sorgenti del kernel.



 6.2.  util-linux

 Rik Faith ([email protected]) ha messo assieme una grossa collezione di
 utility per Linux che per una strana coincidenza � stata chiamata
 util-linux.  Sono ora mantenute da Andries Brouwer (util-
 [email protected]).  Disponibili in ftp anonimo da sunsite.unc.edu in
 /pub/Linux/system/misc, contengono programmi come setterm, rdev, e
 ctrlaltdel, che sono importanti per il kernel.  Come dice Rik, non le
 si installi senza pensare; non � necessario installare tutto nel
 pacchetto, si potrebbero veramente causare seri problemi se lo si fa.



 6.3.  hdparm


 Come con molti pacchetti, questo era un tempo una patch per il kernel
 e un programma di supporto.  La patch � stata integrata nel kernel
 ufficiale e il programma per ottimizzare o giochicchiare con il
 proprio disco fisso � ora distribuito separatamente.



 6.4.  gpm

 gpm sta per general purpose mouse.  Questo programma permette di fare
 il cut and paste tra le console virtuali e altre cosette con un gran
 numero di tipi di mouse.



 7.  Alcuni trabocchetti



 7.1.  make clean

 Se il proprio nuovo kernel fa veramente cose strane dopo un upgrade,
 c'� la possibilit� che si sia dimenticato di fare make clean prima di
 compilare il nuovo kernel.  I sintomi possono essere qualsiasi, da
 crash senza motivo, a strani problemi di I/O fino a prestazioni
 pietose.  Ci si assicuri di fare anche un make dep.


 7.2.  Kernel grossi o lenti

 Se il proprio kernel si succhia un sacco di memoria, � troppo grande
 e/o ci mette un'eternit� per compilarsi anche se si � preso il nuovo
 Quadbazillium-III/4400, probabilmente si sono configurate un sacco di
 cose non necessarie (device driver, filesystem, ecc).  Se non le si
 usa, non le si configuri, perch� non fanno altro che occupare memoria.
 Il sintomo pi� ovvio di un kernel cicciotto � il continuo swap tra la
 memoria e il disco; se il proprio disco sta facendo un sacco di rumore
 e non � uno di quei vecchi Fujitsu Eagles che sembrano jet che
 atterrano quando vengono spenti, si dia un'occhiata alla
 configurazione del kernel.


 Si pu� scoprire quanta memoria sta usando il kernel prendendo il
 totale della memoria nella propria macchina e sottraendogli
 l'ammontare di ``total mem'' in /proc/meminfo o l'output del comando
 `free'.



 7.3.  La porta parallela non funziona/la mia stampante non funziona


 Le opzioni di configurazioni per i PC sono: primo, sotto la categoria
 `General Setup', si selezioni `Parallel port support' e `PC-style
 hardware'. Poi sotto a `Character devices', si selezioni `Parallel
 printer support'.

 Poi ci sono i nomi.  Linux 2.2 chiama il dispositivo della stampante
 in maniera differente dalle release precedenti.  Come risultato
 finale, se si aveva un lp1 sotto il proprio vecchio kernel,
 probabilmente � un lp0 in quello nuovo.  Si usi `dmesg' o si dia una
 scorsa ai log in /var/log per capire il problema.



 7.4.  Il kernel non si compila


 Se non si compila, allora probabilmente una patch ha fallito o i
 propri sorgenti sono in qualche modo corrotti.  Inoltre potrebbe non
 essere corretta la propria versione di gcc, o potrebbe essere essa
 stessa corrotta (per esempio, i file include potrebbero contenere
 degli errori).  Ci si assicuri che i link simbolici che Linus descrive
 nel README siano impostati correttamente. In generale, se un kernel
 standard non si compila, nel sistema c'� qualcosa di seriamente
 sbagliato, ed � probabilmente necessaria la reinstallazione di alcuni
 strumenti.


 In alcuni casi, gcc pu� andare in crash a causa di problemi hardware.
 Il messaggio d'errore � qualcosa di simile a ``xxx exited with signal
 15'' e in genere sembrer� molto misterioso.  Probabilmente non lo
 menzionerei se non mi fosse successo una volta -- avevo della memoria
 cache difettata e il compilatore occasionalmente andava in palla a
 caso.  Si provi per prima cosa a reinstallare gcc se si � soggetti al
 problema.  Si dovrebbe essere sospettosi solo se il kernel si compila
 bene disabilitando la cache esterna, con un ammontare di RAM ridotto,
 ecc.


