Linux AX25-HOWTO, Amateur Radio.
Terry Dawson, VK2KTJ,
[email protected]
v1.5, 17 Ottobre 1997
Linux � forse l'unico sistema operativo al mondo che offra un supporto
nativo standard per il protocollo AX.25, utilizzato in tutto il mondo
dai radioamatori per il packet radio. Questo documento ha lo scopo di
spiegare come installare e configurare questo supporto.
Traduzione di Nico Alberti
[email protected]
[email protected]
1. Note sulla traduzione italiana.
Ho affrontato il lavoro di traduzione di questo HOWTO principalmente
perch� � la parte pi� interessante di documentazione sull'uso di Linux
in ambiente radioamatoriale, e quindi credo che sia la prima fonte di
informazioni tecniche per chi ne vuol sapere di pi� sulla
comunicazione radio digitale con questo sistema operativo. Tuttavia
nel documento vengono affrontati svariati problemi di configurazione
di schede e protocolli per alcuni dei quali non ho l'enorme esperienza
e capacit� tecnica dell'autore (un eufemismo per dire che ne so
veramente poco :-) ). Pur avendo cercato di produrre il miglior lavoro
di traduzione possibile compatibilmente con le mie capacit�, �
possibile che la traduzione di certi argomenti non sia chiara o che
addirittura non sia all'altezza della situazione. In questi casi vi
prego di farmi pervenire tutte le correzioni e i suggerimenti che
riterrete opportuni, in modo da rendere questo lavoro pi� completo
possibile.
Va inoltre notato che la grande mole dei dati forniti e il fatto che
questo documento sia relativamente recente fa s� che la disposizione
degli argomenti non sia forse la migliore, rendendo pi� complessa la
comprensione dei concetti pi� impegnativi; l'autore, tuttavia, lavora
continuamente su nuove versioni di questo documento che risultano
sempre pi� complete ed esaurienti.
2. Introduzione.
Questo documento era originariamente un'appendice dell'HAM-HOWTO, ma �
diventato troppo grande per essere gestito in quel modo. AX.25 HOWTO
descrive come installare e configurare il supporto nativo AX.25,
NetRom e Rose per Linux. Vengono descritte alcune tipiche
configurazioni che possono essere usate come modelli di partenza.
L'implementazione in Linux dei protocolli di rete per radioamatori �
molto flessibile, ma per coloro che non hanno particolare familiarit�
con questo sistema operativo il processo di configurazione pu�
apparire complesso e laborioso; infatti occorre un po' di tempo per
capire tutto l'insieme. Configurare il proprio sistema pu� apparire
un'operazione molto difficile se non ci si � prima documentati sul
funzionamento di Linux in generale, del resto non si pu� pretendere di
passare a Linux da un altro sistema operativo senza prima documentarsi
su Linux stesso.
2.1. Modifiche rispetto alla versione precedente.
Aggiunte:
la pagina Web di Joerg Reuters
la sezione "Ulteriori Informazioni"
la configurazione di ax25ipd.
Correzioni/Aggiornamenti:
Modificati i pty con valori tali da evitare possibili conflitti.
Aggiornate le versioni dei moduli e delle ax25-utils
Da Fare:
Correggere la parte relativa alle schede SCC, perch�
probabilmente � sbagliata.
Espandere la sezione dedicata alla programmazione.
2.2. Dove reperire nuove versioni di questo documento (in inglese).
La fonte migliore � da un archivio del Linux Documentation Project.
In particolare il Linux Documentation Project gestisce un server Web
nel quale � presente
l'AX25-HOWTO <
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/AX25-HOWTO.html>.
Questo documento � presente inoltre in vari formati presso
sunsite.unc.edu <
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/docs/howto/>.
Si pu� sempre contattare l'autore, ma dato che passa le nuove versioni
del documento direttamente al coordinatore del LDP, � probabile che
non sia in grado di darvi versioni pi� aggiornate di quella presente
nell'archivio.
2.3. Documenti correlati.
C'� un sacco di documentazione che tratta del networking in Linux in
generale e che raccomando calorosamente di leggere poich� sar� di
grande aiuto e sostegno nello sforzo di capire pi� a fondo
l'argomento.
Sono le seguenti (in inglese):
The HAM-HOWTO <
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/HAM-HOWTO.html>,
The NET-3-HOWTO <
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/NET-3-HOWTO.html>,
The Ethernet-HOWTO <
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Ethernet-
HOWTO.html>,
e:
The Firewall-HOWTO <
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Firewall-
HOWTO.html>
Informazioni pi� generali possono essere reperite in altri HOWTO Linux
<
http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/>
3. Linux e i protocolli per Packet Radio.
Il protocollo AX.25 offre la possibilit� di lavorare o meno in modo
connesso, ed � usato sia da solo in collegamenti punto-punto, che per
trasporto di altri protocolli come il TCP/IP e NetRom
La sua struttura � simile all'AX.25 level 2, con alcune estensioni che
lo rendono pi� adatto all'ambito radioamatoriale.
Il protocollo NetRom rappresenta un tentativo di realizzare un
protocollo di rete completo e usa AX.25 al livello pi� basso come
protocollo dati. Presenta un livello di rete che � una forma adattata
di AX.25 e offre il routing dinamico e l'alias dei nodi.
Il protocollo Rose fu concepito ed implementato da Tom Moulton W2VY
come un'implementazione del livello di pacchetto di AX.25 che viene
usato a sua volta a livello dati, funzionando anche a livello di rete.
L'indirizzamento in Rose � costituito da un numero a 10 cifre. Le
prime quattro rappresentano il Codice Identificativo dei Dati di rete
(Data Network Identification Code) (DNIC) come indicato dalla
Raccomandazione CCIT X.121 Appendice B. Maggiori informazioni sul
protocollo Rose si possono trovare sul RATS Web server
<
http://www.rats.org/>.
Alan Cox � stato lo sviluppatore del primo supporto AX.25 per il
kernel di Linux, che � stato successivamente preso in carico da
Jonathon Naylor <
[email protected]> che ha aggiunto anche il
supporto per NetRom e Rose. Il supporto per il protocollo DAMA � stato
sviluppato da Joerg, DL1BKE,
[email protected] mentre il supporto
per il Baycom e il SoundModem � stato aggiunto da Thomas Sailer,
<
[email protected]>. Il supporto e lo sviluppo delle utility
software per AX.25 � ora gestita da Terry Dawson, autore di queste
note.
Linux supporta i TNC (Terminal Node Controllers) in modo KISS,
l'Ottawa PI card, la Gracilis PacketTwin card e le altre schede SCC
basate su Z8530 attraverso l'apposito driver, nonch� il modem Baycom
seriale e parallelo. Il nuovo driver soundmodem di Thomas Sailer
permette l'utilizzo come modem della SoundBlaster e delle schede
sonore basate sul chipset crystal.
Il pacchetto User contiene un semplice PMS (Personal Message System),
un beacon, un programma a linea di comando per effettuare connessioni,
`listen' un esempio su come catturare tutti i pacchetti AX.25 a
livello di interfaccia e programmi per configurare il protocollo
NetRom. E' incluso anche un programma tipo server AX.25 per gestire ed
instradare connessioni AX.25 e un demone NetRom che svolge la maggior
parte del lavoro di supporto per questo protocollo.
3.1. Come tutto si combina assieme.
Quella di Linux � un'implementazione di AX.25 piuttosto nuova. Sebbene
somigli in molti modi a quella di NOS, BPQ o altre implementazioni
AX.25, non � uguale a nessuna di queste. L'AX.25 di Linux � in grado
di essere configurato in modo tale da poter comportarsi praticamente
come altre implementazioni, ma il processo di configurazione � del
tutto diverso.
Per aiutarvi a capire a cosa occorra pensare mentre si effettua la
configurazione, questa sezione descrive alcune delle caratteristiche
strutturali dell'implementazione AX.25 e come questa si inserisce nel
contesto dell'intera struttura di Linux.
Diagramma semplificato dei livelli dei protocolli di rete
-----------------------------------------------
| AF_AX25 | AF_NETROM | AF_INET | AF_ROSE |
|=========|===========|=============|=========|
| | | | |
| | | TCP/IP | |
| | ---------- | |
| | NetRom | | Rose |
| -------------------------------------
| AX.25 |
-----------------------------------------------
Questo diagramma illustra con chiarezza come NetRom, Rose e TCP/IP
lavorino sopra l'AX.25, ma che ognuno di questi sia considerato come
un diverso protocollo a livello applicazione.
I nomi `AF_' sono semplicemente quelli dati alla `Address Family' di
ognuno di questi, quando si scrivono programmi che li utilizzano. Si
noti l'implicita dipendenza dalla configurazione della parte AX.25
presente in quelle di NetRom Rose o del TCP/IP.
Moduli software presenti nell'implementazione di rete di Linux
------------------------------------------------------------------------------------
Utente | Programmi | call node || Demoni | ax25d mheardd
| | pms mheard || | inetd netromd
------------------------------------------------------------------------------------
| Socket | open(), close(), listen(), read(), write(), connect()
| |
| |--------------------------------------------------------------
| | AF_AX25 | AF_NETROM | AF_ROSE | AF_INET
|--------------------------------------------------------------------------
Kernel | Protocolli| AX.25 | NetRom | Rose | IP/TCP/UDP
|--------------------------------------------------------------------------
| Devices | ax0,ax1 | nr0,nr1 | rose0,rose1 | eth0,ppp0
|--------------------------------------------------------------------------
| Drivers | Kiss PI2 PacketTwin SCC BPQ | slip ppp
| | Soundmodem Baycom | ethernet
------------------------------------------------------------------------------------
Hardware | Scheda PI2, Scheda PacketTwin, Scheda SCC, Porta Seriale, Scheda Ethernet
------------------------------------------------------------------------------------
-------
Questo diagramma � un po' pi� esteso di quello precedente e vuole
mostrare la relazione che intercorre tra le applicazioni utente, il
kernel e l'hardware. In particolare si nota il rapporto esistente tra
le interfacce di programmazione delle applicazioni (API) a livello di
Socket, i moduli relativi ai vari protocolli, i device di rete del
kernel e l'hardware.
Ogni cosa in questo diagramma dipende da ci� che � indicato sotto di
lui, quindi in generale le parti da configurare devono essere fatte
dal basso verso l'alto. Se, per esempio, si vuole far funzionare il
programma call occorre configurare l'hardware, poi assicurarsi che il
kernel abbia l'opportuno device driver, che sia stata creata
l'opportuno device di rete e che il kernel includa il protocollo
desiderato che a sua volta possa essere utilizzato dal programma call.
La stesura di questo documento ricalca a grandi linee quest'ordine.
4. I componenti software per AX.25/NetRom/Rose.
Il software per AX.25 � costituito da tre componenti: il kernel, gli
strumenti (tools) di configurazione di rete e i programmi di utilit�.
Il kernel di Linux, dalla versione 2.0.0 in poi include i driver per
AX.25, NetRom, Z8530 SCC, schede PI e i driver PacketTwin. Questi
driver, nelle versioni 2.1.* del kernel sono stati significativamente
migliorati; sfortunatamente i kernel con questa versione contengono
codice non molto stabile e ci� non li rende adatti per un sistema che
non sia di test. Per ovviare a questo problema Jonathon Naylor ha
preparato un kit di aggiornamento in grado di garantire gi� sul kernel
2.0.28 le caratteristiche dei kernel 2.1.*. Questo kit � molto
semplice da installare e permette di disporre di diversi miglioramenti
non presenti nel kernel standard, come ad esempio il supporto per
Rose.
4.1. Dove reperire il kernel, i tools e i programmi di utilit�.
4.1.1. I sorgenti del kernel:
I sorgenti del kernel si possono trovare nel loro solito posto presso:
ftp.kernel.org
/pub/linux/kernel/v2.0/linux-2.0.31.tar.gz
La versione corrente dell'aggiornamento per AX.25 � disponibile su:
ftp.pspt.fi
/pub/linux/ham/ax25/ax25-module-14e.tar.gz
4.1.2. Gli strumenti (tools) di configurazione di rete:
L'ultima versione alfa degli strumenti standard di configurazione di
rete AX.25 e NetRom per Linux si trova presso: ftp.inka.de
/pub/comp/Linux/networking/net-tools/net-tools-1.33.tar.gz
L'ultimo pacchetto ipfwadm si trova su: ftp.xos.nl
/pub/linux/ipfwadm/
4.1.3. Le AX25 utility:
Ci sono due diverse famiglie di AX25-utilities. Una � per i kernel
2.0.* e l'altra funziona sia per per i kernel 2.1.* che quelli
2.0.*+moduleXX. Il numero di versione delle ax25-utils � quello del
kernel pi� vecchio col quale queste funzionano, quindi occorre usare
quello adatto al vostro kernel. Quelle che seguono sono combinazioni
kernel-ax25-utils funzionanti. bisogna usare una di queste, perch�
altre non funzioneranno del tutto o in parte.
Kernel Linux AX25 Utility
---------------------- -------------------------
linux-2.0.29 ax25-utils-2.0.12c.tar.gz **
linux-2.0.28+module12 ax25-utils-2.1.22b.tar.gz **
linux-2.0.30+module14c ax25-utils-2.1.42a.tar.gz
linux-2.0.31+module14d ax25-utils-2.1.42a.tar.gz
linux-2.1.22 ++ ax25-utils-2.1.22b.tar.gz
linux-2.1.42 ++ ax25-utils-2.1.42a.tar.gz
Nota: la serie delle ax25-utils-2.0.* (indicate sopra con '**' ) �
ora obsoleta e non pi� supportata. Questo documento � relativo alle
configurazioni indicate sopra. Dato che ci sono delle differenze tra
una versione e l'altra, la maggior parte delle informazioni date in
questo documento saranno relative all'ultima versione dei programmi.
Le AX.25 utility si trovano su: ftp.pspt.fi
<
ftp://ftp.pspt.fi/pub/linux/ham/ax25/>
o su: sunsite.unc.edu <
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/ham/>
5. Installazione del software per AX.25/NetRom/Rose.
Per installare correttamente il supporto per AX.25 sulla vostra
macchina Linux, occorre configurare ed installare un kernel
appropriato e poi installare le corrispondenti utility AX.25
5.1. La compilazione del kernel.
Se avete gi� familiarit� col processo di compilazione del Kernel
potete saltare questa sezione; state ben attenti, comunque a
selezionare le opzioni appropriate, che verranno trattate diffusamente
qua sotto.
Il posto usuale in cui si decomprime il sorgente kernel � la directory
/usr/src, nella quale viene creata una sottodirectory linux. Per fare
ci� occorre essere loggati come root ed eseguire una serie di comandi
come questi:
# mv linux linux.old
# cd /usr/src
# tar xvfz linux-2.0.31.tar.gz
# tar xvfz /pub/net/ax25/ax25-module-14e.tar.gz
# patch -p0 </usr/src/ax25-module-14/ax25-2.0.31-2.1.47-2.diff
# cd linux
Dopo aver decompresso il sorgente del kernel ed applicato
l'aggiornamento, occorre eseguire lo script di configurazione e
scegliere le opzioni che permettono al kernel di adattarsi al vostro
hardware, e le funzionalit� che volete che siano implementate nel
kernel stesso. Per fare ci� usate il comando:
# make menuconfig
Oppure potete usare:
# make config
Descriver� il metodo di configurazione a menu (menuconfig) perch� �
pi� comodo e semplice nella scelta delle opzioni, ma potete usare
anche l'altro, se vi trovate pi� a vostro agio.
In entrambi i casi vi verranno proposte una serie di opzioni alle
quali dovete rispondere `Y' (s�) o `N' (no) (potreste anche voler
rispondere `M' se siete intenzionati ad usare i moduli del kernel, ma
per semplicit� supponiamo che non lo siate).
Le opzioni pi� importanti per la parte di configurazione relativa
all'AX.25 sono:
Code maturity level options --->
...
[*] Prompt for development and/or incomplete code/drivers
...
General setup --->
...
[*] Networking support
...
Networking options --->
...
[*] TCP/IP networking
[?] IP: forwarding/gatewaying
...
[?] IP: tunneling
...
[?] IP: Allow large windows (not recommended if <16Mb of memory)
...
[*] Amateur Radio AX.25 Level 2
[?] Amateur Radio NET/ROM
[?] Amateur Radio X.25 PLP (Rose)
...
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[?] BAYCOM ser12 and par96 driver for AX.25
[?] Soundcard modem driver for AX.25
[?] Soundmodem support for Soundblaster and compatible cards
[?] Soundmodem support for WSS and Crystal cards
[?] Soundmodem support for 1200 baud AFSK modulation
[?] Soundmodem support for 4800 baud HAPN-1 modulation
[?] Soundmodem support for 9600 baud FSK G3RUH modulation
[?] Serial port KISS driver for AX.25
[?] BPQ Ethernet driver for AX.25
[?] Gracilis PackeTwin support for AX.25
[?] Ottawa PI and PI/2 support for AX.25
[?] Z8530 SCC KISS emulation driver for AX.25
...
Le opzioni che ho indicato con `*' sono quelle alle quali si deve
rispondere `Y'. Il resto dipende da che hardware avete e quali altre
opzioni volete includere. Alcune di queste saranno descritte pi�
avanti in dettaglio, per cui se non sapete ancora che funzionalit�
implementare, andate avanti nella lettura e ritornate su questo
argomento pi� tardi.
Dopo aver completato la configurazione del kernel dovreste essere in
grado di compilarlo senza problemi:
# make dep
# make clean
# make zImage
Assicuratevi di spostare il file del kernel arch/i386/boot/zImage nel
posto in cui lo ritenete pi� opportuno, di editare il vostro file
/etc/lilo.conf e rieseguire lilo per essere sicuri che il nuovo boot
di Linux avvenga con nuovo kernel.
