Vacanze e libri

Questo e l'ultima vacanza in Italia prima di una assenza molto
lunga dal mio paese natale.  A fine estate nascera nostra
figlia, dunque non potremo viaggiare per un lungo periodo.

Il lungo e intenso stress lavorativo degli ultimi mesi, che
talvolta si e trasformato in annotazioni lamentose su questo
phlog, mi ha dato un po' la nausea per quanto riguarda lo studio
dell'informatica e finanche i miei vari progettini.

Pur conservando sempre una certa smania di progredire, e
approfondire gli svariati ambiti di mio interesse dove vorrei
sviluppare competenza (la sicurezza, l'elettronica, la
programmazione di basso livello, la statistica e il calcolo delle
probabilita), ho temporaneamente ridotto il tempo speso
all'elaboratore in favore di quello dedicato alla lettura di
svariati libri.  Cio e accaduto ben prima della partenza, e sta
continuando pure durante la mia permanenza presso la mia casa
natale.

Ho iniziato e sono in procinto di concludere la lettura un numero
di libri.

Ho dovuto lasciare a casa la mia copia di "Quando la profezia non
si avvera" (titolo originale "When Prophecy Fails") di Leon
Festinger, Henry Riecken, Stanley Schachter, per evitare
possibili conflitti con la mia vecchia madre.  Lei e drogata di
apparizioni mariane e fregnacce analoghe, costantemente in attesa
di eventi miracolosi che guarda a caso non si realizzano.

In generale c'e meno tensione nell'aria, un po' per la presenza
di nostro figlio che a quest'eta produce un vortice entropico di
allegria, e un po' perche ormai ho sviluppato una certa capacita
di evitare taluni argomenti in presenza di mia madre.
Tanto portano soltanto alle medesime discussioni trite e ritrite.

Qui in Italia ho acquistato "Geniale" di Massimo Polidoro, e "La
coscienza di Zeno" di Italo Svevo.  Sono all'ultimo capitolo del
primo, e sto inframmezzando la lettura con il secondo.

Al mio ritorno dovrei trovare "Il Pendolo di Foucault" di
Umberto Eco nella cassetta delle lettere.

P.S. Pubblichero questa entry solo dopo il mio ritorno a casa,
per una mera questione di paranoia.  Non si dovrebbe mai lasciar
intendere su Internet troppo circa i propri spostamenti, che
altrimenti poi ti capitano in casa mentre non ci sei ;-)
Non lo reputo cosi probabile, capiamoci, ma perche rischiare?