 Suggerire alla gente che il loro hardware ha dei problemi tende a
 disturbare i sonni.  Bene, non lo far� pi�.  C'� una FAQ per questo --
 � a http://www.bitwizard.nl/sig11/.

 7.5.  La nuova versione del kernel non fa il boot


 Non si � lanciato LILO o non lo si � configurato correttamente.  Una
 cosa che mi ha fregato una volta � stato un problema nel file di
 configurazione; diceva `boot = /dev/hda1' invece di `boot = /dev/hda'
 (questa cosa potrebbe essere un po' noiosa all'inizio ma una volta che
 si ha un file di configurazione funzionante, non sar� pi� necessario
 modificarlo).



 7.6.  Si � dimenticato di lanciare LILO oppure il sistema proprio non
 si avvia


 Ooops! La cosa migliore che si pu� fare qui � di fare il boot da un
 dischetto o da un CDROM e preparare un altro dischetto avviabile (come
 farebbe `make zdisk').  � necessario sapere dov'� il proprio
 filesystem di root (/) e di quale tipo � (e.g. second extended,
 minix).  Nell'esempio seguente � necessario conoscere anche il
 filesystem in cui risiede il proprio albero dei sorgenti
 /usr/src/linux, il suo tipo e dov'� normalmente montato.


 Nell'esempio seguente / � /dev/hda1 e il filesystem che contiene
 /usr/src/linux � /dev/hda3, normalmente montato in /usr.  Entrambi
 sono filesystem second extended.  L'immagine del kernel funzionante �
 in /usr/src/linux/arch/i386/boot ed � chiamata bzImage.


 L'idea � che se esiste un bzImage funzionante, � possibile usarlo per
 un nuovo dischetto.  Un'altra alternativa, che potrebbe o no
 funzionare bene (dipende dal modo in cui si � incasinato il proprio
 sistema) � discussa dopo l'esempio.


 Per prima cosa si avvii dalla combinazione di un boot e un root disk,
 oppure da un rescue disk, e si monti il filesystem che contiene
 l'immagine del kernel funzionante:



     mkdir /mnt
     mount -t ext2 /dev/hda3 /mnt



 Se mkdir dice che la directory esiste gi� semplicemente si ignori
 l'errore.  Ora, si faccia cd nel posto dov'era il kernel funzionante.
 Si noti che

 /mnt + /usr/src/linux/arch/i386/boot - /usr = /mnt/src/linux/arch/i386/boot


 Si inserisca un dischetto formattato nel drive A: (non il proprio boot
 o root disk!), di scarichi l'immagine nel dischetto e lo si configuri
 per il proprio filesystem di root:



     cd /mnt/src/linux/arch/i386/boot
     dd if=bzImage of=/dev/fd0
     rdev /dev/fd0 /dev/hda1


 Si faccia cd in / e si smonti il filesystem /usr normale:


     cd /
     umount /mnt



 Ora si dovrebbe essere in grado di riavviare il proprio sistema
 normalmente da questo floppy.  Non si dimentichi di lanciare lilo (o
 correggere qualsiasi altra cosa che si � fatto di sbagliato) dopo aver
 riavviato!


 Come menzionato in precedenza c'� un'altra alternativa comune.  Se
 capita di avere un'immagine funzionante del kernel in / (/vmlinuz per
 esempio), la si pu� usare per un dischetto di boot.  Si suppongano
 tutte le condizioni precedenti e che la nostra immagine del kernel sia
 /vmlinuz, si facciano solamente le seguenti modifiche all'esempio
 precedente: si cambi /dev/hda3 in /dev/hda1 (nel filesystem /),
 /mnt/src/linux in /mnt, e if=bzImage in if=vmlinuz. La nota che spiega
 come derivare /mnt/src/linux pu� essere ignorata.


 L'uso di LILO con dischi grossi (pi� di 1024 cilindri) pu� causare
 problemi.  Si veda il LILO mini-HOWTO o la documentazione per aver
 aiuto in proposito.