5.1.1. Una parola sui moduli del Kernel.
Suggerisco di non compilare alcun driver come modulo, poich� cos�
facendo non si guadagna in altro che in complessit�. Molti hanno
incontrato problemi tentando di far funzionare le parti modularizzate,
non perch� il software abbia dei problemi, ma perch� l'uso dei moduli
rende pi� complessa la fase di installazione e configurazione del
sistema.
Se comunque avete scelto di compilare qualche componente come moduli,
occorre dare questi comandi:
# make modules
# make modules_install
per installare opportunamente i vostri moduli.
Occorrer� inoltre aggiungere/modificare le seguenti voci nel vostro
file /etc/conf.modules in modo che il programma kerneld sappia come
gestire i moduli in modo corretto.
alias net-pf-3 ax25
alias net-pf-6 netrom
alias net-pf-11 rose
alias tty-ldisc-1 slip
alias tty-ldisc-3 ppp
alias tty-ldisc-5 mkiss
alias bc0 baycom
alias nr0 netrom
alias pi0a pi2
alias pt0a pt
alias scc0 optoscc (o uno degli altri drivers scc)
alias sm0 soundmodem
alias tunl0 newtunnel
alias char-major-4 serial
alias char-major-5 serial
alias char-major-6 lp
5.1.2. Le novit� dei kernel 2.0.*+ModuleXX o 2.1.*
I kernel 2.1.* presentano una versione migliorata di quasi tutti i
protocolli e drivers. I miglioramenti pi� significativi sono:
modularizzazione
i protocolli e i driver sono stati modularizzati in modo che li
possiate aggiungere o togliere con insmod e rmmod. Questo riduce
il fabbisogno di memoria del kernel per moduli usati poco
frequentemente e rende pi� semplici lo sviluppo e la ricerca di
errori. Come detto, per�, rende anche un po' pi� complessa la
configurazione.
Tutti i driver sono driver di rete
tutti i device di rete come Baycom, SCC, PI, Packettwin
eccetera, si presentano come normali interfacce di rete, come ad
esempio il driver ethernet; non sono pi� come dei TNC kiss. Un
nuovo programma di utilit� chiamato net2kiss consente
all'occorrenza di creare un'interfaccia kiss per questi device
Correzione di bug
Sono stati corretti molti problemi e aggiunte nuove
funzionalit�, tra cui il protocollo Rose � una delle pi�
significative.
5.2. I programmi di configurazione della rete (nettools).
Una volta compilato il kernel, occorre compilare i nuovi programmi di
configurazione della rete. Questi permettono di modificare la
configurazione dei device di rete e di aggiungere voci di
instradamento (route) alla tabella di instradamento (routing table).
La nuova versione alfa del pacchetto standard net-tools include il
supporto per AX.25 e NetRom. Io l'ho testato e sembra funzionare
correttamente.
5.2.1. Un'aggiunta per correggere alcuni bug e avere il supporto per
Rose.
Il pacchetto standard net-tools-1.33.tar.gz ha alcuni piccoli bachi
nel supporto dei protocolli AX.25 e NetRom. Ho dunque realizzato una
piccola correzione per risolverli e aggiungere nel contempo il
supporto per il protocollo Rose.
Potete scaricarla da: zone.pspt.fi
<
ftp://zone.pspt.fi/pub/linux/ham/ax25/net-tools-1.33.rose.tjd.di
ff.gz>.
5.2.2. Come compilare la versione standard di net-tools.
Non dimenticate di leggere il file Release e di seguire le istruzioni
in esso contenute. I comandi per compilare sono:
# cd /usr/src
# tar xvfz net-tools-1.33.tar.gz
# zcat net-tools-1.33.rose.tjd.diff.gz | patch -p0
# cd net-tools-1.33
# make config
A questo punto vi verranno fatte una serie di domande per effettuare
la configurazione simili a quelle trovate nel kernel. Assicuratevi di
includere il supporto per tutti i protocolli che volete usare. Se non
sapete cosa rispondere ad una particolare domanda, rispondete `Y'.
Alla fine della compilazione occorre fare:
# make install
per installare il programma correttamente
Se siete intenzionati ad usare funzioni di IP firewall, vi occorrono i
pi� recenti strumenti di amministrazione di firewall presenti nel
pacchetto ipfwadm. Questo tool sostituisce il vecchio ipfw che non
funziona coi nuovo kernel.
Ho compilato ipfwadm coi seguenti comandi:
# cd /usr/src
# tar xvfz ipfwadm-2.0beta2.tar.gz
# cd ipfwadm-2.0beta2
# make install
# cp ipfwadm.8 /usr/man/man8
# cp ipfw.4 /usr/man/man4
5.3. I programmi AX.25.
Una volta compilato in nuovo kernel e fatto il reboot con questo,
occorre compilare i programmi per l'utente. Per compilarli e
installarli occorre dare una sequenza di comandi simili a questi:
# cd /usr/src
# tar xvfz ax25-utils-2.1.42a.tar.gz
# cd ax25-utils-2.1.42a
# make config
# make
# make install
Questi file verranno installati come scelta predefinita sotto la
directory /usr nei direttori bin, sbin, etc e man.
Se sulla vostra macchina non sono mai state installati i programmi per
AX.25, dovete dare anche il comando:
# make installconf
per installare anche alcune configurazioni di esempio nella directory
/etc/ax25/ su cui provare a mettere le mani.
Se durante la compilazione vi escono messaggi del tipo:
gcc -Wall -Wstrict-prototypes -O2 -I../lib -c call.c
call.c: In function `statline':
call.c:268: warning: implicit declaration of function `attron'
call.c:268: `A_REVERSE' undeclared (first use this function)
call.c:268: (Each undeclared identifier is reported only once
call.c:268: for each function it appears in.)
dovete controllare con la massima attenzione di avere il pacchetto
ncurses installato correttamente sul vostro sistema. Lo script di
configurazione cerca le ncurses nelle directory standard, ma alcune
installazioni le installano in modo non corretto per cui non � in
grado di trovarle.
6. Due parole prima di partire sui nominativi, indirizzi e simili.
Ogni porta AX.25 e NetRom sul vostro sistema deve avere un
nominativo/ssid associato ad essa. Queste sono configurate nei file di
configurazione che saranno descritti in dettaglio tra poco.
Alcune implementazioni AX.25 come NOS e BPQ permettono per�, di
configurare lo stesso nominativo/ssid sulla stessa porta AX.25 e
NetRom, ma per ragioni tecniche un po' complesse, Linux non lo
consente; questo, alla fine, non � un grosso problema, come potrebbe
sembrare a prima vista.
Occorre dunque tenere a mente le seguenti cose, mentre si configura il
proprio sistema:
1. Ogni porta AX.25 e NetRom deve essere configurata con un singolo
nominativo/ssid
2. Il TCP/IP usa il nominativo/ssid della porta usata per ricevere o
trasmettere dati, cio� quella configurata per l'interfaccia AX.25
al punto 1.
3. Il NetRom usa il nominativo/ssid specificato nel proprio file di
configurazione, ma esso viene usato solo quando si parla con un
altra stazione NetRom; questo non � il nominativo/ssid che useranno
gli utenti AX.25 che intendono usare il vostro `nodo' NetRom. Ne
parleremo pi� diffusamente tra un po'.
4. Il Rose usa di default il nominativo/ssid delle porte AX.25,
eccetto il caso che il nominativo per Rose sia stato espressamente
settato col comando `rsparms'. In questo caso il Rose utilizzer� il
nominativo/ssid scelto per tutte le porte.
5. Altri programmi, come `ax25d' possono usare ogni nominativo/ssid
per ascoltare, e ci� pu� essere duplicato su diverse porte.
6. Se si effettua un attenta operazione di routing, si pu� usare, se
si vuole, lo stesso indirizzo IP su tutte le porte.
6.1. Il significato di T1, T2, N2 eccetera.
Non tutte le implementazioni AX.25 sono quelle di un TNC2. Linux usa
una nomenclatura che si differenzia leggermente da quella di chi ha
fatto packet solamente con un TNC. La tabella che segue dovrebbe
essere d'aiuto per capire ognuna delle variabili di configurazione, in
modo da poterne capire il significato quando se ne parler� di nuovo
pi� avanti.
-------------------------------------------------------------------
Linux | TAPR TNC | Descrizione
-------------------------------------------------------------------
T1 | FRACK | Tempo di attesa prima di ritrasmettere
| | un frame non confermato (senza acknowledge)
-------------------------------------------------------------------
T2 | RESPTIME | Tempo minimo di attesa di ricezione
| | di un altro frame prima dell'invio
| | della conferma.
-------------------------------------------------------------------
T3 | CHECK | Periodo di attesa prima di inviare un segnale
| | che controlli se il collegamento � ancora attivo.
-------------------------------------------------------------------
N2 | RETRY | Quante volte ritrasmettere un frame prima
| | di considerare interrotta la connessione.
-------------------------------------------------------------------
Idle | | Periodo di inattivit� della connessione
| | prima di essere interrotta.
-------------------------------------------------------------------
Window | MAXFRAME | Massimo numero di frame trasmessi senza
| | avere conferma di ricezione.
-------------------------------------------------------------------
6.2. Parametri configurabili durante il funzionamento.
I kernel 2.1.* e 2.0.* +moduleXX hanno la nuova propriet� di poter
cambiare durante il funzionamento parametri che precedentemente non
era possibile modificare. Se si controlla con attenzione la directory
/proc/sys/net/ si possono notare diversi file con nomi che descrivono
diversi parametri della configurazione della rete. Ognuno dei file
nella directory /proc/sys/net/ax25/ rappresenta una porta AX.25
configurata. Il nome del file si riferisce al nome della porta.
La struttura dei file in /proc/sys/net/ax25/<portname>/ � la seguente:
Nome File Significato Valori Default
ip_default_mode Modo IP di default 0=DG 1=VC 0
ax25_default_mode Modo AX.25 di default 0=Normale 1=Esteso 0
backoff_type Backoff 0=Lineare 1=Esponenziale 1
connect_mode Modo Connesso 0=No 1=S� 1
standard_window_size Finestra Standard 1 <= N <= 7 2
extended_window_size Finestra Estesa 1 <= N <= 63 32
t1_timeout Valore di T1 1s <= N <= 30s 10s
t2_timeout Valore di T2 1s <= N <= 20s 3s
t3_timeout Valore di T3 0s <= N <= 3600s 300s
idle_timeout Valore di Idle 0m <= N 20m
maximum_retry_count N2 1 <= N <= 31 10
maximum_packet_length Lunghezza frame AX.25 1 <= N <= 512 256
Nella tabella T1, T2 e T3 sono dati in secondi, mentre quello di Idle
� in minuti. Si noti, per�, che i valori usati nell'interfaccia sysctl
sono dati in unit� interne, dove il tempo in secondi � moltiplicato
per 10 in modo da avere una risoluzione di 1/10 di secondo. Ponendo
pari a zero i valori che lo permettono (come T3 e Idle) li si
disabilita.
La struttura dei file in /proc/sys/net/netrom/ � la seguente:
Nome File Valori Default
default_path_quality 10
link_fails_count 2
network_ttl_initialiser 16
obsolescence_count_initialiser 6
routing_control 1
transport_acknowledge_delay 50
transport_busy_delay 1800
transport_maximum_tries 3
transport_requested_window_size 4
transport_timeout 1200
La struttura dei file in /proc/sys/net/rose/� la seguente:
Nome File Valori Default
acknowledge_hold_back_timeout 50
call_request_timeout 2000
clear_request_timeout 1800
link_fail_timeout 1200
maximum_virtual_circuits 50
reset_request_timeout 1800
restart_request_timeout 1800
routing_control 1
window_size 3
Per modificare un parametro, tutto ci� che occorre � scrivere il
valore desiderato nel file stesso; ad esempio per controllare e
modificare la grandezza della finestra Rose, si pu� usare ad esempio:
# cat /proc/sys/net/rose/window_size 3
# echo 4 >/proc/sys/net/rose/window_size
# cat /proc/sys/net/rose/window_size 4
7. Configurazione di una porta AX.25.
Ogni applicazione che fa uso del protocollo AX.25 legge un file di
configurazione per sapere i parametri delle varie porte AX.25 attivate
sulla macchina Linux. Il file in questione � /etc/ax25/axport e
occorre che vi sia una voce per ognuna delle porte attive.
7.1. Creazione del device di rete AX.25.
Il device di rete � ci� che viene manipolato quando si usa il comando
`ifconfig'. E' l'oggetto attraverso il quale il kernel di Linux
spedisce e riceve i dati. Quasi sempre un device di rete ha una porta
fisica ad esso associato, ma vi sono casi in cui ci� non � necessario.
Il device di rete fa riferimento direttamente a un device driver.
Nel codice AX.25 di Linux ci sono diversi device driver. Il pi� comune
� probabilmente il driver KISS, ma ci sono anche i driver SCC, Baycom
e SoundModem.
Ogni device driver, quando viene lanciato, crea un device di rete.
7.1.1. Creazione di un device KISS
Opzioni di compilazione del Kernel:
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] Serial port KISS driver for AX.25
Probabilmente la configurazione pi� comune � quella con un TNC KISS su
una porta seriale. Visto che occorre partire col TNC in modo KISS,
dopo averlo connesso alla porta seriale, lo si pu� configurare con
programmi di comunicazione come minicom o seyon.
Per creare un device KISS si usa il programma kissattach. Nella sua
forma pi� semplice si pu� usare questo programma come segue:
# /usr/sbin/kissattach /dev/ttyS0 radio
# kissparms -p radio -t 100 -s 100 -r 25
Il comando kissattach crea in device di rete di tipo KISS. I device di
questo tipo hanno nome `ax[0-9]'. La prima volta che si usa kissattach
viene creato `ax0', la seconda `ax1' e cos� via. Ogni device KISS ha
associato una porta seriale.
Il comando kissparms permette di modificare i parametri di un device
KISS
In particolare nell'ultimo esempio viene creato un device KISS usando
il device della porta seriale `/dev/ttyS0' e la voce nel file
/etc/ax25/axports con una porta chiamata `radio' che viene configurata
inoltre con un txdelay e uno slottime di 100 millisecondi, nonch� con
un valore di ppersist pari a 25
Per maggiori informazioni potete far riferimento alle pagine man
7.1.1.1. Configurazione di un TNC Dual Port
L'utility mkiss inclusa in ax25-utils permette di usare entrambi i
modem di un TNC dual port. La configurazione � piuttosto semplice e
consiste nel prendere un singolo device seriale connesso ad un singolo
TNC multiporta e facendolo apparire come diversi device connessi
ognuno ad un TNC single port. Questa operazione va fatta prima di ogni
configurazione della parte AX.25. I device sui quali si effettua la
configurazione AX.25 sono interfacce pseudo-TTY, (/dev/ttyq*), e non
gli effettivi device seriali.
I device pseudo-TTY creano una specie di tunnel detto pipe attraverso
il quale possono parlarsi i programmi che devono colloquiare con i
device TTY. Ogni pipe � composta da una parte master e da una parte
slave. La parte master � in genere chiamata `/dev/ptyq*', mentre
quella slave � chiamata `/dev/ttyq*'. C'� una relazione uno a uno tra
master e slave, quindi, ad esempio, /dev/ptyq0 � la parte master di
una pipe che ha /dev/ttyq0 come slave. Occorre aprire per prima la
parte master di una pipe. mkiss sfrutta questo meccanismo per dividere
una singola porta seriale in diversi device.
Esempio: nel caso di un TNC dual port connesso alla porta seriale
/dev/ttyS0 a 9600 bps, i comandi
# /usr/sbin/mkiss -s 9600 /dev/ttyS0 /dev/ptyq0 /dev/ptyq1
# /usr/sbin/kissattach /dev/ttyq0 port1
# /usr/sbin/kissattach /dev/ttyq1 port2
creano due device pseudo-tty ognuna delle quali si comporta come un
TNC single port. A questo punto si pu� usare /dev/ttyq0 e /dev/ttyq1
come se fossero dei normali device seriali con un TNC connesso. Questo
significa che si dovr� usare kissattach per ognuna di essi, come
descritto nell'esempio sopra per le porte AX.25 chiamate port1 e
port2. Non si deve usare kissattach sulla porta seriale vera poich�
viene usata dal programma mkiss.
Il programma mkiss ha diversi argomenti opzionali che possono essere
usati:
-c aggiunge un byte di checksum per ogni frame KISS; la maggior
parte delle implementazioni non supporta questa opzione, che �
invece presente in quella di G8BPG
-s <velocit�>
modifica la velocit� della porta seriale.
-h abilita l'handshaking hardware sulla porta seriale; �
disabilitata di default poich� quest'opzione non � supportata
dalla maggior parte delle implementazioni KISS.
-l abilita il logging delle informazioni nel file syslog.
7.1.2. Creazione di un device Baycom.
Opzioni di compilazione del Kernel:
Code maturity level options --->
[*] Prompt for development and/or incomplete code/drivers
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] BAYCOM ser12 and par96 driver for AX.25
Thomas Sailer, <
[email protected]>, a dispetto del luogo comune
che non funzioni bene(?), ha sviluppato il supporto Linux per i modem
Baycom. Il suo driver supporta il modem seriale Ser12 e i modem
paralleli Par96 e PicPar. Maggiori informazioni sui modem possono
essere reperite presso il Baycom Web site <
http://www.baycom.de/>.
Il primo passo da compiere � quello di determinare gli indirizzi di
I/O della porta seriale o parallela alla quale � connesso il Baycom.
Una volta fatto, si possono usare queste informazioni per configurare
il driver.
Il driver Baycom, alla configurazione, crea dei device di rete
chiamati bc0, bc1, bc2 ecc.
L'utility sethdlc permette di configurare i parametri del driver, cosa
che pu� essere fatta anche nella linea di comando di insmod al
caricamento del modulo di controllo del Baycom
Segue una piccola configurazione di esempio che:
Disabilita il driver seriale per COM1 (per evitare conflitti, visto
che accede alla stessa porta fisica del Baycom) e configura il driver
Ser12 per un Baycom connesso a COM1 con il rilevamento software di
portante (DCD) attivato.
