Smanie, domande e risposte.

Sono in quella fase della genitorialita in cui e davvero difficile fare altro
che stare dietro alla propria progenie.

D'altra parte non riesco a stare fermo, e non riesco davvero a pensare di non
pensare.  Si potrebbe dire che ho una dipendenza, e che mi sento male quando il
cervello non sta dietro a qualcosa.

Vorrei fare molto di piu.  Mi piacerebbe essere una di quelle persone che
leggono molto. mi piacerebbe studiare come funziona un debugger della JLink, o
come craccare quei vecchi set-top-box che stanno sulla mensola a prender
polvere.  Vorrei recuperare la conoscenza che non ho saputo cogliere quando mi
veniva elargita, durante la scuola o ai corsi obbligatori in universita.
Vorrei leggere i libri che ho comprato, e comprare libri che vorrei leggere.
E poi leggerli, se non e chiedere troppo.

Sono in una fase della vita in cui tutto cio non e davvero possibile.  Me ne
sono lagnato molte volte, specie su queste pagine.  L'ho infine accettato, ma
resta il fatto che la smania c'e.

Mi sono ispirato a molti esempi che mi circondano, ed ho infine deciso di
alzarmi un'ora prima al mattino (quando mi riesce, un 60-70% delle volte) per
studiare.  La cosa mi da soddisfazione, e mitiga le mie smanie, ma non le
risolve completamente.

Essendo interessato a molti argomenti ho diviso il mio tempo, in maniera non
troppo rigida, sull'arco della settimana. Quando mi alzo al mattino studio
Statistica e Reverse Engineering.  Cerco di dedicare un "episodio" a settimana
alla programmazione, ed un altro alla lettura degli articoli che mi
interessano.

Durante la giornata, da ormai tempo immemore ascolto varie cose su youtube.
Se stai cambiando una bimbetta o lavando i piatti puoi usare solo le orecchie,
dunque ho intensificato quest'abitudine (pur senza privare la bimbetta, e
talvolta anche i piatti, di interazione vocale).

Seguendo un percorso iniziato molto tempo fa, fin dalla comparsa un certo
virus che ha trasformato i sopravvissuti in una manica di imbecilli, sono
saltato su tanti argomenti.  A sopresa sto sviluppando un gusto per la
Filsosofia, sebbene esuli dalla mia formazione.

Inizialmente si trattava di godere del perculamento ai danni di chi promuove la
fuffa.  Ma poi ho cambiato alcune delle mie prospettive, o forse sarebbe giusto
dire che ho acquisito delle prospettive dove prima non mi ero posto troppe
domande.  Ho messo in discussione quello che mi e stato insegnato da bambino,
individuato e risolto cio che mi generava ansia.  Mi sono preparato ad uno
scontro che, man mano che passa il tempo, sembra essere sempre piu irrilevante.

Si immagini di essere un pugile dilettante, che da anni sogna di battersi con
Muhammad Ali, per poi scoprire che, se anche non fosse morto, avrebbe comunque
ottant'anni.

Ho cercato di capire come funzionano le fallacie logiche.  E cosi sono giunto
ad apprezzare i dibattiti.  Ne ho trovati alcuni: di buoni e di cattivi,
perpetrati da saggi che discutono con saggi, da idioti che discutono con
idioti, e da saggi che asfaltano idioti.  Ho apprezzato come il dibattito sia
innanzitutto una discussione, sperabilmente civile, non necessariamente atta a
identificare un vincitore e un vinto, quanto a mettere in discussione le
proprie idee.

Oggi ho trovato questa perla, che magari piazzo qui:
https://www.youtube.com/watch?v=zd2XJbcRPRM
Odifreddi, Barbujani e Barbero a confronto: esistono le razze?

Ogni volta che trovo una perla (e non sto parlando solo di dibattiti, ma in
generale) mi viene voglia di aggiungerla ad una collana, ma non ho mai tempo
per cercare un filo.

Non riesco a stare fermo, e nel contempo soffro delle mie limitazioni.
Vedo che non e cosi per chiunque: c'e chi riesce a vivere in superficie.
Ma forse senza queste smanie si sta meglio.