 7.7.  Dice `warning: bdflush not running'


 Questo pu� essere un problema serio.  A partire dalle release del
 kernel dopo la 1.0 (attorno al 20 aprile 1994), � stato
 aggiornato/rimpiazzato un programma chiamato `update' che scarica
 periodicamente i buffer del filesystem.  Si prendano i sorgenti di
 `bdflush' (lo si dovrebbe trovare dove si sono presi i sorgenti del
 kernel) e lo si installi (probabilmente � meglio far funzionare il
 sistema con il vecchio kernel mentre lo si fa).  Si installa come
 `update' e dopo un riavvio, il nuovo kernel non dovrebbe pi�
 protestare.



 7.8.  Non riesco a far funzionare il mio lettore CD-ROM IDE/ATAPI


 Piuttosto strano, ma un sacco di gente non riesce a far funzionare i
 loro lettori ATAPI, probabilmente perch� ci sono un po' di cose che
 vanno storte.

 Se il proprio CD-ROM � il solo dispositivo in una particolare
 interfaccia IDE, dovrebbe essere impostato come ``master'' o
 ``single''.  Questo � l'errore pi� comune.

 Creative Labs (per dirne una) ora ha messo interfacce IDE sulle sue
 schede audio.  Comunque, questo porta all'interessante problema che
 mentre alcuni hanno solo una interfaccia, molti hanno due interfacce
 IDE integrate nelle loro schede madri (solitamente all'IRQ15), cos� �
 pratica comune rendere l'interfaccia della soundblaster una terza
 porta IDE (IRQ11).

 Ci� causa problemi con Linux in quelle versioni 1.2.x che non
 supportano una terza interfaccia IDE (c'� il supporto a partire da
 qualche parte nella serie 1.3.x, ma si ricordi che � in sviluppo ed
 inoltre non rileva automaticamente le interfacce).  Per andare a capo
 di questa cosa non si hanno molte scelte.

 Se si ha gi� una seconda porta IDE, � possibile che non la si stia
 usando o che non abbia gi� connessi due dispositivi.  Si tolga il
 lettore ATAPI dalla scheda audio e lo si metta nella seconda
 interfaccia.  Si pu� poi disabilitare l'interfaccia della scheda
 audio, il che fa risparmiare anche un IRQ.

 Se non si ha una seconda interfaccia, si configuri (con i ponticelli)
 l'interfaccia della scheda audio (non la parte relativa alla scheda
 audio) come IRQ15, la seconda interfaccia.  Dovrebbe funzionare.



 7.9.  Dice strane cose a proposito di richieste di instradamento


 Ci si procuri una nuova versione del programma route e di qualsiasi
 altro programma per manipolare gli instradamenti.
 /usr/include/linux/route.h  (che in realt� � un file in
 /usr/src/linux) � cambiato.



 7.10.  Il firewalling non funziona in 1.2.0

 Si aggiorni almeno alla versione 1.2.1.



 7.11.  ``Not a compressed kernel Image file''

 ``Non � un file Immagine del kernel compressa''

 Non si usi il file vmlinux creato in /usr/src/linux come propria
 immagine di boot; quello giusto � [..]/arch/i386/boot/bzImage.



 7.12.  Problemi con i terminali console dopo l'aggiornamento al 1.3.x

 Si cambi la parola dumb in linux nella voce termcap della console in
 /etc/termcap.  Si potrebbe dover pure creare una voce terminfo.



 7.13.  Non riesco pi� a compilare quasi niente dopo l'upgrade del ker�
 nel

 I sorgenti del kernel Linux includono numerosi file include (quelle
 robe che finiscono con .h) ai quali viene fatto riferimento dagli
 include standard in /usr/include.  Solitamente ne viene fatto
 riferimento in questo modo (dove xyzzy.h vorrebbe essere qualcosa in
 /usr/include/linux):

     #include <linux/xyzzy.h>


 Solitamente c'� un link chiamato linux in /usr/include alla directory
 include/linux del propri sorgenti del kernel (in un sistema tipico
 /usr/src/linux/include/linux). Se non c'� questo link, o punta in un
 posto sbagliato, la maggior parte delle cose non si compileranno
 affatto.  Se si � deciso che i sorgenti del kernel occupano troppo
 spazio su disco e li si � cancellati allora ovviamente il problema
 sar� questo.  Un'altra cosa che potrebbe non andare bene sono i
 permessi dei file; se il proprio utente root ha una umask che per
 default non permette agli altri utenti di vedere i suoi file e si sono
 estratti i sorgenti del kernel senza l'opzione p (preserva i permessi
 dei file), quegli utenti non saranno in grado di usare il compilatore
 C.  Sebbene per correggere questa cosa si possa usare il comando
 chmod, probabilmente � pi� facile riestrarre i file include.  Lo si
 pu� fare nello stesso modo dei sorgenti completi all'inizio, aggiun�
 gendo solamente un argomento.


     blah# tar zxvpf linux.x.y.z.tar.gz linux/include


 Nota: ``make config'' creer� il link /usr/src/linux se non c'�.