# setserial /dev/ttyS0 uart none
# insmod hdlcdrv
# insmod baycom mode="ser12*" iobase=0x3f8 irq=4
Installa un Baycom Parallelo su LPT1 usando il rilevamento DCD
hardware.
# insmod hdlcdrv
# insmod baycom mode="par96" iobase=0x378 irq=7 options=0
Questo modo di configurare il driver per Baycom in realt� non � molto
consigliato, visto che l'utility sethdlc funziona senza problemi anche
con un solo dispositivo connesso.
Le pagine man di sethdlc contengono tutti i dettagli relativi a questo
comando, tuttavia si forniscono un paio di esempi per illustrare gli
aspetti pi� importanti di questo tipo di configurazione. Gli esempi
presuppongono che sia gi� stato caricato il modulo per il supporto del
Baycom coi comandi
# insmod hdlcdrv
# insmod baycom
o che il kernel sia stato compilato col supporto Baycom al suo
interno.
Configurazione del device driver bc0 come modem Baycom parallelo su
LPT1 con DCD software:
# sethdlc -p -i bc0 mode par96 io 0x378 irq 7
Configurazione del device driver bc1 come modem Baycom seriale su COM1
:
# sethdlc -p -i bc1 mode "ser12*" io 0x3f8 irq 4
7.1.3. Configurazione dei parametri dei accesso al canale AX.25.
I parametri di accesso al canale AX.25 sono equivalenti ai parametri
KISS ppersist, txdelay e slottime. La loro modifica si effettua ancora
una volta col comando sethdlc .
Segue un esempio; per maggiori informazioni la pagina man relativa a
sethdlc � il posto pi� indicato dove reperire le informazioni pi�
dettagliate.
Configurazione del device bc0 con TxDelay di 200 mS, SlotTime di 100
mS, PPersist di 40 in modalit� half duplex:
# sethdlc -i bc0 -a txd 200 slot 100 ppersist 40 half
Si noti che i valori di temporizzazione sono in millisecondi.
7.1.3.1. Configurazione del Kernel AX.25 per l'uso con un modem Bay�
com
Il driver Baycom crea dei device di rete standard che il codice del
Kernel AX.25 � in grado di sfruttare. La configurazione �
sostanzialmente la stessa di quella per una scheda PI o PacketTwin.
Il primo passo � quello di configurare il device con un nominativo
AX.25. L'utility ifconfig pu� essere utile allo scopo.
# /sbin/ifconfig bc0 hw ax25 VK2KTJ-15 up
assegna al device Baycom bc0 il nominativo AX.25 VK2KTJ-15. In
alternativa sarebbe possibile usare il comando axparms, ma
occorrerebbe sempre l'uso di ifconfig per attivare il device.
# ifconfig bc0 up
# axparms -setcall bc0 vk2ktj-15
Il passo successivo � quello di creare una voce nel file
/etc/ax25/axports come si farebbe per ogni altro device. La voce nel
file axports � associata col device di rete configurato per il
nominativo ad esso legato. La voce nel file axports che ha il
nominativo con il qual si � configurato il devide BayCom � quella che
verr� usata per riferirlo.
A questo punto si user� il nuovo device AX.25 come ogni altro; lo si
potr� configurare per l'uso col TCP/IP, aggiungerlo ad ax25d e usarci
sopra NetRom e Rose a proprio piacimento.
7.1.4. Creazione di un device SoundModem.
Opzioni di compilazione del Kernel:
Code maturity level options --->
[*] Prompt for development and/or incomplete code/drivers
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] Soundcard modem driver for AX.25
[?] Soundmodem support for Soundblaster and compatible cards
[?] Soundmodem support for WSS and Crystal cards
[?] Soundmodem support for 1200 baud AFSK modulation
[?] Soundmodem support for 4800 baud HAPN-1 modulation
[?] Soundmodem support for 9600 baud FSK G3RUH modulation
Thomas Sailer ha sviluppato un nuovo driver per il kernel che permette
l'uso come modem della scheda audio che, una volta connessa
direttamente alla radio, pu� essere usata per fare packet. L'autore
raccomanda di usare per lo meno un 486DX2/66 con questo sistema,
poich� tutta la parte di elaborazione del segnale digitale � compiuta
dalla CPU del calcolatore.
Attualmente il driver emula i modem 1200 bps AFSK, 4800 HAPN e 9600
FSK (compatibile G3RUH). Le uniche schede audio attualmente supportate
sono quelle compatibili SoundBlaster e WindowsSoundSystem. Questo
sistema richiede un circuito addizionale, per poter far pilotare dalla
scheda audio il PTT della radio; per sapere come realizzarlo si pu�
andare alla Thomas's SoundModem PTT circuit web page
<
http://www.ife.ee.ethz.ch/~sailer/pcf/ptt_circ/ptt.html>. Sono
possibili diverse opzioni che spaziano dal recuperare l'uscita audio
della scheda, usare l'uscita di una porta parallela o di una porta
midi. Esempi di circuito sono sul sito di Thomas Sailer.
Quando viene configurato, il driver SoundModem crea dei device di rete
chiamati: sm0, sm1, sm2.
Nota: il driver SoundModem usa le stesse risorse de driver sonoro di
Linux, per cui se si vuole usare il modem, occorre accertarsi che il
driver sonoro non sia installato. Si puo naturalmente compilare
entrambi i driver come moduli in modo da inserirli e rimuoverli a
piacimento.
7.1.4.1. Configurazione della scheda audio.
Il driver SoundModem non inizializza la scheda audio, per cui occorre
utilizzare l'apposito programma `setcrystal' presente nelle ax25-utils
che pu� essere usato con schede basate sul chipset Crystal (con altre
schede occorrer� usare altri programmi per inizializarle).
La sua sintassi � piuttosto semplice:
setcrystal [-w wssio] [-s sbio] [-f synthio] [-i irq] [-d dma] [-c
dma2]
Quindi, volendo configurare una SoundBlaster all'indirizzo base di i/o
0x388, irq 10 e dma 1 si user�:
# setcrystal -s 0x388 -i 10 -d 1
Mantre per una scheda WindowSoundSystem all'indirizzo base di i/o
0x534, irq 5 e dma 3 si user�:
# setcrystal -w 0x534 -i 5 -d 3
Il parametro [-f synthio] modifica l'indirizzo del sintetizzatore,
mentre [-c dma2] serve per settare il secondo canale DMA per
permettere operazioni in full duplex
7.1.4.2. Configurazione del driver SoundModem.
Una volta configurata la scheda audio occorre configurare il driver,
indicandogli l'indirizzo della scheda e che tipo di modem emulare.
L'utility sethdlc permette di configurare il driver con questi
parametri o, se si ha solo una scheda audio installata, si pu�
specificarne i parametri dalla linea di comando di insmod quando si
carica il modulo SoundModem.
L'esempio seguente configura la SoundBlaster nel modo gi� visto
precedentemente ed in modo da emulare un modem a 1200 bps:
# insmod hdlcdrv
# insmod soundmodem mode="sbc:afsk1200" iobase=0x220 irq=5 dma=1
Non � in effetti il modo migliore per effettuare le modifiche dato
che, come detto gi� precedentemente, l'utility sethdlc funziona senza
particolari problemi con una o pi� device.
Le pagine man di sethdlc contengono tutti i dettagli relativi a questo
comando, tuttavia si forniscono un paio di esempi per illustrare gli
aspetti pi� importanti di questo tipo di configurazione. Gli esempi
presuppongono che sia gi� stato caricato il modulo SoundModem coi
comandi:
# insmod hdlcdrv
# insmod soundmodem
o che il kernel sia stato compilato con incluso il driver.
Configurazione della scheda WindowsSoundSystem configurata come negli
esempi precedenti e settata in modo da emulare un modem G3RUH 9600
compatible come device sm0 usando la porta parallela all'indirizzo
0x378 per pilotare il Push-To-Talk della radio.
# sethdlc -p -i sm0 mode wss:fsk9600 io 0x534 irq 5 dma 3 pario 0x378
Configurazione del driver per supportare la SoundBlaster configurata
come negli esempi precedenti e settata in modo da emulare un modem
4800 bps HAPN come device sm1 usando la porta seriale all'indirizzo
0x2f8 per pilotare il Push-To-Talk della radio.
# sethdlc -p -i sm1 mode sbc:hapn4800 io 0x388 irq 10 dma 1 serio
0x2f8
Configurazione del driver per supportare la SoundBlaster configurata
come negli esempi precedenti e settata in modo da emulare un modem
1200 bps AFSK come device sm1 usando la porta seriale all'indirizzo
0x2f8 per pilotare il Push-To-Talk della radio.
# sethdlc -p -i sm1 mode sbc:afsk1200 io 0x388 irq 10 dma 1 serio
0x2f8
7.1.4.3. Configurazione dei parametri dei accesso al canale canale
AX.25.
I parametri di accesso al canale AX.25 sono equivalenti ai parametri
KISS ppersist, txdelay e slottime. La loro modifica si effettua ancora
una volta col comando sethdlc .
Seguono un paio di esempi; per maggiori informazioni la pagina man
relativa a sethdlc � il posto pi� indicato dove reperire le
informazioni pi� dettagliate.
Configurazione del device sm0 con TxDelay di 100 mS, SlotTime di 50
mS, PPersist di 120 in modalit� full duplex:
# sethdlc -i sm0 -a txd 100 slot 50 ppersist 128 full
Si noti che i valori di temporizzazione sono in millisecondi.
7.1.4.4. Messa a punto del driver e del livello audio.
Per ogni modem radio � molto importante che i livelli audio siano
settati correttamente e il SoundModem non fa eccezione. Thomas Sailer
ha per questo scritto alcne utility che facilitano questo compito,
chiamate smdiag e smmixer.
smdiag
fornisce due tipi di visualizzazione del segnale in ingresso:
come osilloscopio e con un diagramma ad occhio.
smmixer
permette di effettuare l modifica del livello audio in ricezione
ed in trasmissione.
Per lanciare l'utility smdiag per il device SoundModem sm0 in modalit�
'diagramma ad occhio' si usa il comando:
# smdiag -i sm0 -e
Per lanciare l'utility smmixer per il device SoundModem sm0 si usa il
comando:
# smmixer -i sm0
7.1.4.5. Configurazione del Kernel AX.25 per l'uso con SoundModem
Il driver Baycom crea dei device di rete standard che il codice del
Kernel AX.25 � in grado di sfruttare. La configurazione �
sostanzialmente la stessa di quella per una scheda PI o PacketTwin.
Il primo passo � quello di configurare il device con un nominativo
AX.25. l'utility ifconfig pu� essere utile allo scopo.
# /sbin/ifconfig bc0 hw ax25 VK2KTJ-15 up
assegna al device SoundModem sm0 il nominativo AX.25 VK2KTJ-15. In
alternativa sarebbe possibile usare il comando axparms, ma
occorrerebbe sempre l'uso di ifconfig per attivare il device.
# ifconfig sm0 up
# axparms -setcall sm0 vk2ktj-15
Il passo successivo � quello di creare una voce nel file
/etc/ax25/axports come si farebbe per ogni altro device. La voce nel
file axports � associato col device di rete configurato per il
nominativo ad esso legato; verr� usata quella col nominativo assegnato
al device SoundModem.
A questo punto si user� il nuovo device AX.25 come ogni altro; lo si
potr� configurare per l'uso col TCP/IP, aggiungerlo a ax25d e usarci
sopra NetRom o Rose a proprio piacimento.
7.1.5. Creazione di un device per scheda PI.
Opzione di compilazione del Kernel:
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] Ottawa PI and PI/2 support for AX.25
Il device driver per schede PI crea dei device chiamati `pi[0-9][ab]'.
La prima scheda PI sar� indicata come `pi0', la seconda `pi1',
eccetera. Le lettere `a' e `b' si riferiscono rispettivamente alla
prima e alla seconda interfaccia fisica delle schede PI. Se si �
compilato il Kernel in modo da includere il driver per la scheda e
questa � stata riconosciuta dal sistema in modo esatto, si pu� usare
il seguente comando per configurare il device di rete:
# /sbin/ifconfig pi0a hw ax25 VK2KTJ-15 up
Questo comando configura ed attiva la prima porta della prima scheda
PI assegnandole il nominativo VK2KTJ-15. Per usare il dispositivo,
tutto ci� che serve a questo punto � di inserire una voce nel file
/etc/ax25/axports col medesimo nominativo/ssid.
Il driver per la scheda PI � stato scritto da David Perry,
<
[email protected]>
7.1.6. Creazione di un device PacketTwin.
Opzioni di compilazione del Kernel:
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] Gracilis PackeTwin support for AX.25
Il device driver per la scheda PacketTwin crea i device `pt[0-9][ab]';
la prima scheda PacketTwin localizzata nel calcolatore sar� indicata
come `pt0', la seconda `pt1' e cos� via, mentre`a' and `b' fanno
riferimento alla prima e alla seconda interfaccia fisica della scheda
PacketTwin. Una volta compilato il kernel con incluso il driver per la
scheda PacketTwin, se quest'ultima � stata correttamente riconosciuta,
si possono usare i seguenti comandi per configurare i device di rete:
# /sbin/ifconfig pt0a hw ax25 VK2KTJ-15 up
Questo comando configura e attiva la prima porta della prima scheda
PacketTwin col nominativo VK2KTJ-15. Per usare il device, tutto ci�
che occorre fare � confiurare una voce nel proprio file
/etc/ax25/axports con il medesimo nominativo/ssid.
Il driver per schede PacketTwin � stato scritto da Craig Small VK2XLZ,
<
[email protected]>.
7.1.7. Creazione di un generico device SCC.
Opzioni di compilazione del Kernel:
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] Z8530 SCC KISS emulation driver for AX.25
Joerg Reuter, DL1BKE,
[email protected] ha sviluppato il supporto
generico per le schede basate sullo Z8530 SCC. Il suo driver permette
il supporto di diversi tipi di queste schede e offre una modalit� di
utilizzo simile a quella di un TNC KISS.
7.1.7.1. Reperire e compilare i programmi di configurazione.
Sebbene il driver sia incluso nella distribuzione standard del Kernel,
Joerg Reuter distribuisce versioni pi� recenti del suo driver assieme
ad una collezione di programmi che ne aiutano la configurazione.
I programmi di configurazione possono essere scaricati dalla pagina
web di Joerg <
http://www.rat.de/jr/>
o da:
db0bm.automation.fh-aachen.de
/incoming/dl1bke/
o:
insl1.etec.uni-karlsruhe.de
/pub/hamradio/linux/z8530/
o:
ftp.ucsd.edu
/hamradio/packet/tcpip/linux
/hamradio/packet/tcpip/incoming/
Troverete diverse versioni; va scelta quella che maggiormente si
adatta alla versione di Kernel che si intende usare.
z8530drv-2.4a.dl1bke.tar.gz 2.0.*
z8530drv-utils-3.0.tar.gz 2.1.6 o superiore
I seguenti comandi mi hanno permesso di compilare ed installare il
pacchetto per la versione 2.0.30 del kernel
# cd /usr/src
# gzip -dc z8530drv-2.4a.dl1bke.tar.gz | tar xvpofz -
# cd z8530drv
# make clean
# make dep
# make module # Se volete avere il driver compilato come modulo
# make for_kernel # Se volete avere il driver incluso nel kernel
# make install
Dopo aver completato quest'operazione dovreste avere tre nuovi
programmi installati nella vostra directory /sbin: gencfg, sccinit e
sccstat. Questi permetteranno di configurare il driver per la scheda.
Verr� anche creato nella directory /dev un un gruppo di device
speciali chiamati scc0-scc7; questi saranno trattati in dettaglio pi�
avanti e saranno i device `KISS' da utilizzare.
Se scegliete l'opzione 'make for_kernel' occorrre ricompilare il
kernel. Per far s� che venga incluso il supporto per il driver z8530
occorre rispondere `Y' alla domanda `Z8530 SCC kiss emulation driver
for AX.25' che viene fatta dalla procedura di configurazione del
kernel, ossia quando si d� il comando `make config'.
Se invece avete fatto 'make module', occorre che il nuovo file scc.o
sia messo nella directory /lib/modules, ma non occorre ricompilare il
kernel. Si ricordi di usare il comando insmod per caricare il modulo
prima di provare a configurarlo.
7.1.7.2. Configurazione del driver per la propria scheda.
Il driver per scheda SCC z8530 � stato concepito per garantire la
massima flessibilit� e di supportare il maggior numero di schede.
Questa flessibilit� porta per� come conseguenza una configurazione
piuttosto impegnativa.
Nel paccheto � fornita un'esauriente documentazione che va letta in
caso di difficolt�. In particolare, maggiori informazioni si possono
trovare in doc/scc_eng.doc or doc/scc_ger.doc. In questo documento
vengono ripresi i concetti fondamentali, ma si invita a consultare i
file indicati nel caso si richieda un livello di dettaglio maggiore.
Il file di configurazione principale � /etc/z8530drv.conf e viene
letto dal programma sccinit, Questo file � diviso in due parti:
configurazione dei parametri hardware e configurazione del canale. Una
volta adattato opportunamente questo file alle vostre esigenze, basta
aggiungere
# sccinit
nel file rc che configura la rete, e il driver sar� inizializzato nel
modo indicato dal file di configurazione. Questa operazione va fatta
prima di provare ad usare il driver, naturalmente.
7.1.7.2.1. Configurazione dei parametri hardware.
La prima sezione � divisa in due sottoparti, ognuna delle quali
rappresenta la configurazione per un chip 8530 ed � costituita da una
lista di parole chiave con valori associati. In questo file si possono
specificare fino a quattro chip SCC di default. Il valore #define
MAXSCC 4 nel file scc.c pu� essere aumentato se si desidera il
supporto per un numero maggiore di chip.
Le parole chiave possibili e i relativi argomenti sono:
chip
serve per separare le sottosezioni. Non usa argomenti.
data_a
specifica l'indirizzo della porta dati per il canale `A' dello
z8530. L'argomento � un numero esadecimale, ad esempio 0x300
ctrl_a
specifica l'indirizzo della porta di controllo per il canale `A'
dello z8530. L'argomento � un numero esadecimale, ad esempio
0x304
data_b
specifica l'indirizzo della porta dati per il canale `B' dello
z8530. L'argomento � un numero esadecimale, ad esempio 0x301
ctrl_b
specifica l'indirizzo della porta di controllo per il canale `A'
dello z8530. L'argomento � un numero esadecimale, ad esempio
0x305
irq
specifica l'IRQ (l'interupt) usata dalla scheda SCC 8530
descritta in questa sottosezione. L'argomento � un intero, ad
esempio 5
pclock
specifica la frequenza del clock al pin PCLK dell'8530.
L'argomento � un intero che indica la frequenza in Hz, ed �
fissato di default a 4915200 se si omette questa parola chiave.
board
specifica il tipo particolare di scheda SCC 8530. L'argomento �
una stringa alfanumerica che pu� assumere i seguenti valori:
PA0HZP
scheda PA0HZP SCC
EAGLE
Scheda Eagle
PC100
scheda DRSI PC100 SCC
PRIMUS
scheda PRIMUS-PC (DG9BL)
BAYCOM
scheda BayCom (U)SCC
escc
questa parola chiave � opzionale; viene usata per abilitare il
supporto per i chip Extended SCC (ESCC) come l'8580, 85180 o
85280. L'argomento � una stringa di caratteri i cui unici valori
ammessi sono `yes' oppure `no', che � il valore didefault.
vector
questa parola chiave � opzionale; specifica l'indirizzo del
`vector latch' (conosciuto pure come "intack port") per le
schede PA0HZP. Ci pu� essere solo un vector latch per tutti i
chip e il valore di default � 0
special
questa parola chiave � opzionale; specifica l'indirizzo del
registro per funzioni speciali presente su diverse schede SCC.
Il valore di default � 0
option
questa parola chiave � opzionale e il suo valore di default � 0
(sic, n.d.t.).
Seguono alcuni configurazioni d'esempio per le schede pi� comuni:
BayCom USCC
chip 1
data_a 0x300
ctrl_a 0x304
data_b 0x301
ctrl_b 0x305
irq 5
board BAYCOM
#
# SCC chip 2
#
chip 2
data_a 0x302
ctrl_a 0x306
data_b 0x303
ctrl_b 0x307
board BAYCOM
Scheda PA0HZP SCC
chip 1
data_a 0x153
data_b 0x151
ctrl_a 0x152
ctrl_b 0x150
irq 9
pclock 4915200
board PA0HZP
vector 0x168
escc no
#
#
#
chip 2
data_a 0x157
data_b 0x155
ctrl_a 0x156
ctrl_b 0x154
irq 9
pclock 4915200
board PA0HZP
vector 0x168
escc no
Scheda DRSI SCC
chip 1
data_a 0x303
data_b 0x301
ctrl_a 0x302
ctrl_b 0x300
irq 7
pclock 4915200
board DRSI
escc no
Se con NOS si ha gi� una configurazione funzionante per la vostra
scheda, si pu� usare il comando gencfg per convertire i comandi del
driver NOS di PE1CHL in una forma che possa andare bene nel file di
configurazione del driver z8530.
Per usare gencfg basta invocare il comando con gli stesi parametri
usati per il driver di PE1CHL in NET/NOS. Per esempio il comando:
# gencfg 2 0x150 4 2 0 1 0x168 9 4915200
generer� un abbozzo di configurazione per la scheda OptoSCC.
7.1.7.3. Configurazione del canale
La sezione di configurazione del canale � quella nella quale si
specificano tutte gli altri parametri associati con la porta che si
sta configurando. Anche questa � divisa in due sottosezioni che
rappresentano ciascuna una porta logica, quindi , visto che ogni
scheda SCC 8530 ne supporta due, saranno presenti due sottosezioni per
ogni sottosezione nella parte dei parametri hardware.
Queste parole chiave sono scritte anche nel file /etc/z8530drv.conf
e devono apparire dopo la sezione dei parametri hardware.
L'ordine in cui queste appaiono � molto importante, ma quello in cui
sono presentate qui dovrebbe andare bene.
device
questa parola chiave deve apparire all'inizio della definizione
della porta e specifica il nome del device file speciale al
quale si applica il resto dei parametri di configurazione; ad
esempio /dev/scc0
speed
questa parola chiave specifica la velocit� dell'interfaccia in
bit al secondo: ad esempio 1200
clock
questa parola chiave specifica da dove recuperare il clock per i
dati. I valori consentiti sono:
dpll
normali operazioni in half duplex
external
il modem fornisce il proprio clock per le operazioni di Rx/TX
divider
usa il divider full duplex se installato.
mode
questa parola chiave specifica il tipo di codifica da adottare
per la rappresentazione dei dati. I valori consentiti sono nrzi
or nrz
rxbuffers
specifica il numero di buffer di ricezione per cui allocare
memoria. L'argomento � un intero, ad esempio 8.
txbuffers
specifica il numero di buffer di trasmissione per cui allocare
memoria. L'argomento � un intero, ad esempio 8.
bufsize
specifica la dimensione dei buffer di ricezione e trasmissione.
L'argomento � in byte e rappresenta la lunghezza totale del
frame, compreso l'header AX.25 (non solo la parte dati). Questa
parola chiave � opzionale e il suo valore di default � 384
txdelay
rappresenta il parametro KISS di ritardo nella trasmissione;
l'argomento � un intero ed esprime una grandezza in ms.
persist
rappresenta il parametro KISS di persist e il suo argomento � un
intero.
slot
rappresenta il parametro KISS di tempo di slot; l'argomento � un
intero ed esprime una grandezza in ms.
tail
rappresenta il parametro KISS di tail; il suo argomento � un
intero ed esprime una grandezza in ms.
fulldup
rappresenta il flag KISS che indica se la trasmissione � in full
duplex; l'argomento � un intero e i valori ammessi sono: 1==Full
Duplex, 0==Half Duplex.
wait
rappresenta il parametro KISS di tempo di wait; l'argomento � un
intero ed esprime una grandezza in ms.
min
rappresenta il parametro KISS 'min'; l'argomento � un intero ed
esprime una grandezza in secondi.
maxkey
rappresenta il parametro KISS indicante il tempo massimo di
keyup; l'argomento � un intero ed esprime una grandezza in
secondi.
idle
rappresenta il parametro KISS di tempo di idle; l'argomento � un
intero ed esprime una grandezza in ms.
maxdef
rappresenta il parametro KISS 'maxdef'; l'argomento � un intero.
group
rappresenta il parametro KISS di valore di gruppo; l'argomento �
un intero.
txoff
rappresenta il parametro KISS di tempo di 'txoff'; l'argomento �
un intero ed esprime una grandezza in ms.
softdcd
rappresenta il parametro KISS 'softdcd'; l'argomento � un
intero.
slip
rappresenta il flag KISS 'slip'; l'argomento � un intero.
7.1.7.4. Uso del driver.
Per usare il driver basta semplicemente utilizzare i device /dev/scc*
come se si avesse un device seriale tty con un TNC KISS connesso ad
esso. Per esempio, per configurare la parte di networking del kernel
di Linux per l'uso di una scheda SCC, si pu� fare in questo modo:
# kissattach -s 4800 /dev/scc0 VK2KTJ
Si pu� anche usare NOS per effettuare la configurazione nello stesso
modo. Da JNOS, per esmpio, si pu� fare:
attach asy scc0 0 ax25 scc0 256 256 4800
7.1.7.5. sccstat e sccparam .
Per la diagnosi di eventuali problemi, si pu� usare il programma
sccstat per mostrare la configurazione corrente di un device SCC. Per
usarlo si pu� dare il comando:
# sccstat /dev/scc0
in questo modo verranno mostrati un sacco di informazioni sulla
configurazione e sul comportamento della porta SCC /dev/scc0.
Il comando sccparam permette di cambiare la configurazione dopo il
boot del sistema. La sua sintassi � molto simile al comando NOS param,
quindi, ad esempio, per settare a 100 ms il valore di txtail si puo
fare:
# sccparam /dev/scc0 txtail 0x8
7.1.8. Creazione di un device ethernet BPQ.
Opzioni di compilazione del Kernel:
General setup --->
[*] Networking support
Network device support --->
[*] Network device support
...
[*] Radio network interfaces
[*] BPQ Ethernet driver for AX.25
Linux supporta compatibilit� Ethernet BPQ. Questo permette di
trasportare il protocollo AX.25 su una LAN Ethernet e di connettere
sulla rete locale la macchina Linux con altre macchine BPQ.
I device di rete BPQ hanno nome `bpq[0-9]'. Il device `bpq0' �
associato com il device `eth0', `bpq1' con `eth1' e cos� via.
La configurazione � abbastanza semplice. Prima di tutto occorre che il
proprio kernel sia stato compilato per supportare la scheda Ethernet
da utilizzare e che si sia gi� verificato il corretto funzionamento di
quest'ultima con Linux. Per maggiori informazioni si pu� fare
riferimento all'Ethernet-HOWTO <Ethernet-HOWTO.html>.
Per configurare il supporto BPQ occorre dotare di un nominativo AX.25
il device Ethernet col seguente comando:
# /sbin/ifconfig bpq0 hw ax25 vk2ktj-14 up
Ancora una volta si ricordi che il nominativo specificato deve essere
presente anche nel file /etc/ax25/axports che si intende usare per
questa porta.
7.1.9. Configurazione del nodo BPQ per il colloqio con il supporto
AX.25 di Linux.
A differenza dell'implementazione standard di BPQ Ethernet che usa
normalmente un indirizzamento multicast, in Linux si adotta il normale
indirizzamento broadcast; il file NET.CFG per il driver BPQ ODI
dovrebbe perci� essere modificato per assomigliare a questo:
LINK SUPPORT
MAX STACKS 1
MAX BOARDS 1
LINK DRIVER E2000 ; o altre MLID che si adattino
; alla vostra scheda
INT 10 ;
PORT 300 ; per adattarsi alla vostra
scheda
FRAME ETHERNET_II
PROTOCOL BPQ 8FF ETHERNET_II ; richiesto per BPQ - pu�
cambiare
PID
BPQPARAMS ; opzionale - richiesto solo se
; non si vuole usare l'indirizzo
; di default
ETH_ADDR FF:FF:FF:FF:FF:FF ; indirizzo di default
7.2. Creazione del file /etc/ax25/axports .
/etc/ax25/axports � un semplice file di testo, da creare con un
editor. Il suo formato � il seguente:
portname callsign baudrate paclen window description
dove:
portname
� il nome che viene dato alla porta.
callsign
� il nominativo AX.25 che si vuole assegnare alla porta.
baudrate
� la velocit� con la quale si vuol far comunicare la porta col
proprio TNC.
paclen
� la grandezza massima del pacchetto che si vuole che la porta
usi per le trasmissioni AX.25.
window
� il parametro di finestra AX.25 (K), cio� il valore di MAXFRAME
di molti TNC.
description
� la descrizione della porta.
La mia � la seguente:
radio VK2KTJ-15 4800 256 2 4800bps 144.800
MHz
ether VK2KTJ-14 10000000 256 2 BPQ/ethernet
device
Si ricordi di usare un nominativo/ssid univoco per ogni porta AX.25
che si crea. Occorre creare, dunque, una voce per ogni device AX.25
che si vuole utilizzare (KISS, SCC, PI, PT, Baycom o SoundModem che
sia). I device di rete sono associati alle porte attraverso il
nominativo/ssid, per questo esso deve essere univoco.
7.3. Configurazione del routing AX.25.
E' possibile configurare i digipeater da utilizzare per raggiungere un
host specifico, operazione che risulta utile sia per le operazioni
AX.25 che basate su IP. Il comando axparms permette di effettuare
questa operazione; le pagine man sono sempre la fonte migliore di
informazioni su questo comando, ma un semplice esempio pu� essere:
# /usr/sbin/axparms -route add radio VK2XLZ VK2SUT
Questo comando indica che il percorso per VK2XLZ deve avvenire tramite
il digipeater VK2XLZ sulla porta AX.25 chiamata radio.
8. Configurazione di un'interfaccia AX.25 per TCP/IP.
E' molto semplice configurare una porta AX.25 per il trasporto del
TCP/IP. Se si ha un'interfaccia KISS ci sono due metodi per
configurare un indirizzo IP. Il comando kissattach possiede un opzione
che permette di configurarlo; ma il metodo pi� convenzionale che usa
il comando ifconfig funzioner� per tutti i tipi d'interfaccia.
Quindi, modificando l'esempio fatto per il KISS:
# /usr/sbin/kissattach -i 44.136.8.5 -m 512 /dev/ttyS0 radio
# /sbin/route add -net 44.136.8.0 netmask 255.255.255.0 ax0
# /sbin/route add default ax0
si crea un'interfaccia AX.25 con un indirizzo IP 44.136.8.5 e una MTU
di 512 byte. Comunque occorre sempre usare ifconfig per configurare,
se necessario, gli altri parametri.
Se si hanno altri tipi di interfaccia occorre usare sempre ifconfig
per configurare l'indirizzo IP, i dettagli di netmask per la porta e
aggiungere un percorso (route) attraverso la porta stessa, cos� come
si fa per ogni altra interfaccia TCP/IP. L'esempio che segue �
riferito ad un device per una scheda PI, ma funziona altrettanto bene
per ogni altro device di rete AX.25:
# /sbin/ifconfig pi0a 44.136.8.5 netmask 255.255.255.0 up
# /sbin/ifconfig pi0a broadcast 44.136.8.255 mtu 512
# /sbin/route add -net 44.136.8.0 netmask 255.255.255.0 pi0a
# /sbin/route add default pi0a
I comandi visti sopra sono tipici delle configurazioni a cui sono
abituati gli utenti di NOS o dei suoi derivati, o di ogni altro
software TCP/IP. Si noti che il percorso tipico (default route) pu�
non essere richiesto nella propria configurazione, se ci sono altri
device configurati.
Per testare il tutto, si provi un ping o un telnet verso un host
locale.
# ping -i 5 44.136.8.58
Si noti l'uso dell'argomento `-i 5' per ping per mandare gli impulsi
ogni 5 secondi, invece che ogni secondo come scelta predefinita.
9. Configurazione di una porta NetRom.
Il protocollo NetRom usa e si appoggia alle porte AX.25 create in
precedenza; per configurarlo su un'interfaccia AX.25 occorre
modificare due file: uno descrive l'interfaccia NetRom, e l'altro
quali porte AX.25 verranno usate per trasportare questo protocollo.
Si possono configurare pi� porte NetRom, ognuna col proprio nominativo
e alias, usando la stessa procedura.
9.1. Configurazione di /etc/ax25/nrports
Il primo file � /etc/ax25/nrports. Questo file descrive le porte
NetRom pressapoco come /etc/ax25/axports descrive le porte AX.25. Ogni
device NetRom che si vuole creare deve essere descritto all'interno di
/etc/ax25/nrports. Normalmente una macchina Linux avr� configurato un
unico device NetRom che usa un certo numero delle porte AX.25
definite, ma in alcune situazioni, come ad esempio nei BBS, si
potrebbero volere diversi alias NetRom.
Questo file � formattato nel seguente modo:
name callsign alias paclen description
Dove:
name
� il nome con cui si fa riferimento alla porta.
callsign
� il nominativo che verr� usato dal traffico NetRom di questa
porta. Nota: questa non � quell'indirizzo al quale si connettono
gli utenti per avere un accesso di tipo node. (Il programma node
� descritto pi� avanti). Questo nominativo/ssid dovrebbe essere
unico e non dovrebbe apparire in alcun altro punto dei file
/etc/ax25/axports o /etc/ax25/nrports
alias
� l'alias NetRom assegnato a questa porta.
paclen
� la grandezza massima dei frame netRom trasmessi dalla porta.
description
� una descrizione libera della porta.
Un tipico esempio potrebbe essere il seguente:
netrom VK2KTJ-9 LINUX 236 Linux Switch Port
In questo modo viene creata una porta NetRom, conosciuta dal resto
della rete NetRom come `LINUX:VK2KTJ-9'.
Questo programma viene usato da programmi come call
9.2. Configurazione di /etc/ax25/nrbroadcast
Questo file pu� contenere diverse voci; una per ogni porta AX.25
attraverso la quale si vuol far passare traffico NetRom ed �
formattato nel seguente modo:
axport min_obs def_qual worst_qual verbose
Dove:
axport
� il nome dela porta ricavato dal file /etc/ax25/axports. Se per
una porta non � presente una voce in /etc/ax25/nrbroadcasts
significa che da questa non transiter� traffico NetRom.
min_obs
� il valore minimo di obsolescenza per la porta.
def_qual
� il valore di default della qualit� per la porta.
worst_qual
� il peggior valore di qualit� consentito per la porta; ogni
route al di sotto di questo livello sar� ignorata.
verbose
� un flag che indica se da questa porta avvengono broadcast del
routing NetRom completi, o solo di avvertimento per il nodo
stesso.
Un esempio pu� essere il seguente:
radio 1 200 100 1
9.3. Creazione del device di rete NetRom
Una volta pronti i due file, occorre creare il device NetRom con un
metodo molto simile a quello usato per creare i device AX.25. In
questo caso si usa il comando nrattach, che funziona pressapoco nello
stesso modo di axattach, ad eccezione del fatto che crea dei device di
rete NetRom chiamati `nr[0-9]'. Anche in questo caso, per primo verr�
creato il device `nr0', poi `nr1' eccetera. Per creare il device di
rete per la porta NetRom definita in precedenza si user�:
# nrattach netrom
Questo comando inizializzer� il device NetRom (nr0) chiamato netrom e
configurato nel modo definito dai parametri del file
/etc/ax25/nrports.