 7.14.  Incrementare i limiti

 I pochi comandi di esempio che seguono possono essere utili a quanti
 si domandano come incrementare alcuni limiti imposti dal kernel:

 echo 4096 > /proc/sys/kernel/file-max
 echo 12288 > /proc/sys/kernel/inode-max
 echo 300 400 500 > /proc/sys/vm/freepages





 8.  Note per l'aggiornamento alle versioni 2.0.x, 2.2.x

 I kernel delle versioni 2.0.x e 2.2.x introducono un po' di modifiche
 per l'installazione del kernel.  Il file Documentation/Changes
 nell'albero dei sorgenti del 2.0.x contiene informazioni per entrambe
 le versioni.  Molto probabilmente si dovranno aggiornare diversi
 pacchetti chiave, come gcc, libc e SysVInit, e forse modificare alcuni
 file di sistema.



 9.  Moduli

 I moduli caricabili del kernel possono far risparmiare memoria e
 facilitare la configurazione.  Lo scopo dei moduli � cresciuto fino a
 includere filesystem, driver per schede Ethernet, driver per
 dispositivi a nastro, driver per la stampante e altro.



 9.1.  Installare le utility per i moduli


 Le utility per i moduli sono disponibili nello stesso posto dove si
 sono presi i sorgenti del proprio kernel come modutils-x.y.z.tar.gz;
 si scelga il pi� alto livello di patch x.y.z che sia minore o uguale a
 quello del proprio kernel corrente.  Le si decomprima con `tar zxvf
 modutils-x.y.z.tar.gz', si faccia cd nella directory creata (modutils-
 x.y.z), si legga il file README e si seguano le istruzioni di
 installazione (solitamente qualcosa di semplice, come make install).
 Ora si dovrebbero avere i programmi insmod, rmmod, ksyms, lsmod,
 genksyms, modprobe e depmod in /sbin.  Se si vuole si verifichino le
 utility con il driver di esempio ``hw'' nella directory insmod; si
 veda il file INSTALL in quella sottodirectory per i dettagli.


 insmod inserisce un modulo dentro un kernel in esecuzione.  I moduli
 solitamente hanno un'estensione .o; il driver di esempio summenzionato
 � chiamato drv_hello.o, cos� per inserirlo uno dovrebbe usare `insmod
 drv_hello.o'.  Per vedere i moduli che il kernel sta attualmente
 usando si usi lsmod.  L'output � simile a questo:

     blah# lsmod
     Module:        #pages:  Used by:
     drv_hello          1


 `drv_hello' � il nome del modulo, usa una pagina (4k) di memoria e al
 momento nessun'altro modulo del kernel ne dipende.  Per rimuovere
 questo modulo, si usi `rmmod drv_hello'.  Si noti che rmmod vuole un
 nome di modulo, non un nome di file; lo si prenda dall'elenco di
 lsmod.  Lo scopo delle altre utility per i moduli � documentato nelle
 relative pagine man.



 9.2.  Moduli distribuiti con il kernel

 Dalla versione 2.0.30, praticamente qualsiasi cosa � disponibile come
 modulo caricabile. Per usarli, per prima cosa ci si assicuri di non
 configurarli dentro il kernel; ovvero, non si risponda y ad essi
 durante il `make config'.  Si compili un nuovo kernel e si riavvii.
 Poi, si faccia ancora cd in /usr/src/linux e si esegua un `make
 modules'.  Questo compila tutti i moduli che si sono specificati nella
 configurazione del kernel e mette dei link a essi in
 /usr/src/linux/modules.  Li si pu� usare direttamente da quella
 directory o eseguire `make modules_install', che li installa in
 /lib/modules/x.y.z, dove x.y.z � la versione del kernel.