9.4. Lancio del demone NetRom
Il kernel di Linux gestisce tutto il protocollo NetRom, ad eccezione
di alcune funzioni. Il demone NetRom gestisce le tavole di
indirizzamento (routing tables) e genera la trasmissione del routing
NetRom. Il demone NetRom viene lanciato dal comando:
# /usr/sbin/netromd -i
A questo punto il file /proc/net/nr_neigh dovrebbe cominciare a
riempirsi di informazioni relative ai nodi NetRom adiacenti.
Si ricordi di mettere il comando /usr/sbin/netromd nei propri file rc,
in modo che il demone venga lanciato ogni volta che si fa ripartire il
sistema.
9.5. Configurazione del routing NetRom.
Volendo configurare degli instradamenti NetRom statici per degli host
specifici si pu� usare il comando nrparms; ancora una volta si rimanda
alle pagine man relative, non prima di dare un esempio che puo essere
il seguente:
# /usr/sbin/nrparms -nodes VK2XLZ-10 + #MINTO 120 5 radio VK2SUT-9
Questo comando abilita una route NetRom per #MINTO:VK2XLZ-10
attraverso VK2SUT-9 sulla porta AX.25 chiamata `radio'.
Si possono creare manualmente voci per nuovi host vicini usando sempre
il comando nrparms. Ad esempio:
# /usr/sbin/nrparms -routes radio VK2SUT-9 + 120
questo comando crea VK2SUT-9 come nodo NetRom adiacente con qualit�
120; questa voce sar� statica e quindi non sar� cancellata
automaticamente.
10. Configurazione di un interfaccia NetRom per TCP/IP.
Il processo di configurazione di un interfaccia NetRom per TCP/IP �
quasi del tutto identica a quella di un interfaccia AX.25 per TCP/IP.
Anche in questo caso occorre specificare indirizzo ip e mtu nella
linea di comando di nrattach, o usare i comandi ifconfig e route, ma
occorre aggiungere manualmente le voci arp per gli host verso i quali
si vuole creare una route, poich� non c'� nessun meccanismo che
permetta alla propria macchina di sapere quale indirizzo NetRom usare
per raggiungere un particolare host IP.
Per questo, per creare un device nr0 con indirizzo IP 44.136.8.5, mtu
di 512 e configurata nel modo descritto nel file /etc/ax25/nrports per
la porta NetRom chiamata netrom, si user� il comando:
# /usr/sbin/nrattach -i 44.136.8.5 -m 512 netrom
# route add 44.136.8.5 nr0
oppure una cosa simile alla seguente sequenza di comandi:
# /usr/sbin/nrattach netrom
# ifconfig nr0 44.136.8.5 netmask 255.255.255.0 hw netrom VK2KTJ-9
# route add 44.136.8.5 nr0
Per ogni host IP che si voglia ragiungere via NetRom occorre dunque
indicare route e arp. Per raggiungere un host con indirizzo IP
44.136.80.4 all'indirizzo NetRom BBS:VK3BBS tramite un nodo NetRom con
nominativo VK2SUT-0 si useranno i seguenti comandi:
# route add 44.136.80.4 nr0
# arp -t netrom -s 44.136.80.4 vk2sut-0
# nrparms -nodes vk3bbs + BBS 120 6 sl0 vk2sut-0
Gli argomenti di nrparms `120' e `6' sono rispettivamente i valori
NetRom di qualit� e obsolescence count per la route.
11. Configurazione di una porta Rose.
Il protocollo packet Rose � simile al livello tre delle specifiche
X.25. Il suo supporto nel kernel di Linux � una versione modificata
dell'Implementazione Rose FPAC
<
http://fpac.lmi.ecp.fr/f1oat/f1oat.html>.
Il Rose usa le porte AX.25 che sono presenti nel sistema e si appoggia
a questo protocollo. Per configurare il Rose occorre creare un file
di configurazione che descrive le porte Rose che si vogliono creare;
per ogni porta la procedura � la stessa.
11.1. Configurazione di /etc/ax25/rsports
Il file nel quale si configurano le interfacce Rose �
/etc/ax25/rsports. In esso vengono descritte le porte Rose pi� o meno
nello stesso modo in cui il file /etc/ax25/axportsdescrive le porte
AX.25.
Questo file � formattato nel seguente modo:
name addresss description
dove:
name
� il nome con il quale ci si riferisce alla porta
address
� l'indirizzo Rose a dieci cifre che si vuole assegnare alla
porta.
description
� una descrizione libera della porta.
Un esempio potrebbe essere il seguente:
rose 5050294760 Porta Rose
Si noti che, a meno di specificare diversamente, il Rose usa il
nominativo/ssid di default configurato su ogni porta AX.25.
Per configurare un nominativo/ssid da far usare al Rose su ogni porta,
si usa il comando rsparms come segue:
# /usr/sbin/rsprams -call VK2KTJ-10
Questo esempio fa s� che la macchina usi il nominativo VK2KTJ-10 in
tutte le porte AX.25 configurate per traffico Rose.
11.2. Creazione di un device di rete Rose.
Una volta creato il file /etc/ax25/rsports si possono creare i device
Rose allo stesso modo in cui sono stati creati i device AX.25. In
questo caso si usa il comando rsattach, che crea i device di rete
chiamati `rose[0-5]'. La prima volta viene creato `rose0', la seconda
`rose1' e cos� via. Ad esempio:
# rsattach rose
Questo comando inizializza il device Rose (rose0) configurato nel modo
descritto nel file /etc/ax25/rsports per la porta chiamata `rose'.
11.3. Configurazione del routing Rose
Attualmente il protocollo Rose supporta solo l'instradamento statico.
L'utiliity rsparms permette di configurare la tabella di routing Rose
per Linux.
Ad esempio:
# rsparms -nodes add 5050295502 radio vk2xlz
aggiunge una route al nodo Rose 5050295502 attraverso una porta AX.25
chiamata `radio' nel file /etc/ax25/axports, per un host col nomina�
tivo VK2XLZ.
Le route possono essere specificate con una mask per includere diverse
destinazioni in un unica voce. La sintassi � la seguente:
# rsparms -nodes add 5050295502/4 radio vk2xlz
che � identica all'esempio precedente, ad eccezione del fatto che si
applica ad ogni destinazione che ha un indirizzo che inizia con le
quattro cifre 5050. Una forma alternativa per questo comando �:
# rsparms -nodes add 5050/4 radio vk2xlz
che � probabilmente il modo pi� chiaro.
12. Effettuazione di chiamate AX.25/NetRom/Rose.
Una volta configurate le interfacce AX.25, NetRom e Rose, si � in
grado di effettuare chiamate di prova.
Nelle AX25 Utilities � incluso un programma chiamato `call' che � un
programma di terminale per AX.25, NetRom e Rose.
Una semplice chiamata AX.25 sar� del tipo
/usr/bin/call radio VK2DAY via VK2SUT
Una semplice chiamata NetRom ad un nodo con alias SUNBBS sar� fatta
con;
/usr/bin/call netrom SUNBBS
Una seplice chiamata Rose verso HEARD al nodo 5050882960 sar� fatta
nel seguente modo:
/usr/bin/call rose HEARD 5050882960
Nota: occorre specificare a call su quale porta si vuole effettuare la
chiamata, poich� lo stesso nodo di destinazione potrebbe essere
raggiungible su ogni porta configurata.
call � un programma di terminale a linea di comando per effettuare
chiamate AX.25. Riconosce linee che iniziano con `~' come comandi. Il
comando `~.' terminer� la connessione.
Si faccia riferimento alle pagine man relative in /usr/man per
maggiori informazioni.
13. Configurare Linux per accettare connessioni Packet.
Linux � un sistema operativo molto potente � offre un elevato grado di
flessibilit� nella sua configurazione. Questa flessibilit� porta come
effetto collaterale una relativa complicatezza nell'operazione di
configurazione. Quando si configura una macchina Linux per accettare
connessioni AX.25, NetRom o Rose occorre farsi diverse domande. La pi�
importante � "cosa voglio che gli utenti vedano quando mi connetto?".
Molti hanno sviluppato belle applicazioncine che possono offrire
servizi agli utenti che si connettono; alcune sono semplici come il
programma pms, altre pi� complesse come node (entrambi presenti nelle
AX25 utilities). Alternativamente si potrebbe dare agli utenti un
account e un nome di login, oppure potreste aver scritto un vostro
programma, come un database customizzato, o un gioco al quale volete
che gli utenti si connettano. Qualunque soluzione scegliate, dovete
informare il software AX.25 su quale programma lanciare quando accetta
connessioni AX.25.
Il demone ax25d � simile a inetd che viene comunemente usato per
accettare connessioni TCP/IP su macchine unix. Il compito di ax25d �
quello di raccogliere e gestire i tentativi di connesisone AX.25.
Quando ne sente uno controlla un file di configurazione per stabilire
quale programma lanciare e connetterlo al chiamante. Poich� ax25d � lo
strumento standard per accettare connessioni AX.25, NetRom e Rose,
verr� descritto come configurarlo.
13.1. Creazione del file /etc/ax25/ax25d.conf .
Questo � il file di configurazione per ax25d
Ad una prima occhiata pu� apparire un po' criptico, ma presto si nota
come in pratica sia molto semplice, evitando una piccola trappola.
Il formato generale del file ax25d.conf � il seguente:
# Questo � un commento ed � ignorato dal progamma ax25d.
[nome_porta] || <nome_porta> || {nome_porta}
<peer1> window T1 T2 T3 idle N2 <mode> <uid> <cmd> <cmd-name>
<argomenti>
<peer2> window T1 T2 T3 idle N2 <mode> <uid> <cmd> <cmd-name>
<argomenti>
parameters window T1 T2 T3 idle N2 <mode>
<peer3> window T1 T2 T3 idle N2 <mode> <uid> <cmd> <cmd-name>
<argomenti>
...
default window T1 T2 T3 idle N2 <mode> <uid> <cmd> <cmd-name>
<argomenti>
Dove:
# all'inizio di una riga indica che questa � un commento e
dev'essere ignorata da ax25d.
<nome_porta>
� il nome della porta AX.25, NetRom o Rose come specificato nei
file /etc/ax25/axports, /etc/ax25/nrports o /etc/ax25/rsports.
Il nome della porta � circondato da parentesi quadre `[]' se �
una porta AX.25, acute `<>' se NetRom, o graffe `{}' se Rose.
Esiste una forma alternativa per questo campo, che consiste nel
far precedere il nome della porta da `nominativo/ssid via' per
indicare che si vogliono accettare chiamate al nominativo/ssid
attraverso quest'interfaccia. L'esempio dovrebbe rendere pi�
chiaro il tutto.
<peer>
� il nominativo del nodo a cui si applica questa particolare
configurazione. Se non si specifica un ssid, questa
configurazione sar� applicata a tutti i ssid del nominativo.
window
� il parametro AX.25 "Window" (K) conosciuto anche come MAXFRAME
che si applica in questa configurazione.
T1 � il valore di tempo di ritrasmissione del frame (T1) espresso
in mezzi secondi.
T2 � il tempo, espresso in secondi, che il software AX.25 attende
per un altro frame in ingresso, prima di mandare una risposta.
T3 � il tempo di inattivit� espressa in secondi, prima che il
software AX.25 interrompa la sessione.
idle
� il valore di idle espresso in secondi.
N2 � il numero di ritrasmissioni consecutive che possono essre
fatte prima di interrompere la connessione.
<mode>
fornisce un meccanismo per stabilire alcuni tipi di permessi. I
modi sono abilitati o disabilitati fornendo una combinazione di
caratteri, ognuna rappresentante un permesso. I caratteri
possono essere scritti sia in maiuscolo che in minuscolo, in un
unico blocco, senza spazi.
u/U
UTMP - Attualmente non supportato.
v/V
Validate call - Attualmente non supportato.
q/Q
Quiet - Non viene fatto il log della
connessione
n/N
check NetRom Neighbour - Attualmente non supportato.
d/D
Disallow Digipeaters - La connessione dev'essere diretta,
non effettuata tramite digipeater.
l/L
Lockout - Non permette la connessione.
*/0
marker - Mette un marker, non vengono settati
i modi.
<uid>
� l'identificativo col quale deve deve essere lanciato il
programma che supporta la connessione.
<cmd>
� il path completo del comando da lanciare, senza specificare
argomenti.
<cmd-name>
� il testo che deve apparire in un ps come nome del comando
lanciato (normalmente � lo stesso valore di <cmd>, per� senza
path.
<arguments>
sono gli argomenti da passare a <cmd> quando viene lanciato.
Possono essere passate utili informazioni con i seguenti token:
%d Nome della porta sulla quale si � ricevuta la connessione.
%U Nominativo AX.25 del chiamante senza ssid e scritto in
maiuscolo.
%u Nominativo AX.25 del chiamante senza ssid e scritto in
minuscolo.
%S Nominativo AX.25 del chiamante con ssid e scritto in
maiuscolo.
%s Nominativo AX.25 del chiamante con ssid e scritto in
minuscolo.
%P Nominativo AX.25 del nodo dal quale � venuta la chiamata,
senza ssid e in maiuscolo.
%p Nominativo AX.25 del nodo dal quale � venuta la chiamata,
senza ssid e in minuscolo.
%R Nominativo AX.25 del nodo dal quale � venuta la chiamata, con
ssid e in maiuscolo.
%r Nominativo AX.25 del nodo dal quale � venuta la chiamata, con
ssid e in minuscolo.
Occorre una sezione nel formato visto sopra per ogni interfaccia
AX.25, NetRom o Rose dalla quale si vogliano accettare connessioni.
Nel paragrafo ci sono due tipi speciali di linee, uno inizia con la
stringa `parameters' � l'altro con la stringa `default' (c'�
differenza). Queste servono per funzioni speciali.
Lo scopo delle linee `default' dovrebbe essere ovvio; queste regolano
il comportamento di quelle connessioni per le quali non sono
specificate regole. In assenza di una regola di `default', ogni
connessione che non � riconducibile ad una regola definita, sar�
rifiutata e il chiamante disconnesso senza alcun messaggio.
La linea `parameters' assolve un compito pi� sottile, qui sta la
trappola menzionata precedentemente. In ogni campo di ogni definizione
per una regola di connessione, si pu� usare il carattere `*' per dire
`usa i valori di default'. La linea `parameters' � quella che
definisce questi valori. Lo stesso software del kernel ha alcuni
valori di default che posono essere usati se non li si specifica con
la linea `parameters' La trappola � che questi valori di default si
applicano solo alle regole sotto la linea `parameters'. Si possono
avere diverse linee `parameters' in modo da creare gruppi di
configurazioni di default. E' importante notare che `parameters' non
permette di settare i valori dei campi `uid' o `command'.
13.2. Un semplice esempio di file ax25d.conf .
Ok, a questo punto si impone un esempio chiarificatore:
# ax25d.conf di VK2KTJ - 03/02/97
# Questo file di configurazione usa le porte definite precedentemente
# <peer> Win T1 T2 T3 idl N2 <mode> <uid> <exec>
<argv[0]>[<args....>]
[VK2KTJ-0 via radio]
parameters 1 10 * * * * *
VK2XLZ * * * * * * * root /usr/sbin/axspawn
axspawn %u +
VK2DAY * * * * * * * root /usr/sbin/axspawn
axspawn %u +
NOCALL * * * * * * L
default 1 10 5 100 180 5 * root /usr/sbin/pms pms -a -o
vk2ktj
[VK2KTJ-1 via radio]
default * * * * * 0 root /usr/sbin/node node
<netrom>
parameters 1 10 * * * * *
NOCALL * * * * * * L
default * * * * * * 0 root /usr/sbin/node node
{VK2KTJ-0 via rose}
parameters 1 10 * * * * *
VK2XLZ * * * * * * * root /usr/sbin/axspawn
axspawn %u +
VK2DAY * * * * * * * root /usr/sbin/axspawn
axspawn %u +
NOCALL * * * * * * L
default 1 10 5 100 180 5 * root /usr/sbin/pms pms -a -o
vk2ktj
{VK2KTJ-1 via rose}
default * * * * * 0 root /usr/sbin/node node radio
Questo esempio dice che chiunque voglia connettersi col nominativo
`VK2KTJ-0' ascoltato sulla porta AX.25 chiamata `radio' sottostar�
alle seguenti regole:
Chiunque abbia il nominativo col valore `NOCALL' non viene fatto
entrare; si noti l'uso del modo `L'.
La linea parameters modifica due parametri rispetto a quelli di
default del kernel (Window e T1) e verr� lanciato il programma
/usr/sbin/axspawn per loro. Ogni copia di /usr/sbin/axspawn lanciata
in questo modo apparir� come axspawn in una lista ps. Le due linee
successive danno le regole per due stazioni che riceveranno questi
permessi.
L'ultima linea nel paragrafo costituisce la regola che sar� applicata
a tutti gli altri (compresi VK2XLZ e VK2DAY se usano un ssid diverso
da -1). Questa definizione imposta implicitamente tutti i parametri e
fa s� che il programma pms sia lanciato con un argomento che indica
che funziona su una connessione AX.25, e che il nominativo utilizzato
per rispondere � VK2KTJ. (Si veda il paragrafo `Configurazione del
PMS' per maggiori dettagli).
La configurazione successiva accetta connessioni a VK2KTJ-1 tramite la
porta radio e lancia il programma node per chiunque.
Poi c'� una configurazione NetRom (si noti l'uso delle parentesi acute
"< >"). Questa � pi� semplice: stabilisce che chiunque si connetta
alla porta dal nome `netrom' far� partire il programma node, a meno
che non abbia nominativo `NOCALL', nel qual caso viene disconnesso.
Le ultime due configurazioni sono per le connessioni Rose; la prima
per chi chiama `vk2ktj-0', l'altra per chi chiama `VK2KTJ-1'
all'indirizzo di nodo Rose della macchina. Queste funzionano
esattamente allo stesso modo; si noti l'uso delle parentei graffe per
caratterizzarle come porte Rose.
L'esempio sopra illustrato � piuttosto banale, ma penso che chiarisca
sufficientemente le caratteristiche significative della sintassi del
file di configurazione. Una descrizione approfondita di quest'ultima
si pu� trovare nelle pagine man di ax25d.conf. Un esempio pi�
dettagliato � incluso, invece, nelle ax25-utils.
13.3. Lanciare ax25d
Una volta approntati i due file di configurazione, si pu� lanciare
ax25d col comando;
# /usr/sbin/ax25d
Una volta fatto questo, i corrispondenti dovrebbero essere in grado di
effettuare connessioni AX.25 alla vostra macchina Linux. Si ricordi di
mettere il comando ax25d nei propri file rc, in modo che venga
lanciato ogni volta che la macchina viene fatta ripartire.
14. Configurazione del programma node.
node � stato sviluppato da Tomi Manninen <
[email protected]> e si
basa sul programma PMS. Rende disponibili le funzionalit� di nodo in
modo piuttosto completo e flessibile, permettendo agli utenti, una
volta connessi, di fare connessioni in uscita di tipo Telnet, AX.25,
NetRom e Rose, nonch� di ottenere informazioni con Finger, Nodes,
Heard eccetera. Si pu� inoltre configurare il nodo in modo da far
eseguire qualunque comando Linux in modo piuttosto semplice.
Node viene normalmente lanciato dal programma ax25d, per quanto possa
essere eseguito anche da linea di comando oppure lanciato dal
programma TCP/IP inetd per permettere agli utenti di fare telnet sulla
vostra macchina.
14.1. Creazione del file /etc/ax25/node.conf .
Il file node.conf � dove viene scritta la configurazione principale
del nodo. E' un semplice file di testo ed � formattato nel seguente
modo:
# /etc/ax25/node.conf
# file di configurazione del programma node(8).
#
# Le linee che iniziano con '#' sono commenti e vengono ignorate.
# Hostname
# Specifica il nome della macchina che fa da nodo.
hostname radio.gw.vk2ktj.ampr.org
# Rete Locale
# Permette di specificare cosa dev'essere considerato 'locale'
# per il controllo dei permessi usando nodes.perms.
localnet 44.136.8.96/29
# Occultamento di porte
# Se viene specificato, questo parametro permette di rendere le porte
# invisibili agli utenti. Le porte qui elencate non saranno riportate
# dal comando (P)orts.
hiddenports rose netrom
# Identificazione del nodo.
# Questo apparir� al prompt del nodo.
NodeId LINUX:VK2KTJ-9
# Porta NetRom
# Questo � il nome della porta NetRom che verr� usata per
# le connessioni NetRom in uscita dal nodo.
NrPort netrom
# Node Idle Timeout
# Specifica il tempo di idle in secondi per le connessioni fatte
# a questo nodo (cio� quanto possono rimanere inattive prima che la
# connessione venga interrotta.
idletimout 1800
# Connection Idle Timeout
# Specifica il tempo di idle in secondi per le connessioni fatte
# attraverso questo nodo.
conntimeout 1800
# Riconnessione
# Specifica se gli utenti debbano essere riconnessi al nodo
# se la loro connessione remota si interrompe, o se debbano essere
# definitivamente disconnessi.
reconnect on
# Alias dei comandi
# Permette di rendere semplici dei comandi di nodo pi� articolati.
alias CONV "telnet vk1xwt.ampr.org 3600"
alias BBS "connect radio vk2xsb"
# Aliases dei comandi esterni
# Permette di eseguire dei comandi esterni all'interno del nodo.
# La sintassi �:
# extcmd <nomecmd> <flag> <userid> <comando>
# Flag == 1 � l'unica funzione implementata.
# <comando> � formattato sullo stile di ax25d.conf
extcmd PMS 1 root /usr/sbin/pms pms -u %U -o VK2KTJ
# Logging
# Stabilisce la quantit� di informazioni che vengono scritte nel log.
# 3 per il maggior numero di informazioni, 0 per disabilitare il log.
loglevel 3
# Il carattere di escape
# 20 = (Control-T)
EscapeChar 20
14.2. Creazione del file /etc/ax25/node.perms
node consente di assegnare permessi agli utenti. Questi permessi
permettono di stabilire quali utenti, ad esempio, sono autorizzati a
far uso di opzioni come i comandi (T)elnet e (C)onnect. Il file
node.perms viene usato per stabilire questo genere di permessi e
contiene cinque campi chiave; in ognuno di questi un asterisco `*'
serve per indicare qualunque cosa e viene usato per creare le regole
di default.
utente
Il primo campo rappresenta il nominativo o l'utente al quale
devono applicarsi i permessi. Ogni ssid viene ignorato, quindi
basta mettere il nominativo semplice.
metodo
Vengono concessi permessi anche ai protocolli o ai metodi di
accesso. Per esempio si pu� permettere l'uso dell'opzione
(C)onnect agli utenti connessi via AX.25 o NetRom, ma impedirlo
agli altri. Il secondo campo perci�, permette di selezionare a
quale metodo di accesso deve applicarsi la regola di accesso. I
metodi di accesso sono i seguenti:
metodo descriztione
------ -----------------------------------------------------------
ampr L'utente � connesso via telnet da un indirizzo amprnet (44.0.0.0)
ax25 L'utente � connesso tramite AX.25
host L'utente ha lanciato node dalla linea di comando
inet L'utente � connesso via telnet da un indirizzo non-locale e non-amprnet
local L'utente � connesso via telnet da un host 'locale'
netrom L'utente � connesso tramite NetRom
rose L'utente � connesso tramite rose
* L'utente � connesso in un modo qualunque.
porta
Volendo � possibile controllare i permessi per gli utenti AX.25
porta per porta; questo permette di determinare cosa gli utenti
sono in grado di fare a seconda della porta alla quale sono
connessi. Se si sfrutta questa funzionalit� (che funziona solo
per le connessioni AX.25), il terzo campo contiene il nome della
porta.
password
Si pu� opzionalmente configurare il nodo in modo che chieda una
password alla connessione. Questo pu� essere utile per
proteggere utenti con un livello di accesso particolarmente
elevato; in questo campo, se presente, � contenuto il valore
della password che dev'essere fornita.
permessi
Il campo permessi � l'ultimo per ciascuna voce nel file. Il
valore che contiene � a campi di bit (ogni opzione �
rappresentata da un bit pi� o meno settato a seconda che venga
pi� o meno concesso il permesso per essa). La lista delle
opzioni che possono essere controllate, e del relativo valore in
bit � il seguente:
valore descrizione
----- -------------------------------------------------
1 Login consentito.
2 (C)onnessione AX25 consentita.
4 (C)onnessione NetRom consentita.
8 (T)elnet verso host locali consentiti.
16 (T)elnet verso host amprnet (44.0.0.0) consentiti.
32 (T)elnet verso host non-locali e non-amprnet consentiti.
64 (C)onnessione AX25 consentita anche su porte occultate.
128 (C)onnessione Rose consentita.
Per stabilire una regola particolare, occorre sommare i valori dei
singoli permessi che si vuole dare e mettere il numero risultante
nel quinto campo.
Un file nodes.perms potrebbe essere il seguente:
# /etc/ax25/node.perms
#
#L'operatore del nodo � VK2KTJ, ha password 'secret' e ha tutti
#i permessi per tutti i tipi di connessione
vk2ktj * * secret 255
# Ai seguenti nominativi � impedito connettersi
NOCALL * * * 0
PK232 * * * 0
PMS * * * 0
# Agli utenti INET � impedito connettersi.
* inet * * 0
# Gli utenti AX.25, NetRom, Local, Host e AMPR possono fare (C)onnect
# e (T)elnet a host locali e ampr, ma non ad altri indirizzi IP.
* ax25 * * 159
* netrom * * 159
* local * * 159
* host * * 159
* ampr * * 159
14.3. Configurazione di node per funzionare da ax25d
Il programma node viene lanciato di solito dal programma ax25d. Per
fare questo occorre aggiungere delle particolari regole al file
/etc/ax25/ax25d.conf. Nella configurazione che adotto, voglio
permettere agli utenti di scegliere se connettersi a node o ad altri
servizi. ax25d consente di fare questo attraverso l'intelligente
creazione di alias delle porte. Ad esempio, data la configurazione di
ax25d presentata sopra, si vuole configurare node in modo che venga
lanciato per tutti gli utenti che si connettono a VK2KTJ-1. Per fare
questo si aggiunge questo al file /etc/ax25/ax25d.conf:
[vk2ktj-1 via radio]
default * * * * * 0 root /usr/sbin/node node
Questo dice che il kernel di Linux risponder� ad ogni richiesta di
connessione al nominativo `VK2KTJ-1' sulla porta chiamata `radio' lan�
ciando il programma node
14.4. Configurazione di node per funzionare da inetd
Se si vuole che i propri utenti siano in grado di fare telnet su una
porta della macchina e avere accesso a node, lo si pu� fare piuttosto
facilmente. La prima cosa da decidere e a quale porta gli utenti si
devono connettere.
Occorre modificare due file.
In /etc/services occorre aggiungere:
node 3694/tcp #OH2BNS's node software
a in /etc/inetd.conf va aggiunto:
node stream tcp nowait root /usr/sbin/node node
Una volta fatto questo, facendo ripartire il programma inetd, ogni
utente connesso via telnet alla porta 3694 della macchina ricever� la
richiesta di login, l'eventuale richiesta di password e sar� connesso
a node.
15. Configurazione di axspawn
Il programma axspawn permette alle stazioni connesse via AX.25 di
loggarsi sulla macchina Linux. Pu� essere lanciato da ax25d in modo
simile a quanto visto per node. Per permettere ad un utente l'accesso
alla propria macchina occorre aggiungere una linea simile alla
seguente nel proprio file /etc/ax25/ax25d.conf:
default * * * * * 1 root /usr/sbin/axspawn axspawn %u
Se la line finisce con un carattere +, l'utente che si connette deve
battere invio prima che gli venga concesso il login. Di default la
scelta � di non attendere input dall'utente.
Ogni singola configurazione host che segue queste righe lancia axspawn
alla connessione del corrispondente. Alla partenza, axspawn controlla
che la linea di comando che gli viene passata corrisponda ad un
nominativo valido, toglie lo ssid e infine controlla il file
/etc/passwd per vedere se quell'utente ha un account configurato sulla
macchina. Se esiste e la password � "" (null) o +, l'utente � subito
fatto entrare; se esiste una password da fornire, viene invitato a
digitarla. Se non esiste un'account corrispondente all'utente in
/etc/passwd, si pu� configurare axspawn affinch� ne crei
automaticamente uno.
15.1. Creazione del file /etc/ax25/axspawn.conf
E' possibile modificare il comportamento di axspawn agendo sul file di
configurazione /etc/ax25/axspawn.conf che � formattato nel seguente
modo:
# /etc/ax25/axspawn.conf
#
# permette la creazione automatica di account utente
create yes
#
# uso di utente guest (ospite) se sopra si � scelto "no" o se tutto
# fallisce. Disabilita con "no"
guest no
#
# nome o group id degli utenti creati automaticamente
group ax25
#
# primo user id da usare
first_uid 2001
#
# user id massimo
max_uid 3000
#
# dove creare la home directory dei nuovi utenti
home /home/ax25
#
# shell dell'utente
shell /bin/bash
#
# lega lo user id al nominativo per le chiamate in uscita
associate yes
Gli otto parametri di configurazione di axspawn hanno il seguente
significato:
# indica una linea di commento
create
se questo campo � settato a yes, axspawn tenter� di creare
automaticamente un account per ogni utente che si connetta e non
sia gi� presente nel file /etc/passwd
guest
questo campo indica il nome dell'account che sar� usato per gli
utenti che non hanno un account se create � settato a no e che
di solito � ax25 o guest.
group
questo campo indica il nome del gruppo per gli account deli
utenti che sono creati automaticamente se non sono presenti nel
file /etc/passwd
first_uid
� il numero del primo userid che sar� utilizzato per la
creazione automatica degli utenti.
max_uid
� il valore massimo dell'userid che verr� usato nella creazione
di nuovi utenti.
home
� la home directory dei nuovi utenti.
shell
� la login shell usata dai nuovi utenti.
associate
indica se le connessioni AX.25 in uscita fatte dagli utenti
collegati devono essere fatte usando il loro nominativo o quello
della macchina.
16. Configurazione di pms
Il programma pms � l'implementazione di un semplice programma di
messaggistica. Sviluppato in origine da Alan Cox, � stato
successivamente ampliato da Dave Brown <
[email protected]>. Allo stadio
attuale � ancora molto semplice, visto che supporta solo l'invio di
messaggi solo al gestore del sistema e di ricavare alcune informazioni
sul sistema, ma Dave � al lavoro per espandere le sue funzionalit� e
renderlo pi� utile.
Una volta che il programma � stato compilato ed installato occorre
creare un paio di semplici file per far s� che gli utenti abbiano
alcune informazioni sul sistema e modificare le voci opportune nel
file ax25d.conf, in modo che,alla connessione, agli utenti si presenti
il PMS.
16.1. Creazione del file /etc/ax25/pms.motd .
Il file /etc/ax25/pms.motd contiene il `messaggio del giorno' che
verr� inviato a chi si connette dopo lo header usuale del BBS.
16.2. Creazione del file /etc/ax25/pms.info .
Anche /etc/ax25/pms.info � un semplice file di testo, nel quale si
possono mettere informazioni pi� dettagliate sulla configurazione
della propria stazione, che viene inviato all'utente in risposta al
comando Info dal prompt PMS>.
16.3. Associazione di nominativi AX.25 con gli utenti di sistema.
Quando un utente connesso manda posta ad un nominativo AX.25, pms si
aspetta che questo sia mappato o associato con un reale utente creato
sulla vostra macchina. Questo � descritto in una sezione a parte.
16.4. Aggiunta di PMS in /etc/ax25/ax25d.conf
L'aggiunta di pms al proprio file ax25d.conf � un'operazione molto
semplice, tuttavia c'� una piccola cosa da tenere in considerazione.
Dave ha aggiunto la possibilit� di fornire al programma pms attraverso
la linea di comando la possibilit� di gestire in diversi modi la fine
di una linea di testo. AX.25 e NetRom, per convenzione, si aspettano
che la fine della linea di testo sia indicata dal comando di ritorno a
capo e dall'avanzamento di linea (carriage return, linefeed), mentre
nei sistemi Unix standard si usa solo il comando di nuova linea
(newline). Quindi per esempio, se si vuole aggiungere una voce per
indicare il lancio del programma pms come azione di default per ogni
connessione, si aggiunge una linea di questo tipo:
default 1 10 5 100 5 0 root /usr/sbin/pms pms -a -o vk2ktj
che lancia il programma pms, indicandogli che deve gestire una
connessione AX.25 e che il gestore del bbs � vk2ktj. Si vedano le
pagine man relative, per indicare al programma altri tipi di
connessione
16.5. Test del PMS.
Per testare il PMS, si pu� dare il seguente comando dal prompt della
shell:
# /usr/sbin/pms -u vk2ktj -o vk2ktj
Sostituire il proprio nominativo con quello dell'autore, in modo che
il comando lanci il pms indicandogli che deve usare la convenzione
Unix per il comando di fine linea e che l'utente che si connette �
vk2ktj. In questo modo ci si trova nella stessa situazione di un
utente remoto che si connette.
In aggiunta a questo si pu� provare a far connettere altri nodi alla
propria macchina in modo da controllare che le impostazioni in
ax25d.conf siano correttie.
17. Configurazione dei programmi user_call .
I programmi `user_call' sono in realt�: ax25_call,`rose_call' e
netrom_call. Sono molto semplici e sono concepiti per essere chiamati
da ax25d per automatizzare le connessioni a host remoti, anche se
nulla vieta di usarli in script della shell o con altri demoni come il
programma node.
A causa della loro semplicit�, non trattano in alcun modo i dati che
gestiscono, quindi ad esempio il problema della fine-linea deve essere
gestito dall'utente.
Iniziamo con un esempio su come si possano impiegare. Immaginiamo di
avere una piccola rete a casa composta da una macchina Linux che
funziona come gateway radio e da un'altra macchina, diciamo un nodo
BPQ connesso via ethernet.
Normalmente, se si vuole che gli utenti che si connettono via radio
possano raggiungere il nodo BPQ, occorre che la prima macchina funga
da digipeater, oppure che gli utenti possano connettersi al nodo Linux
e poi connettersi all'altra macchina da l�. Il programma ax25_call
pu� semplificare quest'operazione se viene chiamato dal programma
ax25d.
Supponiamo che il nodo BPQ abbia il nominativo VK2KTJ-9 e che la
macchina Linux abbia la porta AX.25/ethernet chiamata `bpq';
immaginiamo anche che questa abbia una porta radio chiamata `radio'.
Una voce nel file /etc/ax25/ax25d.conf del tipo:
[VK2KTJ-1 via radio]
default * * * * * * *
root /usr/sbin/ax25_call ax25_call bpq %u vk2ktj-9
abilita gli utenti alla connessione diretta a `VK2KTJ-1' che sarebbe
in realt� il demone ax25d, che li connette automaticamente a
`VK2KTJ-9' attraverso l'interfaccia `bpq' con una connessione AX.25
C'� tutta una serie di altre possibili configurazioni che si possono
provare. Le utility `netrom_call' e `rose_call' funzionano in modo
simile. Un amatore ha usato questa utility per rendere pi� semplici le
connessioni ad una BBS remota. Poich� Normalmente gli utenti
dovrebbero inserire una lunga stringa di connessione per fare la
chiamata, ha creato una voce che fa apparire la BBS come se attraverso
di essa di fosse in una rete locale dove ax25d fa da proxy per la
connessione alla macchina remota.