 Questo pu� essere utile specialmente con i filesystem.  Si potrebbero
 non usare frequentemente i filesystem minix o msdos.  Per esempio, se
 incappo in un dischetto msdos, potrei fare insmod
 /usr/src/linux/modules/msdos.o e poi rmmod msdos quando ho finito.
 Questa procedura fa risparmiare circa 50k di RAM nel kernel durante le
 normali operazioni.  Un piccola nota al contorno per il filesystem
 minix: si dovr� sempre configurarlo direttamente dentro il kernel per
 l'uso nei dischetti di ripristino.



 10.  Suggerimenti e trucchi



 10.1.  Ridirezionare l'output dei comandi make o patch


 Se si vuole una registrazione di quel che hanno fatto i comandi `make'
 o `patch', � possibile ridirezionare l'output su un file.  Per prima
 cosa si scopra quale shell si usa: `grep root /etc/passwd' e si cerchi
 qualcosa di simile a `/bin/csh'.


 Se si usa sh o bash,

     (comando) 2>&1 | tee (file di output)


 piazzer� una copia dell'output di (comando) nel file `(file di out�
 put)'.

 Per csh o tcsh, si usi

     (comando) |& tee (file di output)




 Per rc (Nota: probabilmente non si usa rc) �

     (comando) >[2=1] | tee (file di output)





 10.2.  Installazioni condizionali del kernel


 Oltre a usare dischetti, ci sono diversi metodi per verificare un
 nuovo kernel senza toccare quello vecchio.  Diversamente da molte
 altre versioni di Unix, LILO ha la possibilit� di avviare il kernel
 ovunque si trovi nel disco (se si ha un disco grande -- oltre i 500 MB
 -- invito a leggere la documentazione di LILO in quanto questo pu�
 causare dei problemi).  Quindi, se si aggiunge qualcosa del tipo

     image = /usr/src/linux/arch/i386/boot/bzImage
         label = new_kernel


 alla fine del file di configurazione di LILO, si pu� scegliere se
 avviare un kernel appena compilato senza toccare il vecchio /vmlinuz
 (dopo aver eseguito lilo, naturalmente).  Il modo pi� semplice di dire
 a LILO di avviare un nuovo kernel � di premere il tasto shift
 all'avvio (quando viene mostrato LILO nello schermo e niente altro),
 che d� l'accesso a un prompt.  A questo punto, si pu� inserire
 `new_kernel' per avviare il nuovo kernel.

 Se si vogliono mantenere versioni differenti dell'albero dei sorgenti
 nel proprio sistema (attenzione, questa cosa pu� occupare un sacco di
 spazio nel disco), il modo pi� comune � di chiamarle /usr/src/linux-
 x.y.z, dove x.y.z � la versione del kernel.  Si pu� poi
 ``selezionare'' un albero di sorgenti con un link simbolico; per
 esempio `ln -sf linux-1.2.2 /usr/src/linux' render� l'albero 1.2.2
 quello corrente.  Prima di creare un link simbolico come questo, ci si
 assicuri che l'ultimo argomento di ln non sia una directory (se � un
 vecchio link simbolico non c'� problema), altrimenti il risultato
 potrebbe non essere quello che ci si aspetta.



 10.3.  Aggiornamenti del kernel

 Russell Nelson ([email protected]) riassume le modifiche nelle nuove
 versioni del kernel.  Sono corte e sarebbe bene darci un'occhiata
 prima di aggiornare.  Sono disponibili in ftp anonimo da
 ftp.emlist.com in pub/kchanges o tramite l'URL

     http://www.crynwr.com/kchanges








 11.  Altri HOWTO di rilievo che possono essere utili


 �  Sound-HOWTO: schede audio e utility

 �  SCSI-HOWTO: tutto sui controller e i dispositivi SCSI

 �  NET-2-HOWTO: networking

 �  PPP-HOWTO: networking PPP in particolare

 �  PCMCIA-HOWTO: sui driver per il portatile

 �  ELF-HOWTO: ELF: cos'�, convertirsi..

 �  Hardware-HOWTO: panoramica dell'hardware supportato

 �  Module mini-HOWTO: altro ancora sui moduli del kernel

 �  Kerneld mini-HOWTO: su kerneld

 �  BogoMips mini-HOWTO: nel caso si voglia fantasticare


 12.  Varie



 12.1.  Autore


 L'autore e il manutentore del Linux Kernel-HOWTO � Brian Ward
 ([email protected]). Invito a inviarmi qualsiasi commento, aggiunta
 e correzione (in particolare le correzioni sono le cose per me pi�
 importanti).