18. Configurazione dei comandi di uplink e downlink di Rose
Se l'implementazione ROM di Rose � familiare, non sar� difficile
orientarsi tra i metodi coi quali gli utenti AX.25 effettuano chiamate
su una rete Rose. Se un nodo Rose ha il nominativo VK2KTJ-5 e l'utente
AX.25 vuole connettersi a VK5XXX al nodo Rose 5050882960, deve dare il
comando:
c vk5xxx v vk2ktj-5 5050 882960
Sul nodo remoto, VK5XXX vedr� una connessione in entrata dal
nominativo locale dell'utente AX.25 propagata dal nominativo del nodo
Rose remoto.
L'implementazione Rose di Linux non supporta questa funzionalit� nel
kernel, tuttavia vi sono due programmi che svolgono questa funzione,
che sono rsuplnk e rsdwnlnk.
18.1. Configurazione del downlink Rose
Per configurare la propria macchina Linux perch� accetti connessioni
Rose e stabilisca collegamenti AX.25 per nominativi diversi da quelli
locali occorre aggiungere una voce nel proprio file.
/etc/ax25/ax25d.conf. Di solito si configura questa voce come scelta
di default per ogni connessione Rose entrante. Ad esempio si pu�
decidere di gestire localmente chiamate Rose a destinazioni come
NODE-0 o HEARD-0, e di passare le altre chiamate al comando rsdwnlink,
assumendo che siano utenti AX.25. Una tipica configurazione pu�
dunque essre:
#
{* via rose}
NOCALL * * * * * * L
default * * * * * * - root /usr/sbin/rsdwnlnk rsdwnlnk 4800
vk2ktj-5
#
con questa configurazione, ogni connessione al nodo Linux con un
nominativo di destinazione che non sia specificato esplicitamente,
sar� convertita in una connessione AX.25 dalla porta chiamata 4800
usando come digipeater VK2KTJ-5.
Per configurare la propria macchina Linux affinch� accetti le
connessioni AX.25 allo stesso modo di un nodo ROM Rose occorre
aggiungere le voci opportune nel proprio file /etc/ax25/ax25d.conf che
assume un aspetto simile a questo:
#
[VK2KTJ-5* via 4800]
NOCALL * * * * * * L
default * * * * * * - root /usr/sbin/rsuplnk rsuplnk rose
#
Si noti la speciale sintassi per il nominativo locale. il carattere
`*' indica che l'applicazione dovrebbe essere invocata se il
nominativo � presente nel percorso digipeater di una connessione.
Questa configurazione permette ad un utente AX.25 di effettuare
connessioni Rose usando l'esempio presentato nell'introduzione. Ogni
connessione che tenti di usare VK2KTJ-5 come digipeater sulla porta
AX.25 chiamata 4800 sar� gestita dal comando rsuplnk
19. Associare nominativi AX.25 con utenti Linux.
Ci sono diverse situazioni in cui � desiderabile associare un
nominativo con un account utente di Linux, ad esempio quando diversi
radioamatori condividono la stessa machina Linux e vogliono usare il
proprio nominativo per effettuare chiamate, oppure quando utenti del
PMS vogliono fare un talk con un particolare utente della macchina.
Il software AX.25 permette di gestire l'associazione tra utenti e
nominativi (se n'� gi� parlato nella sezione dedicata al PMS). Questa
associazione viene fatta tramite il comando axparms. Ad esempio:
# axparms -assoc vk2ktj terry
associa il nominativo AX.25 vk2ktj con l'utente terry della macchina
Linux. In questo modo la posta di vk2ktj del PMS sar� inviata
all'account Linux terry.
Si rammenti di mettere queste associazioni nel proprio file rc, in
modo che siano disponibili ad ogni reboot.
Nota non bisogna associare un nominativo con l'accont di root, in
quanto ci� potrebbe interferire con la configurazione di altri
programmi.
20. I file in /proc .
La directory /proc presenta diversi file che sono in relazione con il
kernel AX.25 e NetRom. Questi sono di solito utilizzati dalle utility
AX25, ma essendo scritti in forma leggibile, pu� essere interessante
dar loro un'occhiata. Il formato che viene usato � facilmente
comprensibile, quindi non � neccessario andare molto in dettaglio per
la loro descrizione.
/proc/net/arp
contiene le lista delle mappatture ARP (Address Resolution
Protocol)di indirizzi IP in indirizzi di protocollo a livello
MAC. Questi possono essere AX.25, ethernet o qualche altro
protocollo a livello MAC.
/proc/net/ax25
contiene una lista dei socket AX.25 aperti. Questi possono
essere in attesa di una connessione oppure sessioni attive.
/proc/net/ax25_bpqether
contiene le mappature dei nominativi di tipo AX.25 su ethernet
BPQ.
/proc/net/ax25_calls
contiene le mappature degli userid Linux nei confronti dei
nominativi configurate dal comando axparms -assoc.
/proc/net/ax25_route
contiene informazioni per i percorsi AX.25 da effettuare tramite
digipeater.
/proc/net/nr
contiene una lista di socket NetRom aperti. Questi possono
essere in attesa di una connessione, oppure collegamenti attivi.
/proc/net/nr_neigh
contiene informazioni riguardo i nodi NetRom vicini (NetRom
neighbours) conosciuti dal programma.
/proc/net/nr_nodes
contiene informazioni riguardo i nodi NetRom conosciuti dal
programma.
/proc/net/rose
contiene una lista di socket Rose aperti. Questi possono essere
in attesa di una connessione, oppure collegamenti attivi.
/proc/net/rose_nodes
contiene informazioni riguardo percorsi ai nodi Rose vicini
(Rose Neighbours).
/proc/net/rose_neigh
contiene una lista di nodi Rose vicini (Rose Neighbours).
/proc/net/rose_routes
contiene una lista di tutte le connessioni Rose stabilite.
21. Programmazione di rete per AX.25, NetRom e Rose.
Il vantaggio pi� grande nell'usare un'implementazione dei protocolli
packet per radioamatori � probabilmente la facilit� con cui si possono
sviluppare applicazioni e programmi che li sfruttino.
Sebbene la programmazione di applicativi di rete in Unix vada al di l�
degli scopi di questo documento, si descriveranno gli elementi
essenziali per utilizzare i protocolli AX.25, NetRom e Rose
all'interno dei vostri programmi.
21.1. Le famiglie degli indirizzi.
La programmazione di rete per AX.25, NetRom e Rose �, in Linux,
piuttosto simile a quella per TCP/IP, visto che la differenza maggiore
sta nelle diverse famiglie di indirizzi.
I nomi delle famiglie degli indirizzi per AX.25, NetRom e Rose sono
rispettivamente AF_AX25, AF_NETROM e AF_ROSE.
21.2. I file header.
Occorre sempre includere i file header `ax25.h', nonch� `netrom.h' o
`rose.h' se avete a che fare con questi protocolli. Le impostazioni
iniziali saranno simili alle seguenti:
Per AX.25:
#include <ax25.h>
int s, addrlen = sizeof(struct full_sockaddr_ax25);
struct full_sockaddr_ax25 sockaddr;
sockaddr.fsa_ax25.sax25_family = AF_AX25
Per NetRom:
#include <ax25.h>
#include <netrom.h>
int s, addrlen = sizeof(struct full_sockaddr_ax25);
struct full_sockaddr_ax25 sockaddr;
sockaddr.fsa_ax25.sax25_family = AF_NETROM;
Per Rose:
#include <ax25.h>
#include <rose.h>
int s, addrlen = sizeof(struct sockaddr_rose);
struct sockaddr_rose sockaddr;
sockaddr.srose_family = AF_ROSE;
21.3. Trattamento dei nominativi ed esempi.
Nella libreria lib/ax25.a delle AX.25-utilities vi sono routine che
effettuano la conversione e il trattamento dei nominativi, anche se
naturalmente potete scriverne di vostre.
Le utility user_call sono eccellenti esempi su cui impostare il vostro
lavoro; spendendoci su un po' di tempo si comprende come il novanta
percento del lavoro consiste nel riuscire ad aprire il socket. Per la
verit� effettuare la connessione � semplice, � la preparazione che
richiede tempo.
Gli esempi sono semplici a sufficienza da non creare confusione. In
caso di dubbi � buona cosa rivolgerli alla mailing list linux-hams,
dove senz'altro ci sar� qualcuno che vi dar� una mano.
22. Alcune semplici configurazioni.
Vengono ora presentati esempi delle configurazioni pi� tipiche.
Devono essere prese come spunto, visto che ci sono tanti modi di
configurare reti, quanto il numero di reti stesso, ma possono comunque
essere d'ispirazione.
22.1. Piccola LAN Ethernet con macchina Linux che fa da router verso
una LAN radio.
Molti hanno delle piccole reti locali a casa e vogliono connettere le
macchine di quella rete alla rete radio. Questa � il tipo di
configurazione che uso a casa. Ho fatto in modo di avere un blocco di
indirizzi a me allocato che per comodit� posso catturare in una
singola route e che uso per la mia LAN domestica. Il vostro numeratore
IP per la vostra zona vi assister� in questo se volete farlo anche
voi. Gli indirizzi per la rete locale Ethernet formano un sottoinsieme
degli indirizzi della LAN radio; quella che segue � la configurazione
che adotto:
. . . . . .
--- .
| Rete /---------\ . Rete
| 44.136.8.96/29| | . 44.136.8/24 \ | /
| | Router | . \|/
| | | . |
| eth0 | Linux | . /-----\ /----------\ |
|---------------| |-----| TNC |----| Radio |---/
| 44.136.8.97 | e | . \-----/ \----------/
| | | sl0
| | Server | 44.136.8.5
| | | .
| | | .
| \_________/ .
--- . . . . . .
#!/bin/sh
# /etc/rc.net
# Questa configurazione rende disponibile una porta KISS AX.25
# e un device Ethernet.
echo "/etc/rc.net"
echo " Sto configurando:"
echo -n " loopback:"
/sbin/ifconfig lo 127.0.0.1
/sbin/route add 127.0.0.1
echo " fatto."
echo -n " ethernet:"
/sbin/ifconfig eth0 44.136.8.97 netmask 255.255.255.248 \
broadcast 44.136.8.103 up
/sbin/route add 44.136.8.97 eth0
/sbin/route add -net 44.136.8.96 netmask 255.255.255.248 eth0
echo " fatto."
echo -n " AX.25: "
kissattach -i 44.136.8.5 -m 512 /dev/ttyS1 4800
ifconfig sl0 netmask 255.255.255.0 broadcast 44.136.8.255
route add -host 44.136.8.5 sl0
route add -net 44.136.8.0 window 1024 sl0
echo -n " Netrom: "
nrattach -i 44.136.8.5 netrom
echo " Routing:"
/sbin/route add default gw 44.136.8.68 window 1024 sl0
echo " default route."
echo done.
# end
/etc/ax25/axports
# nome nominativo velocit� paclen window descrizione
4800 VK2KTJ-0 4800 256 2 144.800 MHz
/etc/ax25/nrports
# name nominativo alias paclen descrizione
netrom VK2KTJ-9 LINUX 235 Linux Switch Port
/etc/ax25/nrbroadcast
# ax25_name min_obs def_qual worst_qual verbose
4800 1 120 10 1
� Occorre che IP_FORWARDING sia abilitato nel vostro kernel.
� Quando necessario fare riferimento ai file di configurazione AX.25
presentati nelle sezioni precedenti.
� Ho scelto di usare un indirizzo IP per la mia porta radio che non
fa parte del blocco usato per la mia rete. Ci� non � obbligatorio,
per quella porta si sarebbe potuto tranquillamente usare anche
44.136.8.97
� 44.136.8.68 � il mio gateway locale di incapsulamento IPIP, e per
questo vi punto la mia route di default.
� Ogni macchina sulla mia rete Ethernet ha una route:
route add -net 44.0.0.0 netmask 255.0.0.0 \
gw 44.136.8.97 window 512 mss 512 eth0
L'uso dei parametri mss e window permette di ottimizzare le connes�
sioni sia dal lato radio che da quallo Ethernet.
� Sulla macchina router vengono fatti girare smail, http, ftp ed
altri demoni in modo che questi servizi vengano resi disponibili ad
entrambe le reti.
� La macchina che funge da router � un piccolo 386DX20 con un disco
fisso da 20Mb ed una installazione di Linux minimale.
22.2. Configurazione del gateway di incapsulamento IPIP.
Linux oggi � utilizzato spessissimo per i gateway di incapsulamento
TCP/IP in tutto il mondo. Il driver per il tunnelling supporta route
di incapsulamento multiple rendendo obsoleto il vecchio demone ipip.
Una configurazione tipica � la seguente:
. . . . . .
--- .
| Rete /---------\ . Rete
| 154.27.3/24 | | . 44.136.16/24 \ | /
| | Gateway | . \|/
| | | . |
| eth0 | Linux | . /-----\ /----------\ |
---|---------------| |-----| TNC |----| Radio |---/
| 154.27.3.20 | IPIP | . \-----/ \----------/
| | | sl0
| | | 44.136.16.1
| | | .
| | | .
| \_________/ .
--- . . . . . .
I file di configurazione che si usano sono:
# /etc/rc.net
# Questa � una semplice configurazione che rende disponibile una
# porta radio KISS AX.25, un device Ethernet e sfrutta il tunnel
# driver del kernel per effettuare l'incapsulamento/deincapsulamento
# IPIP
#
echo "/etc/rc.net"
echo " Configurazione:"
#
echo -n " loopback:"
/sbin/ifconfig lo 127.0.0.1
/sbin/route add 127.0.0.1
echo " fatto."
#
echo -n " ethernet:"
/sbin/ifconfig eth0 154.27.3.20 netmask 255.255.255.0 \
broadcast 154.27.3.255 up
/sbin/route add 154.27.3.20 eth0
/sbin/route add -net 154.27.3.0 netmask 255.255.255.0 eth0
echo " fatto."
#
echo -n " AX.25: "
kissattach -i 44.136.16.1 -m 512 /dev/ttyS1 4800
/sbin/ifconfig sl0 netmask 255.255.255.0 broadcast 44.136.16.255
/sbin/route add -host 44.136.16.1 sl0
/sbin/route add -net 44.136.16.0 netmask 255.255.255.0 window 1024
sl0
#
echo -n " tunnel:"
/sbin/ifconfig tunl0 44.136.16.1 mtu 512 up
#
echo fatto.
#
echo -n "Routing ... "
source /etc/ipip.routes
echo fatto.
#
# end.
e:
# /etc/ipip.routes
# Questo file � generato dallo script munge
#
/sbin/route add -net 44.134.8.0 netmask 255.255.255.0 tunl0 gw
134.43.26.1
/sbin/route add -net 44.34.9.0 netmask 255.255.255.0 tunl0 gw
174.84.6.17
/sbin/route add -net 44.13.28.0 netmask 255.255.255.0 tunl0 gw
212.37.126.3
...
...
...
/etc/ax25/axports
# nome nominativo velocit� paclen window descrizione
4800 VK2KTJ-0 4800 256 2 144.800 MHz
Alcuni punti su cui soffermarsi:
� Il nuovo tunnel driver usa il campo gw nella tabella di routing al
posto del parametro pointopoint per specificare l'indirizzo del
gateway IPIP remoto. Questo � il motivo per cui ora sono supportate
route multiple per ciascun'interfaccia.
� Si possono configurare due device di rete con lo stesso indirizzo.
In quest'esempio sia sl0 che tunl0 sono stati configurati con
l'indirizzo IP della porta radio; in questo modo il gateway remoto
vede l'indirizzo corretto nei datagrammi incapsulati che il gateway
locale gli invia.
� I comandi di routing usati per generare le route incapsulate
possono essere generate da una versione modificata dello script
munge che viene riportato pi� sotto. I comandi di routing vengono
scritti in un file separato e letto usando il comando bash
source/etc/ipip.routes (supponendo di aver chiamato
/etc/ipip.routes il file in questione). Il file deve essere nel
formato delle route di NOS.
� Si noti l'uso dell'argomento window nel comando route. Settando
opportunamente questo parametro si migliorano le prestazioni del
collegamento radio.
Ecco il nuovo script tunnel-munge:
#!/bin/sh
#
# Da: Ron Atkinson <
[email protected]>
#
# Questo script � basato sullo script 'munge' scritto da Bdale N3EUA
# per il demone IPIP, modificato da Ron Atkinson N8FOW. Il suo scopo
# � quello di convertire un file di gateway nel formato NOS di KA9Q
# (chiamato di solito 'encap.txt') nel formato delle tabelle di
# routing di Linux per il tunnel driver IP
#
# Uso: File dei gateway su stdin, file nel formato Linux su stdout.
# esempio: tunnel-munge < encap.txt > ampr-routes
#
# NOTA: Prima di usare questo script assicurarsi di controllare ed
# eventualmente cambiare i seguenti parametri:
#
# 1) Cambiare le sezioni 'Route locali e 'Altre route
# dell'utente' con le route presenti nella vostra area
# (rimuovete le mie!)
# 2) Sulla riga di fgrep assicurarsi di cambiare l'indirizzo IP
# con il VOSTRO indirizzo di gateway internet. Se non si
# effettua questa operazione si rischiano seri routing loop.
# 3) L'interfaccia ha nome di default 'tunl0'. Assicurarsi che
# questa assunzione sia corretta sul vostro sistema.
echo "#"
echo "# Tabella di routing con IP tunnelling generata da $LOGNAME il
`date`"
echo "# dallo script tunnel-munge v960307."
echo "#"
echo "# Route locali"
echo "route add -net 44.xxx.xxx.xxx netmask 255.mmm.mmm.mmm dev sl0"
echo "#"
echo "# Altre route dell'utente"
echo "#"
echo "# route remote"
fgrep encap | grep "^route" | grep -v " XXX.XXX.XXX.XXX" | \
awk '{
split($3, s, "/")
split(s[1], n,".")
if (n[1] == "") n[1]="0"
if (n[2] == "") n[2]="0"
if (n[3] == "") n[3]="0"
if (n[4] == "") n[4]="0"
if (s[2] == "1") mask="128.0.0.0"
else if (s[2] == "2") mask="192.0.0.0"
else if (s[2] == "3") mask="224.0.0.0"
else if (s[2] == "4") mask="240.0.0.0"
else if (s[2] == "5") mask="248.0.0.0"
else if (s[2] == "6") mask="252.0.0.0"
else if (s[2] == "7") mask="254.0.0.0"
else if (s[2] == "8") mask="255.0.0.0"
else if (s[2] == "9") mask="255.128.0.0"
else if (s[2] == "10") mask="255.192.0.0"
else if (s[2] == "11") mask="255.224.0.0"
else if (s[2] == "12") mask="255.240.0.0"
else if (s[2] == "13") mask="255.248.0.0"
else if (s[2] == "14") mask="255.252.0.0"
else if (s[2] == "15") mask="255.254.0.0"
else if (s[2] == "16") mask="255.255.0.0"
else if (s[2] == "17") mask="255.255.128.0"
else if (s[2] == "18") mask="255.255.192.0"
else if (s[2] == "19") mask="255.255.224.0"
else if (s[2] == "20") mask="255.255.240.0"
else if (s[2] == "21") mask="255.255.248.0"
else if (s[2] == "22") mask="255.255.252.0"
else if (s[2] == "23") mask="255.255.254.0"
else if (s[2] == "24") mask="255.255.255.0"
else if (s[2] == "25") mask="255.255.255.128"
else if (s[2] == "26") mask="255.255.255.192"
else if (s[2] == "27") mask="255.255.255.224"
else if (s[2] == "28") mask="255.255.255.240"
else if (s[2] == "29") mask="255.255.255.248"
else if (s[2] == "30") mask="255.255.255.252"
else if (s[2] == "31") mask="255.255.255.254"
else mask="255.255.255.255"
if (mask == "255.255.255.255")
printf "route add -host %s.%s.%s.%s gw %s dev tunl0\n"\
,n[1],n[2],n[3],n[4],$5
else
printf "route add -net %s.%s.%s.%s gw %s netmask %s dev tunl0\n"\
,n[1],n[2],n[3],n[4],$5,mask
}'
echo "#"
echo "# default the rest of amprnet via mirrorshades.ucsd.edu"
echo "route add -net 44.0.0.0 gw 128.54.16.18 netmask 255.0.0.0 dev
tunl0"
echo "#"
echo "# fine"
22.3. Configurazione del gateway di incapsulamento AXIP
Molti gateway radioamatoriali per Internet incapsulano l'AX.25, NetRom
e Rose oltre che il tcp/ip. L'incapsulamento di frame AX.25 in
datagrammi IP viene descritta nell'RFC-1226 da Brian Kantor. Nel 1991
Mike Westerhof ha scritto un'implementazione del demone di
incapsulamento dell'AX.25 per Unix, che viene proposta per Linux nelle
ax25-utils in una versione leggermente migliorata.
Un geteway di incapsulamento AXIP prende i frame AX.25, ne ricava
l'indirizzo AX.25 di destinazione e in base a questo determina a quale
indirizzo IP inviarli, dopo averli incapsulati in datagrammi tcp/ip,
che vengono mandati all'indirizzo di destinazione. Inoltre permette
anche il percorso inverso, accettando datagrammi tcp/ip che contengono
frame AX.25. Questi vengono estratti e trattati come se fossero
pervenuti direttamente da una porta AX.25. Per distinguere i
datagrammi che contengono frame AX.25, li si marca con un protocol id
uguale a 4 (o 94 anche se questo � ora sconsigliato), come descritto
dalla RFC-1226.
Il programma ax25ipd incluso nelle ax-25utils gestisce un'interfaccia
KISS sulla quale si possono far transitare pacchetti AX.25 ed
un'interfaccia tcp/ip. Viene configurato tramite il file di
configurazione /etc/ax25/ax25ipd.conf.
22.3.1. Opzioni di configurazione di AXIP.
Il programma ax25ipd possiede due modi principali di funzionamento: il
modo "digipeater" e il modo "tnc". Nel modo "tnc" il demone viene
considerato come un tnc KISS, gli si passano frames KISS incapsulati
in modo che li trasmetta, mentre nel modo "digipeater" si comporta,
appunto, come un digipeater AX.25. Tra questi due modi vi sono delle
sottili differenze.
Nel file di configurazione si stabiliscono le "route" o le
corrispondenze tra i nominativi AX.25 e gli indirizzi IP degli host ai
quali si vogliono mandare i pacchetti AX.25. Ogni route possiede delle
opzioni che verranno spegate pi� avanti.
Altre opzioni che vengono configurate sono:
la tty che il demone ax25ipd apre e la sua velocit� (di solito �
un'estremit� di una pipe)
che nominativo usare in modo "digipeater"
l'intervallo di emissione e il testo trasmesso dal beacon.
se si vuole incapsulare i frame AX.25 in datagrammi IP oppure UDP/IP.
Quasi tutti i gateway AXIP usano l'IP encapsulation, ma alcuni sono
dietro a firewall che non permettono il passaggio a datagrammi col
protocol id dell'AXIP, costringendoli ad usare UDP/IP. Quale che sia
la scelta, deve essere uguale a quella dell'host TCP/IP dall'altra
parte del collegamento.
22.3.2. Un tipico esempio di /etc/ax25/ax25ipd.conf .
#
# file di configurazioen ax25ipd per la stazione floyd.vk5xxx.ampr.org
#
# Selezione del tipo di trasporto. 'ip' permette la compatibilit�
# con la maggior parte dei gateway
#
socket ip
#
# Indicazione del tipo di modalit� (digi or tnc)
#
mode tnc
#
# Se si � scelta la modalit� digi, occorre definire un nominativo.
# Se si � in modo tnc, il nominativo � attualmente opzionale, ma ci�
# pu� cambiare in future (2 nominativi se si usano due porte kiss)
#
#mycall vk5xxx-4
#mycall2 vk5xxx-5
#
# In modalit� digi si pu� indicare un alias. (2 se si usano due porte
# kiss)
#
#myalias svwdns
#myalias2 svwdn2
#
# Si manda l'identificativo ogni 540 secondi ...
#
#beacon after 540
#btext ax25ip -- tncmode rob/vk5xxx -- Gateway sperimentale AXIP
#
# Porta seriale, o pipe connessa a kissattach in questo caso.
#
device /dev/ttyq0
#
# Velocit� del device
#
speed 9600
#
# loglevel 0 - nessun output
# loglevel 1 - solo informazioni di configurazione
# loglevel 2 - principali eventi ed errori
# loglevel 3 - principali eventi ed errori, nonch� la traccia dei
# frame AX.25
# loglevel 4 - tutti gli eventi
# log 0 per il momento, con syslog ancora non fuziona ....
#
loglevel 2
#
# Se siamo in modalit� digi, ci dev'essere un vero tnc,
# quindi uso param per settare i suoi parametri ....
#
#param 1 20
#
# Definizione degli indirizzi di broadcast. Ognuno degli indirizzi
# indicati sar� inoltrato ad ogni route in grado di effettuare il
# broadcast.
broadcast QST-0 NODES-0
#
# definizione delle route ax.25
# il formato � route (nominativo/carattere jolly) (ip dell'host di
# destinazione) Se il ssid � zero la regola si applica a tutti i ssid.
#
# route <destcall> <destaddr> [flags]
#
# I flag validi sono
# b - permette il transito dei broadcast attraverso questa
# route
# d - indica che questa � la route di default
#
route vk2sut-0 44.136.8.68 b
route vk5xxx 44.136.188.221 b
route vk2abc 44.1.1.1
#
#
22.3.3. Uso di ax25ipd
Occorre creare le voci opportune nel file
/etc/ax25/axports:"
# /etc/ax25/axports
#
axip VK2KTJ-13 9600 256 AXIP port
#
Va usato il comando kissattach per creare la porta da
utilizzare:"
/usr/sbin/kissattach /dev/ptyq0 axip
Si lancia il programma ax25ipd:
/usr/sbin/ax25ipd &
Per testare il link AXIP link:
call axip vk5xxx
22.3.4. Alcune note riguardo le route e i loro flag
Col comando "route" si specifica dove si vuole inoltrare i propri
pacchetti incapsulati. Quando il demone ax25ipd riceve un pacchetto
dalla sua interfaccia, confronta il nominativo di destinazione con
tutti quelli presenti nella tabella di routing. Se lo trova, il
pacchetto AX.25 viene incapsulato in un datagramma IP e poi trasmesso
all'indirizzo IP indicato.
Ci sono due flag che si possono aggiungere ad ogni comando di route
nel file ax25ipd.conf:
b il traffico che ha come destinazione gli indirizzi definiti
dalla parola chiave "broadcast" devono essere trasmessi
attraverso questa route.
d ogni pacchetto il cui indirizzo non compare in alcuna route deve
essere trasmessa attraverso questa route.
Il flag di broadcast � molto utile, poich� permette di inviare
informazioni destinate a tutte le stazioni, a molte destinazioni AXIP.
Normalmente le route AXIP sono di tipo punto-punto ed incapaci di
gestire pacchetti di tipo 'broadcast'.
22.4. Collegare NOS e Linux con un pipe device.
Molti radioamatori utilizzano alcune versioni di NOS sotto Linux,
poich� hanno a disposizione tutte le funzionalit� a cui sono abituati;
a molti di questi piacerebbe che il loro NOS potesse colloquiare col
kernel di Linux in modo di poter mettere a disposizione le
funzionalit� del sistema operativo agli utenti che si collegano via
radio con NOS.
Brandon S. Allbery, KF8NH, ha fornito queste informazioni, che
consentono di interconnettere il NOS con Linux tramite il device pipe.
Poich� sia Linux che NOS supportano il protocollo slip, � possibile
connettere i due creando un link di tipo slip. E' possibile realizzare
questo collegamento realizzando in collegamento tra due porte seriali
della stessa macchina collegate in loopback con un cavo, ma questa
realizzazione risulterebbe lenta e costosa. Linux, al contrario,
fornisce una funzionalit� tipica dei sistemi Unix chiamata 'pipe'. I
pipe sono degli 'pseudo-device' che sono visti dai programmi come
normali device tty, ma che in realt� fungono da collegamento verso un
altro pipe. Per usare i pipe il programma chiamante deve attivare il
pipe master e, successivamente, il programma chiamato deve fare lo
stesso col pipe slave. Una volta aperte le due porte, i programmi
possono comunicare tra loro semplicemente scrivendo caratteri sul
device pipe, esattamente come se fossero normali terminali seriali.
Per usare questa funzionalit� per connettere il kernel di Linux con
una copia di NOS od altri programmi, occorre per prima cosa scegliere
il pipe da usare. I pipe trovano nella directory /dev; le parti master
del pipe sono chiamate ptyq[1-f], mentre quelle slave sono ttyq[1-f].
Si ricordi che vanno sempre in coppia, per cui se si sceglie
/dev/ptyqf come parte master, occorre scegliere /dev/ttyqf come parte
slave.
Una volta scelta una coppia di device pipe da usare, la parte master
va allocata al kernel Linux, mentre la parte slave va assegnata a NOS;
occorre quindi allocare un indirizzo unico per NOS, se non si � gi�
provveduto a farlo.
I pipe si configurano come se fossero device seriali, per cui per
creare il collegamento slip dal kernel Linux, si possono usare i
seguenti comandi:
# /sbin/slattach -s 38400 -p slip /dev/ptyqf &
# /sbin/ifconfig sl0 broadcast 44.255.255.255 pointopoint 44.70.248.67 /
mtu 1536 44.70.4.88
# /sbin/route add 44.70.248.67 sl0
# /sbin/route add -net 44.0.0.0 netmask 255.0.0.0 gw 44.70.248.67
In questo esempio al kernel Linux � stato assegnato l'indirizzo IP
44.70.4.88, mentre NOS usa l'indirizzo 44.70.248.67. Il comando route
nell'ultima riga indica al kernel Linux di instradare, attraverso il
collegamento slip creato dal comando slattach, tutti i datagrammi
indirizzati verso amprnet. Normalmente questi comandi vanno messi nel
file /etc/rc.d/rc.inet2 immediatamente dopo tutti gli altri comandi di
configurazione della rete, in modo che il collegamento slip sia creato
alla partenza del sistema. Nota: non c'� alcun vantaggio nell'uso del
comando cslip al posto di slip, anzi , con cslip si avverte un calo di
prestazioni poich�, essendo un collegamento virtuale, il tempo
impiegato per comprimere gli header � superiore di quello che viene
impiegato per trasmettere i datagrammi non compressi.
Per configurare la parte NOS dall'altra parte del collegamento si pu�
usare la seguente configurazione:
# si pu� chiamare l'interfaccia come si vuole, in questo caso la si �
# chiamata "linux" per comodit�
attach asy ttyqf - slip linux 1024 1024 38400
route addprivate 44.70.4.88 linux
Questi comandi creano una porta slip chiamata `linux' attraverso la
parte slave del pipe che lo collega al kernel di Linux, ed un comando
di route per farla funzionare. Una volta fatto partire NOS, si deve
essere in grado di eseguire ping e telnet da Linux a NOS e viceversa.
Se ci� non si verificasse, controllare con attenzione soprattutto la
corretta configurazione degli indirizzi e del pipe.
23. Dove trovare maggiori informazioni su.... ?
Poich� questo documento suppone che si abbia gi� maturato una certa
esperienza col packet radio, nel caso fosse necessario ho raccolto un
elenco di altre fonti di informazione che possono risultare utili.
23.1. Packet Radio
Informazioni generali sul packet radio si possono trovare su questi
siti:
American Radio Relay League <
http://www.arrl.org/>,
Radio Amateur Teleprinter Society <
http://www.rats.org/>
Tucson Amateur Packet Radio Group <
http://www.tapr.org/>
23.2. Documentazione sui protocolli
AX.25, NetRom - Jonathon Naylor ha raccolto una serie di documenti
riguardo i protocolli usati nel packet radio. Questa documentazione �
stata raccolta nel file ax25-doc-1.0.tar.gz
<
ftp://ftp.pspt.fi/pub/ham/linux/ax25/ax25-doc-1.0.tar.gz>
23.3. Documentazione sull'hardware
Informazioni sulla scheda PI2 possono essere reperite presso l' Ottawa
Packet Radio Group <
http://hydra.carleton.ca/>.
Informazioni sull'hardware del Baycom si trovano alla Baycom Web Page
<
http://www.baycom.de/>.
24. Discussioni riguardo i radioamatori e Linux.
Si possono trovare diversi luoghi di discussione riguardanti i
radioamatori e Linux, come ad esempio i newsgroup comp.os.linux.*, o
la mailing list HAMS presso vger.rutgers.edu (il luogo di discussione
principale per l'uso del TCP/IP tra i radioamatori), oppure anche il
canale #linpeople della rete irc linuxnet.
Per iscriversi alla mailing list linux-hams occorre mandare un
messaggio a:
[email protected]
con la riga:
subscribe linux-hams
nel corpo del messaggio. Il titolo del messaggio stesso viene igno�
rato.
I messaggi della mailing list linux-hams sono archiviati presso:
zone.pspt.fi <
http://zone.pspt.fi/archive/linux-hams/> e
zone.oh7rba.ampr.org <
http://zone.oh7rba.ampr.org/archive/linux-
hams/>. Siete invitati a controllare questi archivi prima di mandare
quesiti alla mailing list, poich� a molte domande � gi� stata data
un'esauriente risposta.
Per iscriversi al tcp-group mandare una mail a:
[email protected]
con la riga:
subscribe tcp-group
nel testo del messaggio.
Nota: Ricordate che il tcp-group serve principalmente per la
discussione sull'uso di protocolli avanzati, come il tcp/ip in campo
radioamatoriale. Le domande esclusivamente su Linux non devono essere
formulate in quest'area.
25. Riconoscimenti.
Le seguenti persone (qui elencate senza un particolare ordine) hanno
contribuito in un modo o nell'altro (magari anche senza saperlo) alla
stesura di questo documento: Jonathon Naylor, Thomas Sailer, Joerg
Reuter, Ron Atkinson, Alan Cox, Craig Small, John Tanner, Brandon
Allbery, Hans Alblas, Klaus Kudielka, Carl Makin.
26. Copyright.
AX25-HOWTO, informazioni sull'installazione e la configurazione di
alcuni dei pi� importanti pacchetti software per il supporto AX.25
sotto Linux. Copyright (c) 1996 Terry Dawson. Traduzione italiana di
Nico Alberti
Questo programma � free software; la distribuzione e l'utilizzo di
questo documento sono vincolati dai termini indicati nella versione 2
(o da qualunque versione successiva) della GNU General Public License
pubblicata dalla Free Software Foundation.
Questo documento viene distribuito con l'intento di essere utile, ma
SENZA ALCUNA GARANZIA, compreso quella implicita di FUNZIONALITA' o di
UTILITA' PER UN PARTICOLARE UTILIZZO. Vedere la GNU General Public
License per ulteriori dettagli.
Assieme a questo documento dovreste aver ricevuto una copia della GNU
General Public License; se ci� non fosse vi preghiamo di scrivere alla
Free Software Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139,
USA.
The AX25-HOWTO, information on how to install and configure some of
the more important packages providing AX25 support for Linux.
Copyright (c) 1996 Terry Dawson.
This program is free software; you can redistribute it and/or modify
it under the terms of the GNU General Public License as published by
the Free Software Foundation; either version 2 of the License, or (at
your option) any later version.
This program is distributed in the hope that it will be useful, but
WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of
MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU
General Public License for more details.
You should have received a copy of the GNU General Public License
along with this program; if not, write to the:
Free Software Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139,
USA.