 Si pu� dare un'occhiata alla mia `home page' in uno di questi URL:

     http://www.math.psu.edu/bri/
     http://blah.math.tu-graz.ac.at/~bri/




 Anche se ho provato a essere il pi� possibile sollecito con le mail,
 si ricordi che ne ricevo un sacco tutti i giorni, e quindi mi ci vuole
 un po' di tempo per rispondere.  Specialmente quando mi si invia una
 domanda, invito a sforzarsi di essere il pi� possibile chiari e
 dettagliati nei propri messaggi. Se si sta scrivendo a proposito di
 hardware non funzionante (o qualcosa di simile), ho bisogno di
 conoscere qual � la configurazione hardware.  Se si riporta un errore,
 non si dica semplicemente ``ho provato questo ma mi ha dato un
 errore''; ho bisogno di sapere qual era l'errore.  Vorrei anche sapere
 quale versione del kernel, gcc e libc si sta usando.  Se mi si dice
 semplicemente che si usa questa o quella distribuzione, non mi si dice
 poi molto.  Non mi preoccupo se si fanno domande semplici; si ricordi
 che se non si chiede non si avr� mai una risposta!  Voglio ringraziare
 tutti quelli che mi hanno dato un qualche riscontro.

 Se le domande non sono relative al kernel, o sono in una qualche
 lingua che non capisco, potrei non rispondere.


 Se mi si scrive e non si riceve risposta in un tempo ragionevole (tre
 settimane o pi�), allora � possibile che io abbia cancellato
 accidentalmente il messaggio (spiacente).  Si riprovi.


 Ho ricevuto un sacco di mail su cose che in realt� sono problemi
 hardware.  Vanno bene, ma si tenga in conto che non ho familiarit� con
 tutto l'hardware esistente al mondo.  Uso processori AMD, controller
 SCSI Adaptec e Symbios e dischi SCSI IBM.


 La versione 0.1 � stata scritta il 3 ottobre 1994.  Questo documento �
 disponibile nei formati SGML, PostScript, TeX, roff e testo.



 12.2.  Da fare

 La sezione ``Suggerimenti e trucchi'' � un po' piccola.  Spero di
 espanderla con suggerimenti da altri.

 Cos� � anche ``Pacchetti addizionali''.

 Sono necessarie pi� informazioni sul debugging/recupero dai crash.


 12.3.  Contributi

 � inclusa una piccola parte del README di Linus (opzioni di kernel
 hacking). (Grazie, Linus!)

 [email protected] (Ulrich Callmeier): patch -s e xargs.

 [email protected] (Daniel Quinlan): correzioni e aggiunte in molte
 sezioni.

 nat@[email protected] (Nat Makarevitch): mrproper, tar -p, molte
 altre cose

 [email protected] (Axel Boldt): ha raccolto le descrizioni delle
 opzioni di configurazione del kernel dalla rete; poi mi ha passato la
 lista.

 [email protected] (Steve Lembark): suggerimenti sui boot
 multipli.

 [email protected] (Keith Briggs): alcune correzioni e
 suggerimenti

 [email protected] (Ryan McGuire): aggiunte sulle
 ``makeabilit�''.

 [email protected] (Eric Dumas): traduzione in francese.

 [email protected] (Yasutada Shimazaki): traduzione in
 giapponese.

 [email protected] (Juan Jose Amor Iglesias): traduzione in
 spagnolo.

 [email protected] (Martin Wahlen): traduzione in svedese.

 [email protected] (Zoltan Vamosi): traduzione in ungherese.

 [email protected] (Bartosz Maruszewski): traduzione in polacco.

 [email protected] (Michael J Donahue): errori di battitura,
 vincitore della ``sliced bread competition''.
 [email protected] (Richard Stallman): concetti/notizie di
 distribuzione sulla documentazione ``libera''.

 [email protected] (David Kastrup): cose sull'NFS.

 [email protected] (Eric Raymond): diverse notizie piccanti.


 Anche la gente che mi ha spedito mail con domande e problemi mi �
 stata abbastanza utile.



 12.4.  Questioni legali (in inglese)


 Copyright � Brian Ward, 1994-1999.

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 on all copies.


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 manual under the conditions for verbatim copying, provided that the
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 ``modified versions.''


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 author before the redistribution, in the interest of keeping things
 up-to-date (you could send me a copy of the thing you're making while
 you're at it). Translators are also advised to contact the author
 before translating. The printed version looks nicer. Recycle.